
Anzitutto, non ne facciamo una questione politico-ideologica, ma ragioniamo da cittadini
e, soprattutto, parliamo da e tra cittadini.
I vigili hanno detto che sarà praticamente impossibile rintracciarli e che le impronte digitali nell’auto non verranno rilevate da nessuno. Voi al posto del ragazzo cosa pensereste e cosa vorreste fare? E cosa sarebbe successo se fosse capitato al figlio di un senatore o di un deputato? Che in due giorni avremmo avuto la legge? Oppure servono un po’ di morti, un po’ come è accaduto per la guida in stato di ebbrezza? E’ così che funziona? Prima che il limite venga oltrepassato non si deve far nulla?
Fabrizio Pallotta.


Buongiorno,
In allegato a questa lettera trovate due fotografie scattate il 22 Agosto dal sottoscritto, in cui sono “ritratti” due simpatici cumuli di sporcizia. Quello della FOTO A è presente in quel punto (incrocio Viale Misurata/Via Favretto), e più o meno nello stesso quantitativo, da poco dopo l’inizio dei lavori della corsia preferenziale (anno 2004!!!). Ora, mi chiedo se nessuno dei netturbini, non abbia mai notato, in tre anni, quel cumulo di rifiuti. A riprova, il fatto che, a distanza di un mese dalla foto, il cumulo sia ancora lì. E un mese non è poco... Vi chiedo se esiste un principio o una direttiva sulla base della quale debbano venir puliti i marciapiedi e le strade ma non i passaggi pedonali agli incroci. Non vorrei peccare di superbia insegnando ad altri il loro mestiere, ma credo che con quattro sane ramazzate di due secondi l’una possa tranquillamente venir indirizzato verso il bordo della strada dove verrebbe raccolto dall’aspiratore del camion in altri due secondi. Ben sei secondi!!!!! Spero non sia troppo; facciamo anche dieci o quindici, ma per favore toglietelo!
Complimenti per la NON professionalità.
Distinti saluti,
Fabrizio Pallotta.
MISSIONE AMSA
Amsa - Azienda Milanese Servizi Ambientali.
La nostra missione è in queste due parole: SERVIZI E AMBIENTE.
Raccogliere rifiuti e pulire le strade è un compito che può essere svolto sia come onere sia come servizio al cittadino. Amsa lo ritiene un servizio al cittadino.
Milano è una metropoli complessa e del tutto particolare. Su una superficie di Km2 182, accoglie 1.300.000 residenti, con una densità per Km2 tra le più alte d’Italia.
E’ quindi una città che si sviluppa in verticale; capitale del commercio e del terziario avanzato, costituita per la maggior parte da condomini e grandi quartieri residenziali, vi si registra altresì il più alto rapporto tra numero di automobili e abitanti.
Se tutto questo fa di Milano una metropoli viva e dinamica non possiamo dimenticare le difficoltà e i problemi che si incontrano nella raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade.
Il flusso quotidiano di pendolari in entrata e in uscita dai confini comunali, registra un saldo di maggiori presenze rispetto ai residenti di circa 800.000 unità.
Amsa deve quindi servire oltre 2 milioni di persone.
Il servizio di raccolta rifiuti, profondamente innovato nelle sue modalità dal Marzo 1999, è stato impostato tenendo presenti le considerazioni fatte nell’intento di agevolare i residenti e i «city user» nella loro quotidiana attività.
Il servizio doveva essere svolto in modo tale da non congestionare ulteriormente il traffico cittadino con la presenza dei mezzi dedicati alla raccolta nell’arco dell’intera giornata; non potendo effettuare il servizio durante la notte per rispettare il riposo dei residenti, viene quindi svolto tra le ore 6.00 e le ore 12.00 del mattino: più precisamente entro le ore 8.00 nelle zone centrali e tra le ore 8.00 e le ore 12.00 nelle zone esterne.
Questo per Amsa è servizio. E’ servizio quindi aver scelto una modalità di raccolta che non si basa sulla convenienza aziendale e sulla comodità degli operatori, ma solo ed unicamente rispettando le esigenze oggettive della città.
Per la pulizia il tema è ancora più complesso.
Durante il giorno Milano è frequentata da 2 milioni di persone che, nella loro frenetica e proficua attività, utilizzano fast-food, tavole calde, mense, ed è la stessa città che di sera con i suoi teatri, cinema, ristoranti, ritrovi, discoteche, costituisce un polo di attrazione per gran parte della Lombardia.
E’ quindi fortunatamente una città viva per l’intero arco della giornata. Pertanto il servizio di pulizia, perché di servizio si tratta, delle strade, dei marciapiedi e dello svuotamento dei cestini, deve essere continuo perché continua è la frequentazione della città.
Servizi Ambientali si diceva, e la qualità dell’ambiente è per Amsa l’obiettivo primario.
La Raccolta Differenziata, che con largo anticipo ha raggiunto la percentuale prevista dalla Legislazione Nazionale per il 2003, ha visto impegnati i cittadini milanesi e Amsa non per essere in competizione e vincere una gara con le altre grandi città italiane, ma per la convinzione che la Raccolta Differenziata di materiali che effettivamente possono essere recuperati o riciclati, sia un valido contributo all’Ambiente.
Amsa ritiene inoltre che sia suo preciso compito contribuire positivamente al bilancio energetico attraverso una corretta termovalorizzazione dei rifiuti non recuperabili e non riciclabili. La realizzazione di tali impianti permette di considerare il rifiuto una fonte di energia con indubbi impatti ambientali positivi.
Produrre energia e vapore per teleriscaldamento evitando di utilizzare combustibili non rinnovabili, quali gasolio o metano, non solo consente di abbattere la cosiddetta «bolletta energetica» ma è anche e soprattutto ambientalmente più vantaggioso.


