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I nomadi con cittadinanza italiana mi sembra un po' una forzatura; se hanno la cittadinanza italiana sono cittadini italiani a tutti gli effetti; se hanno ricevuto la cittadinanza italiana vuol dire che hanno un lavoro (non in nero), una casa (che non sia una roulotte) e quindi non hanno bisogno di vivere in un campo nomadi.
Passiamo ai rom o nomadi che arrivano in Italia con la loro bella roulotte e automobili da migliaia di euro; o si mettono a lavorare e non a chiedere l'elemosina ai semafori o in metropolitana (se non a rubare) oppure non credo che abbiano tanta voglia di integrarsi, quindi niente tolleranza per questi individui.
Per i rom che hanno perso tutto quello che avevano nell'incendio di opera (opera?) penso sia giusto ospitarli e offrirgli ospitalità finchè, lavorando onestamente, non abbiano i soldi per prendere in affitto una casa, magari anche popolare.
Il punto è: l'Italia offre ospitalità a tutti coloro che ne rispettano le regole o che si impegnano a rispettarle, chi non segue questi semplici principi se ne può tornare tranquillamente da dove è venuto.
Camillo
In risposta al messaggio di Alberto Farina inserito il 23 Apr 2007 - 11:43