
Dopo mesi di lavoro e confronto di Portagenovapartecipata è giunto il momento di analizzare i questionari che abbiamo distribuito sia cartacei che on-line per capire cosa i cittadini si aspettano dal cambiamento che dovrebbe avvenire con la dismissione della Stazione di Porta Genova e lungo l'asse del sedime ferroviario. Gli architetti che stanno lavorando a breve insieme all'analisi dei questionari presenteranno ai cittadini in un assemblea pubblica, spero a breve, il frutto del loro ingegno. Credo che sia giunto anche il momento che i soggetti promotori chiariscano le finalità della loro partecipazione, perchè credo che debbano essere molti i cambiamenti per trasformare il volto del quartiere. Ci tengo a ribadire che secondo me è di vitale importanza l'unione dei due quartieri ora divisi dai muri della ferrovia intorno a questo si deve aprire ad una nuova viabilità compatibile con con la vivibilità e con la sua naturale destinazione di quartiere integrato sia socialmente che commercialmente, luogo di manifestazioni sia culturali ed espositive Una punta avanzata per il cambiamento di questa città è ciò che io mi auguro ed è una delle finalità primarie di Portagenovapartecipata, che nasce per promuovere cambiamenti qualificati e partecipati con i cittadini e non per dire no.
Ferruccio Patti


Il collegamento verso Buccinasco, con la tortuosa deviazione (VIa Martinelli) della zona Tre Castelli crea quotidianamente gravi problemi al quartire (code e inquinamento insostenibile) e crea difficoltà enormi al notevole traffico di transito in entrata ed in uscita da Milano. Ci sono progetti per correggere questa fin troppo evidente anomalia infrastrutturale? Quando potremo vedere realizzato il completamento di quelle poche centinaia di metri che mancano a realizzare una viabilità di buon senso?


Il 22 settembre, al teatro Don Orione, si è tenuta l’assemblea indetta dal Comitato vivaio Soderini. Numerosa la partecipazione di pubblico, rappresentanti delle istituzioni – consiglieri comunali,provinciali e del Consiglio di Zona 6, col suo presidente. L’assessore Casati ha inviato una lettera per motivare la sua assenza per impegni precedentemente presi. Nel corso dell’assemblea sono state proiettate le slides del progetto. Efficace la presentazione a cura di un rappresentante del comitato. Diversi interventi hanno toccato i temi legati alla vivibilità, all’ambiente e all’impatto che creerà in tutta la zona, avanzando critiche per un progetto molto invasivo, che non ha tenuto conto delle strutture socio-assistenziali ed educative presenti nel raggio di 100 metri. Il rappresentante della Provincia ha sostenuto che il progetto si può modificare ma occorre tenere presente la necessità della creazione di un polo dell’innovazione che aiuti la nascita di nuove imprese ed avvii al lavoro,dopo un’adeguata formazione, i giovani. E’altresì emersa la possibilità di ricollocare in altra area idonea – p.s. nel polo logistico dell’ex Alfa Romeo a Rho- tutta la nuova struttura prevista dal progetto della Provincia. Il presidente del consiglio di Zona 6 ha proposto un consiglio straordinario alla presenza dei rappresentanti della Provincia e la disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con i cittadini che veda la presenza di Comune, Provincia, CCIAA. Soprattutto è emersa la volontà nella stragrande maggioranza degli interventi di contrastare il progetto nelle sedi più opportune, anche con iniziative eclatanti. La mozione che segue è stata approvata all’unanimità dall’assemblea.
Angelo Valdameri- consigliere di Zona 6 – Lista Uniti con Fo
SI OPPONE
Nel corso degli anni la zona in oggetto ha acquisito sempre più una caratteristica socio-educativa-assistenziale con il consolidamento e l’ampliamento dei due Ospedali: il Piccolo Cottolengo di Don Orione e l’Istituto Redaelli, con la Parrocchia di S.Benedetto, l’Oratorio, l’U.S. Orione, il Centro anziani, il Consultorio, la Scuola media Cardarelli e la scuola materna di Via Caterina da Forlì; tutte attività destinate ad ammalati, bambini, anziani, supportate dall’opera di centinaia di volontari, che verrebbero ostacolate anziché favorite, dall’aumento di inquinamento, rumore, traffico, pericolo.
SOSTIENE
l’operato del Comitato Vivaio Soderini che con la raccolta di firme, lettere, incontri istituzionali ed altre forme di mobilitazione e pubblicizzazione si propone di contrastare il progetto e appoggiare le istanze della cittadinanza residente che chiede: - più aree verdi
- più strutture per lo sport e il tempo libero
- più spazi per anziani e bambini
-la ricollocazione della Scuola Materna di via Caterina da Forlì, oggi sullo spartitraffico
-il mantenimento della caratteristica di via Strozzi: basso traffico e sede di mercato
CHIEDE
che l’Amministrazione Provinciale di Milano blocchi l’iter procedurale di tale Progetto ricercandovi una diversa collocazione e apra un dialogo con la cittadinanza, al fine di trovare soluzioni compatibili con le esigenze di vivibilità e sostenibilità ambientale della zona,
PROPONE
al Presidente e ai Consiglieri della Zona 6 di costituire un tavolo di lavoro aperto al Comitato Vivaio Soderini, con la presenza di rappresentanti di Comune e Provincia, che consenta di rivedere il Progetto e recepire le esigenze della cittadinanza della zona.

I tre cantieri dei box sotterranei di via De Nicola e San Paolino, San Vigilio (vicini alle scuole
materna, elementare e media) praticamente finiti, manca solo il ripristino del verde in
superficie e le pavimentazioni, ma nessuno del Comune di Milano controlla questo "abuso
di utilizzo del suolo pubblico" che non viene restituito all'uso collettivo che le convenzioni
stipulate vorrebbero.
Perché dobbiamo assistere a questo scempio?
Perché dobbiamo privare i nostri ragazzi dall'utilizzare quelle aree?
Perché dobbiamo sorbirci transennamenti pericolosi e posticci?
Perché dobbiamo vedere ridotta la sede stradale (scuola Elementare Enrico De Nicola)
solo perché i lavori languono?
Presidente, perché queste indecenze tollerate in ZONA 6?
Cordiali saluti.
Enrico N. Vigo


Cari concittadini
sono stato riconfermato Presidente della Zona 6 , alla vigilia di un nuovo mandato vorrei recepire da voi quali siano le vostre aspettative in materia decentramento .
Quali priorità ,quali opportunità e cosa possa rendere più vicino a voi l'istituzione .
Credo che una democrazia partecipativa possa essere l'unica ricetta per iniziare bene .
Grato dell'aiuto che mi darete vi invio i miei più Cordiali
Saluti
Presidente zona 6
Massimo Girtanner
