Si legge sui media che in prospettiva si vorrebbe cancellare il tram a Milano nelle zone più centrali, rinvigorendo l'orgasmo culturale anni '60 (stlile Ceaucescu) quando il tram ha cominciato la sua funesta parabola discendente (in Italia).
Un'altra tegola sta per cadere sulla testa dei milanesi, mascherata da un nuovismo dalla sponsorizzazione eccellente, vecchio frutto di culture pseudo razionali che non tengono conto delle esperienze dell'Europa più evoluta, con le sue città molto più avanti di Milano con i loro tram e le aree pedonalizzate dove i manufatti della cultura urbana dell'auto da anni sono stati rimossi per far posto alla qualità urbana, a misura di pedone e di utente del mezzo pubblico principe prescelto, il tram.
Si apra un dibattito vero a 360°, si faccia vero benchmarking, si pensi al nuovo con cognizione di causa senza pregiudizi a falsare il dibattito. Rimane un fatto incontestabile, il tram è l'unico mezzo gradito dal pubblico che ingentilisce i centri storici e invoglia all'utilizzo del mezzo pubblico, il resto è chiacchericcio.