
Questo quartiere merita rispetto e una discussione sul suo futuro più elevata, sembra che tutto si debba risolvere in "movida si o movida no", la sua trasformazione a avvenuta in modo irrazionale e senza una degna pianificazione nei modi che possiamo inserire nel contesto delle cattive amministrazioni che si sono succedute via via negli anni e in uno scontro ideologico di passata memoria. Il fronte del no, da un lato ha preservato il quartiere dalla cemetificazione totale, ma non ne ha capito i combiamenti socio-economici e culturali dei suoi residenti, è come un giardino trascurato dal suo giardiniere, tutto cresce fuori dal suo controllo e senza una logica.
Questo quartiere è un ibrido senza senso, i muri di una stazione quasi in disuso dividono il quartiere in due parti una che esplode in creatività e in professionalità, che però va gestita in modo saggio (Tortona-Savona), una che implode in se stessa per un ibrido commerciale tradizionale (Porta Genova-Vigevano-Colombo), ed una terza, con un ludico-culturale fuori dal senso logico delle cose, campo di battaglia da sempre di egoismi personali (Darsena e i suoi Navigli).
Noi......... dovremo trovare, per forza, la sintesi di tutto ciò in un progetto complessivo che implica l'impegno di tutti i soggetti in campo, sia istituzionali che società civile nelle sue varie componenti e l'Expo 2015 è l'occasione per far finire il "chiacchiericcio" e per cercare di consegnare un quartiere all'altezza dell'evento che la città di Milano si è giustamente aggiudicata e per far si che, trenta milioni di visitatori possano vedere la bellezza dei nostri monumenti ( Darsena, Navigli ecc..........), non nel degrado in cui versano attualmente.
La parola a chi vuole il bene del quartiere......................................................


Ma a chi ci si rivolge per cose di questo tipo ?


Spesso devo percorrere la via Lorenteggio dal centro (Papiniano) fino al Dazio (Corsico) sull'autobus 50.
Viene rabbia pensare a quanto tempo la 50 perda a fare lo slalom tra le auto ferme in doppia fila.
La Polizia Locale passa ma non sanziona, e non so perchè.
Per testimoniare quel che dico ho filmato il tragitto dell'autobus 50 in un giorno qualunque.
Milano non ha bisogno di grandi infrastrutture per l'Expo, ma solo di far applicare il codice della strada: almeno sarebbe un inizio. Legalità.


