
Dal sito Web del Comune di Milano:
Per non dimenticare
Prosegue la campagna per la Betancourt libera
Lo striscione con la foto e l’appello per la liberazione di Ingrid Betancourt, già dispiegato sulla facciata di Palazzo Marino lo scorso 8 marzo, centenario della Festa della donna, sarà esposto nella sede del Consiglio di Zona 9, in via Guerzoni 38. Il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e il vice Andrea Fanzago hanno consegnato oggi la gigantografia al Presidente di Circoscrizione Beatrice Uguccioni, che ne aveva fatto richiesta nei giorni scorsi.
“Da 2232 giorni Ingrid Betancourt è prigioniera delle Farc nella giungla colombiana – ha detto il Presidente Palmeri con il pensiero rivolto anche agli altri 3mila ostaggi – e si trova in condizioni fisiche e psicologiche sempre più gravi. In queste ore drammatiche per lei e per la sua famiglia, chiediamo ai terroristi un atto di umanità: liberatela”.
“Non c’è più tempo: Ingrid Betancourt deve poter essere consegnata al Comitato internazionale della Croce rossa – ha proseguito Manfredi Palmeri – pronto a intervenire a supporto della missione umanitaria di Francia, Svizzera e Spagna in Colombia. Il nostro è un appello universale per una donna speciale, simbolo delle sofferenze di un intero popolo che vede negati i diritti umani e i valori della giustizia e della civiltà”.
(04/04/2008)


Vorrei segnalare la difficoltà di raggiungere la Via Comasina sia per i pedoni che per chi scende dagli autobus 40, 41, 52 in corrispondenza della prima fermata di via Forni (senso unico). Si è costretti ad effettuare vere e proprie gincane con il rischio di essere “stirati”, la segnaletica non è esaustiva e chiara: un piccolissimo cartello indica “Pedoni a destra“ in posizione non certo favorevole per chi scende dagli autobus e deve recarsi in Via Comasina, sfido chiunque a capire il percorso da rispettare per raggiungere i semafori pedonali di Via Comasina !!!!




Percorro tutte le mattine il passante pedonale ciclabile sopra il viale Enrico Fermi per accompagnare (in bicicletta) i miei figli a scuola e proseguire per il luogo di lavoro. Da tempo sono in corso i lavori per la costruzione della pista ciclabile bruzzano-Maciachini (almeno, cosi' ho letto da qualche parte....), ma stamattina ho avuto un colpo al cuore: la rete rossa del cantiere ha incominciato ad attraversare il parco delle favole.......!!!!!! Il parco centenario ha smesso di vivere oggi???


da ViviMilano:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/03_Marzo/11/mercato_isola.shtml
Mille firme di protesta. Il trasferimento delle bancarelle fissato al 25 marzo
Mercato dell'Isola, ultimatum al Comune
Residenti e commercianti: gli ambulanti in piazzale Archinto? Una follia, chiederemo i danni. Maiolo: scelta del Consiglio di Zona
In via Jacopo dal Verme c'è l'elementare Confalonieri coi suoi bambini, il viavai delle mamme al cancello, «e proprio qui vogliono mettere il mercato? ». Anche qui. Il martedì e il sabato. E poi di fronte all'asilo nido di via della Pergola 10 e alla scuola per disabili, schiacciato sui negozi di quel dedalo di strade strette che è il centro dell'Isola. Ecco un'agenzia d'assicurazioni e un antiquario in via Civerchio, un'autorimessa in via Pollaiuolo, un'officina di ricambi in piazzale Archinto. Il trasloco delle bancarelle da via Volturno e Garigliano è fissato per martedì 25 marzo. Quindici giorni all'alba.
Ieri pomeriggio, il via ufficiale di residenti e artigiani alla mobilitazione anti- ambulanti. Assemblea di fuoco, mille firme già raccolte e un avviso che sa d'ultimatum, spedito via fax al Comune: se la decisione non sarà rivista «intraprenderemo un'azione legale per risarcimento danni». I danni: parcheggi che saltano, traffico, cittadini ostaggi nelle loro case, incassi tagliati ai negozi. Dove lo metti, non sta. Spuntano moti anti-mercato, partono le petizioni, il Consiglio di zona (Cdz) sbatte contro le proteste di residenti e commercianti. Risultato: il caso Isola si trascina da mesi. I cantieri del metrò 5 impongono — per tre anni — di rivedere gli spazi, 215 banchi il sabato e 190 il martedì. Mezza via Volturno è inaccessibile, via Borsieri è stata bocciata, viale Fulvio Testi e via Keplero pure.
Ecco: Palazzo Marino ha ridefinito la mappa, mercato in cinque punti: vie Civerchio, Pollaiuolo, della Pergola, Carmagnola e in piazzale Archinto. Giacomo Errico, presidente degli ambulanti Apeca-Unione del Commercio non si sbilancia: «Non abbiamo ancora comunicazioni ufficiali ». Dopodomani si riuniscono gli operatori (che preferiscono via Alserio). Nell'attesa, «massimo riserbo». Obiettivo: «Non "bruciare" anche questa soluzione». Il comitato anti-mercato è sul piede di guerra. Artigiani. Commercianti. Residenti. Dicono: «Non siamo stati consultati, questa è democrazia?». Luigi Cagliani, restauratore da settant'anni in via Civerchio, deve spostare i mobili antichi col furgone e «non potrò più svolgere il mio lavoro...».
L'antiquario Francesco Piva lancia un appello al Comune: «Blocchi subito il progetto, è una follia». Beatrice Uguccioni è la presidente del parlamentino di zona ed «è un anno e mezzo che lavoro a una soluzione, ora tocca al settore Commercio di Palazzo Marino dire se è accettabile. In futuro, però, bisogna individuare un'area attrezzata per gli ambulanti e dignitosa per i residenti ». Risponde Tiziana Maiolo, assessore alle Attività produttive: «Il Cdz 9 ci ha detto a chiare lettere che vuole mantenere il mercato e ha indicato queste strade». Piazzale Archinto, vicino all'elementare Confalonieri, via Civerchio, davanti all'antiquario, e così via.
Armando Stella
11 marzo 2008