Ieri sera in Consiglio di Zona 6 è intervenuto il Comitato Mulino Doppio che ha lamentato i mancati interventi sulla via Bardolino, dall'asfaltatura alla sistemazione dei pali della luce pericolanati. Purtroppo nonostante le mie interrogazioni e le sollecitazioni del presidente del CdZ6 ancora nulla è stato fatto. Da qui la richiesta di provvedere ad interessare nuovamente gli enti preposti.A.Valdameri, consigliere di zona 6 Lista Fo


ieri sono andata al Parco Teramo con il cane verso le 18 e, ancora, ho sentito degli spari, come colpi di fucile, arrivare al Parco Agricolo.
perdonate l'ingenuità e l'ignoranza: si può cacciare nel Parco??? sono pallottole di bracconieri?
se qualcuno sa qualcosa di più in merito ad una presunta attività venatoria nel Parco, per favore mi dia notizie, la cosa mi ha creato una certa angoscia.
grazie molte,
Daniela Nencini


Qualche mese fa sono stati installati i dissuasori per delimitare la zona pedonale dei navigli.
Ho notato però che nonostante questo, nel primo tratto di Via Emilio Gola sul Naviglio Pavese, normalmente accessibile solo ai residenti, ci sono sempre le solite macchine parcheggiate in seconda fila, specialmente la sera. Infatti tutti hanno preso la bella abitudine di entrarci a marcia indietro, in senso contrario, da Via Pichi.
E così non è cambiato nulla rispetto a prima, tranne che i residenti hanno dovuto pagare per il telecomando... perchè i vigili non vengono qualche sera a vedere?
E poi, vorrei anche aggiungere che un'isola pedonale, soprattutto se si tratta di una zona caratteristica come quella del naviglio Pavese, dovrebbe francamente essere molto più curata: l'Alzaia è lurida, il ponte Via Gola- Via Lagrange pure, l'asfalto è tutto gibboso e pieno di auto in sosta: Milano non dovrebbe essere la capitale del design???


Sul sito del comune ho trovato questo:
Chi mi spiega esattamente cosa è previsto? Soprattutto gli alberi, finalmente è previsto il completamento di via Lorenteggio o sono previsti alberi (paralleli ai già esistenti sullo spartitraffico) tra via Murialdo e via Inganni? Va bene che di alberi ce n'è sempre bisogno, ma in tal caso, non si poteva completare la Lorenteggio e la Giambellino-Gonin?
Purtroppo le immagini non mi si aprono, quindi non riesco a vedere i dettagli.
Grazie e buon lavoro!
P.s. Ma le residenze che si leggono, dove dovrebbero sorgere?


