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Da http://referendummilano.blogspot.com/ Cappato, Croci, Fedrighini lanciano insieme i referendum sull'ambiente a Milano COMUNICATO STAMPA
L'audio-video della Conferenza stampa: Milano, 3 giugno 2010 Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione delle proposte referendarie per Milano da parte di Marco Cappato, Edoardo Croci ed Enrico Fedrighini. Marco Cappato: “Vogliamo impedire che la Milano dell'Expo diventi la capitale internazionale della speculazione edilizia e dell'inquinamento. I nostri referendum sono lo strumento per imporre a un ceto dirigente inerte l'abbandono del modello basato su auto privata, cemento e fonti di energia inquinanti: un modello che paghiamo sia in termini economici che di vite umane.” Edoardo Croci: “Vogliamo dare voce ai milanesi per costruire una città più vivibile e con una proiezione internazionale, in un momento in cui la politica non sembra in grado di esprimere una visione lungimirante ed avere il coraggio di assumersi le responsabilità necessarie a contrastare l’inquinamento e a migliorare la qualità dell’ambiente, come dimostra l'incertezza sullo sviluppo di Ecopass e dell’intera strategia per la mobilità sostenibile.” Enrico Fedrighini: “L'anno che manca alle elezioni sarà contraddistinto dalla totale inerzia delle amministrazioni locali in materia di contrasto al traffico e allo smog. I polmoni dei milanesi non possono permetterselo. Per questo impieghiamo quest'anno per una battaglia civica finalizzata a cambiare il volto di questa città, con il coinvolgimento diretto del popolo inquinato.” SINTESI DEI QUESITI REFERENDARI Referendum 1: ECOPASS E MOBILITA' SOSTENIBILE per l'estensione di: Ecopass, Metrò, piste ciclabili, aree pedonali Per dimezzare il traffico, estendere l'Ecopass alla “cerchia ferroviaria”, escludere solo gli autovelicoli a emissioni zero dal pagamento di 5 euro al giorno (10 per trasporto merci); estendere le aree di sosta regolamentata; limitare il carico-scarico merci; mantenere gli impegni sulle linee 4 e 5 del Metrò e completare l'anello ferroviario; destinare i ricavi per: estendere aree pedonali, piste ciclabili (274km), corsie riservate, bus di quartiere, bike sharing (10.000 bici), car sharing (1.000 auto elettriche), secondo turno taxi, metrò fino all'1 e 30 di notte. Referendum 2: EXPO Perché l'area del parco Agroalimentare non sia edificabile neanche dopo lo svolgimento dell'Expo 2015. Referendum 3: NAVIGLI Per riaprire l'intero sistema dei Navigli, oggi sepolti sotto le strade, partendo dal recupero della Darsena come porto di Milano. (da finanziare attraverso la cessione del patrimonio immobiliare non storico) Referendum 4: ALBERI E VERDE PUBBLICO Per raddoppiare il verde pubblico entro il 2015 (fino a 30 mq per abitante) e piantare 100.000 alberi all’anno; ridurre il consumo di suolo, escludendo la possibilità di assegnare nuovi diritti volumetrici e destinando a verde pubblico almeno il 50% delle grandi aree dismesse ed ex-ferroviarie (da finanziare attraverso sponsorizzazioni, oneri di urbanizzazione e mediante la tariffazione del consumo di risorse ambientali scarse; da realizzare anche con il coinvolgimento dei cittadini); vietare i parcheggi sotterranei che distruggono alberi; Referendum 5: ENERGIA PULITA E EDILIZIA SOSTENIBILE Standard massimi di efficienza energetica per i nuovi immobili, “rottamazione edilizia” degli immobili non di qualità per sostituirli con edifici a basso impatto ambientale premiando gli investimenti nei sistemi energetici innovativi; stop al gasolio da riscaldamento entro il 2012, teleriscaldamento a 750.000 abitanti entro il 2015 Il Referendum consultivo di indirizzo Comunale Art. 11 - Referendum di Proposta Popolare e di Indirizzo Art. 13 - Effetti del Referendum Dal Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare: • Firme necessarie: 15.000 firme (1,5% degli elettori milanesi) • Tempo utile per la raccolta: 120 giorni • Periodo di indizione del Referendum: tra i 30 e i 70 giorni successivi alla fine delle verifiche di ammissibilità • Quorum: La proposta sottoposta a Referendum si intende approvata se consegue la maggioranza dei voti validamente espressi, sempre che abbia preso parte al voto almeno il 30% degli aventi diritto Lo Statuto del Comune di Milano
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