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Ieri, alle 17, c'erano 34 gradi a Milano. E siamo al 10 maggio. Non faccio previsioni, non è il mio mestiere e non ne ho gli strumenti. Dico solo che, come cittadini (indifesi) dobbiamo applicare un banale principio di precauzione. Riflettendo sul peggio. Quindi: prendere in serissima considerazione la possibilità che avremo, tra giugno e settembre, giornate o persino settimane oltre i 40 gradi. E mancano tre settimane a giugno. E se la temperatura di notte non scende abbastanza si può anche morire. Dopo un settimana di inferno. Quindi: Primo. Pensare ai nostri anziani, prevedere per loro cospicui periodi fuori città, in località ventilate. E mettergli in casa robusti ventilatori e condizionatori. Mi spiace, non sono nè sarò politically correct in questo post. Questa estate abbiamo bisogno di tanta energia elettrica, perchè le nostre città saranno probabilmente un inferno, di umido, caldo serra e da condizionatori e ozono. E dobbiamo sopravvivere. Spegnete tutto, anche tv, computer e frigorifero, pur di far funzionare il condizionatore (o il ventilatore) di notte. Secondo. Pensare ai bambini e ai ragazzi. In caso di ondata di calore chiudere le scuole e spedirli al mare, con tenda e sacco a pelo gratis per i più poveri. Reintrodurre campeggi e spiagge libere. In Mar Rosso, quando c'erano 45 gradi, stavo a mollo tutto il giorno. Se non altro per idratarmi. Un agriturismo? Forse. Se è una località ventilata e se ha acqua dolce (oggi scarsa) per le piscine. Altrimenti rischia di essere come la città. Terzo. Pensare a chi lavora. Gradirei molto e riterrei responsabile, in caso di ondata di calore sostenuta, uno sciopero generale di vari giorni per proteggere la salute dei lavoratori. Meglio una relativa perdita economica che morti o malattie, fisiche e mentali, di massa. L'Italia ha la fortuna di avere tanto mare, e tante spiagge. Quarto. Priorità ai condizionatori d'aria rispetto alle fabbriche. Questa estate la potenza elettrica disponibile va riservata alla popolazione, non a un'illusoria crescita di un Pil-feticcio. Quinto. Rinnovate l'auto e compratevela con un potente condizionatore. Anche in moto o in bici, sull'asfalto a 45 gradi, si può impazzire o morire. Sesto: non c'è proprio nessuno da odiare, nè cattivo o capro espiatorio di turno. Questa è una crisi creata da tutti noi, tutti. Quindi nervi a posto. E aiutiamoci a vicenda. Anche soltanto dando un passaggio in più in macchina (condizionata) a un amico. Per ora mi fermo qui. Questo post è solo un assaggio, credo realistico, delle scelte che la gente farà, nella pratica, questa estate. Non confondiamo quindi il breve periodo con il medio e il lungo. La necessità di vivere, qui e ora, con i progetti e i sogni eco-sostenibili (che pure vanno portati avanti). Add'à passà l'estate. ---------------
Ondate di calore: un referendum?. (breve lettera aperta agli organizzatori del Family Day...) Quesito: dobbiamo mettere i nostri (pochi) soldi pubblici su: 1) centrali a carbone e nucleari; 2) riduzione dell'Ici sulla prima casa; 3) programmi di emergenza per rendere più sopportabili le nostre città in estati a 40 e passa gradi? P.s. Nessuno, maggioranza e opposizione, ha detto o fatto nulla, e si sa che arrivano da più di un anno. ----------------
(esigo un discussione seria in Consiglio Comunale sulle strutture d'aiuto ai residenti poveri per quest'estate)
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