a parte l'effettiva pigrizia dei cittadini, probabilmente dettata - almeno parzialmente - dalla rassegnazione all'arroganza dei politici di qualunque partito, una causa della scarsa reazione contro le iniziative palesemente illegali della PA e' il costo di un'azione legale, tutt'altro che irrilevante. La PA e i costruttori lo sanno e quindi procedono sicuri per la loro strada, grazie anche alla manifesta riluttanza della magistratura a iniziare una causa contro il Comune. Per questo motivo, che vale anche a livello nazionale, e' stata rinviata - temo sine die - l'entrata in vigore della class action, che tutela il diritto della parte piu' debole. Un'altra strada e' il ricorso alla Commissione europea, ma anche questa ha un costo e tempi non brevissimi, quindi si rischia di arrivare a un verdetto favorevole quando ormai il danno e' fatto.
In risposta al messaggio di Isidoro Spirolazzi inserito il 30 Set 2008 - 14:45