
Lo scopo è ottenere il rispetto degli accordi e, dunque, procedere con l’assegnazione alle 25 famiglie rom degli altrettanti alloggi Aler.
Per questo dieci nomadi del Triboniano hanno fatto causa al Comune, al prefetto Lombardi e al ministro Maroni.
L’articolo di Federica Mantovani su CronacaQui in edicola in Lombardia il 26 ottobre 2010
Segue commento
Una piccola domanda, sia alle istituzioni che ai ROM stessi: Ma i ROM, non è una scelta di vita di fare il senza fissa dimora??? Se sì fate come fanno tutti gli immigrati, trovatevi un lavoro, fate la richiesta di permesso di soggiorno e vi mettete in lista per le case popolari come fanno tutti sia Italiani che stranieri!!
Nessuna corsia preferenziale.


Buona Sera a tutti,
visto che pur chiedendo la parola (seguendo le norme della commissione e cioè mediante mezzo FAX) si viene interrotti,
vediamo se mediante forum si riesce a far trasparire la vera situazione delle case popolari del quadrilatero di Vespri Siciliani.
Chiedo cortesemente a tutti i consiglieri di vedere quello che vi si voleva segnalare e poi date un giudizio.
Se voi abitaste in quelle condizioni come reagireste?? Direi che è normale che i cittadini si alterino un pochino.
Sempre per vostra informazione La signora Nadia voleva avanzare una proposta da parte dell' Associazione Rinascita
per quanto concerne il problema dell'abusivismo nelle case ALER.
La proposta era suddivisa in tre punti:
1 . Il nucleo famigliare venga regolarizzato (con sottoscrizione di un contratto di locazione) se ritenuto idoneo e meritevole.
2 . Nel caso non soddisfi i requisiti di idoneità procedere allo sfratto.
3 . Aprire un tavolo tecnico con la rappresentanza di Comune, Provincia, Regione e Ministero per analizzare ogni singolo caso.
Ricordo comunque a tutti i consiglieri ma soprattutto ai presidenti di commissione che il punto nell' ODG - Varie ed eventuali - è segnato proprio per ogni cosa di cui bisogna parlare ma che esula dagli altri punti dell' ODG.
Con una richiesta pervenuta 24h prima il presidente di commissione è TENUTO a far parlare i cittadini che gli hanno chiesto parola per quella riunione tenendo presente di quante persone devono intervenire e regolarizzando i dilungamenti.
Buona serata e buona visione
Aler Via Vespri Siciliani 71 13-10-2010 prima parte:
Aler Via Vespri Siciliani 71 13-10-2010 Seconda parte:


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
ZONE. AL VIA LE CASTAGNATE IN CITTÀ. MORATTI E MASCARETTI: “VIVERE I QUARTIERI ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE E DELLO SVAGO”
Milano, 15 ottobre 2010 – Prendono il via domani, sabato 16 ottobre, le castagnate nelle nove zone delle Città. Un’iniziativa aperta a tutti i cittadini, organizzata dall’Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona, in collaborazione con le associazioni, i Consigli di Zona e le parrocchie presenti sul territorio.
“Milano festeggia l’autunno in allegria – ha detto il Sindaco Letizia Moratti - animando i quartieri creando momenti di aggregazione rivolti a tutti i cittadini. Un impegno dell’amministrazione per far vivere la città con appuntamenti che sappiano coniugare tradizione e svago, divertimento per i bambini e le loro famiglie e scoperta dei prodotti tipici della stagione autunnale e non dimenticare l’origine agricola della nostra città”.
Da domani a domenica 31 ottobre, nelle nove zone, si terranno 40 castagnate organizzate da 37 associazioni, grazie ai 23 quintali di castagne messi a disposizione dall’Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona.
