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Il Blog di Fabio Luigi Arrigoni | www.partecipaMi.it
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Martedì, 23 Maggio, 2006 - 13:00

Incontro pubblico con “Usciamo dal Silenzio�

Incontro pubblico con
“Usciamo dal Silenzio�
Elezioni Comune di Milano

Mercoledì 24 maggio ore 21.00
Società Umanitaria - Via Daverio 7, Milano

Un incontro felice tra il Partito Umanista e Usciamo dal Silenzio, movimento di donne nato il 29 novembre che ha portato in piazza a febbraio un fiume di donne e uomini per difendere la 194.
Usciamo dal Silenzio ha proposto un documento da far sottoscrivere ai candidati delle comunali di Milano. Il Partito Umanista lo sottoscrive senza nessuna difficoltà in quanto tutti i punti coincidono perfettamente con il proprio programma e i principi. Il partito infatti presenta una lista per il consiglio comunale a maggioranza femminile e due su tre candidati sindaci donna tra Milano, Roma e Torino. Nel programma inoltre propone di difendere la 194 e il diritto di scelta della donna, il registro delle unioni civili e l'intervento pubblico nell'assistenza sociale.
Valerio Colombo, candidato Sindaco afferma che “è una vergogna che una città che si vuole dare il nome di Capitale Europea carichi sulla metà femminile della popolazione tutto l'onere dell'assistenza sociale per quanto riguarda bambini, anziani e disabili, per non parlare delle discriminazioni sul lavoro e nella politica: è urgente che a Milano si inizi una vera politica di supporto alla questione femminile anche con interventi che riducano il livello di precarietà�.
Franca Banti, capolista del Partito Umanista alle elezioni comunali di Milano interverrà all'incontro illustrando le proposte della lista per rispondere alle richieste delle donne per un futuro più civile e vivibile della città.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Partito Umanista Milano
Claudia Comolli
Cell. 335 1851125 e-mail: ufficiostampa@pumilano.it
Franca Banti
cell. 3357792718 e-mail: segr.stampa@partitoumanista.it

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 12:56

Incontro pubblico con “Usciamo dal Silenzio�

Incontro pubblico con
“Usciamo dal Silenzio�
Elezioni Comune di Milano

Mercoledì 24 maggio ore 21.00
Società Umanitaria - Via Daverio 7, Milano

Un incontro felice tra il Partito Umanista e Usciamo dal Silenzio, movimento di donne nato il 29 novembre che ha portato in piazza a febbraio un fiume di donne e uomini per difendere la 194.
Usciamo dal Silenzio ha proposto un documento da far sottoscrivere ai candidati delle comunali di Milano. Il Partito Umanista lo sottoscrive senza nessuna difficoltà in quanto tutti i punti coincidono perfettamente con il proprio programma e i principi. Il partito infatti presenta una lista per il consiglio comunale a maggioranza femminile e due su tre candidati sindaci donna tra Milano, Roma e Torino. Nel programma inoltre propone di difendere la 194 e il diritto di scelta della donna, il registro delle unioni civili e l'intervento pubblico nell'assistenza sociale.
Valerio Colombo, candidato Sindaco afferma che “è una vergogna che una città che si vuole dare il nome di Capitale Europea carichi sulla metà femminile della popolazione tutto l'onere dell'assistenza sociale per quanto riguarda bambini, anziani e disabili, per non parlare delle discriminazioni sul lavoro e nella politica: è urgente che a Milano si inizi una vera politica di supporto alla questione femminile anche con interventi che riducano il livello di precarietà�.
Franca Banti, capolista del Partito Umanista alle elezioni comunali di Milano interverrà all'incontro illustrando le proposte della lista per rispondere alle richieste delle donne per un futuro più civile e vivibile della città.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Partito Umanista Milano
Claudia Comolli
Cell. 335 1851125 e-mail: ufficiostampa@pumilano.it
Franca Banti
cell. 3357792718 e-mail: segr.stampa@partitoumanista.it