Premettendo che quando ho scritto direttamente ad assessori ( in realtà, solo 1, ma più volte), mi hanno sempre risposto e anche in tempi brevi (meno di 24h), vorrei sollevare con dati di fatto, una riflessione: i cittadini propongono, ma poi.. cosa viene fatto? Cosa è stato proposto? e com'è andata a finire?
Scorrendo nel forum (solo zona 6, per non dilungarmi e perché qui si parla di zona 6) ecco di cosa si è parlato/proposto (parlo anche di argomenti in cui non ero d'accordo)
- Edificio residenziale Lorenteggio/Romagnoli definito da alcuni giornali "Maxi grattacielo" (11 piani, poco più di 30m): In costruzione nonostante le proteste di comitati locali.
- Vie di periferia alberate (Giambellino, Gonin, Lorenteggio, Berna-Zurigo-Legioni Romane)
- Insonorizzazioni A7 (di questo, faccio notare un bellissimo progetto prossimo a partire a Cologno M.se e Milano?)
- Isola pedonale Naviglio
- Proposte di piste ciclabili e risoluzione dell'errore della pista ciclabile Bisceglie (Cavalcavia Giordani)
- Alberi di cartone (invasione delle pubblicità che proseguono, vedi le ultime installazioni in via Bisceglie di pochi mesi fa, dopo le oscene sulla scuola ex Devota Maculan!)
- Viabilità/semafori (e quindi traffico ed inquinamento!) e parcheggi via Inganni
- Barriere antirumore cavalcavia Giordani (per me, inutile, ma è stato proposto.. io abito sulla Lorenteggio e penso sia peggio)
- PII Inganni 12 (è però sparito dal sito del comune; che abbiano accolto le mie perplessità?)
- Via Bardolino
- Polo Innovazione (parte? non parte?)
- Case ad edilizia convenzionata "Abitare a Milano/2 - Giambellino"
- Ospedale San Paolo, più ordine all'esterno
- Risoluzione problemi mezzi pubblici (specie la 50!)
- Proposta di prolungamento M4 verso i nuovi uffici previsti in costruzione, con conseguente diminuzione del traffico
- Vodafone Center, progetto che se prima almeno una metà e forse più era d'accordo, ora che è una muraglia, anziché torri da 92m, non vuole praticamente nessuno (e ci mancherebbe!!!)
- Apertura o meno della via Val Bavona
- Parco della Barona incompiuto
- L.go Gelsomini (riqualificazione)
- Muri perimetrali: varie proposte
- Problema nomadi (generalizzo perché ci sono un po' ovunque)
- PII Bisceglie - Calchi Taeggi
Chi sa farmi un punto di cosa è stato proposto, cosa approvato, cosa rifiutato, cosa accadrà, cosa non accadrà, giusto per capire se le proposte servono o no!
Tagliando più in breve:
- Si farà qualcosa per la viabilità di via Inganni o, specie il sabato o all'uscita della scuola, deve persistere il delirio?
- Ci sono speranze perché la 50 sia regolare o no?
- Dopo la costruzione di molti uffici e nuove residenze, si può sperare di diminuire il traffico con la M4 o no?
- Oltre a ridipingere i muri, si cerca o meno di recuperarli in qualche modo creativo (e magari didattico per le scuole)?
- Al di là della lotta "grattacieli sì o grattacieli no (a proposito: sondaggio di Repubblica, vincono i sì al 61%, sondaggio del Corriere, vincono i sì per il 55%, e basta essere stati all'Urban Center per capire il successo che ha avuto la mostra, con persone di TUTTE le età!), si cerca di edificare con intelligenza fermando le speculazioni (speculazioni sono i grattacieli, ma eccessive volumetrie, specie se SPALMATE IN ORIZZONTALE con verde che se ne va!)?
- Si sta cercando di fermare la muraglia di 60m di altezza per oltre 100m circa di lunghezza?
- Possiamo sperare in più verde (curato e con servizi), piste ciclabili e completamento delle vie alberate o appena si arriva nell'estrema periferia, meglio auto parcheggiate a vanvera, ma niente alberi? E perché questa discriminazione?
Scusate la lunghezza del messaggio, ma la gente aspetta risposte... e FATTI!


1979 l'ultimo barcone trasportava l'ultimo carico di sabbia, solcava le calme acque dell'amato Naviglio Grande lentamente trasportato dalla corrente, varcava il ponte dello Scodellino e giungeva in Darsena.
Oggi, 2008 attracca il primo yacht alle "bitte" dell'Alzaia.


Alla Scuola Comunale De Nicola in via De Nicola in Milano, sede di seggio elettorale, ogni anno in cui si va a votare si compie il rito della maleducazione.
Alcuni, che vengono genericamente indicati come "forze dell'ordine" non essendo ben chiaro chi siano, ma che andrebbero meglio identificati, ad ogni tornata elettorale si sentono autorizzati a disporre per i loro comodi del giardino della scuola, si ostinano a parcheggiare all'interno del perimetro della scuola nel prato, parcheggio che il codice della strada non consente, nè lo consente il rispetto per la proprietà pubblica, la buona educazione ed il buon senso.
Questo accade questa mattina, quando mi sono recato al seggio elettorale a compiere il mio dovere, intorno alle 10:30, in presenza di almeno 4 Vigili della Polizia Municipale, che alla mia rinnovata protesta si sono meravigliati sorridendo (ne immagino le ragioni), e non hanno fatto nulla.
Eppure qui non siamo in Piazza Duomo dove è difficile parcheggiare, a pochi metri abbiamo parcheggi all'infinito, non stiamo parlando di una ambulanza o di un mezzo di soccorso, stiamo parlando di validi funzionari o altri ignoti dalle gambe buone.
Allora mi sorgono spontanee alcune domande rivolte al Sindaco Dott.ssa Letizia Moratti:
1. perchè la Polizia Locale consente questa cattiva educazione stradale e non sanziona?
2. perchè ci si ostina a parcheggiare senza motivo all'interno della scuola nel prato?
3. che credibilità può avere la Polizia Municipale se tollera e non sanziona questi abusi?
4. si può chiedere al Questore di Milano di vigilare e dare opportuni ragguagli se trattasi di personale di sicurezza affinchè non si ripeta alle prossime elezioni?
Con l'aiutto di EXPO 2015 ed una auspicabile ventata di civiltà di cui Milano ha tanto bisogno, si può insegnare, a CHI DI DOVERE in Milano un poco più di educazione e rispetto per le strutture comunali e una maggiore osservanza dell'obbligo di sanzionare la sosta non consentita sul prato?
Troppa è l'abitudine alla maleducazione, tale e tanta da indurre, come in questo caso, anche chi dovrebbe dare l'esempio del rispetto delle regole e chi è chiamato a farle rispettare adotta comportamenti censurabili.
Nulla giustifica un parcheggio su un prato di pertinenza di un edificio scolastico comunale quando a pochi metri c'è ogni ben di Dio di spazi per tale funzione.
Se poi tra coloro che parcheggiano, ci sono altri non appartenenti alle forze dell'ordine, che a vario titolo sono alla ricerca di un ingiustificato privilegio, è ancora peggio che ci sia questa totale indifferenza al problema.


