
Sulle case ai Rom e la situazione dei quartieri Aler prossimi ai campi si ascoltino i Comitati di quartiere, le posizioni ideologiche sono una rovina per tutti. Il consiglio comunale di ieri ha rinviato la decisione sull’assegnazione di 25 case che l’assessore alle politiche sociali, Mariolina Moioli, aveva assegnato alla Casa della Carità che poi le avrebbe consegnate ad alcuni rom sfollati del campo di via Rubattino.
Il motivo del rinvio è squisitamente politico: la maggioranza sconfessa l’assessore Moioli confermando la contrarietà a corsie preferenziali per l’assegnazione di una casa a rom e a chiunque, constatando altresì la mancata volontà per la stragrande maggioranza di queste persone di volersi integrare e vivere nella legalità; la maggioranza rimarca la lista d’attesa formata da 25.000 famiglie alle quali è riconosciuto il diritto di casa popolare. Bufera quindi tra l’assessore e la sua maggioranza. Situazione congelata in cambio del blocco delle assegnazioni e la ricerca di una soluzione condivisa da parte dell’assessore Moioli, perché sarebbe stravagante trovarsi un assessore senza maggioranza. L’assessore si è impegnata a riunire urgentemente sindaco, prefetto e associazioni coinvolte nel progetto. Il PD aveva proposto nella sua mozione, l’assegnazione di strutture confiscate alla mafia. Ritiro concordato in attesa di "approfondimenti". All’incontro futuro è stata proposta la presenza del ministro Maroni.
NESSUNO AFFRONTA L’EMERGENZA ABITATIVA A MILANO NEL SUO INSIEME.
Si affronta una situazione specifica in termini politici e non per il bene comune dei cittadini tutti, nessuno escluso.
Quanti di coloro che trattano questi argomenti a livello istituzionale abitano nei quartieri Aler, vivono giornalmente il degrado, l’abbandono delle istituzioni, la mancanza di legalità e l’oppressione a cui gli onesti cittadini devono sottostare?
Quanti trattano il problema in termini ideologici e di convenienze politiche, non risolvendo alla radice nulla ormai da 20 anni?
Chi si occupa delle 25.000 famiglie in regolare e rispettosa lista d’attesa per la casa popolare?
La carenza abitativa genera poi la guerra tra poveri, ma i responsabili sono i politici che ciò hanno consentito che avvenisse. Non troviamo accettabile creare nuove forme di soluzione che prevedano scorciatoie, o furbizie politiche e che nuovamente non affrontano il problema alla radice.
Dove sono i servizi sociali e l’assistenza agli anziani, portatori di handicap e di disagio psichico nei quartieri popolari, l’assistenza ai minori, precise e puntuali? La carenza di personale cosa consente?
Non si può ragionare per categorie, ma sui problemi concreti.
Ragionare per categorie o etnie alimenta la lega e chi sostiene che “i diritti dei milanesi contano più di quelli di altri” e per bilanciare “che i rom sono tutti bravi e perseguitati”; non si può generalizzare, è sbagliato e produce una versione distorta della realtà. L’opposizione faccia le battaglie politiche e non giochi di equilibrismo.
Si devono ascoltare tutti coloro che sono in prima linea: Comitati e Associazioni di quartiere che hanno il vero profilo della situazione, ed è quello che non si fa.
Così si alimenta la “campagna sulla sicurezza” della maggioranza che non risolve, è demagogica e di propaganda, ma che è vissuta dai diretti interessati nelle periferie come unico tentativo di risposta ai disagi concreti vivono. Quale progetto alternativo?
Razzismo puro in corso: solo un esempio di cui sono a conoscenza ma allarmante. In un quartiere vi è una famiglia regolarmente assegnataria minacciata di morte da un anno dall’occupante abusivo del piano superiore, italiano di origine rom proveniente dallo sgombero di un campo regolare in quanto privo di diritti per abitarci, per tutelare il suo abusivismo. La famiglia assegnataria italiana di origini africane, viene continuamente minacciata dal clan di rom italiani abusivi e non integrati nella comunità per loro scelta, anche in quanto “extracomunitario e quindi privo di diritti e che deve solo tacere, contrariamente a loro che sono italiani”.
Quello che chi non abita in trincea non sa:
- è facile per tutti parlare e scrivere in positivo di fatti, persone singole o gruppi, ecc,
- ma è impossibile parlare o scrivere in negativo per chi in quel brodo naviga.
Ecco la vera distorsione della realtà e solitudine delle periferie a cui, al momento, solo Frediano Manzi è stato vicino, seppur tutti sapevano e sanno.
PROPOSTE PER L’EMERGENZA ABITATIVA A MILANO
- Pianificare e realizzare urgentemente costruzioni di case Aler proporzionali alle 25.000 famiglie in attesa di casa popolare alle quali è stato riconosciuto un diritto ma che viene quotidianamente negato dalle istituzioni non costruendo case popolari;
- Si inseriscano nel PGT case popolari a Milano urgentemente; non la truffa dell’hausing sociale;
- Si impongano alte tassazioni ai proprietari di appartamenti lasciati sfitti;
- Si imponga un affitto equo rispetto al reddito sia ad Aler che ai privati,
- Si coinvolgano cittadini, comitati di quartiere, Aler, Prefetto, presidenti di consigli di zona, ecc.. per affrontare urgentemente il problema del ripristino della legalità nelle periferie;
- Sia pubblicizzato in tale contesto, l’elenco degli spazi liberi requisiti alla mafie, e si determinino con i comitati di quartiere in modo trasparente la loro destinazione, in base alle specifiche necessità locali. Se a fini abitative si parta dalla lista d’attesa di Aler, se a scopi sociali, i cittadini del quartiere decidano. Nel diventare beni comuni dalla comunità vanno gestiti.
Com’è che il nuovo palazzo della Regione è stato costruito in pochissimo tempo e con un investimento pari a oltre 4.000 case popolari ?
Come la regione utilizzerà i notevoli fondi pubblici tanto citati da Formigoni quale risparmio per il mancato pagamento degli affitti di tutte le sedi private della Regione non più utilizzate?
Quante case popolari potranno essere costruite?
Se si vuole si può.
Ma chi vuole?
Luciana P. Pellegreffi
Presidente Comitato di Quartiere Salomone