“Le castagnate in Città – spiega l’assessore Mascaretti – realizzate con la partecipazione di 37 associazioni iscritte agli albi zonali, oratori e CAM – Centri di Aggregazione Multifunzionale, sono iniziative per coinvolgere e divertire i grandi e i bambini di tutti i quartieri e rendere l’atmosfera autunnale più piacevole e gioiosa. Vogliamo infatti promuovere una Milano sempre più attiva anche nelle periferie delle zone cittadine. Il coinvolgimento delle associazioni zonali e dei residenti, infatti, hanno un forte valore di presidio del territorio”.
il calendario dell’iniziativa


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
URBANISTICA. MASSEROLI ILLUSTRA I PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE PER IL QUARTIERE BISCEGLIE
Milano, 12 ottobre 2010 - Domani, mercoledì 13 ottobre, l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli effettuerà un sopralluogo nella zona di Bisceglie per illustrare ai cittadini i nuovi progetti di riqualificazione pubblici e privati previsti nell’area.
L'appuntamento è alle ore 11.15 in via Parri, all'altezza del distributore di carburante Esso.


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Navigli, in una ex tabaccheriarinasce la casa di Alda Merini
Il Comune di Milano è pronto a realizzare un museo su due piani in via Magolfa
Al livello stradale le due stanze ricostruite com'erano. Sopra, la scuola di poesia
di SANDRO DE RICCARDIS
La ex tabaccheria in via Magolfa
Un museo a pochi metri dalla sua casa, nel luogo che Alda Merini ha amato più di ogni altro a Milano. Sui Navigli, in via Magolfa al 32, nei locali di una vecchia tabaccheria rimasta abbandonata per anni e ora rimessa a nuovo, nascerà quella casa museo che, dal giorno della morte, amici e parenti della grande poetessa hanno chiesto alle istituzioni cittadine.
Poco meno di un mese fa, il Consiglio di zona 6 ha individuato in uno stabile comunale in via Magolfa il luogo più adatto a ospitare il progetto: due piani, 120 metri quadrati, una posizione ideale per ricreare i luoghi e il clima che hanno caratterizzato la vita di Alda Merini. La segnalazione è arrivata a Palazzo Marino, e dopo un sopralluogo dell’assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, il progetto è stato definito nei particolari. Un piano verrà utilizzato per riprodurre, come una scenografia, anche con l’utilizzo di pareti di compensato, gli ambienti del bilocale della Merini. I milanesi potranno rivedere così il suo pianoforte, i quadri sulle pareti, i numeri di telefono scritti col rossetto su muri e specchi, quel disordine di oggetti, versi e colori che hanno reso la sua casa in Ripa di Porta Ticinese un luogo unico. Al secondo piano, nascerà la scuola di poesia, un luogo di incontro e creatività.
La disponibilità dello stabile di via Magolfa — insieme ai locali per una biblioteca sull’Alzaia Naviglio pavese — deriva dagli oneri di urbanizzazione del nuovo complesso residenziale tra via Gola e la stessa via Magolfa. «Abbiamo scelto questa destinazione perché Alda Merini era molto legata ai Navigli — spiega il presidente del consiglio di zona 6, Massimo Girtanner — Vogliamo anche dare un senso culturale ai Navigli, che non devono essere solo il simbolo della Milano da bere. Per questo intendiamo creare nel museo uno spazio per la scuola di poesia».
Cadono così altre ipotesi avanzate negli scorsi mesi, come quello della biblioteca di via Valvassori Peroni. Dando concretezza a una soluzione che trova d’accordo anche i familiari. «Non lo abbiamo ancora visionato, ma mi pare sia adatto — dice Emanuela Carniti, primogenita della poetessa — Come idea è ottima, perché è vicina alla casa della mamma». Ora per rendere operativo il progetto manca solo il collaudo finale della struttura, che spetta al Comune. Poi potrà avvenire il trasferimento di tutto l’archivio della poetessa, ora custodito al castello Sforzesco, mentre i mobili e il pianoforte sono in un deposito comunale in via Rubattino, a Lambrate.
