L'Ulivo

Consiglio Comunale

Sono una cittadina italiana, nata in Eritrea nel 1958, abito a Milano dal 1973. Sposata e madre di due figli ormai grandi, sono una donna che, con passione civile, partecipa attivamente alla vita della nostra città.
Dal 1990 dirigo una Cooperativa sociale di servizi, che con il tempo è divenuta uno spazio di riferimento importante nel panorama cittadino.
Ho collaborato con le Istituzioni per offrire risposte e interventi integrati rivolti alle donne e ai minori e per la gestione di centri di prima e seconda accoglienza
Come assistente sociale ho lavorato presso l’ufficio stranieri del Comune di Milano
Sono promotrice e portavoce dell’Associazione “Cittadini dal mondo”.
Partecipo a ricerche e incontri su tematiche sociali legate ai diritti sociali e sui temi delle donne, migranti e autoctone della casa, del lavoro, delle donne, dell’immigrazione
Il mio impegno politico, civile e sociale è sempre stato centrato sulla situazione locale ma con uno sguardo più ampio nazionale e internazionale, anche attraverso la mia partecipazione alla rete “Donne native e migranti”, che sta sviluppando studi sulle condizioni e sulla ricchezza femminile nel mondo e in Italia.
A livello locale sono stata eletta Consigliere Comunale nel 1997 e a livello nazionale sono stata membro della Commissione per l’integrazione degli stranieri del Ministero Affari Sociali.
Ho sempre lottato per l’affermazione di un modello di convivenza solidale, capace di ascoltare le diversità per trasformarle in forze.
- costruire ponti tra persone differenti che hanno specifici interessi e problemi, donne-uomini, giovani-anziani, italiani-stranieri, perché lo sviluppo e l’identità di una città cosmopolita e aperta al mondo si costruisce con la partecipazione attiva di tutti nella sicurezza dei diritti e nella legalità;
- promuovere i diritti delle fasce deboli, migliorando e affrontando le problematiche di vita di tutti i cittadini, perché le contrapposizioni e i conflitti distruggono il tessuto sociale e non risolvono i problemi;
- guardare al mondo, per uscire dal piccolo orizzonte in cui Milano è stata cacciata dalla destra che ne sta limitando la creatività, l’espansione e lo sviluppo.