Vorrei fare qualche considerazione, qualche proposta (sperando sia utile e si sia in tempo per cambiamenti o per attuali) e qualche domanda.
Innanzitutto dico che era l'ora! Questa linea dovrebbe alleggerire la linea 1, creare un servizio migliore della 50 e del 14 (ma solo quando sarà presente il secondo tratto fino a Linate, dato che così, è "mozza" e non arriva in centro) e servire un'area importante come la Lorenteggio-Foppa (e la Giambellino-Solari).
Ora comincio con alcune mie personali considerazioni:
1 - Il primo lotto potevano farlo arrivare almeno a San Babila (fermata denominata "Visconti di Modrone")
2 - Trovo STUPIDO (e c'è ancora tempo per cambiare!) dare nomi diverse a fermate di interscambio; Visconti di Modrone deve chiamarsi San Babila, Policlinico-Sforza Crocetta! Almeno mettere il doppio nome, altrimenti si fa solo casino. Daltronde, anche con la 2 si è chiamato solo Loreto e non la MM2 Argentina (inizialmente sì)! Anche la 3 prevedeva diversi nomi inizialmente (P.ta Romana era Medaglie d'Oro, P.to di Mare Fabio Massimo e Crocetta Lamarmora, o anche la MM1 P.ta Venezia inizialmente era Oberdan).
3 - Spero non si ripeta la vergogna della MM3 dei rumori e dell'aria condizionata che era presente in TUTTI i vagoni, quest'anno non l'ho trovata NEMMENO IN UNO!!!!
4 - Capisco benissimo che lo scambio con il passante S9 San Cristoforo è utile (e giusto), ma si è persa un'occasione d'oro: di servire tutti gli uffici presenti al Dazio, quelli nuovi previsti (che comunque con MM1 Bisceglie e MM4 San Cristoforo sono comunque coperti), di utilizzare il parcheggio di interscambio al dazio (praticamente sempre o quasi vuoto!!!) e di servire successivamente Corsico e Cesano (anche se qui mi pare sia previsto nel prolungamento dopo il Ronchetto S/N). Ci si augura che i primi treni in arrivo dal nuovo capolinea non siano come la 49, pieni di extracomunitari casini e spesso (purtroppo) molestatori....
5 - La 50 deve continuare ad esistere: daltronde arriva a Cadorna e interessa anche il Dazio. Non penalizziamo sempre chi abita più in periferia...
Ora qualche proposta:
1 - La fermata "Segneri" dovrebbe essere prevista proprio a metà di questa via. Dato che la metà non è lontana né da via Lorenteggio, né da P.za Tirana/Via Giambellino, chiedo al CdZ di verificare che la fermata abbia uscite non solo in mezzo alla via, ma anche su via Lorenteggio e su P.zza Tirana. Perché? Innanzittutto perché può essere un buon punto di scambio con 50-64 da un lato e con 14 dall'altro, in secondo luogo (ma non meno importante), le 2 uscite proposte (specie Lorenteggio, ma dipende da dove uno abita) è senza dubbio più "sicura", specie la sera. Chi non è mai passato per via Segneri/via degli Apuli e adiacenze la sera.. non può capire! La grandezza dei marciapiedi per queste fermate, ci sono...
2 - La fermata denominata "Washington-Bolivar" che abbia sbocco sia a ridosso di via Washington, sia su tutta la P.za Bolivar: anche qui, i marciapiedi lo consentono e ci sarebbe un buono scambio con 50-61-90/91 e aiuterebbe ad attraversare l'incrocio con più sicurezza!
Infine, qualche domanda:
1 - I lavori saranno fatti a cielo aperto? Se sì, dove?
2 - La Lorenteggio è in pericolo di scavi? Se sì, che fine faranno gli alberi? Su questo punto spero che il CdZ si batta quanto possibile per non rovinare la via; c'è anche la chiesetta di San Protaso. Il mio augurio è quello di una Lorenteggio che rimanga com'è (intendo l'alberatura) con la pista ciclabile (posterò a breve un rendering mio), con i posti auto sistemati a dovere (diverranno strisce blu e gialle?).
3 - C'è qualche immagine del nuovo treno del metrò (sarà quello della 5?) o delle nuove stazioni?
Grazie e buon lavoro!


