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Per quanto riguarda l'ultima domanda bisogna dire che il 70% circa dei nomadi presenti in Italia ha la cittadinanza italiana. Il numero aumenta perché dal 1 gennaio con l'entrata nell'Unione Europea della Romania e della Bulgaria i rom provenienti da questi Stati sono a tutti gli effetti cittadini comunitari e non valgono più per loro le restrizioni della legge Bossi Fini
Quanto ai campi si distinguono in autorizzati o no a seconda del fatto che l'insediamento di un gruppo di rom in una determinata area sia stato permesso o meno dal Comune. Se il campo non è permesso il Comune può legittimamente chiedere lo sgombero al Prefetto.
Quello presso il Ceas al Parco Lambro non è nessuna delle due cose (anche se ovviamento è autorizzato), in quanto si tratta di una struttura che già da tempo presta assistenza a persone disagiate e la presenza dei Rom è temporanea e finalizzata ad un inserimento sociale e lavorativo definitivo di queste famiglie. Inoltre i rom ospitati lì firmano il patto di legalità, ossia un documento con il quale si impegano a rispettare regole di convivenza civile all'interno e all'esterno dell'insediamento.
Spero di avere esaudito le sue domande.
Alberto Farina - Consigliere di Zona 3 - L'Ulivo
In risposta al messaggio di Camillo Ferraris inserito il 23 Apr 2007 - 10:23