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Il Blog di Alberto Bonisoli | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alberto Bonisoli
Domenica, 21 Maggio, 2006 - 19:28

SICUREZZA: un altro modo d'intederla

Sicurezza.

Appena si pronuncia questa parola, tutti pensano a come contrastare la criminalità. Si discute se il tasso di reati è in crescita o in diminuzione, si discute se le pene siano efficaci e commisurate, se le forze di polizia sono numericamente congrue, si parla di tutti quegli interventi di sociali che possono ridurre preventivamente il fenomeno della microcriminalità e della delinquenza giovanile.
Ma siamo sicuri che parlando di tutto ciò, a prescindere che la si veda da sinistra, dal centro o da destra si esaurisce il discorso sulle "sicurezza"???

Io no
.
Per me, come per moltissimi altri cittadini, sicurezza è anche altro.
Alcuni esempi concreti:
 Metropolitane: Ogni anno milioni di milanesi e non usano le tre linee della metropolitana.  Siamo sicuri che si viaggia in sicurezza. Io no, anzi so per certo che da anni si attende l'ultimazione del "Piano d'emergenza" delle linee della MM, che è fermo a meno del 50% della sua realizzazione.  In questi anni però non ho visto il Comune spingere più di tanto sull'acceleratore.
Vigili del Fuoco: Se si guarda sulla carta la dislocazione delle caserme dei Vigili del Fuoco, in Milano, verrebbe da dire che i pompieri milanesi sono ben dislocati e distribuiti. Ma nessuno sa che ad esempio il Distaccamento di P.lle Cuoco, invia la sua autopompa in autostrada del sole, carreggiata sud fino a Lodi?  Chi sa che il distaccamento di via Darwin (zona navigli) copre la provincia fino ai confini con la Provincia pavese?   Da decenni i Vigili del Fuoco, dai sindacati fino ai vertici, hanno sempre denunciato la disponibilità di poche risorse umane, che gli organici sono fortemente carenti. Che il lavoro di soccorso e presidio a cui si aggiungono le competenze di controllo e prevenzione antincendio, risentono di queste gravi mancanze, ha mai fatto sì che in 10 anni di governo di centro destra della città, con il candidato consigliere comunale di FI, Berlusconi, allora Presidente del Consiglio, abbia mai pensato a Milano e alla sua sicurezza??? I fatti ci dicono che in questi anni nulla è cambiato e la certezza di un soccorso tempestivo non c'è e se i pompieri milanesi, poi hanno la capacità di essere positivamente risolutivi è dato alla loro abnegazione, professionalità e grande amore per il mestiere che fanno.
Soccorso Sanitario extraospedaliero:
Prima che la campagna elet
torale entrasse nel vivo, il responsabile del Servizio del 118, di Milano Niguarda, che si occupa di coordinare le autoambulanze in Milano e in parte della Provincia, parlando alla stampa, denunciava l'impossibilità attuale di svolgere il servizio di pronto soccorso con automediche e ambulanze, nei termini dei 15 minuti dalla chiamata, stabiliti dalla legge dello Stato.  Il motivo ricade prevalentemente sul traffico urbano.  Il problema non è nuovo, ma in questi dieci anni il Comune non ha pensato di ricercare strumenti che facilitassero la viabilità ai mezzi di soccorso.   Eppure da anni, in alcuni comuni, ad esempio Sesto San Giovanni, un sistema di radiocomandato installato sulle ambulanze e i camion dei pompieri, attiva il verde ai semafori, nella sola direzione di provenienza del mezzo di soccorso evitando così che la congestione del traffico ne rallenti ancor di più il viaggio.
 
