Place, manner & time, Lei li ha trovati tutti e tre per dirmi quello che non mi merito, alla rovescia. Tra me e Lei c'è un probema di (in)comprensione della lingua italiana, usiamo le stesse parole ma con significati opposti.

La suà e stata una "denuncia", oppure trovi Lei il sinonimo che più le aggrada senza stizzirsi ulteriormente, ma la giri come vuole e rimarrà tale nella sostanza, e non vedo perchè vergonarsi nel fare "denunce" con senso civico per il bene collettivo! Bah! Misteri dell'esser donna (complicata), come quello di auto attribuirsi un "savoir faire" maggiore degli uomini come categoria assoluta (?!), questione discutibile, semmai le donne sono in genere molto più dirette e schiette degli uomini, più sincere (come vede l'esatto contrario anche qui di quello che Lei pensa).

Rilegga con un paio di occhiali diverso, più rosa, e vedrà che ho scritto solo per incoraggiarla a non vergognarsi per quello che fa, che è cosa meritoria a prescindere da qualsiasi altra considerazione.

Che vuole che faccia di più? Devo farmi crucifiggere?
Enrico N. Vigo