.: Discussione: La nuova Milano progettata dai milanesi
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Da milano.corriere.it:
Da Porta Genova alla Bovisa: ecco dove sorgeranno le nuove abitazioni Il Comune: cambieremo 12 quartieri Via libera per costruire mille case Approvato dalla giunta il Pgt. L’assessore Masseroli: ambiente tutelato. Nasceranno le aree tematiche MILANO - Come mille palazzoni da 35 appartamenti. Undici milioni di metri cubi spalmati su 25 aree «di trasformazione urbana» (più altre cinque in altrettanti parchi di cintura, dove però non arriverà neanche un centimetro di cemento e si lavorerà solo sul verde). Il Piano di governo del territorio, il documento quadro destinato a mandare in pensione dopo trent’anni il vecchio piano regolatore, da ieri è nero su bianco. La giunta ha dato ufficialmente il via libera, dopo l’accordo sancito lunedì all’interno della maggioranza servito di fatto a stralciare l’ippodromo dall’elenco delle aree edificabili. Altri numeri. Le nuove volumetrie che con il nuovo documento urbanistico si realizzeranno nel corso dei prossimi decenni sono in totale il quattro per cento di quanto edificato fino ad oggi all’interno dei confini comunali. Altro esempio. Partiamo dalla superficie: undici chilometri quadrati su cui costruire. L’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli, assicura che, decimale in più decimale in meno, la media degli indici di edificabilità (metri cubi per metro quadrato) sulle 25 aree non supererà quota uno. Si torna così al dato di partenza, quello che fotografa in undici milioni di metri cubi la quantità di cemento destinata ad abbattersi sulla città. Spulciando nei dettagli del piano si scopre che in via Stephenson, zona abbandonata dietro Quarto Oggiaro, l’indice di densità è fissato addirittura a tre. Facile immaginare allora che lì arriveranno grattacieli e palazzoni. Strategici saranno soprattutto due ambiti d’intervento: le stazioni ferroviarie dismesse e le caserme rimaste vuote con la fine del servizio di leva e con l’esercito affidato ai soli professionisti. «Nessuna colata di cemento — assicura però Masseroli —. Le nuove case nasceranno assieme al verde in aree oggi completamente abbandonate a incuria e degrado». Non si consumerà nuovo suolo, insomma. Dice Maurizio Cadeo (Arredo urbano) che con l’arrivo del Pgt si allargheranno anche tre aree verdi: piazza Vetra (si uniranno i due spezzoni ora divisi), il parco di Trenno e quello delle Cave. Nei piani del Comune ciascuna macrozona (una dozzina, in totale) avrà tanto di personale «vocazione». Sport e spettacolo, per dire, nella nuova zona di San Siro, che nel frattempo avrà inglobato anche la piazza d’armi della caserma Santa Barbara; la cittadella della ricerca intorno alla Bovisa, quella della giustizia con il trasferimento di carcere e Palazzo di Giustizia in zona Rogoredo-Porto di Mare. Lungo via Sammartini e via Ferrante Aporti Palazzo Marino vorrebbe poi veder nascere il futuro polo commerciale della città, con l’arrivo di negozi e botteghe artigiane. Ma vincoli e destinazioni d’uso, fa capire lo stesso assessore, sono concetti ormai da archeologia urbanistica: «Noi non diremo mai che cosa dove nascere in questo o in quel luogo. Noi poniamo soltanto le cornici e fissiamo le regole per un governo del territorio che parta davvero dall'interesse pubblico. Ma secondo la nostra filosofia la cultura dei vincoli del vecchio piano regolatore è definitivamente morta». C’è il tema della perequazione, poi. Il sistema, cioè, che introduce la possibilità di trasferire o addirittura scambiare i diritti volumetrici dei singoli operatori. E c’è l’housing sociale, infine. Con l’obbligo di destinare agli alloggi a basso costo almeno il 35% delle nuove residenze costruite. «Il rischio è quello di un uso barbaro delle aree pubbliche e di una guerra al verde» attacca il pd Pierfrancesco Majorino. Replica di Masseroli: «Vogliamo offrire a tutti l’opportunità di vivere o di tornare a vivere a Milano. E lo faremo aumentando la qualità della vita». E il milione e ottocentomila abitanti? «Non c’è un obiettivo legato alla quantità. Conta solo la qualità». Andrea Senesi 08 luglio 2009 NOTIZIE CORRELATE: I nuovi cantieri: guarda la mappa con gli indici di edificabilità zona per zona |
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