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CHI E' Acerbo, l’«uomo della Scala» MILANO - L’uomo della Scala e dei box sotterranei («Ne abbiamo inaugurati almeno ottanta in dieci anni»). Ma anche degli Arcimboldi e del restyling della stazione Centrale. Antonio Acerbo da ieri è il nuovo direttore generale del Comune. Il sostituto di Giuseppe Sala, il manager passato alla sfida Expo, è un aquilano di 61 anni, arrivato a Milano 35 anni fa. Ingegnere in Montedison è stato chiamato a Palazzo Marino dall’allora city manager Stefano Parisi. Dodici anni sulla stessa poltrona, direttore dei lavori pubblici. Ora la promozione. Gli obiettivi sono già in agenda. «Le metropolitane, intanto. Dobbiamo aprire il cantiere della linea quattro entro la fine dell’anno». Prima, questione di giorni, ci sarà il primo taglio del nastro: il parcheggio di piazza Meda («un gioiello», assicura lui). E gli altri progetti contestati? Sant’Ambrogio, per dire? «Io rimango favorevole. Sono pronto a scommettere che una volta terminati i lavori la piazza sarà molto più bella di ora». Ci sono anche cantieri da non aprire. «Piazza Fontana. Lì le auto sottoterra non arriveranno». C’è un sogno però che non ha nome: «Risolvere i mille piccoli problemi della città. Dalle buche alle piccole manutenzioni. Vorrei annullare i tempi della burocrazia, ecco». A. Se. |
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