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Il segretario generale Loscertales: a Milano il 22 giugno per fare chiarezza Letizia Moratti lascia l'incarico Expo Ultimatum del Bie: «Lavori entro ottobre o trarremo conseguenze». Pisapia: «Un incoraggiamento» MILANO - Letizia Moratti lascia l’incarico di commissario straordinario di Expo. E l'annuncio l'ex sindaco di Milano lo fa parlando alla platea dell'assemblea generale del Bie a Parigi. «È con il dovuto rispetto del nuovo sindaco Giuliano Pisapia e della sua coalizione - ha detto la Moratti - che intendo rinunciare al mio ruolo di commissario straordinario di Expo 2015». L'ex primo cittadino, che nel 2008 era stata insignita della carica «ad personam» dal governo, ha spiegato di aver già comunicato la sua decisione al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Quanto al neoeletto primo cittadino, Giuliano Pisapia, ha voluto iniziare il suo primo discorso al Bie ringraziando per l'impegno l'ex sindaco. «Voglio ringraziare Letizia Moratti a nome mio e di Milano - ha detto - per l'impegno e per il successo di Expo 2015». «Grazie di cuore» ha aggiunto assicurando che la nuova amministrazione è pronta a impegnarsi. «SERVE PIÙ CHIAREZZA» - Nel corso dell'assemblea parigina - banco di prova per il futuro dell'evento e anche per il sindaco Giuliano Pisapia - il segretario generale del Bie Vicente Loscertales ha chiesto «chiarezza su Expo». E a questo proposito ha annunciato una visita nel capoluogo milanese per fare il punto sull'organizzazione dell'Esposizione: «Sarò a Milano il 22 o 23 per incontrare il sindaco, il presidente Formigoni e la società Expo. Vedremo insieme tutto quello che s’è detto negli ultimi due anni e faremo un po’ di chiarezza. Perché i cittadini hanno informazioni poco chiare. Tutti hanno parlato di Expo in tutte le occasioni - ha osservato Loscertales facendo riferimento anche alla recente campagna elettorale - e abbiamo fatto confusione». I TERRENI - Anche il presidente del Comitato esecutivo Christensen è stato estremamente chiaro e inflessibile sulla questione dei tempi: «Consideriamo indispensabile - ha spiegato - lanciare le gare a luglio e iniziare i lavori al più tardi a ottobre o non sarà possibile arrivare all'Expo in tempo». Anzi, ha aggiunto ancora più chiaramente, se non si farà in tempo per l'apertura del 1 maggio 2015 «dovremo prendere conseguenze». Christensen non ha detto quali potrebbero essere ma ha ricordato che già in passato c'erano state rassicurazioni sul possesso dei terreni dove verranno costruiti i padiglioni. Ha ricordato che ci sono state garanzia sulle aree a ottobre dell'anno scorso e sei mesi dopo non c'era ancora la disponibilità. Ora la Regione ha costituito una società per l'acquisto dei terreni e ha presentato assicurazioni degli attuali proprietari. «La soluzione sembra conforme alle richieste - ha ammesso Christensen -. In ogni caso consideriamo indispensabile lanciare le gare a luglio e iniziare al più tardi a ottobre con i lavori». «UN INCORAGGIAMENTO» - La durezza delle sue parole non ha preoccupato però il neosindaco, il governatore e l'amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala. Secondo il sindaco, infatti, si è trattato di una sorta di sferzata, «bisogna valutare le parole dette - ha aggiunto - come un incoraggiamento. È un invito ad andare avanti con parole un pò severe ma piene di speranza». Anche Sala ha detto che non si tratta di una sorpresa assicurando che i tempi saranno rispettati. «Siamo sempre arrivati in tempo - ha concluso Formigoni - a tutte le scadenze del Bie». |
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