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"Milano in fondo a destra. La Destra tra politica e potere: esiste un modello Lombardia?"
Sabato 7 luglio 2007,
Olinda - Giardino degli Aromi, ex O. P. Paolo Pini, via Ippocrate 4, Milano
Per raggiungerci: Ferrovie Nord Milano, linea Milano-Seveso/Meda, stazione Affori oppure i mezzi pubblici 41, 52, 70 e 82.
Programma
15.00 - 17.00 prima parte 15.00 Relazione introduttiva, a cura di NoProject e Contest 15.20 Le politiche sanitarie, di Stefano Neri Università di Milano 15.50 Le politiche sociali, di Tommaso Vitale Università Milano Bicocca 16.20 La destra e la politica, di Roberto Biorcio Università Milano Bicocca 17.00 pausa rinfresco e caffè
17.30 - 19.30 seconda parte Interventi di Chiara Maffioletti (NoProject e coop. Articolo 3) Corrado Mandreoli (Ufficio Politiche Sociali - Cgil) Federico Gamberini (segretario circolo PRC A. Perucchini, zona 4) Francesco Purpura (Contest e assessorato politiche giovanili Provincia di Milano).
A seguire dibattito aperto e conclusioni degli organizzatori.
20.00 cena al ristorante JODOK
Da quando il sistema elettorale è diventato maggioritario, la destra ha vinto tutte le elezioni per il comune di Milano e per la regione Lombardia, e non è stata con le mani in mano. Sia a livello regionale che a livello cittadino molto è cambiato, e non nel senso auspicato da chi quindici anni fa criticava, da posizioni di sinistra radicale, il sistema di potere delle giunte rosse fondate su PCI e PSI degli anni 80, poi spazzate via dal diluvio di Tangentopoli. La destra ha fatto di Milano e della Lombardia un esempio, e sempre più frequentemente si sente parlare di modello lombardo o modello milanese di governo della cosa pubblica, in contrapposizione ai modelli portati avanti dal governo nazionale o dalle amministrazioni locali di centrosinistra. Ma esiste un tale modello? Cosa lo caratterizza? Si possono accomunare in un modello esperienze diverse come l’amministrazione del leghista Formentini, quella dell’industriale Albertini, la nuova giunta Moratti e il governo regionale del supercattolico Formigoni? Il seminario promosso da NoProject e da Contest cerca di fornire elementi di analisi per rispondere a queste e a molte altre domande. E’ convinzione dei promotori che la debolezza della sinistra in città e in regione non sia solo dovuta a fattori contingenti, come l’onda lunga di Tangentopoli, che diversamente che altrove ha coinvolto in toto l’ex PCI, o il fatto che Berlusconi è milanese. Né dipende dal fatto che i milanesi sarebbero di per se più di destra degli abitanti, per dire, di Bologna o Torino. Se la destra qui vince più che altrove, questo dipende da una sua maggiore capacità di essere egemonica, cioè di strutturare i discorsi politici (e mediatici) attraverso i quali si produce la legittimità del governo. Di contro, la sinistra si presenta profondamente divisa: la componente riformista si fa spesso tentare dalle parole d’ordine della destra (sicurezza, riduzione delle tasse, decoro urbano), mentre quella radicale, sia istituzionale che di movimento, troppe volte si limita a condannare la destra perché è di destra, senza cercare di capire perché così tanta parte del suo elettorato di 20 anni fa oggi non voti più o voti per l’altra coalizione. L’obiettivo dell’iniziativa è di contribuire a cambiare questa situazione. Troppo spesso la sinistra politica, riformista e radicale, dimostra una scarsa comprensione dei processi sociali ed economici in atto, che stanno cambiando profondamente il tessuto produttivo e riproduttivo della città e di tutta la regione. In particolare argomenti di assoluta rilevanza come le politiche sanitarie o socio-assistenziali sono utilizzati solo come terreni di polemica politica, nella maggior parte dei casi senza analisi rigorose di quello che sta succedendo realmente: proprio per questo motivo la polemica rimane debole e legata ad assetti sociali e istituzionali, quelli degli anni 70 e 80 e delle giunte rosse, ormai indeboliti e difficilmente sostenibili. Come proposta e preludio ad attività più sistematiche, vogliamo quindi proporre un pomeriggio seminariale suddiviso in due momenti. Il primo momento è più strutturato, e comprende l’introduzione degli organizzatori e tre relazioni di studiosi, di cui due su altrettanti aspetti operativi del governo di destra lombardo (la sanità e i servizi sociali) e una sugli aspetti più strettamente politici del modello lombardo e milanese. Il secondo prevede un dibattito aperto, in cui alcune persone attive professionalmente in campi direttamente toccati dalle politiche della destra possano interagire con quanto proposto dai relatori della prima parte.
esiste un modello Lombardia?
NoProject + Contest
organizzano
"Milano in fondo a destra. La Destra tra politica e potere: esiste un modello Lombardia?"