Vorrei segnalare un grave errore commesso in v.le Tunisia.
Recentemente e' stato delimitato lo spazio centrale destinandolo ai tram e mezzi pubblici con linee gialle e rendendo sosta vietata tutta la parte destinata al parcheggio lungo i marciapiedi.
Risultato?
centinaia di posti auto spariti in una via strategica per il commercio, nessuno pero' si occupa se non ogni tanto di sanzionare chi posteggia lo stesso quindi il traffico dovrebbe scorrere ora in una sola corsia, anzi nessuna perche' addirittura ci sono quelle in doppia fila che obbligano le auto ad invadere la corsia dei tram. I tram sono quindi ora fermi dietro alle auto che stanno in lunghe code.
Prima tutto scorreva regolarmente, tram compresi, adesso e' il caos totale, ci hanno perso tutti, auto, commercianti, mezzi pubblici e casse del comune che ha pagato cartelli stradali, strisce gialle ecc.
Non contiamo poi le migliaia di ore lavorative spese in coda, moltiplicando per migliaia al giorno i minuti che si buttano via.
ma chi fa queste scelte vive su Marte di solito?


A fronte di questo evento, ecco le parole espresse allora da Basiglio Rizzo della lista Fo:"Vorrei capire le ragioni di quest sgombero con tale dispiegamento di forze da parte della polizia - ha dichiarato Rizzo a Milanotoday - Io penso che i giovani siano una risorsa per la nostra città e meritano degli spazi. Se gli spazi non vengono loro dati può anche succedere che se li prendano..".
Ed ecco anche le "reazioni" di un certo Majorino del PD: "Mi sembra tanto la solita logica degli sgomberi fini a se stessi - ha aggiunto il consigliere del Pd- Io penso che la soluzione sia quella di cercare di misurarsi col dialogo...".


