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Mi spiace che la sua replica sia su una cosa marginale e non sulla sostanza, in particolare su come si potrebbero relaizzare delle piste ciclabili con un significato (non dal nulla al nulla) ma da qui a qui, da Lambrate a Città Studi, da Città studi al centro, ecc. e in secondo luogo con dei mezzi semplici (le righe sui marciapiedi).
Per quanto riguarda la sua obiezione, non vedo dove sia la battuta. In primo luogo perche' non ho detto che Monaco è come Milano ma
-cut Città che hanno una struttura , una popolazione e una vocazione simile a quella di Milano (Monaco di Baviera) -cut Quindi non ho detto che è "come" (ha un nome diverso, una lingua diversa, delle coordinate geografiche diverse) ma ha dei punti in comune dal punto di vista delle biciclette, anzi con qualche svantaggio rispetto a Milano (la maggior piovosità)
Ha dei dubbi?
E allora provi a prendere due cartine, e sovrapporle. Vedrà che è un agglomerato simile, con un centro allargato (dalla stazione centrale o la banhof alla parte opposta) simile, con una viabilità simile, con un numero di abitanti simile (circa 1.300.000 abitanti), con una "vocazione" simile nel senso che ambedue le città NON sono capitale (sarebbe spupido da parte mia paragonare Milano a Parigi o a Londra, situate in un Paese monocentrico), in questo Caso Monaco mi pare proprio lo specchio di Milano. Con una differenza. A Monaco ci sono 1200 Km di piste ciclabili. Si. ha letto bene. A Milano non oso pensare a cifre del genere, mi basterebbero la metà della metà. Questa è certo una delle differenze piu' significative tra Monaco e Milano.
Io non so sinceramente se la programmazione delle zone (in un altro messaggio dico che ho la sensazioen che la zona 3 sia semplicemente saccheggiata mandando tutto via, senza portarvi nulla, e mi piacerebbe essere smentito da progetti di riqualificazione che mi pare manchino anche al di fuori delle piste), della città in toto o i progetti sono fatti sulla base di un minimo di dati e di studio o lasciati all'improvvisazione e al pressapochismo. La sua risposta mi fa dubitare profondamente. E si che il mio intervento mi pareva tutt'altro che disfattista, solo che (dopo decenni di promesse mai mantenute o mantenute in modo farsesco) sono sull'orlo dello sconforto.
Non riesco neanche a capire se vi è una logica in questo modo di governare, lo dico per voi da persona non schierata politicamente: ma vi pare di dare la sensazione di buon governo quando l'unica cosa fatta nero su bianco (dico: nero su bianco nel senso di provevdimento che non sia legato ai progetti e alle intenzioni) dopo anni di governo Moratti nell'ambito delle biciclette sia la richiesta di dare le multe ai ciclisti, e il resto è tutto un promettere poco e male, e una ridda di posizioni difformi (le sue, quelle di Croci, quelle della Majolo, della Moratti, dell'ineffabile de Pasquale...) Contenti voi... con scoraggiamento Marco
PS = per favore non tiriamo fuori la storia del "meglio che niente", che è la giaculatoria preferita dei cattivi amministratori. Anche la raccolta dei rifiuti una volta al mese sarebbe meglio che niente. Ma non è cosa degna di un Paese (e di una città) CIVILE.
In risposta al messaggio di Simone Paleari inserito il 9 Nov 2007 - 11:10