Sabato 7 luglio 2007,
Olinda - Giardino degli Aromi,
ex O. P. Paolo Pini,
via Ippocrate 4, Milano
Per raggiungerci: Ferrovie Nord Milano,
linea Milano-Seveso/Meda, stazione Affori
oppure i mezzi pubblici 41, 52, 70 e 82.
Programma
15.00 - 17.00 prima parte
15.00 Relazione introduttiva, a cura di NoProject e Contest
15.20 Le politiche sanitarie, di Stefano Neri Università di Milano
15.50 Le politiche sociali, di Tommaso Vitale Università Milano Bicocca
16.20 La destra e la politica, di Roberto Biorcio Università Milano Bicocca
17.00 pausa rinfresco e caffè
17.30 - 19.30 seconda parte
Interventi di
Chiara Maffioletti (NoProject e coop. Articolo 3)
Corrado Mandreoli (Ufficio Politiche Sociali - Cgil)
Federico Gamberini (segretario circolo PRC A. Perucchini, zona 4)
Francesco Purpura (Contest e assessorato politiche giovanili Provincia di Milano).
A seguire dibattito aperto e conclusioni
degli organizzatori.
20.00 cena al ristorante JODOK
Da quando il sistema elettorale è diventato maggioritario, la
destra ha vinto tutte le elezioni per il comune di Milano e per
la regione Lombardia, e non è stata con le mani in mano. Sia
a livello regionale che a livello cittadino molto è cambiato, e
non nel senso auspicato da chi quindici anni fa criticava, da
posizioni di sinistra radicale, il sistema di potere delle giunte
rosse fondate su PCI e PSI degli anni 80, poi spazzate via dal
diluvio di Tangentopoli. La destra ha fatto di Milano e della
Lombardia un esempio, e sempre più frequentemente si sente
parlare di modello lombardo o modello milanese di
governo della cosa pubblica, in contrapposizione ai modelli
portati avanti dal governo nazionale o dalle amministrazioni
locali di centrosinistra.
Ma esiste un tale modello? Cosa lo caratterizza? Si possono
accomunare in un modello esperienze diverse come l’amministrazione
del leghista Formentini, quella dell’industriale
Albertini, la nuova giunta Moratti e il governo regionale del
supercattolico Formigoni? Il seminario promosso da NoProject e
da Contest cerca di fornire elementi di analisi per rispondere a
queste e a molte altre domande.
E’ convinzione dei promotori che la debolezza della sinistra in
città e in regione non sia solo dovuta a fattori contingenti, come
l’onda lunga di Tangentopoli, che diversamente che altrove ha
coinvolto in toto l’ex PCI, o il fatto che Berlusconi è milanese. Né
dipende dal fatto che i milanesi sarebbero di per se più di
destra degli abitanti, per dire, di Bologna o Torino. Se la destra
qui vince più che altrove, questo dipende da una sua maggiore
capacità di essere egemonica, cioè di strutturare i discorsi politici
(e mediatici) attraverso i quali si produce la legittimità del
governo. Di contro, la sinistra si presenta profondamente divisa:
la componente riformista si fa spesso tentare dalle parole d’ordine
della destra (sicurezza, riduzione delle tasse, decoro urbano),
mentre quella radicale, sia istituzionale che di movimento,
troppe volte si limita a condannare la destra perché è di
destra, senza cercare di capire perché così tanta parte del suo
elettorato di 20 anni fa oggi non voti più o voti per l’altra coalizione.
L’obiettivo dell’iniziativa è di contribuire a cambiare questa
situazione. Troppo spesso la sinistra politica, riformista e radicale,
dimostra una scarsa comprensione dei processi sociali ed economici
in atto, che stanno cambiando profondamente il tessuto
produttivo e riproduttivo della città e di tutta la regione. In particolare
argomenti di assoluta rilevanza come le politiche sanitarie
o socio-assistenziali sono utilizzati solo come terreni di polemica
politica, nella maggior parte dei casi senza analisi rigorose
di quello che sta succedendo realmente: proprio per questo
motivo la polemica rimane debole e legata ad assetti sociali e
istituzionali, quelli degli anni 70 e 80 e delle giunte rosse, ormai
indeboliti e difficilmente sostenibili.
Come proposta e preludio ad attività più sistematiche, vogliamo
quindi proporre un pomeriggio seminariale suddiviso in due
momenti. Il primo momento è più strutturato, e comprende l’introduzione
degli organizzatori e tre relazioni di studiosi, di cui
due su altrettanti aspetti operativi del governo di destra lombardo
(la sanità e i servizi sociali) e una sugli aspetti più strettamente
politici del modello lombardo e milanese. Il secondo prevede
un dibattito aperto, in cui alcune persone attive professionalmente
in campi direttamente toccati dalle politiche della destra
possano interagire con quanto proposto dai relatori della prima
parte.