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Non sono sicuro di aver capito cosa intendi con "Non è con l'oratoria affabulatoria o il linguaggio forbito che risolviamo il problema, ma con mezzi finanziari e regole per tentare di arginare lo scontro tra due diverse civiltà dove pro-tempore una civiltà vuole nutrirsi dell'altra con cannibalismo sociale, e l'altra, talvolta piena di sensi di colpa, non ci sta a farsi calpestare ogni ora del giorno".
Prima di risponderti cadendo in equivoci, potresti esplicitare maggiormente?
Per il resto, non sono molto d'accordo sul rifiuto dell'oratoria e delle raffinate similitudini. Le pratiche vengono mosse dai pensieri e dalle parole. Certo, c'è chi agisce senza pensare e chi pensa senza agire. Nel caso dei Rom, mi sembra che sia il caso di rifocillarsi con un po' di pensiero. O forse avevo malinteso anche il tuo invito a leggere, meditare, approfondire?
Grazie.
Pierfilippo Pozzi
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 20 Maggio 2007 - 08:25