
Salve,
Da pochi mesi abito in Piazza Giuseppe Grandi, al sesto piano di un palazzo che da su croso XXII Marzo.
Arrivando da Viale Bianca Maria, ho subito notato che pavimenti e mura vibravano al passaggio di mezzi quali: autobus, tram ecc.
Mi hanno detto che è tutto normale, sarà vero? Ad ogni modo ho notato che con il passare dei mesi le buche e le crepe
sul fondo stradale di corso XXII sono aumentate e di conseguenza la consistenza delle vibrazioni nel mio appartamento.
In particolare, ho notato che le vibrazioni crescono durante lunghi periodi di pioggia.
Dato che ho dei bambini in casa e la cosa mi preoccupa, senza parlare del fastidio che queste vibrazioni provocano a causa delle numerose sollecitazioni che il palazzo riceve nell'arco di una giornata, mi chiedevo se esiste una soluzione a questo tipo
di problemi, se sono già noti ed a chi rivolgersi.
Grazie,
Massimo


della Direzione Biblioteca Via Oglio 18 di Milano
della Commissione Educazione e Biblioteche del Consiglio di Zona 4 di Milano
Interrogazione in merito alla chiusura anticipata dei locali della Biblioteca di Via Oglio 18 nella giornata di giornata di mercoledì 1 aprile 2009 avvenuta alle ore 17,30 anzichè alle 19,45 come previsto dall'orario di servizio
visto che
la chiusura anticipata ha arrecato vari disagi per l'utenza, che ha dovuto abbandonare i locali della biblioteca anticipatamente e, date le numerose rimostranze pervenute, senza nessuna forma di dovuto e naturale preavviso, nè di comunicazione delle motivazioni della chiusura
che un simile disagio si è ripetuto per la seconda volta nel corso dell'ultimo mese, dato che già si è verificata una chiusura prolungata dei locali della stessa biblioteca nella giornata di mercoledì 18 marzo, senza una capillare comunicazione anticipata del disagio all'utenza, dato che diverse e diversi si sono arrecati presso i locali stessi e non hanno potuto usufruire del servizio, probabilmente non informati in tempo della sospensione
constatato
che sarebbe opportuno che qualsiasi chiusura anticipata, se non per motivi inerenti alla programmazione delle iniziative definite dalla Biblioteca, debba essere comunicata con lauto anticipo e con un dovuto preavviso, essendo diritto dell'utente venire a conoscenza dei motivi e delle cause della sospensione temporanea del servizio di pubblica utilità e interesse
e che tale chiusura venisse comunicata anche al presente Consiglio di Zona organo politico responsabile del funzionamento politico amministrativo e della conoscenza dello stato dei servizi pubblici erogati sul territorio circoscrizionale
alla stessa Direzione il motivo per cui la chiusura anticipata sia avvenuta senza alcun preavviso dovuto e adeguato all'utenza, arrecando pregiudizio e disagi alla medesima;
alla Direzione Biblioteche del Comune di Milano se per chiusura anticipata o non prevista dall'orario del servizio giornaliero si intenda giustificabile qualora avvenga con carattere di eccezionalità e che cosa si intenda sotto l'accezione di eccezionalità della chiusura anticipata, nonchè se sia prevista una forma di risarcimento anche simbolico per l'utenza qualora tale chiusura avvenisse senza preavviso dovuto all'utenza
Alessandro Rizzo


5 aprile, ore 11: MILANO AMA LA LIBERTA' E RIPUDIA IL FASCISMO
Le Associazioni partigiane e dei deportati, domenica 5 aprile alle ore 11 si recheranno in Piazza della Scala per deporre una corona alla targa che ricorda Milano medaglia d’oro della Resistenza e, successivamente in corteo, alla Loggia dei Mercanti a deporne un’altra ove si ricordano le vittime milanesi del nazifascismo.
MILANO AMA LA LIBERTA'
MILANO RIPUDIA IL FASCISMO
incontro a cui parteciperanno negazionisti, xenofobi, omofobi e razzisti da
tutta Europa.
contro gli antifascisti, oltre a evidenziare la reale natura di questi
soggetti hanno anche dimostrato, per l'ennesima volta, di quali appoggi
godano. Quello che intendono fare a Milano è quindi l'ennesima
provocazione ad uso e consumo di chi tenta di attaccare i diritti e le
libertà di tutti noi, di chi foraggia questi personaggi soffiando sulle
paure e sulle insicurezze diffuse per seminare odio, paura e politiche
securitarie.
questa iniziativa, per quanto venga presentato come rispetto della
democrazia, non è casuale.
devastante dei fascisti: differenze azzerate, pattugliamento di ronde per
tutelare l'ordine degli affaristi d'ogni risma, dei redditieri e del
profitto.
città vuota e infelice.
complice, che si rifiuti la cittadinanza ai negazionisti e ai razzisti,
come già fatto dalle Stelline che in seguito alle pressioni della Milano
antifascista stanno facendo marcia indietro.
semina odio per la diversità e cultura autoritaria. E' fatta di medici che
non vogliono essere delatori, di studenti, insegnanti e genitori che
rifiutano le classi separate, migranti che non vogliono più essere merce,
di donne e uomini liberi che non sopportano più chi vuole decidere delle
loro vite.
Happening culturale, performance teatrali, reading, musica, interventi
davanti Palazzo Marino, una giornata di mobilitazione cittadina, di
riappropriazione di spazi ,di libertà contro i fascisti e i razzisti e le
politiche securitarie che legittimano questi utili idioti
Firma e diffondi la petizione on line "Milano rifiuta la manifestazione
delle destre xenofobe d' Europa" promossa dai circoli Anpi


