Questo sito utilizza cookie anche di terze parti. Per avere maggiori informazioni e per negare il tuo consenso all'utilizzo dei cookie clicca qui. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie.OK
Eprimo anch'io solidarietà alle forze dell'ordine ma anche alla comunità cinese vittima in questi ultimi tempi di veri e propri soprusi portati avanti dagli stessi che dovrebbero garantire ordine e legalità.Prima però di esprimere giudizi occorre ragionare a bocce ferme e lasciare che la Magistratura faccia il suo corso. Non paragoniamo situazioni diverse come quella dei nomadi con la comunità cinese che a Milano vive e lavora da oltre 40 anni. I giornali oggi sono pieni di foto della manifestazione di ieri e devo dire che non sono proprio edificanti per l'uno e l'altro fronte. Legalità e sicurezza devono essere coniugati con la solidarietà e l'accoglienza. Fornisco alcuni dati della comunità cinese a Milano gentilmente raccolti dall'Osservatorio di Milano. A.valdameri consigliere di Zona 6 Lista Fo I primi cinesi sono giunti a Milano nel 1920 da WENZHOU, un tempo centro di pesca, oggi centro commerciale che conta 800.000 abitanti. Wenzhou si colloca nel sud della Cina e dista 500 Km. Da Shangai. Altri 2000 cinesi sono giunti dalla stessa città negli anni 60 – 80 . Ma l’ondata maggiore si è avuta con le sanatorie degli anni ’90 in occasione delle quali sono giunti cinesi oltre che da Wenzhou anche dal Nord, in particolare da Pechino e Liaoniang. Attualmente, degli 14.023 cinesi presenti a Milano L’85% provengono da Wenzhou e il 15% dal nord della Cina.
Chi sono e cosa fanno
La popolazione presente è così suddivisa :
16% sono bambini e adolescenti da 1 a 10 anni. 55% lavoratori dipendenti 4% pensionati 15% commercianti 10% artigiani Il numero dei pensionati è basso perché la maggioranza preferisce tornare al paese d’origine. Fra le attività commerciali troviamo ambulanti, negozianti, grossisti e ristoratori. Questi sono il numero maggiore, 305, con una punta massima toccata nel 2000 prima della Sars con 387 unità. Registriamo un numero alquanto ridotto di liberi professionisti ( medici, avvocati che non superano le 40 unità), 10 agenzie immobiliari e 8 agenzie di viaggi. Non esiste, come da noi, la figura della casalinga, in quanto, ogni donna, oltre a sbrigare le faccende domestiche è impegnata in attività lavorative; Nonostante mediamente in ogni famiglia ci sia 1,83% di figli. Dove abitano: Gli artigiani e commercianti abitano, prevalentemente nella zona Sempione, mentre, i lavoratori dipendenti sono distribuiti sulla periferia di Milano in particolare a Quarto Oggiaro e alla Bovisa. Condizione di salute:
Le malattie più diffuse, come per i milanesi, sono quelle dell’apparato respiratorio causato dall’inquinamento atmosferico. Inoltre un 13% di cinesi oltre i 50 anni soffre di disturbi cardiaci. Politica e religione : Il 92% di cinesi che vivono a Milano, concorda con la politica di del proprio paese anche se una parte lo fa in chiave critica. Il 62% si dichiarano atei o agnostici, il 22% aderisce alla religioni Buddista, il 16% a quella cattolica. Complessivamente, dalle attività artigianali e commerciali praticate i cinesi a Milano ricavano un fatturato pari a circa 40.000.000 di euro.
In risposta al messaggio di Camillo Ferraris inserito il 12 Apr 2007 - 17:34