«Per ora la casa museo è una grande e bella utopia — dice Aldo Colonnello, amico della poetessa e vicepresidente del comitato “Pro Nobel Alda Merini”, che si trasformerà presto nell’associazione culturale intitolata alla poetessa — Se avremo i fondi, la casa sui Navigli diventerà un punto di riferimento per la cultura milanese. Ogni cittadino potrà rivivere le atmosfere che Alda viveva e conoscere quello che la più grande poetessa della seconda metà del ’900 ha lasciato a tutti noi».
(04 ottobre 2010)
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CASA. VERGA E MASCARETTI PRESENTANO “COMPRAR CASA SENZA RISCHI”: LE CONSULENZE DEI NOTAI ANCHE NEI CONSIGLI DI ZONA
Milano, 5 ottobre 2010 – Parte la quarta edizione di “Comprar casa senza rischi”, l’iniziativa di informazione al cittadino sui temi dell’acquisto della casa e del mutuo, promossa dal Consiglio Notarile di Milano in collaborazione con il Comune di Milano (Assessorato alla Casa e Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona).
L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Marino dall’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti, dall’assessore alla Casa Giovanni Verga, e dal Presidente del Consiglio Notarile di Milano Domenico de Stefano.
“Comprar casa senza rischi” edizione 2010 si articolerà in diversi momenti di incontro con i notai:
- 9 incontri aperti con i cittadini presso i Consigli di Zona della città, che si terranno in contemporanea mercoledì 27 ottobre dalle 18.30 alle 20.00
- oltre 1.000 appuntamenti di consulenza individuale della durata di 30 minuti negli studi dei notai di Milano e Lombardia fra il 2 novembre e il 1° dicembre
- uno sportello dei notai presso i Comuni di Busto Arsizio, Lodi, Monza e Varese, da novembre fino a giugno 2011.
Quest’anno per la prima volta i cittadini potranno ricevere, oltre alla consulenza personalizzata del notaio, un check-up gratuito della casa, che comprende la visura catastale dell’immobile e tutti i consigli e indicazioni su come muoversi per regolarizzare eventuali anomalie o difformità. E’ infatti in vigore dal 1° luglio l’obbligo per il venditore di un immobile di dichiarare la conformità tra stato di fatto e risultanze catastali.
I cittadini potranno in questo modo verificare con l’assistenza del notaio eventuali situazioni di difformità e ricevere consigli e indicazioni sul da farsi.
“E’ proprio perché ci troviamo in un momento di crisi che è ancora più alto il rischio di chi compra casa di imbattersi in situazioni non sempre limpide - ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga. - I rapporti con gli interlocutori non sempre sono trasparenti e per questo le consulenze dei notai sono importanti. Si tratta, ormai, di una consuetudine: anche quest’anno i cittadini milanesi possono affidarsi a Comprare casa senza rischi”.
“Sempre vicina al cittadino - ha detto l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti - la nostra Amministrazione ritiene che questo strumento di orientamento e consulenza gratuita sia importante per andare incontro a chi si accinge a effettuare un passo importante come l’acquisto della casa. Questa è un’altra importante iniziativa al servizio dei milanesi, per rendere più accessibile l’incontro con i notai, anche attraverso i nove Consigli di Zona.”
Secondo Domenico de Stefano, Presidente del Consiglio Notarile di Milano “nonostante la situazione non certo florida del mercato immobiliare, l’interesse dei cittadini quando si parla di casa e di tutela della proprietà è sempre molto alto: ogni anno cerchiamo di rispondere alle loro richieste ed esigenze più urgenti. Per questo abbiamo deciso di erogare un servizio di check-up catastale gratuito, fornendo il nostro contributo anche all’attività dell’Agenzia del Territorio, con cui i notai collaborano quotidianamente per l’aggiornamento dei registri immobiliari”.
A partire da oggi è possibile visitare il sito www.comprarcasasenzarischi.it per prenotare un appuntamento in studio scegliendo fra oltre 200 notai di Milano, Lodi, Monza, Busto Arsizio e Varese e ricevere le informazioni sull’iniziativa. Sarà inoltre possibile calcolare il costo dell’atto di acquisto e scaricare sei guide di taglio divulgativo dedicate ai temi acquisto casa e mutuo elaborate dal Consiglio Nazionale del Notariato: Mutuo informato, Prezzo-valore, La garanzia preliminare, Vivere in condominio, Acquisto in costruzione e Acquisto certificato.
