.: Discussione: Milano esempio di ''Buongoverno''
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Articolato il campo delle nomine negli enti comunali. All’AMSA è stato designato l'ex assessore all’agricolura (AN) della Giunta Colli L’ex presidente e amministratore delegato delle Ferrovie, in quota FI e ricordato per la difficile situazione economica lasciata, passa a dirigere l’ATM. Un noto televenditore va a dirigere la Milanosport. In quota Lega Nord il presidente della SEA. Il suo è un ritorno, avendo già occupato lo stesso incarico; fu allontanato dal Sindaco Albertini durante la vicenda degli aeroporti in Argentina. Il Sindaco Moratti, invece, ne ha allontanato il predecessore, con una buonuscita corrispondente allo stipendio che avrebbe preso fino a fine mandato. Il nuovo presidente della Metropolitana Milanese fa parte anche del Comitato strategico del Sindaco. Candidato non eletto della Lista Moratti è il presidente di Milano Ristorazione S.p.A., anche questi facente parte del Comitato strategico. Il nuovo presidente della Sogemi è un ex assessore comunale (AN) della passata legislatura. Ma sono molti di più i professionisti della politica, presidenti di partito, ex parlamentari, ex consiglieri rimasti a secco alle ultime elezioni e riciclati nel giro di poltrone di una miriade di enti, aziende e società. Infine, il comitato strategico voluto dal sindaco Moratti è chiamato a riunirsi "almeno 6 volte l’anno", percependo i componenti un gettone di presenza di 2.500,00 € ogni riunione. Tre di loro (don Colmegna, Bruno Ermolli e Sergio Dompè) hanno dichiarato la propria rinuncia al gettone. Conclusioni. Quanto raccontato per Milano non risparmia amministrazioni di colore diverso. I politici dovrebbero fare i politici. Le competenze per dirigere e gestire il Comune e le aziende sono un’altra cosa. La separazione fra politica e gestione è uno dei presupposti del principio costituzionale di buona e cottetta amministrazione. Il suo venir meno è il danno più grave che le si possa fare. C. Ang. |
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