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Il cambio - Sala verso la direzione generale, al suo posto in Comune potrebbe essere promosso Acerbo. Podestà a Shanghai incontra i vertici dell’evento cinese Expo, più vicino il passo indietro di Stanca L’ad tace. Ma i soci pubblici aspettano le sue dimissioni durante la seduta di giovedì Ipotesi più gettonata è dunque che, restando la Bracco alla presidenza, scompaia dalla governance la figura dell’amministratore delegato e venga inserito un direttore generale che i soci hanno già individuato in Giuseppe Sala, ex manager Pirelli, da 18 mesi direttore generale del Comune. Le trattative sono a uno stadio talmente avanzato che a Palazzo Marino si sta già affrontando il nodo del dopo- Sala: al suo posto potrebbe così arrivare uno dei suoi due vice, l’ingegner Antonio Acerbo, oggi responsabile di tutta l’area tecnica, direttore già ai tempi della giunta Albertini. Questa soluzione darebbe al sindaco Letizia Moratti la garanzia di continuità che ha chiesto, evitando scossoni ulteriori ad una macchina comunale che in questa legislatura è già stata molto provata. Intanto, da Shanghai - dove è in corso l’Expo nella metropoli cinese che precede l’evento di Milano - anche il presidente della Provincia Guido Podestà lancia l’allarme sull’intera operazione. «È impossibile non essere preoccupati — ammette — anche perché o si chiariscono in fretta i passaggi sulla governance, la questione delle aree e chi fa che cosa, o rischiamo veramente di non poter più recuperare il tempo perduto ». Durante la sua missione istituzionale, Podestà ha incontrato il presidente del comitato dell’Expo cinese della Cppcc (Conferenza consultiva politica del popolo cinese) Feng Guoqin, ha discusso con lui delle difficoltà organizzative affrontate da chi ha gestito Shanghai e dai problemi che ci sono ancora ogni giorno. Ha ascoltato e, soprattutto, ha visto. «Qui — commenta — si è veramente mossa una macchina da guerra. Eppure, malgrado ci siano moltissimi giovani, moltissimi addetti, moltissimi volontari, anche qui ci sono state difficoltà in fase di preparazione e ci sono nella gestione quotidiana». Podestà ha, ovviamente avuto eco delle grandi manovre avviate a Milano sui vertici della società: «Immagino ne discuteremo con i soci. Di certo, è necessario definire al più presto una governance solida: serve un bel direttore d’orchestra in grado di far suonare in sintonia tutti si suoi strumentisti, soprattutto ora che abbiamo deciso di ricorrere all’ausilio di Promos, di Fiera, e di altri soggetti già esistenti». Elisabetta Soglio |
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