Dal sito Web del Comune di Milano:
Al via il Progetto "Do Eu Know?"
Palmeri: "Cerchiamo 60 milanesi ambasciatori d'Europa"
L’iniziativa, che interessa altre 5 città europee (Atene, Valladolid, Varsavia, Linkoping in Svezia e Veliko Turnovo in Bulgaria), partirà ufficialmente il 31 marzo da Milano con il convegno inaugurale a Palazzo Marino “Il ruolo delle istituzioni e dei cittadini per un’Europa più democratica”.
“Do Eu know?” è stato presentato dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, dal Direttore di Caritas Ambrosiana don Roberto Davanzo, dal consigliere comunale Andrea Fanzago e dall’esponente della Rappresentanza a Milano della Commissione europea Matteo Fornara.
“Cerchiamo 60 ambasciatori d’Europa – ha spiegato il Presidente Manfredi Palmeri – capaci di arricchire le istituzioni comunitarie attraverso la voce dei cittadini su temi vicini alla propria comunità territoriale. Il previsto coinvolgimento delle 9 Zone di decentramento e la possibile creazione di una comunità virtuale su Facebook contribuiranno ad aumentare la sensibilità dei milanesi verso la Ue: potremmo dire che, fatta l’Europa, bisogna fare gli europei”.
“La platea dei soggetti interessati – ha proseguito Manfredi Palmeri – sarà estesa alla città attraverso l’elaborazione di questionari, le conferenze pubbliche sul Trattato di Lisbona, la diffusione dei risultati del progetto e il convegno finale a Palazzo Marino con le proposte da inviare alle istituzioni comunitarie”.
“È importante colmare l’attuale deficit informativo e democratico della Ue – ha detto don Roberto Davanzo – realizzando un’integrazione non solo dei mercati ma anche dei cittadini che possono riconoscersi in una comune visione antropologica dell’uomo basata su valori condivisi”.
“I contenuti del progetto, che sono i contenuti dell’Europa – ha dichiarato Andrea Fanzago – vanno portati direttamente nelle Zone di Milano perché diventino patrimonio comune”.
Tre gruppi milanesi di lavoro (giovani, adulti e operatori sociali), ciascuno sotto la guida di un tutor, seguiranno un corso di formazione sulle opportunità offerte ai cittadini dalla nuova Costituzione europea (il Trattato di Lisbona), con l’elaborazione di raccomandazioni, in particolare sui temi delle politiche giovanili, dell’immigrazione e dell’istruzione, da consegnare ai rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo che si riuniranno a novembre Palazzo Marino.
Una scheda di iscrizione al progetto, con un mini-sondaggio sul grado di conoscenza dell’Europa (da inviare entro il 15 aprile via mail a europa.ambrosiana@caritas.it o via fax allo 02/76021676) è disponibile sui siti del Comune di Milano e di Caritas Ambrosiana.


Qui il servizio video e fotografico pubblicato sul quotidiano on line "La Voce" sulla protesta dei residenti di Corso XXII Marzo
sul tema del degrado della piazzetta di Santa Maria del Suffragio.


Nessuno ha la bacchetta magica per cambiare le cose in un attimo, ma una maggiore attenzione e più ascolto alle problematiche di via Tommei potrebbero davvero fare la differenza.