Protezione civile:
Pochi, pochissimi sanno, che il Sindaco “è autorità locale di Protezione civile” e ai sensi della Legge 225 del 1992 che istituisce il Servizio Nazionale di Protezione civile” e pochi sanno che Milano gode di un glorioso Servizio comunale di Protezione civile. Un servizio che ha condotto con efficacia numerosi interventi sia in Italia che all’estero in occasione di momenti tragici della storia. Questo servizio, ogni inverno viene anche ampiamente utilizzato per l’assistenza e il ricovero dei senza fissa dimora, eppure in questi anni, nonostante i numerosi interventi svolti, invece di essere valorizzato quale un’eccellenza comunale è sempre stata presentata “sottotono”. Vale anche ricordare, che però la funzione dei protezione civile del Sindaco e del Comune, non si esaurisce con la gestione solo della propria struttura, ma necessariamente attraverso anche il coordinamento delle risorse degli altri enti ed associazioni, d’ambito comunale, operanti nel Comune. Tale azione che deve concretarsi in momenti preventivi di coordinamento, in realtà non è mai stato sviluppato dall’Amministrazione e il grado d’efficienza ed efficacia del sistema, che si è palesato in Milano, sia nella tragedia di Linate che nell’incidente del pirellone, sono derivati dalla gran capacità e reciproca conoscenza di tutte le risorse e i responsabili dei diversi organismi operativi e dalla supervisione della Prefettura, anche se erano eventi sì rilevabili ma d’ambito comunale.
Ecco allora che se si  parla  di sicurezza è necessario, ricordarsi che per avere una Milano sicura è quindi necessario, rammentarsi che si vive sicuri quando si può godere su tutti i fronti di tempestivi aiuti, ma soprattutto quando si ha la coscienza che alle spalle si ha un’Amministrazione civica, che non ricorre i problemi quando orami si sono manifestati, ma agisce preventivamente su tutti i fronti.
Cosa può fare il Municipio e il Sindaco su questi argomenti?
Molto, moltissimo:
1.       Imporre alla M.M. e all’ATM, che si ultimino i progetti del Piano di Sicurezza di tutte le stazioni e della rete della metropolitana.
2.       Mantenere una costante pressione politica presso il Governo centrale per un soluzionamento positivo per risolvere  la cronica mancanza dei vigili del fuoco a Milano.
3.       Creare, condizioni di viabilità tali che consentano la riduzione effettiva dei tempi d’intervento del soccorso pubblico in Città, attraverso investimenti anche in strumentazioni che permettano il rapido scorrimento dei mezzi di soccorso.
4.       Compiere una politica di coordinamento preventiva delle strutture della protezione civile del territorio.
Domenica, 21 Maggio, 2006 - 11:21

CONTRO TUTTE LE GUERRE

              Contro  tutte  le  guerre    Contro  tutti  gli  eserciti

 

Siamo contro tutti  gli eserciti perchè disprezziamo la gerarchia, la subordinazione che  annienta la libertà dell'individuo e  il cinismo di cui è impregnato ogni  potere.

Denunciamo le prduzioni di  morte, il  mercato delle  armi, prima  causa di  sfruttamento e  ricatto del lavoratori, poi strumenti per  continuare ad esercitare l'oppressione.

E'  necessario delegittImare la  guerra, sabotarne gli  ingranaggi, scardinare il  ricatto

dei  signori delle  armi.

Quella che  Bush ha  battezzato " Guerra al  Terrorismo" è invece un terrorismo di  Guerra. 

Nel Mondo che  vogliamo non c'è posto per  questo  orrore quotidiano, sabbia  e  non  olio nel motore del militarismo!!!!

LA   GUERRA E'  NEMICA DELLA  LIBERTA' NOI  SIAMO NEMICI DELLA  GUERRA 

Domenica, 21 Maggio, 2006 - 10:30

2 Giugno Vera Festa della Costituzione

 

 

GIORGIO BERETTA
UNO DEI PIU' IMPORTANTI STUDIOSI DELLE QUESTIONI DEL DISARMO
ADERISCE ALL'APPELLO RIVOLTO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
PERCHE' IL 2 GIUGNO SIA FESTA DELLA COSTITUZIONE
E NON ABBIA PIU' LUOGO L'ABUSIVA PARATA MILITARE

Ad alcuni mezzi d'informazione
ad alcune persone e associazioni
impegnate per la pace, la legalita', la democrazia e i diritti umani.