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 12:46

ECCO I MIEI IMPEGNI CONCRETI PER ANIMALI ED AMBIENTE

LORENZO CROCE
VIA ROMA 62
PREGNANA MILANESE
20010 PREGNANA
LETTERA APERTA ALLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE  MILANESE ED AGLI ANIMALISTI INDIPENDENTI.
MILANO: PATTI CHIARI PER UN IMPEGNO PRECISO A FAVORE DEGLI ANIMALI
Cara Amica
Caro Amico
Molti di voi saputo della mia candidatura nelle file del nuovo Psi mi hanno chiesto come mai la scelta di un animalista è caduta su una lista che stà nel centro destra ma soprattutto che fine ha fatot il progetto della lista Animalista-Ambientalista.
Premesso che il progetto non è affatto tramontato e che nei prossimi giorni passate le elezioni quasivlgia sia il risultato personale lavoreremo per la costruzione del movimento politico animalista prendendo contatto anche con il partito animalista europeo di roma, la scelta di non presentare nostre liste di di concentrare tutto nella mia candidatura nasce dal fatto cheil moltiplicarsi delle liste ha di fatto ridotto al lumicino le speranze di avere un'animalista indipendente in consiglio comunale se avessimo deciso di correre da soli o con la nostra lista.
La scelta dell'accordo tecnico, perchè solo di accordo tecnico si tratta, con il nuovo psi è strategica che ci permette di partire da un discetro numero di consensi ottenuti da quella lista e di lavorare per entrare in consiglio comunale sommando i nostri voti con quelli della lista socialista.
Spiegato il tecnicismo che stà alla base di questa scelta, ora vi invito a una riflessione concreta che vada oltre qualsiasi ostacolo e divisione del nostro essere movimentisti ed animalisti perchè è fondamentale per il movimento animalista milanese essere presente in consiglio comunale con almeno due espoenti, uno nel centro sinistra eletto dai verdi e uno nel centro destra con lo scopo chiaro e preciso di lavorare insieme a favore degli animali.
Io non mi nascondo le forti difficoltà, dovute anche alla scelta di non spendere una lira per la mia campagna elettorale di arrivare a far passare il messaggio della mia candidatura ed è per questo che mi serve una mano da voi, da tutti voi a far girare questa lettera.
Vi chiedo uno sforzo comune oltre gli steccati ideologici e politici nel sostenere la mia candidatura in maniera concreta. Il voto personale serve anche a dimostrare la forza di tutto il movimento animalista milanese non tutto schierato a sinistra, per entrare a palazzo Marino servono 700 voti .
Ovviamente il mio impegno sarà preciso e concreto lavorando innanzitutto per il bene degli animali ed è per questo che in maniera molto chiara mi impegno con voi fin da adesso a promuovere e lavorare su alcuni punti specifici programmatici sui quali chiedo oggi il vostro consenso e domani il vostro giudizio.
1 CREAZIONE ASSESSORATO UNICO ALL'AMBIENTE E DIRITTI ANIMALI
come punto fondamentale di qualsiasi attività di difesa degli animali e istituzionalizzazione della consulta delle associazioni animaliste
2 CREAZIONE UFFICIO DIRITTI ANIMALI
3 CREAZIONE DI UN PRONTO SOCCORO ED AMBULANZA PER ANIMALI FERITI
disponibile 24 ore al giorno
4 INCENTIVAZIONE ALLA STERILIZZAZIONE GRATUITA DI CANI E COLONIE FELINE
5 INTRODUZIONE DEL SERVIZIO DI GUARDIE ZOOFILE E RICONOSCIMENTO DEL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO ANIMALISTE
6 COSTRUZIONE DEL NUOVO GATTILE – CANILE COMUNALE E DEL CANILE SANITARIO tenendo  conto delle richieste avanzate dalle associazioni in merito alla qualità della vita animale ed in merito agli orari del servizio
7 DIFENSORE CIVICO DEGLI ANIMALI attraverso la figura di un avvocato da affiancare al garante della tutela degli animali
8 REALIZZAZIONE DEL CIMITERO PER ANIMALI
Su questi punti e su questi presupposti chiedo il vostro consenso elettorale. Per votarmi basta barrare il simbolo del nuovo psi e scrivere sulla scheda il nome CROCE o LUPI
Per qualsivoglia chiarimento chiamami pure al 3478883546
Saluti Animalisti
Lorenzo Croce
ellecroce@tiscali.it
3478883546
Martedì, 23 Maggio, 2006 - 12:43

COPPIE DI FATTO? MA E' GIA POSSIBILE REGISTRARLE NEI COMUNI.

