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Bisogna ripensare la mobilità pedonale in ambito urbano, con un occhio di riguardo alle esigenze dei disabili, vanno creati corridoi di continuità tra i marciapiedi che spesso sono discontinui, nati nel disordine urbanistico stratificato, frutto di improvvisazione e scoordinata buona volontà, frequentemente infestati da auto che creano situazioni di pericolo e spesso impediscono persino il transito pedonale in sicurezza, diventati la fetida icona milanese (chi sbarca dall'aereo si accorge subito d'essere tornato a casa...). Marciapiedi confortevoli e ben collegati sono la prima soglia di civiltà urbana.