Signor Presidente della Repubblica,
insieme ai nostri vivi auguri per il Suo alto compito, Le rivolgiamo
una
calda richiesta, che viene dal popolo della pace, di festeggiare il
prossimo
2 giugno come vera festa della Costituzione, come festa del voto
popolare
che ha voluto la Repubblica e eletto la Costituente, e niente affatto
come
festa militare.
Ammessa, per amore di dialogo, e non concessa la necessita'
dell'esercito -
che noi come tale discutiamo (tra esercito e polizia democratica la
differenza e' essenziale, come tra la violenza e la forza, la forza
omicida
e la forza non omicida) - esso non e' assolutamente il simbolo piu'
bello e
vero della patria, non e' l'esibizione giusta per il giorno della festa
della Repubblica: nell'ipotesi piu' benevola, e' soltanto una triste
necessita'.
La parata militare e' brutta tristezza e non e' festa. La parata delle
armi
non festeggia la vita e le istituzioni civili del popolo, non dimostra
amicizia verso gli altri popoli, non e' saggezza politica. Non e'
neppure un
vero rispetto per chi, sotto le armi, ha perso la vita.
Rispettando le diverse opinioni, e' un fatto inoppugnabile che
l'esercito
non ha avuto alcuna parte nell'evento storico del 2 giugno 1946, quando
unico protagonista e' stato il popolo sovrano e l'azione democratica
disarmata: il voto.
Nella festa del 2 giugno l'esercito e' fuori luogo, occupa un posto che
non
e' suo.

*

 

Domenica, 21 Maggio, 2006 - 07:55

Tutti a Treatro!

L’obiettivo è di promuovere il consumo di cultura a Milano. Per fare ciò, si propone di aiutare coloro per cui il prezzo di uno spettacolo teatrale è proibitivo, e di rendere più semplice trovare un biglietto ai tanti, italiani e stranieri, che vengono a Milano per lavoro.

Si tratta di una serie di azioni coordinate, tra cui:
·         aumentare i punti vendita di biglietti teatrali a Milano, istituendone  di nuovi presso le stazioni ferroviarie e gli aeroporti, le stazioni del metro, la Fiera.
·         Buoni Teatro – a prezzo agevolato - per studenti e ed anziani

Domenica, 21 Maggio, 2006 - 00:03

rosa nel pugno

IO SONO ROSA NEL PUGNO NELLA ZONA 5   MILANO

(continuo unaltro giorno)

Sabato, 20 Maggio, 2006 - 23:59

Siamo entrati in un periodo di vacche magre., E nessuno parla, di come fare, per risolvere il prpblema

Non si puo abbandonare i nostri figli., a una legge inconpleta detta legge Biagi . Perche fare a pagare le nostre negligenze di ruberie e di sperperi .
e di governi che anno pensato solo a reinpinquare le loro casse personali compresi il mal governo dei sindacati.e di tutta la politica ladra della cosidetta prima repubblica. e ingiusto e bestialmente inumano .creare la nuova classe del domani classe seza un futuro sugli innocenti che non anno mai rubato . non anno mai avuto casse integrazioni ,non anno mai avuto dopo la cassa integrazione .,anticipi pagati da tutta la societa intera, per entrare in pensione anticipatamente.,sono stati abbuonati dieci anni di contributi, sette anni di contributi, e cosi via. politici di sinistra e sindacati devono oggi riparare i danni da essi causati.., (allora la destra e la lega non esisteva) esisteva la democrazia cristiana e il comunismo e i socialisti allegati.con quei farabutti opportunisti ricattatori chiamati sindacati. Oggi noi vogliamo risolvere i nostri errori, gettando sulle spalle dei futuri dirigenti oggi condannati al caos del precariato?dopo che negli anni sessanta quei farabutti della sinistra, insieme a quei delinquenti che gestivano i sindacati italiani., per un pugno di voti anno venduto  il futuro d'ellitalia .., concedendo pensioni solo dopo 15 anni di lavoro pubblico sotto tutela dello stato italiano daccordo con quei farabutti democristiani che gestivano l'italia della prima repubblica italiana. mi ritrovo ad avere una amica infermiera che a iniziato a lavorare all'eta di 14 anni .,e alleta di 29 anni e andata in pensione essa oltre alla sua pensione regalata per un pugno di voti a sempre lavorato  come collaboratrice  del marito che gestiva bar e ristoranti. di questi casi ce ne sono piu di centomila.(io o messo il minimo del minimo) ecco la politica del favoritismo clientelare.., per un pugno di voti.., dove ci a portato. A fare fallire la finanza italianna carricandoci di un debito che con il sistema attuale e indistinquibile., colpevolizando persone ignave in quanto neanche nate. e una schifezza da cancellare ..,
tutti dobbiamo essere coinvolti per una sana costruttiva fatibile ripresa.
RIPETO SIAMO IN UN PERIODO DI VACCHE MAGRE E TUTTI DICASI TUTTI DEVONO REIMBOCCARSI LE MANICHE CANCELLANDO GLI ATTUALI PRIVILEGI DELLE TRENTA ORE SETTIMANALI ..,DELLE 35 ORE E COSI VIA .., A NOI RIMANE UNA SOLA ALTERNATIVA RITORNARE A FARE PER LEGGE LE 45 ORE SETTIMANALI. PER INIZIARE NON AD ESSERE COMPETITIVI CON LA CINA E L'INDIA MA ALMENO NEL NOSTRO INTERNO EUROPEO.

