Write for Rights - una lettera per i diritti umani
Il 10 dicembre 2008 è il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani.
Per celebrare con noi questa importante giornata partecipa alla Write for Rights - una lettera per i diritti umani, un evento mondiale cui ogni anno prendono parte milioni di persone in oltre 30 paesi nel mondo!
Hanno già aderito le sezioni di Amnesty International in: Australia, Austria, Belgio, Bermuda, Canada, Francia, Grecia, Islanda, Isole Faroe, Giappone, Mali, Mauritius, Messico, Mongolia, Nepal, Nuova Zelanda, Norvegia, Paraguay, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera, Stati Uniti, Taiwan e Turchia.
Dal 6 al 14 dicembre, nell'ambito della campagna Mai più violenza sulle donne, invieremo il maggior numero possibile di lettere e raccoglieremo migliaia di firme in favore di donne che stanno subendo violazioni dei diritti umani in Messico, Repubblica Popolare Cinese, Iran ed Eritrea.
Messico Bárbara Italia Méndez è stata arrestata il 4 maggio 2006 per aver preso parte alle proteste che stavano avendo luogo nella città di San Salvador Atenco. Durante la sua detenzione ha subito abusi e violenza sessuale da parte delle forze di polizia. Amnesty International chiede che i responsabili siano assicurati alla giustizia.
Repubblica Popolare Cinese Mao Hengfeng, ripetutamente arrestata e tuttora in detenzione a causa del suo lavoro in difesa dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne, sta scontando una condanna di due anni e mezzo di prigione per aver rotto due lampade di proprietà statale. Amnesty International chiede che sia rilasciata immediatamente.
Iran Numerose attiviste della Campagna per l'uguaglianza, lanciata nel 2006, vengono arrestate e minacciate a causa della loro azione in difesa dei diritti delle donne. Amnesty International chiede il rilascio di tutte le attiviste detenute e il rispetto dei diritti delle donne.
Eritrea Aster Fissehatsion è detenuta in totale isolamento senza accusa né processo dal settembre 2001. È stata arrestata insieme a numerosi dissidenti politici di un organismo chiamato G-15 (Gruppo dei 15) di cui faceva parte anche il suo ex marito e vice presidente dell'Eritrea, Mahmoud Ahmed Sheriff. Amnesty International chiede di rivelare il luogo in cui è detenuta.
Write for Rights - una lettera per i diritti umani
Per celebrare con noi questa importante giornata partecipa alla Write for Rights - una lettera per i diritti umani, un evento mondiale cui ogni anno prendono parte milioni di persone in oltre 30 paesi nel mondo!
Hanno già aderito le sezioni di Amnesty International in: Australia, Austria, Belgio, Bermuda, Canada, Francia, Grecia, Islanda, Isole Faroe, Giappone, Mali, Mauritius, Messico, Mongolia, Nepal, Nuova Zelanda, Norvegia, Paraguay, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera, Stati Uniti, Taiwan e Turchia.
Messico
Bárbara Italia Méndez è stata arrestata il 4 maggio 2006 per aver preso parte alle proteste che stavano avendo luogo nella città di San Salvador Atenco. Durante la sua detenzione ha subito abusi e violenza sessuale da parte delle forze di polizia. Amnesty International chiede che i responsabili siano assicurati alla giustizia.
Repubblica Popolare Cinese
Mao Hengfeng, ripetutamente arrestata e tuttora in detenzione a causa del suo lavoro in difesa dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne, sta scontando una condanna di due anni e mezzo di prigione per aver rotto due lampade di proprietà statale. Amnesty International chiede che sia rilasciata immediatamente.
Iran
Numerose attiviste della Campagna per l'uguaglianza, lanciata nel 2006, vengono arrestate e minacciate a causa della loro azione in difesa dei diritti delle donne. Amnesty International chiede il rilascio di tutte le attiviste detenute e il rispetto dei diritti delle donne.
Eritrea
Aster Fissehatsion è detenuta in totale isolamento senza accusa né processo dal settembre 2001. È stata arrestata insieme a numerosi dissidenti politici di un organismo chiamato G-15 (Gruppo dei 15) di cui faceva parte anche il suo ex marito e vice presidente dell'Eritrea, Mahmoud Ahmed Sheriff. Amnesty International chiede di rivelare il luogo in cui è detenuta.
Rispondi