Ieri sera passando davanti all'edicola alla fermata del tram di Niguarda Centro ho notato un rom che cercava di trascinare per le braccia un altro rom ubriaco fradicio che ovviamente non era neppure capace di stare in piedi attraverso un passaggio che da dietro l'edicola porta chiaramente all'interno della cascina abbandonata all'angolo tra la Via Graziano e la Via Passerini (che, se non erro, é di proprietà di una cooperativa edificatrice). Non é la prima volta che vedo sbucare fuori i rom da lì ed oltre alle ovvie preoccupazioni per la sicurezza dei residenti sono preoccupata anche per la situazione sanitaria, infatti immagino che i rom facciano i loro bisogni e accumulino la loro spazzatura all'interno della cascina che é già notoriamente un allevamento di ratti che girano indisturbati per le vie adiacenti (che schifo!). Ora, mi chiedo come si possa permettere un simile degrado proprio di fronte ad una scuola elementare e in una cascina che confina direttamente con gli uffici della Polizia Municipale (che non può non essere al corrente della situazione). Che occorre fare per richiedere lo sgombero immediato e la verifica della situazione sanitaria???


Oggi avevo molto tempo a disposizione, ho voluto aggiornarmi sulla vicenda della scuola media gandhi, mi sono collegata al tuo sito e con stupore ho constatato quanto è stato fatto, dal filmato apparso su Telenova del 16 gennaio 2008 agli articoli apparsi su Il giornale e Libero, un susseguirsi di tue interviste e interventi su quanto ti sei prodigato per risolvere il problema di questo "simbolo del degrado" E "la penosa vicenda della scuola" e "finalmente la ex GANDHI lascerà lo spazio a un commissariato nuovo fiammante" ; mi stupisco a questo punto come in alcune interviste non siano usate metafore militari e si sia fatto solo riferimento al "Far West" e non al Bronx!!
HAI DIMENTICATO E OMESSO nelle tue interviste ALCUNI PARTICOLARI di non poca importanza come ad esempio:
- gli anni di lotta dei genitori e del Comitato di Quartiere per ottenere la ristrutturazione della SCUOLA media Gandhi;
- gli anni di lotta sia in Comune che in Cdz per ottenere la riqualificazione della scuola;
- gli anni di lotta per riavere la scuola media nel quartiere;
Mi CHIEDO DOVE SONO FINITE le promesse di interessamento per OTTENERE una scula media nel quartiere (ad oggi le classi della ex Gandhi sono ancora ospitate presso la scuola elementare in piazza Gasparri);
Certo avrai avuto il merito di "aver risolto il problema", certo è stato eliminato alla fonte: la scuola è quasi demolita!!!
Al suo posto sorgerà il nuovo commissariato ( Cenisio ), come stabilito dal piano delle opere pubbliche, ma la scuola media ?? è forse finita e sepolta con le sue macerie ??


Buon Pomeriggio dalla redazione di C6 Tv!!
Oggi, giovedi 31 gennaio, i nostri video-giornalisti stati inviati nel quartiere ISOLA, in viale ARGONNE, a in zona PAOLO SARPI, PORTA ROMANA E STAZIONE CENTRALE.
Si parlerà dei problemi di queste zone, se volete intervenire l'appuntamento è tra le 17 e le 18 per un forum aperto!! Potete raccontaci cosa sapete di questi quartieri ma anche segnalarci i problemi della zona in cui voi vivete.
Dotatevi di una webcam e chiamateci su Skype, il nostro indirizzo è "redazionec6tv".
Chiamateci!! La redazione di c6 Tv