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CONSIGLIO COMUNALE. PRESIDENTE PALMERI: “DOMANI RIPRENDE ATTIVITÀ COMMISSIONI, PRIMA RIUNIONE SU FONDO ANTICRISI”
Milano, 1° settembre 2010 – “Riprende l’attività consiliare dopo la pausa estiva, con la prima seduta di Commissione a Palazzo Marino. Domani, alle 13, la Commissione Politiche sociali discuterà del bando per il Fondo emergenza crisi: si tratta di uno strumento capace di offrire un aiuto concreto a chi ha subito una riduzione del reddito a causa della crisi e a chi non è riuscito a entrare, o a rientrare, nel circuito occupazionale”.
Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, comunicando il programma settimanale delle Commissioni consiliari.
Il Presidente Palmeri ha ricordato che “proprio il Consiglio comunale ha votato lo scorso 26 luglio la variazione al Bilancio di previsione 2010, con lo stanziamento di 10 milioni di euro per il Fondo Anticrisi. Il fondo è stato costituito con un emendamento al Bilancio 2010, approvato all’unanimità dall’Aula lo scorso 1° maggio: in quella sede si è deciso che, qualora le entrate derivanti da dividendi delle società partecipate fossero state superiori alla previsione iscritta in bilancio, si sarebbe proceduto ad alimentare un fondo anticrisi per interventi a favore di cittadini milanesi, per una cifra non inferiore a 10 milioni di euro.
Altrettanto unanime è stata l’indicazione del Consiglio degli obiettivi del fondo: 5 milioni per il sostegno al reddito e 5 milioni per il sostegno all’occupazione”.
Il Fondo Anticrisi è strutturalmente diviso in due parti: una prima (con uno stanziamento di 5 milioni di euro) ha l’obiettivo di assistere economicamente lavoratori e famiglie in difficoltà, aiutandoli a far fronte a spese che, dopo la perdita totale o parziale del lavoro, sono diventate difficili da sostenere (come rette per il nido, affitto, spese mediche e altro). La seconda parte, finanziata con i restanti 5 milioni, prevede una serie di misure a sostegno dell’occupazione, come incentivi economici alle imprese che assumono, borse lavoro, fondi di garanzia e microcredito. Tutti strumenti che puntano al rientro nel mondo del lavoro, fornendo aiuti mirati che vanno dalla riqualificazione professionale alla garanzia per l’accesso al credito.


Volevo sapere che orario di apertura deve rispettare un centro massaggi cinese. Da un'ordinanza del Comune di Milano (non ricordo ora il numero) i centri estetici dovrebbero chiudere alle 22:00 e rispettare un giorno di riposo. Ora come è possibile che il suddetto centro massaggi di Via Mecenate, il quale secondo me dovrebbe essere assimilato ad un centro estetico, tenga aperto 7 giorni su 7 fino alle 24:00? Avranno presentato la DIAP spero, e quindi in che cosa si saranno identificati?
saluti


E' oramai sotto gli occhi di tutti lo stato di grave degrado nel quale versa il terrapieno della ferrovia nel tratto che va dalla Stazione di Lambrate a Via Padova.
Erbacce, rumore dei treni oramai insopportabile e TOPI.
Ieri in via Monte Nevoso , alle due di pomeriggio, ho visto due rattoni belli grossi (Rattus rattus).
Potrebbe essere anche l'occasione e il momento politico, di sollevare il problema in tutta la sua complessità, e di sollecitare con forza un intervento atto a risolvere tutte le problematiche ambientali e di rumore dei tratti interessati dalla ferrovia. (anche il rumore è degrado)
A supporto potere leggere la mia nota nella discussione "I rumori della ferrovia - a quando una soluzione?" in corso nella "Linea Diretta con il Consiglio di Zona 3", con i risultati delle indagini che ho svolto in Regione, D.G. Ambiente, Reti ed Energia e ARPA, che mettono la zona in priorità 4, ovvero massima per il rumore dei treni. (interventi barriere antirumore previsti per il 2004)
A nome di tutti gli abitanti della zona, Vi chiedo di intervenire con determinazione!
Grazie


