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Sono consigliere di zona da 14 anni. Conoscendone il funzionamento dall'interno posso dire che i CdZ sono un'appendice inutile dell'amministrazione comunale. Eletti a suffragio diretto, non hanno alcuna autonomia: i pareri resi all'amministrazione, quand'anche obbligatori, non sono vincolanti. Non esiste la possibilità di gestione diretta di alcunché nel proprio territorio né autonomia di bilancio. La riforma del 1999 ha ridisegnato le zone da 20 a 9, ingigantendole ed allontanandole ancor più dal territorio, ha persino sottratto le competenze sulle piccole manutenzioni o sul verde di quartiere.
Inoltre i CdZ oggi amministrano direttamente un bilancio di circa 250 mila euro annui dato che gli altri fondi (diritto allo studio e sussidi) vengono assegnati direttamente dagli uffici o con criteri di tipo statistico. Ma ogni settore di decentramento costa almeno 5 volte tanto, tra spese generali, stipendi degli impiegati e prebende per gli eletti. In conclusione, o si sceglie una riorganizzazione generale che dia alle zone responsabilità politiche e gestionali o è più serio chiudere i CdZ.
Luca Prini, consigliere zona 3 Prc
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 10 Feb 2007 - 15:25