Denunciato dai bambini e dai loro genitori un grave episodio di adescamento nei giardinetti di via Santi.A,Valdameri


Gestisco un insediamento sperimentale di giardini familiari in via Cesare Chiodi (zona 6), alternativa in ambito privato dei più noti "orti urbani per anziani" comunali. L'area utilizzata è destinata all'ampliamento del Parco Teramo, ma in attesa che il Comune proponga un'indennità di esproprio conforme alle disposizioni di legge, ho soddisfatto le richieste della proprietà e di un certo numero di utenti (famiglie, studenti, gruppi di amici, pensionati ecc.) ed ho scoperto quanta corrispondenza ci fosse con gli studi di sociologia sul tema (http://www.jardins-familiaux.org/).
In questo periodo in cui le proposte di un uso qualificato del verde periurbano sono tanto attuali, forse si potrebbe creare una rete in cui anche l'Amministrazione comunale fornisca una qualche forma di collaborazione, magari affittando qualche area "altrimenti destinata all'abbandono".


Signor Presidente, Signore e Signori Consiglieri,
da quattro anni alla Scuola Media Statale Sant'Ambrogio di Via De Nicola in Milano Zona 6 ci sono lavori non fatti (cancellata, recinzione) su un lato del perimetro della scuola, ad infestare il problema l'interferenza malefica del contiguo cantiere box sotterranei, uno dei tanti (ben 5) non completati nel raggio di 500 metri dalla scuola, a ricordarci che a Milano c'è chi può non onorare gli impegni col Comune stipulati in fase di rilascio dei permessi per costruire, per qualche oscura ragione.
Gli insegnanti non possono svolgere attività didattiche o ricreative all'aperto (anche se nel giardino della scuola vi è una pista per il salto in lungo, un campo di basket ed una pista di atletica), gli alunni sono costretti anche nella bella stagione a stare al chiuso da provvedimenti dei due Dirigenti Scolastici (Presidi) succedutisi negli ultimi quattro anni, per tutelare l'incolumità dei bambini.
Ognuno di noi sa cosa significhi per un bambino o ragazzino delle media fare una corsa all'aperto in pieno sole sotto l'occhio vigile del proprio insegnante, eppure alla Scuola Media Sant'Ambrogio di via De Nicola bisogna rinunciarvi.
In quattro anni s'è consumato solo il rito obbrobrioso della burocrazia (e non si sa neppure se si è consumato bene o male), il proprietario dell'immobile è il Comune di Milano che in questo caso credo abbia toccato il fondo. Burocrazia, disattenzione, ma molti insegnanti e genitori non ci stanno, andremo a fondo con ogni mezzo per capire chi e perchè ci si è dimenticati di una scuola pubblica nella Milano dell'EXPO-2015.
Oggi un quarto di cancellata non è un sicurezza, il cancello è addirittura aperto senza fermi o serrature, chiunque può entrare a fare atti vandalici all'interno del giardino della scuola senza neppure scavalcare la recinzione) alcune parti della cancellata hanno una rete improvvisata e posticcia. Le strutture sportive sono in avaria, con cemento versato malamente ovunque, con buchi, tombini etc che creano pericoli.
Ma questo è il livello di civiltà e sicurezza di una scuola pubblica della Grande Milano?
Credetemi, quattro anni in questo stato saranno difficili da raccontare e giustificare per chiunque.
Mi auguro che il Consiglio di Zona 6 voglia aiutarci a sistemare in fretta questa vergogna calata sulle strutture della SCUOLA PUBBLICA milanese, essendo il Comune di Milano il proprietario dell'immobile.
Ringraziando per l'attenzione, Cordiali saluti.
Enrico Vigo
Presidente Comitato Genitori Scuola Media Sant'Ambrogio - Milano


