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Se rileggi la sequenza degli argomenti trattati in questo specifico forum troverai testi da "professorino supponente" che non risolvono nulla, parole che tendono a creare sensi di colpa nello schieramento anti-Nomadi con troppa arroganza, quella di chi si ritiene portatore di civiltà senza mai misurarsi col contesto e con le sue realtà, a prescindere, dogmaticamente.
Tuttavia lo schieramento (diciamo per capirci meglio) anti-Nomadi va detto con estrema chiarezza, è molto diversificato e colorato, è composto in modo eterogeneo da rozzi e primitivi razzisti pericolosi (facilmente zittibili), fino a più raffinati e consapevoli cittadini più difficilmente zittibili.
Anche tu hai dato un contributo che sta nel mezzo in bilico tra la consapevolezza delle regole e la necessià di farle rispettare, e la necessità di trattare il problema Nomadi con doverosi criteri di civiltà.
In tutto queso variegato arcipelago manca sempre una parte importante in tutto questo argomentare, i quattrini, chi li trova, da chi provengono, come vengono spesi, con quali prospettive, a cosa rinunciamo per fare questo avvicinamento e che cosa ci aspettiamo, e concludendo cosa facciamo nel frattempo che l'avvicinamento tra queste due contrapposte civiltà produce ancora più scintille che risultati decenti.
Un vero guaio, nasconderlo non serve a nessuno, l'onestà intellettuale non può essere omessa con troppa allegria senza viziare una pretesa di civiltà, civiltà che se vuole essere tale deve esserlo a 360°, senza escludere nessuno e senza creare false vittime (i Nomadi), e vittime spesso conclamate figlie di un dio minore (gli altri) su cui indirizzare troppo facile e dozzinale disprezzo.
Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Pierfilippo Pozzi inserito il 20 Maggio 2007 - 09:28