Da Milano 2.0:
Rivolta degli ambulanti di viale Zara: impossibile lavorare a causa dei lavori
Pubblicato da Simona Mapelli alle 17:00 in Milano accade (cronaca)
Si infiammano gli animi degli ambulanti costretti a traslocare dalla loro sede storica di piazzale Lagosta, a causa dei lavori in corso per la costruzione della linea metropolitana 5. Sono sul piede di guerra contro il Comune e sono pronti a scioperare se continueranno ad arrivare da Palazzo Marino risposte negative o impraticabili. Già, perchè finora il dialogo con l'amministrazione è fallito e quindi si passa ai fatti.
Nella vecchia sede del mercato comunale ora non ci si può stare, ma li un giorno si tornerà e su questo sono tutti d'accordo. Il punto, ad oggi, è la sistemazione temporanea. Il Comune ha deciso di posizionarli lungo viale Zara, ma l'idea non piace per niente ai venditori di strada, che si trovano a dover lavorare in condizioni scandalose. Perchè gli scavi e i cantieri si trovano anche sull'asse di viale Zara e la naturale conseguenza è ritrovarsi in mezzo al fango e alla ghiaia, il che rende anche difficoltoso muoversi con i furgoni per caricare e scaricare la merce.
Eppure sembra che non ci siano altre soluzioni. Loro, gli ambulanti, di alternative ne hanno proposte, tutte nel quartiere Isola, dove si sentono un po' a casa, tra via Alserio, via Sebenico e via Spalato, anche se la soluzione migliore sarebbe stata individuata in via Borsieri. Il Comune ha detto no a tutte queste proposte, senza sbilanciarsi più di tanto sul perchè e il percome, ma pare che ci sia anche un certo fastidio da parte dei commercianti della zona ad accogliere gli ambulanti. Il pericolo di congestionamento del traffico e della sporcizia non piace a chi nel quartiere ha già le sue quattro mura dove svolgere un'attività.
Sciopero appeso a un filo quindi e l'ultimatum dell'associazione ambulanti dell'Unione del Commercio potrebbe arrivare proprio oggi. Dopo che l'assemblea all'unanimità a deciso di provare un ultimo disperato tentativo di mediazione con le autorità comunali. Se l'ipotesi di via Borsieri e strade limitrofe sarà nuovamente bocciata si scende in piazza fino a che non sarà decisa una sistemazione che accontenti tutti quanti. All'urlo di "non si può vendere frutta e verdura in condizione igieniche pessime" la protesta sta per iniziare.


dal sito Web del Comune di Milano:
Aree cittadine
Giornali, una preziosa risorsa per il territorio
Incontro tra l'assessore Colli e i rappresentanti dei periodici pubblicati nelle zone per dare inizio a un lavoro serio e approfondito di scambio di informazioni
I giornali di zona sono una risorsa per il territorio di Milano da valorizzare. L’assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona Ombretta Colli ha incontrato i rappresentanti di una decina di periodici di zona ascoltando le loro istanze e discutendo del ruolo svolto dai periodici dei quartieri, comparsi per la prima volta in città nel 1969, con la nascita del decentramento a Milano. L’incontro si è svolto con l’obiettivo di dare inizio a un lavoro serio e approfondito di scambio di informazioni legate al territorio.
“I periodici delle zone svolgono un servizio che – spiega l’assessore Colli - merita di essere valorizzato perché fornisce un’informazione approfondita e vicina ai cittadini. Per questo ritengo sia importante che le Istituzioni si mostrino sempre più disponibili, anche attraverso un sostegno concreto, e riconoscano il valore di questi organi d’informazione”.
L’assessore si è preso l’impegno di far da tramite tra queste realtà e l’Amministrazione cittadine, e di favorire i rapporti tra i Consigli di Zona e i periodici legati a quell’area, così da instaurare uno scambio di informazioni a oggi, come lamentano i direttori delle testate, ancora troppo frammentario.
“I giornali delle zone - continua Colli – possono darci una grande mano in termini di segnalazioni di problematiche e situazioni di disagio di cui sono vittima i quartieri, ma invito anche la stampa a non dare risalto solo alle notizie negative e che fanno discutere ma anche a ciò che di positivo vi è a Milano. Viviamo in una città dove tutto funziona, eppure stiamo sempre a lamentarci. Dovremmo imparare a essere più positivi”, ha evidenziato l’assessore.
Alcune ricerche hanno calcolato la diffusione dei periodici di zona, circa una ventina, che si attesta intorno alle 200 mila copie. Periodici che vengono consegnati gratuitamente agli abitanti dei quartieri o sono disponibili presso i negozi o le biblioteche comunali. Molti dei redattori sono dei volontari e, oltre che di pubblicità - spesso molto limitata - i fogli vivono grazie ad alcuni contributi volontari o agli abbonamenti.
All’incontro, tenutosi negli uffici dell’Assessorato Aree Cittadine e Consigli di Zona, hanno partecipato dodici testate a partire dalle più “antiche” come Il Diciotto di Zona 7, nato 29 anni fa, fino a Il Mirino di Zona 8, il cui primo numero è in distribuzione proprio in questi giorni.
(10/01/2008)