I consiglieri del Gruppo La Sinistra in Consiglio di Zona 4, Alessandro Rizzo, Massimo Gentili e Daniele Olivieri, hanno dichiarato nella seduta di giovedì 15 gennaio di devolvere il gettone di presenza, che ammonta a 50 €, a iniziative di sostegno e di solidarietà attiva alle bambine e ai bambini martoriati e vittime di una guerra di aggressione nella Striscia di Gaza.
La questione internazionale risulta essere molto delicata. Da una parte abbiamo la rivendicazione di un riconoscimento internazionale di un diritto di un popolo di poter vivere nella propria terra, di poter affermare la propria cultura, di poter diventare sovrano per quanto riguarda la propria storia attuale e futura, mentre dall'altra parte abbiamo uno stato, quello israeliano, che vede la propria popolazione vittima di un terrore e di uno stato di guerra permanente. Israele da anni si instaura su un modello fortmenete militare, che opprime le libere energie vitali di uno sviluppo civico e culturale del Paese. La Palestina vede gradualmente diminuire il proprio territorio, spesso con devastazioni, molto più spesso con coatte espropriazioni di case e di strutture sociali, nonostante esista una convenzione dell'ONU che prevede di reinstaurare i confini predisposti nel 1948, prima dell'espansione di Israele. Io, personalmente, concepisco come fondamentale l'idea dei due popoli in due stati: un diritto reciproco di autonomia e di convivenza pacifica, che non può essere oggetto di motivi bellici e di conflitto permanente, ma di una trattativa alla luce di quanto disposto e stabilito dall'ONU e dalla Comunità Internazionale.
Gli scenari che abbiamo sotto i nostri occhi quotidianamente sono assolutamente terrificanti, così come terrificante risulta essere il fatto che le vittime di questa guerra e violenza siano i più piccoli, le bambine e i bambini della scuola di Gaza, soggetti a un attacco militare efferato che ha distrutto l'edificio e causato morti. E' anche inconcepibile tollerare l'utilizzo di armi non convenzionali, anche se non comprendo quali possano essere quelle convenzionali, al fosforo, che crea danni irreparabili sulle popolazioni colpite.
Proprio per questo abbiamo pensato e condiviso che anche in un contesto apparentemente lontano, quale il Consiglio di Zona 4, ma comunque istituzionale, non si possa rimanere indifferenti di fronte a tale conflitto efferato e brutale e che debba essere richiesto a gran voce unanime l'impegno delle organizzazioni internazionali, del nostro Parlamento, dell'Europa nel risolvere pacificamente questo disumano attacco militare, che miete vittime innocenti e che non influisce, ma anzi altera i rapporti, allontanando per sempre ogni spiraglio di uscita da questa triste e omicida spirale di violenza.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano


Dalla sezione "EVENTI" di partecipaMi:
URBANISTICA. MASSEROLI ILLUSTRA PROTOCOLLO D’INTESA CON I CONSIGLI DI ZONA
Milano, 28 gennaio 2009 – Domani, giovedì 29 gennaio, alle ore 12.15, all’Urban Center, in Galleria Vittorio Emanuele, l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli presenterà alla stampa un protocollo d'intesa tra l'Assessorato allo Sviluppo del territorio e i Consigli di zona.
Il protocollo, che sarà sottoscritto da tutti i presidenti delle zone, prevede la condivisione preliminare dei nuovi progetti urbanistici di Milano.


20139 Milano tel. 02 884.58400
fax 02 884.58418
c.a del Settore Decentramento del Comune di Milano;
dell’Ufficio Tecnico del Comune di Milano;
del Vicesindaco del Comune di Milano, Riccardo Decorato;
del Ufficio Tecnico del Consiglio di Zona 4 di Milano;
del Settore Decentramento di Zona 4 di Milano
Ripetutamente sono state sollevate istanze da parte dei gestori dello spazio teatrale del Teatro della Quattordicesima ubicati in Via Oglio 18 presso il Centro Civico di Zona 4 di Milano e che tali istanze erano indirizzate a denunciare uno stato permanente di assenza del servizio di riscaldamento nei locali interessati, e in particolare la sala teatrale, gli spazi scenici e i camerini interni alla struttura, nonché l’androne e il corridoio di accesso alla sala, prospiciente allo spazio teatrale
visto
che dopo ripetute segnalazioni al Vicesindaco e all’Ufficio Tecnico del Comune non è stato ancora predisposto un servizio di intervento utile e funzionale a rimuovere questo stato di cose e che nonostante il disservizio perduri da tre mesi, ossia tutto il periodo invernale, arrecando pregiudizio alle attività artistiche e alla copiosa utenza che ogni settimana vive il teatro e usufruisce degli spettacoli, nonché alle stesse lavoratrici e lavoratori
considerata anche
che i tecnici sopraggiunti per riattivare i sifoni posti nell’androne del teatro abbiano ravvisato presenze di fanghi nelle tubature di conduttura dell’acqua calda, e che tali presenze ostruiscono il passaggio della stessa e sono conseguenza di un’assenza perdurata e perdurante di adeguata manutenzione del servizio di riscaldamento
e considerato inoltre
che è stata riscontrata una mancanza totale del servizio di spalatura della neve nel corridoio esterno conducente al Teatro e che tale assenza ha creato problemi alle lavoratrici e ai lavoratori della struttura, tanto che questi ultimi si sono trovati a supplire la mancanza del servizio rimuovendo direttamente la neve
si segnala inoltre
che fino a ieri la temperatura registrata nei locali era in media di 16 gradi nelle ore pomeridiane, mentre in alcune fasi della giornata si sono riscontrate anche temperature di 10, 11 gradi nella parte riguardante l’androne
- al Settore Decentramento del Comune di Milano di provvedere a garantire un’adeguata manutenzione della struttura, possibilmente nel quadro complessivo di un’anagrafe delle esigenze di interventi strutturali di cui il teatro necessita, in specifico al sistema generale di riscaldamento, alle tubature di conduzione dell’acqua calda;
- allo stesso Settore e all’Ufficio Tecnico del Comune di Milano, e al Vicesindaco Decorato, facendo seguito alle ripetute segnalazioni emesse e predisposte dalle operatrici e dagli operatori della struttura artistica indirizzate al Vicesindaco Decorato finalizzate a denunciare la situazione di totale assenza di servizio di riscaldamento adeguato, di provvedere a disporre nell’immediatezza procedure utili a rimuovere lo stato di alto disagio e ripristinare una condizione climatica di vivibilità dei locali;
- allo stesso Settore e all’Ufficio Tecnico del Comune di provvedere a riattivare il servizio di riscaldamento, considerando le cause che hanno prodotto un inconveniente riguardo la totale assenza di una manutenzione adeguata e continuativo del sistema di riscaldamento complessivo;
- infine al Vicesindaco Decorato e al Settore di competenza i motivi e le cause che hanno determinato la totale assenza di un servizio di spalatura della neve nel corridoio prospiciente la struttura teatrale e conducente alla medesima, nonché un intervento tempestivo e adeguato a rimuovere la permanenza di ghiaccio sul selciato, pericoloso per i passanti
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo per Milano – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano


«Pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza.»
Enrico Berlinguer
Enrico Berlinguer
Manifestiamo così la volontà di procedere a Sinistra verso l’unità e la convergenza di idee, valori e progetti. Pur mantenendo i rapporti con le realtà e le organizzazioni di provenienza nutriamo l’esigenza di evidenziare un inizio di percorso comune che trova storie e culture diverse, ma coese per la difesa di principi democratici imprescindibili, nati dalla Resistenza Partigiana e fondatori di uno stato costituzionale basato sui valori di giustizia, uguaglianza e libertà, di rispetto dei diritti civili e umani, di promozione della dignità e dell’autodeterminazione della persona in quanto lavoratrice, concorrente al progresso civile e sociale del Paese e della collettività.
Per questo il Gruppo consiliare La Sinistra intende lavorare al contrasto del degrado sociale, politico e ambientale, e alla salvaguardia del bene pubblico e delle sue istituzioni, al sostegno di comitati e associazioni di cittadini che chiedono rispetto, dignità dell’abitare e del lavoro, diritto alla salute e difesa dell’ambiente; e proseguirà nell’impegno volto alla difesa della cultura del confronto, democratica, solidale, antirazzista e antifascista.
Il diritto di voto ai migranti sarebbe un’ottima risposta avanzata in questo senso. Siamo convinti, come diceva Salvador Allende, del fatto che «La democrazia non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere, la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni.».
Il bene pubblico viene vissuto, anche dalle nostre istituzioni, come semplice somma di interessi privati; la crisi istituzionale, prima ancora che dovuta alla scarsità di risorse disponibili, riguarda lo svuotamento di ruolo e prestigio delle istituzioni, nazionali e locali, e la loro subordinazione ai grandi interessi privati.
I Consigli di Zona sono vissuti come inutili o come dispensatori di sussidi, come sportello informativo, o alla meglio come strumento per esercitare una debole funzione di pressione verso il Comune; l’amministrazione comunale lascia morire i Consigli di Zona privandoli di ruolo e autonomia; anche così si consuma il valore della partecipazione alla vita pubblica.
La battaglia condotta anche in Consiglio di Zona contro l’uso arbitrario del territorio, contro i parcheggi interrati, spesso inutili e dannosi, come in piazzale Libia, via Frapolli e via Cipro, contro l’arrivo nel cuore della Zona dell’autostrada a quattro corsie prolungamento della Paullese: sono esempi importanti dell’attività consiliare della Sinistra sui temi urbanistici e ambientali.
Continuerà in Consiglio di Zona 4 la lotta della Sinistra per garantire il diritto degli abitanti delle nostre case popolari all’attenzione istituzionale, a un incisivo piano d’intervento per il superamento delle condizioni di degrado e di rischio in cui versano questi quartieri. Significativi risultati sono stati ottenuti nel quartiere Mazzini, in via Salomone e in via Feltrinelli, le case costruite con l’amianto e dove l'assenza dell’intervento comunale ha arrecato danni irreparabili.