http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/08_Agosto/30/darsena_crollo_argine_stop_auto.shtml
Simini: subito i lavori per il parcheggio
Darsena, stop alle auto per un mese
Scoperta incrinatura di 40 centimetri. Marciapiedi chiusi fino a Natale. Parco del Ticino: sponde a pezzi, blocco della navigazione
La faglia s'è allargata in sessant'anni di piccoli terremoti. Vibrazioni da tram, autobus e camion. Scosse amplificate da masselli e pavé. Una frattura grave: 40 centimetri dalla spalla del ponte sulla Darsena al piano stradale. La diagnosi è di ieri mattina. La prognosi: altre tre settimane di stop al traffico (mezzi Atm e auto) in viale Gorizia direzione Porta Genova e almeno quattro mesi per la riapertura del passaggio pedonale. Gli ingegneri del Politecnico hanno deciso di puntellare e consolidare la sponda a garanzia di sicurezza. L'assessore comunale ai Lavori pubblici, Bruno Simini, sottolinea che «i nostri controlli sono costanti. E grazie ai controlli s'è prevenuto qualsiasi tipo di incidente ». Il progetto di recupero, spiega il Soprintendente ai Beni culturali, Alberto Artioli, «sarà discusso appena possibile ». Questione di giorni.
Il cedimento della galleria a fondo cieco in Darsena è del 23 agosto. «Un segnale», spiegano gl'ingegneri. Il vecchio porto è fragile. Una rete di cunicoli e gallerie, strati di materiali diversi tagliati dai tubi del gas. Ora, è l'analisi di Simini, «solo il progetto di riqualificazione connesso al parcheggio sotterraneo può consentire un recupero della zona». Dunque? «Il cantiere deve aprire subito», dopo il ritardo di oltre un anno. Un messaggio al titolare della Mobilità in giunta, Edoardo Croci. Che ribatte: «Aspettiamo solo il via libera della Soprintendenza dopo la scoperta delle mura antiche. Ma la riapertura del cantiere è imminente». Intanto, le sponde del Naviglio Grande vanno in pezzi. L'hanno accertato ieri anche i responsabili del Pirellone e del Parco del Ticino.
La relazione parla di «numerosi dissesti» degli argini da Boffalora a Robecco, a Magenta. Il presidente del Ticino, Milena Bertani, chiede alla Regione l'apertura di un tavolo tecnico tra istituzioni e la «sospensione temporanea della navigazione». Obiettivo: «comprendere le cause» dei «ripetuti crolli». Replica la società Navigli Lombardi Scarl, che gestisce il servizio: «Il moto ondoso provocato delle barche non incide sullo stato delle sponde». Sia come sia, «servono più risorse economiche», dice Alessandro Folli, presidente del consorzio di bonifica est Ticino Villoresi. E sui battelli è chiaro: «I Navigli sono stati costruiti per sopportare una navigazione non motorizzata».
Armando Stella
30 agosto 2007


Buongiorno
Gradirei sapere perche' sul ponte Giordani non sono state posizionate le barriere anti-rumore sul lato che si affaccia alle abitazioni private di via Fernando Santi.
Il disturbo non e' dato tanto dal volume di traffico quanto dai divisori, posti probabilmente per il defluvio dell'acqua in caso di pioggia, che creano quel fastidioso e continuo "tu tum tu tum" simile al ritmo del treno sui binari.
Grazie


buongiorno!
da qualche mese frequento la zona della Barona appena dentro il Parco Agricolo Sud.
ho notato un bel parco pubblico alla fine di Via Barona sulla dx verso Via Bardolino e mi chiedo come si sia fatto tanto e poi non si siano tolte le transenne arancioni o non si siano fatti gli ultimi ritocchi per renderlo operativo. è un peccato, perché è un bel lavoro!
altro punto è il via vai di camion ad alta velocità.
qui i problemi sono due:
- la mancanza di rallentatori del traffico in prossimità di una curva molto pericolosa (tra la Cascina Colomberotto e la Battivacco)
- la discarica abusiva verso la quale continuano a sfrecciare camion carichi di macerie.
riassumendo quindi PARCO, DISCARICA ABUSIVA, RALLENTATORI.
spero che da questo sassolino nasca un piccolo cerchio, in un mare infinito!
grazie,
Daniela