Mercoledì 27 ottobre ore 18.30 – 20.00
Incontri aperti - ingresso gratuito - presso i Consigli di Zona di Milano
• zona 1 via Larga 12
• zona 2 viale Zara 100
• zona 3 via Valvassori Peroni 56
• zona 4 via Oglio 18
• zona 5 viale Tibaldi 41
• zona 6 viale Legioni Romane 54
• zona 7 via Anselmo da Baggio 55
• zona 8 via Quarenghi 21
• zona 9 via Guerzoni 38


dopo IL GRANDE SUCCESSO DEL MERCATO DI BONOLA ....
ORA ANCHE PORTA GENOVA!!!!
Così da giovedì 7 ottobre la zona 6 si "regala" di una nuova iniziativa privata.
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Per comprendere "la novità" è necessario leggere un vecchio articolo scritto da Santucci Gianni, pubblicato dal Corriere della sera:
Gli abitanti: sporcizia e scippatori. Dimenticata la destinazione originale. Esposto al Comune dei residenti: il mercato delle «pulci» della domenica ha trasformato il quartiere in un fortino del degrado
I Dvd a cinque euro. I Cd a tre. Per risparmiare ci sono anche le promozioni. E poi telefonini, monitor, computer portatili. Vestiti usati e scarpe. Abusivi ai confini: i senegalesi con le borse e le felpe taroccate, i romeni con attrezzi da lavoro. Protestano da mesi gli abitanti di Bonola. «Il mercato delle pulci della domenica crea caos e sporcizia». Non solo. Secondo la delibera comunale che lo autorizza, sarebbe un mercato per il baratto, per lo scambio di merci, o al massimo per la vendita di oggetti usati o di «collezionismo privato».
E per questo gli organizzatori pagano meno rispetto agli altri mercati della città. Invece, in buona parte, si tratta di attività commerciali come tutte le altre. In un esposto inviato in Comune, gli abitanti aggiungono: «Molti oggetti in vendita sono di dubbia provenienza». Domenica mattina: mercato affollato, centinaia di famiglie passano, si fermano a curiosare, qualcuno compra.
Spiega il consigliere dei Verdi Enrico Fedrighini, che ha raccolto le denunce del quartiere: «Il problema di questo mercato è che non c' è più rispetto delle regole: sugli spazi, sui pagamenti, sui controlli». Per l' occupazione del piazzale di fronte al centro commerciale Bonola, gli organizzatori del mercato pagano poco più di 67 mila euro l' anno (per 48 domeniche).
«Ma un vero mercato all' aperto in quella zona - continua Fedrighini - pagherebbe circa 217 mila euro.
Se il Comune ritiene che abbia una funzione sociale, continui ad autorizzarlo, ma evitando che sia una zona franca».
Tra banchi, ombrelloni e teli stesi a terra, ci sono molti venditori in regola con le norme. Mettono in mostra fumetti, piccoli oggetti di antiquariato, vecchi dischi.Altri invece allestiscono interi banchi di Cd e Dvd ancora sigillati.
Niente a che fare con «l' usato» o la «collezione privata».
Ancora: «Molto spesso si vedono in giro scippatori - racconta un abitante della zona - la polizia controlla, ma purtroppo la zona è nel caos». Gli abusivi, in una domenica mattina qualsiasi, sono più di quaranta. Ognuno ha il suo spazio e la sua merce.
Le Nike taroccate, le borse false, i cd masterizzati. «Non danno fastidi particolari - racconta una donna che ha appena acquistato un vecchio candelabro per trenta euro - ma perché in centro il Comune fa le crociate contro gli ambulanti abusivi, mentre qui nella lontana periferia lavorano indisturbati?». Negli ultimi mesi l' Amsa ha incontrato i responsabili del mercato e la situazione della pulizia è migliorata.