Chiedo al Consiglio di deliberare la cancellazione di tutti i permessi alla circolazione nelle Corsie preferenziali per il TPL: esse devono restare agibili solo per il TPL (tram, filobus, bus taxi) e per i mezzi di soccorso.
Fuori: moto, auto blu, handicappati (non sono cittadini con urgenza maggiore degli altri: necessitano solo maggior comodità nei punti di partenza ed arrivo).
Inoltre, il flusso di traffico che viagga su tali preferenziali deve avere la preferenziazione dei semafori: dato che i VVUU spesso la confondono con la sincronizzazione (!), ricordo che la preferenziazione vuol dire dare il verde al mezzo (pubblico) che sta per impegnare l'incrocio.
Se le auto stanno ferme al semaforo, peggio per loro: che gli occupanti si servano dei mezzi pubblici:
le auto non devono ostacolare i mezzi pubblici: questo dev'essere il motto per le elezioni comunali 2011
(Ricordate lo scopo di Expo 2015?.....)


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
DOMANI PRESENTAZIONE FONDO ANTICRISI DI 10 MILIONI DI EURO PROPOSTO DAL CONSIGLIO COMUNALE NELLA VARIAZIONE DI BILANCIO
Milano, 15 luglio 2010 – Domani, venerdì 16 luglio, alle ore 11.00, presso la Sala Marra di Palazzo Marino, il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, il Presidente della Commissione consiliare Bilancio Privatizzazioni e Aziende a Partecipazione Comunale Carola Colombo, i componenti dell’Ufficio di Presidenza e i Presidenti dei Gruppi Consiliari, presenteranno il documento relativo alle proposte del Consiglio comunale in relazione al Fondo anticrisi di 10 milioni di euro, contenuto nella prima variazione al Bilancio di Previsione 2010 che l’Aula esaminerà il prossimo 22 luglio.
Il Consiglio comunale aveva infatti approvato un emendamento al Bilancio che faceva aggiungere, al testo licenziato dalla Giunta, la decisione di destinare a quella finalità parte delle possibili maggiori risorse derivanti dai dividendi distribuiti al Comune di Milano.


Questo e' quanto vorrei dire al Consiglio Comunale, che in fin dei conti dovrebbe essere l'autorita' vigiliante su ATM, che le informazioni che da' ATM non vanno bene, non sono chiare e sufficienti per incentivare l'utenza all'uso del mezzo pubblico. Penso in particolare agli utenti saltuari o saltuari/irregolari (e tutti noi, anche se prendiamo i mezzi tutti i giorni per andare e tornare dal lavoro siamo utenti saltuari quando andiamo in un posto dove di solito non andiamo).
Siccome mi pare una buona informazione non venga fatta da ATM, in particolare con le tabelle orarie messe da stamane nelle stazioni del metro, mi permetto di fare un microscopico crossposting e segnalo su questo forum generale la discussione "Nuove tabelle orarie in metropolitana" che ho aperto sul forum "Muoversi a Milano


Vorrei che qualcuno mi spiegasse come mai si permette ad immobiliari, sgombera cantine, negozi ecc. di imbrattare impunemente ogni sorta di arredo urbano verticale come pali, cestini, cassette elettriche ecc. con cartellini adesivi recanti la loro pubblicita', con tanto di indirizzo e numeri telefonici.
Passando a piedi formano una squallida continuita' di immagine di carta strappata, scotch ingiallito, da sommarsi alle vergognose scritte sui muri. All' estero non si vedono cose simili.
Nessuno pensa mai di multarli?
