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Lettera aperta all’assessore al Verde del Comune di Milano
Egregio sig. Assessore, Il Parco delle cave, apprezzato nel mondo e considerato una delle eccellenze di Milano, si è fermato.
Nato ufficialmente nel 1997, i milanesi l’hanno amato e ne hanno visto l’occasione per realizzare un sogno: riqualificare un’area degradata, trasformarla in un polmone naturalistico per la città, parte del sistema di verde – agricolo più ampio: il parco Ovest. La mobilitazione e il protagonismo di tanti cittadini, associazioni, partiti, dell’allora Consiglio di Zona 18, l’intuizione dell’assessore Ercole Ferrario, i convegni, le campagne di sensibilizzazione del mensile di zona “Il Diciotto” portarono concretamente all’avvio della realizzazione di quel sogno quando si giunse alla collaborazione tra il Comune di Milano e Italia Nostra - Centro di Forestazione Urbana. Collaborazione che ha fatto sì che un’area di rilevanti dimensioni, che per decenni era stata una discarica incontrollata, riprendesse a vivere, riqualificata e progressivamente restituita ai milanesi. Natura in città, riforestazione, acqua, agricoltura di prossimità, cascine, produzione, tempo libero, educazione ambientale, volontariato e cultura sono stati i cardini di quel progetto innovativo, che trasformava e riorganizzava il territorio e l’ambiente, rispettandolo e valorizzandone la conformazione e la storia. Parco multiforme quindi, con una pluralità di paesaggi e di funzioni, gestito con rigore. Le abbiamo anche chiesto quando e come saranno utilizzati i 5 milioni di euro per il parco provenienti dagli oneri di urbanizzazione del nuovo intervento urbanistico denominato Calchi-Taeggi (Bisceglie). PD Zona 7 Milano
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