Sabato, 20 Maggio, 2006 - 23:52

centro chiuso (alle auto)

ci sono una serie di buone ragioni per chiudere di giorno il centro storico alle auto dei non residenti. una è che il collasso del traffico rende necessarie misure forti per disincentivare l'uso dell'auto; la seconda è che, per contrappeso, è necessario aumentare le frequenze dei mezzi pubblici nel centro; la terza è che le misure finora adottate per diminuire il traffico si sono rivelate inutili; la quarta è che il centro città ha strade di calibro ridotto ed eccessivo passaggio di veicoli, con un inquinamento imponente in alcune vie (mai passati in via pontaccio?). naturalmente, questa misura va accompagnata da altri provvedimenti (divieti di sosta ai non residenti, potenziamento linee circolari, riduzione costo taxi, ...) specie nelle aree limitrofe alla chiusura.
alcuni dicono che una misura come questa sarebbe troppo limitativa e pesante (in particolare per i non residenti del centro). ma c'è una alternativa? 

Sabato, 20 Maggio, 2006 - 12:42

Mobilità e Giovani

Riporto un email di un’amica.
 
Caro Pasquale , l’altra sera sono passata all’aperitivo da te organizzato in tema mobilità e giovani.
E volevo fare alcune considerazioni:
Innanzitutto direi “IMMOBILITA’” visto che è inconcepibile utilizzare 3 ore del proprio tempo al giorno nei trasferimenti casa-lavoro (poi ci si lamenta se i genitori non conoscono i propri figli!!!).
 
Come dicevi tu è necessario potenziare, ristrutturare e rimodernare rete e parco ATM; nonchè incentivare professionalità ed investimenti.
Un'azienda di trasporti eccellente renderebbe Milano molto più vivibile! E più frequentabile anche dagli stranieri di fronte ai quali facciamo davvero una figura non bella.
 
Passiamo ai giovani: cosa può mai volere un giovane da una città come Milano?
POSSIBILITA! Cavolo,è mai possibile che una città europea come la nostra sia cosi' ferma?! Riprendiamoci gli spazi. Diamo punti di riferimento ai  ragazzi...altrimenti a breve termine avremo le gang modello New York in giro per la città! Nei "riferimenti" entrano sicuramente un lavoro ed una casa...perchè l'autonomia e l'indipendenza fanno diventare i ragazzi uomini! No ?

Cosa ne pensate ?

Sabato, 20 Maggio, 2006 - 12:33

Milano come....Milano

Non siete stufi anche voi di sentire Milano paragonata a Barcellona, San Francisco,.... uscendone sempre svalorizzata come una cenerentola ?
Milano è come Milano e il mio obiettivo è far parlare di Milano e delle sue eccellenze come città unica , aperta, ricca di persone capaci.
Ve lo racconto nella mia intervista
http://www.pasqualecioffi.it/videoPasquale.asp

Parliamone insieme.

Sabato, 20 Maggio, 2006 - 10:31

Carta Under 30

Milano ha bisogno di attrarre i giovani, se vuole valorizzare appieno il suo potenziale di polo dell’innovazione e della cultura. Vivere a Milano però costa caro, soprattutto per chi studia o lavora da poco ed ha uno stipendio basso e magari precario.

Si propone di istituire una Carta per i giovani, disponibile per tutti coloro che hanno meno di trent’anni, un piccolo contributo per rendere più facile e meno oneroso vivere a Milano. La carta integra servizi disponibili oggi presso diverse istituzioni – ad esempio serve per accedere alle biblioteche comunali e delle diverse Università milanesi – prevede sconti per eventi culturali e sportivi, e riduzioni per la spesa al supermercato, attraverso convenzioni con la Grande Distribuzione.

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