Ferruzzi: subito l'accordo o lasciamo il Parco delle Cave
Corriere della Sera 21 maggio di Armando Stella
ITALIA NOSTRA

«Il silenzio dell'amministrazione sul Parco delle Cave è davvero
preoccupante».
Parliamone.
«La nostra convenzione per la gestione dell'area è scaduta da un anno e sei mesi, il consiglio comunale ha approvato la delibera d'indirizzo a febbraio...Poi, si sono interrotti i segnali».
Alberto Ferruzzi, presidente della sezione milanese d'Italia Nostra, si rivolge direttamente al sindaco Letizia Moratti:
«Intervenga lei, ma subito. Se non siamo più graditi qualcuno lo dica, siamo anche pronti a farci da parte».
È serio, Ferruzzi?
«Certo. In undici anni abbiamo dimostrato di saper fare una cosa: costruire il parco. Quella sappiamo fare e vogliamo continuare a fare».
Teme che qualcuno voglia restringere la vostra libertà d'azione?
«Ci interessa e ci piace la libertà d'azione nel parco se è gradita all'Amministrazione: noi facciamo ciò che progettiamo, discutiamo e concordiamo con il Comune».
Nella delibera, il consiglio comunale ha di fatto lasciato a Italia Nostra il ruolo di coordinatrice degli interventi.
«Ma il silenzio dell'amministrazione mi fa pensare che ci sia qualche preoccupazione».
L'ha detto al sindaco?
«Le ho scritto due lettere. Adesso è necessario che la Moratti ci dica se le piace o no la nostra attività, se dobbiamo continuare o meno».
Le associazioni in difesa del parco mettono in guardia da presunte operazioni speculative.
Condivide questo allarme?
«La situazione urbanistica di Milano si conforma di giorno in giorno e dietro ogni ritardo si possono "vedere" agguati. Ma non è questo il caso: il Parco delle Cave è un modello di gestione e trasparenza».
Un modello, addirittura?
«È una delle poche vie per mantenere e gestire il verde a costi limitati».
Torniamo al punto: quanto è disposto ancora ad aspettare la convenzione?
«Siamo arrivati al limite delle possibilità economiche, ormai è una questione di sopravvivenza».