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Guardi che non c’è nessuna forzatura. La cittadinanza non è un’opinione, ma un dato di fatto. Forse lei la confonde con l’appartenenza etnica, che è tutt’altra cosa. Per capirci: il discorso che vale per i tedeschi dell’Alto Adige, che sono cittadini italiani a tutti gli effetti, vale anche per i rom e il dato che ho fornito viene dal Ministero dell’Interno, la fonte deputata a dare questo tipo di informazioni. Ovviamente si tratta di nomadi che sono presenti in Italia da molto tempo e che comunque costituiscono una percentuale irrisoria rispetto al complesso della popolazione (120.000 circa, pari allo 0,20% rispetto ai residenti, di cui 80.000 cittadini italiani). In quanto cittadini italiani sono soggetti come tutti gli altri alle leggi e, se compiono atti criminosi, vengono perseguiti come tutti gli altri, ma non possono essere espulsi. Dal primo gennaio poi, come ho già detto, i rom provenienti dalla Romania e dalla Bulgaria, in quanto comunitari, non sono soggetti alla legge Bossi Fini. Come vede ci sono delle precise situazioni giuridiche entro le quali bisogna muoversi, senza pensare che le proprie convinzioni e i propri desideri coincidano con la realtà. Alberto Farina |
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