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I Consigli di Zona, come le altre Istituzioni amministrative, sono stati eletti sulla base di una legge elettorale maggioritaria: due coalizioni, una vince e l'altra perde. La consigliera Borsani fa parte della coalizione che, in zona 3, ha vinto, quindi conduce il gioco. E' la sua coalizione (e lei stessa) che ha deciso di dar vita a ben 14 commissioni consiliari, noi avremmo organizzato le cose in un altro modo. E' la sua coalizione che ora è già in difficoltà perché non riesce ad essere presente in numero sufficiente ai lavori di tutte le commissioni, noi ci siamo. E' la sua coalizione che non trova al suo interno nessuno disposto a fare il vicepresidente della commissione casa, altro che disponibilità al dialogo! Noi siamo all'opposizione. Non è nostro compito "gestire" le commissioni, noi dobbiamo controllare, stimolare, proporre e lo facciamo costantemente. A ognuno il suo lavoro ("ufelé fa' el tò mesté" si dice a Milano, anche se non so bene come si scrive). Allora, la consigliera Borsani faccia il suo mestiere, gestisca la commissione che ha voluto e che si è scelta, se ne assuma onori ed oneri e non cerchi complicità nostre. In Consiglio di Zona 3 l'opposizione dialoga costantemente, anche se quei consiglieri di maggioranza che tengono le orecchie ben chiuse (e spesso il cervello in pausa), non se ne accorgono e parlano di "opposizione dura e chiusa", come ha fatto recentemente la consigliera Borsani. Per fortuna i consiglieri di maggioranza non sono tutti così.
In risposta al messaggio di Benedetta Borsani inserito il 16 Ott 2006 - 11:30