Con un problema: «Quando il centro commerciale è aperto - spiegava l' azienda in una lettera un paio di mesi fa - il piazzale del mercato viene subito occupato dai clienti e pulire diventa molto difficoltoso». 48 *** LE DOMENICHE in cui, ogni anno, si svolge il mercato di Bonola *** 67.052 *** LA SOMMA in euro pagata all' anno dagli organizzatori al Comune * * *
La scheda Il mercato Il mercato delle pulci di Bonola si svolge per 48 domeniche all' anno.
Secondo le «linee guida» della delibera che lo autorizza, «la finalità dell' evento è l' esposizione, lo scambio e vendita di beni usati e di oggetti provenienti dal collezionismo privato... con esclusione di operazioni di natura commerciale» I costi Il mercato di Bonola occupa una superficie di circa 10 mila metri quadrati. In base a quello spazio, il corrispettivo pagato al Comune è di 67.052 euro l' anno. Se quello stesso mercato venisse considerato attività commerciale comune, dovrebbe pagare una tariffa intorno ai 217 mila euro l' anno Le proteste I cittadini di Bonola protestano per il caos che si crea nella zona (parcheggi, traffico, sporcizia) e per l' alta presenza di abusivi che ogni domenica circondano il mercatino delle «pulci»
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Le iniziative private non sono certo una novità per Consiglio di zona 6 che saprà sicuramente chi ringraziare.


Segnalo/riporto:
http://www.manifestopermilano.partecipami.it/infodiscs/view/243
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Adesso tocca a noi: il PGT e la zona 6
Inviato da Mario Sartori il 02-10-2010 alle 19:03
Giovedi 30 settembre, si è svolto presso il circolo Acli Barona di via Boffalora il quarto incontro dell’iniziativa di Informazione e ascolto sul PGT promossa da Libertà e Giustizia, Legambiente, Arci e Acli e alla quale ha aderito anche Fondazione RCM.
L’incontro era dedicato in particolare alle ricadute del PGT in zona 6. Erano presenti circa 70 cittadini.
Damiano Di Simine (Legambiente) ha coordinato i lavori della serata mentre l’inquadramento del PGT, sia dal punto di vista generale sia dal punto di vista delle principali ricadute nella zona 6 è stato proposta dagli architetti Emilio Guastamacchia e Christian Novak del Politecnico di Milano; La loro presentazione (in formato pdf) è allegata.
Nella presentazione tecnica del PGT sono state messe in luce le principali novità introdotte da questo strumento urbanistico a partire dalla concezione del tutto nuova introdotta la legge regionale 12 del 2005 che ha messo in soffitta lo strumento del Piano regolatore basato su vincoli, regole e destinazioni puntuali sintetizzate dall’azzonamento del territorio. Lo sviluppo di Milano è stato regolato finora dal Piano regolatore del 1976 a cui sono seguite infinite piccole e grandi varianti che hanno cadenzato la trasformazione di una città che è cambiata un pezzo alla volta.
I relatori si sono soffermati sulla logica generale del nuovo PGT, sugli strumenti in cui si articola, sugli obiettivi strategici che vuole perseguire, sui meccanismi che vuole innescare (perequazione, densificazione) e sulle previsioni di trasformazione che interessano l’intera città ed in particolare la zona 6.
Per quanto riguarda la zona 6 le principali trasformazioni riguardano gli Ambiti di Trasformazione Urbana di Ronchetto sul Naviglio, di San Cristoforo, di Porta Genova e il Parco di Cintura Urbana dei Navigli. Un’osservazione ricorrente negli interventi dei relatori e del pubblico e già emersa con forza negli incontri precedenti in zona 4 e zona 7, riguarda l’indeterminatezza del Piano sulla natura delle trasformazioni e sulla assoluta vaghezza ed aleatorietà delle funzioni urbane che ricadranno nella città ed in particolare negli Ambiti di Trasformazione (ATU).
