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Da milano.corriere.it:
L’assedio degli irregolari scatena la protesta Rivolta in buenos Aires. «Via gli abusivi» Commercianti e residenti: una strada fuori controllo. Bloccheremo il traffico MILANO - «Via gli abusivi, basta degrado, sì al rispetto delle regole». Il lato A dello striscione racconta tutto. L’esasperazione, la rabbia, la delusione. Corso Buenos Aires è in rivolta. Per una volta tutti insieme, residenti e commercianti. Contro il degrado, appunto, e «quei clochard accampati sotto la galleria», i profughi un tempo appostati in piazza Oberdan che ora hanno cambiato dimora e riparo. Mercoledì mattina la protesta scenderà in strada. Manifestazione, corteo, blocco del traffico, cori, e quello striscione. Dal lato B rimbalza un messaggio ancora più esplicito: «Pdl&Pd ci avete stufato. Basta gossip e ciance, lavorate per il bene dell’Italia e della Dispiace per i disagi, ma non ci sono più alternative». «Alla manifestazione — spiega Uguccioni — ha aderito, per dire, anche qualche ultraottantenne. E ci saranno anche nostra Milano». Spiega Paolo Uguccioni, presidente del Comitato Baires-Venezia: «Non ne possiamo davvero più. Le istituzioni devono darsi una mossa. Questa dovrebbe essere la vetrina di Milano e ci troviamo invece con 70 commercianti abusivi che vendono ogni genere di merce» . E poi, «i bivacchi», «il degrado». Un buon numero di profughi africani si è trasferito qui dalla vicina piazza Oberdan. «Sono rifugiati e hanno diritto di assistenza? Benissimo, e allora il Comune li ospiti in qualche dormitorio. Sotto le nostre finestre non possono vivere». In strada, allora. «La occuperemo e bloccheremo il traffico. i giovani, i ragazzini delle medie esasperati quanto noi per il degrado del loro quartiere». Di corso Buenos Aires si parlerà anche in Consiglio comunale. Carlo Montalbetti della Lista Ferrante ha pronta un’interrogazione a sindaco e giunta. La strada è un suk. «Li ho contati», dice Montalbetti: «Lungo corso Buenos Aires ci sono 1200 ostacoli. Pali, vasi, bancarelle e tappetini. «Centomila persone che ogni sabato si accalcano su marciapiedi larghi poco più di due metri». Il Comune ha già annunciato il restyling della via. Strade più larghe e nuove luci. «È ora che il Comune dia un segnale. In zona tre, quella di corso Buenos Aires e porta Venezia, i vigili sono da anni sotto organico. Abusivismo e degrado non possono stupire, allora». Andrea Senesi 26 ottobre 2009 Da Milano 2.0: Corso Buenos Aires, un volantino shock annuncia il "presidio per la sicurezza" di mercoledì Pubblicato da Valentina Sansoni alle 11:35 in Milano cronaca Che la zona avesse dei gravi problemi relativi al degrado e alla sicurezza, specie nelle ore notturne, non è una notizia recente. Il fatto che l'esasperazione di residenti e commercianti di corso Buenos Aires sia montata oltre i livelli di sopportazione consentita, invece, è cosa degli ultimi giorni. La presenza di quei quindici africani senza tetto che stazionano in galleria Buenos Aires, come segnala Repubblica, ha portato mercoledì scorso i residenti di via Masera a optare per la forza. Anche se dai controlli della polizia è emerso che gli africani hanno tutti documenti regolari e permessi di soggiorno "per ragioni umanitarie", alcuni cittadini che abitano in quel perimetro sono scesi in strada alle 23 imbastendo una sorta di ronda di quartiere e si sono messi a chiacchierare in capannello, occupando lo spazio dove ogni notte vengono gettati i cartoni e i sacchi a pelo. Molto dirette le esternazioni del portavoce del comitato di via Masera: "Non siamo razzisti e con i clochard che dormono qui da anni non abbiamo mai avuto problemi ma di questi non ne possiamo più. Il Comune deve trovare loro una sistemazione dignitosa e liberarci così dagli schiamazzi e dalla vista di escrementi sui marciapiedi e sesso consumato in strada". Non bastasse, dopo questa "discesa in campo" spunta anche un volantino shock che annuncia una manifestazione prevista per mercoledì dove residenti e commercianti della zona interessata chiederanno "l'intervento del sindaco e del prefetto", prima che qualcuno "decida di risolvere il problema con quattro bastoni". Al "presidio per la sicurezza" di mercoledì prossimo, alle 11 in corso Buenos Aires 36, ci saranno anche esponenti politici e dei partiti: dalla Lega al Pdl, fino alla lista Ferrante, all'opposizione a Palazzo Marino. Il vicesindaco De Corato non è, però, per nulla d'accordo: "I problemi non si risolvono con la piazza la presenza dei senzatetto molesti si impedisce solo chiudendo la galleria Buenos Aires di notte. Siamo disposti autorizzare i lavori per installare una cancellata a scomparsa anche subito". Bisognerebbe solo convincere i condòmini della galleria che dovranno accollarsi le spese dei lavori, dal momento in cui la galleria è privata. |
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