.: Discussione: La nuova Milano progettata dai milanesi
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La Città cambia volto Via libera a 147 aree per nuove case, uffici, servizi e verde. Interessato il 5% dell'intero territorio urbano. Si costruirà per 4,5 milioni di metri cubi: è il piano di intervento su aree degradate più importante dal dopoguerra a oggi Milano cambia e sarà una vera rivoluzione urbanistica quella che caratterizzerà la città per i prossimi anni. Il Consiglio Comunale ha infatti approvato ieri le delibere che prevedono il recupero delle ultime 66 aree facenti parte di un pacchetto complessivo di 147 aree del territorio urbano bloccate dal 1975, definite tecnicamente “Zone omogenee B2”. La decisione, che segna una fase storica per il futuro urbanistico di Milano, prevede il più grande piano di intervento su aree degradate paragonabile a quello già attuato nel dopoguerra. Cioè un piano ché interessa 10 milioni di mq di superficie, cioè il 5% del territorio comunale, il 17% ubicato all’interno del centro storico. Il piano di recupero delle 147 aree prevede nel complesso la realizzazione di volumetrie per 4.500.000 metri cubi, di cui 2.300.000 su aree libere immediatamente edificabili. Ciò consentirà di costruire residenze per 23.000 nuovi inquilini. Il giro d’affari complessivo stimato per la prima fase sarà di 3 miliardi di euro, con un incasso per l’Amministrazione di 60 milioni di euro di oneri di urbanizzazione. “Con la decisione adottata dal Consiglio – commenta l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli – inizia la rivoluzione urbanistica della città. A causa dei limiti posti dal vecchio Piano Regolatore Generale e dall’eccessiva gabbia legislativa, infatti, le zone omogenee B2 hanno rappresentato fino ad oggi una risorsa inattuata per Milano”. “Questo importante passo in avanti dell’Amministrazione – aggiunge Masseroli – ci permette di ridisegnare la città secondo una logica che pone al centro le esigenze dei cittadini.” “In queste zone B2 non si poteva né costruire né demolire – ha concluso l’assessore – Con la decisione finale del Consiglio superiamo questi limiti. L’obiettivo è riqualificare la città in ambiti che per trent’anni sono rimasti degradati”. (14/09/2007) |
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