Nella zona 6 in particolare l’ambito di Porta Genova è quello su cui si sono soffermati numerosi interventi che hanno messo in luce preoccupazioni e contrarietà innanzitutto alla dismissione stessa della stazione che oggi porta i pendolari nel centro della città e domani li scaricherà in periferia e poi sui tempi di tale dismissione e soprattutto sulla nuova funzione di questa parte della città a partire dal ripensamento stesso della piazza della stazione.
L’indicazione che da il PGT al riguardo che assegna all’abito di P.ta Genova la vocazione del design – creatività giovanile è giudicata molto generica ed ambigua: si pensa ad immettere servizi ed elementi che siano incubatori d’impresa o ad opportunità per il tempo libero?
Sull’ambito di Ronchetto del Naviglio che è quello che sarà interessato dal maggiore sviluppo insediativo e dove sono previsti circa 240.000 mc che tuttavia, in assenza di alcuna indicazione funzionale (residenza, commerciale, terziario o mix), non è chiaro quanta parte della domanda di case alla portata di tutti (esigenza sottolineata da molti interventi) potrà essere soddisfatta dagli sviluppi edilizi previsti dal piano nella zona 6.
Un altro aspetto approfondito dai relatori e su cui si sono soffermati in molti riguarda il verde e il meccanismo che lega l’espansione delle nuove costruzioni con la realizzazione effettiva degli spazi verdi previsti nei diversi ambiti (almeno il 50% nell’ambito di Ronchetto, almeno il 30% nell’ambito di porta Genova); Alcuni cattivi precedenti a Milano mostrano che prima si è costruito e che gli spazi pubblici e a parco non ci sono ancora (Rubattino) mentre dal pubblico è stato sottolineato che nelle città europee si procede alla rovescia: prima si realizzano, a carico degli operatori gli spazi e le attrezzature di pubblico interesse e poi i volumi privati.
L’esempio delle città europee è stato riportato anche per sottolineare l’importanza che altrove viene data a realizzare una continuità degli spazi verdi e degli itinerari e dei collegamenti per la mobilità dolce (pedonale e ciclabile). Su questo tema ci sono stati numerosi interventi che hanno sottolineato alcuni aspetti interessanti del Piano (il “filo rosso” di collegamento tra i parchi, i raggi verdi) ma anche le numerose criticità che vanno dalla scomparsa nel Piano del parco lineare del naviglio espressamente previsto dal Piano d’Area Navigli e soprattutto ai rischi che corrono le aree agricole del Parco Sud in relazione agli incerti esiti dell’applicazione del meccanismo della perequazione che assegna diritti volumetrici alle aree del Parco (0,15 mq slp/mq), prescrivendo tuttavia il loro trasferimento in altre aree edificabili della città.
Molti interventi vedono grandi incognite su questo meccanismo, a cui il Piano da grande enfasi, incognite che vanno dalle prevedibili grandi difficoltà di regolare e gestire il meccanismo di trasferimento dei diritti volumetrici, alla loro quotazione monetaria, alla forzatura della previsione obbligata del passaggio alla proprietà comunale dei terreni agricoli laddove in realtà la fondamentale garanzia che le aziende vorrebbero veder realizzata in questi ambiti è la possibilità di esercitare, consolidare ed espandere le attività agricole presenti.
Altri hanno segnalato la debolezza del Piano sotto il profilo ambientale con particolare riferimento alle grandi criticità ambientali di Milano – la qualità dell’aria, la mobilità insostenibile, l’inefficienza energetica – che non vengono di fatto affrontate dal PGT in termini di scelte coraggiose in termini di mobilità sostenibile e di efficienza energetica che non va premiata con ulteriori volumetrie ma imposta come regola inderogabile.
In generale è emersa in numerosi interventi la considerazione che il PGT prefigura grandi trasformazioni senza però dare alcun contorno preciso al progetto di città che si vuole perseguire; E’ un piano difficilmente “osservabile” perché ci sono troppi vuoti e troppe “non scelte” ed è difficile poter chiedere, con specifiche osservazioni, che il piano possa cambiare previsioni o migliorare contenuti che non sono definiti.
