Opzioni visualizzazione messaggi
:Info Utente:
![]()
:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0 Quanto condividi questo messaggio?
|
![]() |
Da milano.corriere.it:
La Lega: il sindaco metta ordine in questa porcilaia. Il Pd: via tutti Case Pat, vertice con la Moratti «Pronti ad azzerare il Cda» Probabili le dimissioni del presidente Trabucchi e dei consiglieri della Baggina MILANO - La squadra ha deciso: dimissioni dei vertici del Trivulzio. Volontarie, almeno ufficialmente. Il «summit» di ieri pomeriggio a casa di Letizia Moratti - riuniti intorno al sindaco c'erano il governatore Roberto Formigoni, il coordinatore del Pdl lombardo, Mario Mantovani, gli onorevoli Luigi Casero e Maurizio Lupi - ha elaborato la strategia: su Affittopoli bisogna intervenire senza esitazioni. Le dichiarazioni sono ovviamente più soft, anche per non dare l'idea che Emilio Trabucchi, presidente del Pat, venga scaricato. Ma la linea è chiara: azzerare. Oggi si riunisce il Cda. Pubblicamente dicono che «non deve esserci la caccia alle streghe». Conferma Formigoni: «Un'analisi della faccenda andrà fatta per individuare con esattezza e trasparenza privilegi inaccettabili». E ancora: «Noi vogliamo che sia ristabilita la trasparenza e la giustizia». In realtà durante l'incontro di ieri tutti si sono trovati d'accordo sulla necessità di forzare la mano. Proprio per questo il sindaco ha contattato Trabucchi e, davanti alle sue resistenze, gli ha prospettato la possibilità che oggi si presentino con le dimissioni in mano i consiglieri del Trivulzio. Tutti. A partire dalla vicepresidente Francesca Zanconato (che avrebbe già pronta la lettera). Riassumendo: fermezza, ma senza strappi violenti. La Lega, invece, è più dura. Il capogruppo a Palazzo Marino, Matteo Salvini, attacca: «Letizia Moratti si alzi in piedi e faccia il sindaco di Milano per mettere ordine in questa porcilaia». Ricordo privato: «Ho provato a chiedere al Pat un alloggio per una persona senza fissa dimora in difficoltà e non ci sono riuscito». Conclusione: «Siamo favorevoli alla nomina di un commissario per l'ente e abbiamo già fatto qualche proposta al sindaco». Salto di schieramento, simile posizione: ieri in Consiglio comunale il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino, ha presentato una mozione urgente per chiedere le immediate dimissioni dei vertici del Pat. Scatenato pure il terzo polo, con un altro documento: Barbara Ciabò di Fli, Pasquale Salvatore dell'Udc e Carlo Montalbetti di Api hanno sollecitato Letizia Moratti a «nominare un commissario straordinario perché avvii un'indagine sull'operato del Pat e tuteli pazienti dell'istituto». Doppia mozione, nessuna discussione, visto che serviva il consenso di tutti i gruppi consiliari. Giulio Gallera, capogruppo del Pdl, ha spiegato: «Siamo per il rigore e la trasparenza. E se emergeranno delle responsabilità saremo i primi a chiedere le dimissioni. Ma queste responsabilità vanno accertate. Siamo per condividere un documento in cui si definisca un percorso per capire cosa è successo. In tutti gli enti». Clima teso in aula. L'opposizione: «Il centrodestra impedisce la discussione per tutelare gli atteggiamenti di corresponsabilità morale del sindaco Moratti». Replica di Fabrizio De Pasquale del Pdl: «È una barbarie rendere pubblici gli elenchi del Pat». E ancora: «Nel tentativo di creare un polverone, la sinistra si è auto-azzoppata il candidato». Attacchi e accuse sono destinati a continuare. Annachiara Sacchi 22 febbraio 2011 Pisapia: «Macchina del fango, Cinzia un pretesto per colpire me» Tra i nomi, onorevoli ed ex assessori «Io, compagna di Pisapia, contratto disdetto dopo 22 anni» Case di lusso a prezzi low cost, scontro sulla lista degli inquilini (18 febbraio 2011) MILANO - Troppo facile prendersela con «l'anello debole della catena», troppo semplice liquidare tutto con la «ricerca di un fin troppo facile capo espiatorio». 22 febbraio 2011 Da milano.corriere.it: Oggi la riunione del board Terremoto Baggina, azzerati i vertici Lasciano cinque commissari su 7. Si dimette il presidente Trabucchi. Moratti: «Ora il commissariamento» MILANO - Il consiglio di amministrazione del Pio Albergo Trivulzio è formalmente decaduto. Cinque commissari su sette hanno presentato le loro dimissione durante l'odierna riunione del board: tra questi anche il presidente, Emilio Trabucchi. Letizia Moratti, nell'esprimere soddisfazione per questo gesto, ha prospettato l'inevitabile commissariamento della Baggina. «Esprimo soddisfazione rispetto a questo - ha detto Letizia Moratti -. Avevo parlato con i membri del Cda per spiegare che un passo indietro avrebbe consentito all'ente di avere una discontinuità rispetto a questo problema che si è drammaticamente creato». Letizia Moratti ha infine riconosciuto che ora la Baggina verrà inevitabilmente commissariata. «Credo che il passo successivo dovrà essere il commissariamento - ha concluso Letizia Moratti - anche questo lo deciderò assieme al presidente Roberto Formigoni, con il quale ho già condiviso tutti i passi che ci hanno portato a questa decisione sui vertici del Pio Alberto Trivulzio». «GOGNA MEDIATICA» - Con una nota diramata dalla Baggina, il cda stigmatizza «la gogna mediatica» che ha indotto le istituzioni locali a chiedere l'azzeramento del board. «I cinque membri del consiglio - si legge nella nota diffusa - hanno rassegnato le proprie dimissioni su pressante richiesta delle istituzioni che sono state a loro volta sollecitate anche dalla gogna mediatica in merito alla gestione patrimoniale e non del Pio Albergo Trivulzio». I due consiglieri che non hanno rassegnato le dimissioni, Marco Antonio Giacomoni e Luca Storelli, motivano il loro gesto «ritenendo le dimissioni - si legge ancora nella nota - un'ammissione di colpa inaccettabile», perché non riconoscono che «generiche contestazioni di stampa giustifichino l'abbandono dell' incarico, che tutto il cda ha svolto con impegno e correttezza. Ritengono inoltre - si legge ancora - che i casi Boffo debbano essere assolutamente contrastati». Proprio in riferimento a quelle che la nota definisce «calunniose notizie», apparse su alcuni organi di informazione, il Cda ha dato mandato di intraprendere tutte le azioni legali volte alla tutela dell'immagine della Casa di Riposo. «Il cda è convinto - si legge infatti nel comunicato - di avere svolto il proprio mandato in modo ineccepibile, e confida che gli accertamenti che per primo sollecita, confermeranno la correttezza del proprio comportamento nella funzione di indirizzo e controllo».
Pisapia: «Macchina del fango, Cinzia un pretesto per colpire me» Tra i nomi, onorevoli ed ex assessori «Io, compagna di Pisapia, contratto disdetto dopo 22 anni» Case di lusso a prezzi low cost, scontro sulla lista degli inquilini (18 febbraio 2011) |
|
![]() ![]() |
|