A questo proposito in alcuni interventi è stato proposto di riscattare la mancata partecipazione alla formazione di un piano giudicato generico con una partecipazione vera al momento della formazione delle vere scelte urbanistiche. La richiesta da avanzare con le osservazioni al piano è quella di prevedere percorsi di partecipazione sistematica nella fase di definizione dei Piani e dei progetti attuativi in modo che la cittadinanza più direttamente interessata alle trasformazioni dei loro quartieri possa influire sulle scelte che verranno effettuate, evitando che importanti effetti sulla qualità della vita dei residenti possano maturare nella ristretto rapporto tra operatori, tecnici ed amministrazione.
pgt MI e zona 6 Guastamacchia Novak.pdf
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Nell'ambito di
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"PGT: adesso tocca a noi" della sezione "PGT" di www.manifestopermilano.partecipaMi.it
Inviato da Damiano Di Simine l'11-09-2010 alle 20:45
PGT: ADESSO TOCCA A NOI
Non c'è molto tempo per informarsi e per esprimere le proprie osservazioni, ma vorremmo che questo passaggio di critica e proposta non fosse liquidato in modo sbrigativo. Le nostre associazioni - ACLI, ARCI, Legambiente e Libertà e Giustizia - si sono assunte l'impegno di avviare e facilitare il confronto e l'approfondimento sul PGT, andando quartiere per quartiere per presentare il PGT e le trasformazioni previste, ascoltando ogni punto di vista, mobilitando le aspettative e i bisogni di chi opera nel territorio e nel tessuto sociale e culturale della città.
9 appuntamenti per 9 circoscrizioni
Zona 7 23/09/2010, ARCI OLMI via degli Ulivi, 2
Zona 4 27/09/2010, ARCI CORVETTO, via dell'Oglio, 21
Zona 6 30/09/2010, ACLI BARONA via Boffalora, 110
Zona 3 04/10/2010, ACLI LAMBRATE via Conte Rosso, 5
Zona 8 08/10/2010, ACLI GALLARATESE via Ugo Betti 62
Zona 5 11/10/2010, ARCI BELLEZZA via Bellezza, 16/A
Zona 9 14/10/2010, LA FONDERIA, via Tahon di Ravel
Zona 1 18/10/2010, presso ARTEMISIA, via C. Simonetta, 16


Milano, 15 Settembre 2010 – Ancora degrado e criminalità per un quartiere che dovrebbe essere uno dei simboli di Milano e che invece è devastato dall’incuria, dall’abbandono, dalla sporcizia da furti e droga.
Verso le 18.30, in pieno Happy Hour, all’incrocio tra via Gorizia e via Vigevano, sotto gli occhi indifferenti di decine di milanesi intenti a consumare l’aperitivo, Danilo Taglietti è stato aggredito e selvaggiamente picchiato a bordo della propria autovettura da tre giovani sbandati: attraverso il finestrino abbassato uno di loro ha colpito ripetutamente al volto il giovane la cui unica “colpa” è stata quella di fermarsi per consentirne il passaggio pedonale sulle strisce.
Bella ricompensa.
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La realtà di oggi è semplicemente povera e violenta.


La scuola è iniziata da 3 giorni (la media de Nicola ha iniziato il 9 settembre) e già si verificano i soliti, vecchi e irrisolti problemi. Mio figlio (in terza) mi riferisce che nella sua sezione (ma credo sia un problema di tutto il complesso scolastico) mancano i registri e a causa della mancanza di personale amministrativo l'elenco dei libri da usarsi per l'anno scolastico non verrà distribuito nelle aule ma sarà carico dei genitori reperirlo presso la segreteria....
Vorrei un commento ... Sottolineo inoltre che secondo un recente sondaggio europeo la scuola italiana non è assolutamente all'altezza degli altri paesi comunitari...non c'è da stupirsi... Complimenti al ministro Gelmini!
Rita Foschini