COMUNICATO STAMPA
I PACS? UN FINTO PROBLEMA.
NEI COMUNI DI FATTO E' GIA POSSIBILE REGISTRARE LE COPPIE DI FATTO.
Basterebbe leggere i regolamenti dell'anagrafe comunale, per scoprire che le coppie di fatto già a livello anagrafico possono essere registrate nei comuni e non solo possono anche avere lo stato di famiglia in comune.
Certo rispetto ai Pacs o ai vari progetti di riconoscimento delle coppie di fatto di cui sentiamo parlare oggi è un'altra cosa, ma non riesco a capire la discussione sulle competenze comunali in merito al riconoscimento di queste coppie non sposate e questo a prescindere che si tratti di coppie omosessuali o eterosessuali.
Il problema a livello comunale è amministrativo, si tratta di avere il riconoscimento del medesimo stato di famiglia, e al massimo di avere alcune possibilità per accedere alle graduatorie delle case popolari o per altre assegnazioni comunali in materia di famiglia o di tutela dei minori o di diritto scolastico o sociosanitario.
Alcuni comuni italiani hanno deciso di realizzare i cosi detti "registri delle affettività" dove le coppie non sposate possono iscriversi, una specie di registro delle unioni di fatto. Ma di per se questo registro non ha alcun valore, cosi come non hanno valore legale le unioni omosessuali o altre simili iniziative.
Se vogliamo davvero tutelare le coppie di fatto, nei diritti per quanto attiene le competenze della municipalità è sufficente applicare alla lettera le normative e le leggi esitenti.
Personalmente pur essendo assolutamente favorevole alla famiglia vera e propria basata sul matrimonio non ho nulla in contrario alle coppie di fatto, sono una realtà che esite su vasta scala e pone delle questioni importati quali il diritto alla casa o il diritto alla comune residenza.
Iniziamo da qui, con il pubblicizzare i diritti di anagrafe che sono acquisiti, spetterà poi al comune stabilire di dare alle coppie di fatto il diritto di prelazione per esempio nell'assegnazione delle case popolari o comunali anche se non vi sono figli a carico.
Personalmente propongo in maniera molto semplice l'applicazione del diritto di residenza comune e con questo attraverso le delibere di consiglio comunale il riconoscimento di quei diritti elementari che sono di riferimento delle comunità locali da allargare alle coppie di fatto.
Non è un primo passo verso i pacs è uno sminare una situazione di cui spesso si parla senza giusta cognizione di causa. Un comune non ha potere di riconoscere il diritto ai Pacs o di riconoscere le coppie di fatto. Se si potesse votare il quel senso io voterei contro.
Una municipalità ha però il dovere di sostenere in tutte le sue forme i diritti dei propri cittadini per quanto attiene le poche competenze dirette di un comune. Applichiamo queste e vedremo che senza troppo clamore molti dei problemi di cui oggi si parla spesso a sproposito sarebbero risolti e superati senza che nessuno si stracci le vesti.
LORENZO CROCE
candidato nuovo psi
elezioni comunali di milano 2006
per contatti 3478883546

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 11:47

mananza di democrazia

Lunedì sera in Via Oglio si è svolto un dibattito intervista tra i candidati presidente al consiglio di zona 4.

L’incontro iè uno dei tanti esempi di un’intenzionale disinformazione ai danni degli elettori perché sono stati invitati solo due dei cinque candidati presidenti al consiglio di zona 4.

 La redazione di Quattro, organizzatrice dell’evento, alla nostra richiesta di partecipazione, ha risposto che  il confronto è tra “i rappresentanti delle forzr[1] politiche presenti in consiglio di zona e in consiglio comunale”.

Risposta quantomeno discutibile perché già queste forze hanno spazi maggiori delle altre e forse la gente avrebbe più bisogno di sentire nuove proposte.

Inoltre uno dei due candidati è rappresentante della rosa nel pugno, gruppo non presente alle scorse elezioni comunali e quindi neanche in Consiglio Comunale.

In realtà ciò serve a non dare spazio agli altri 3 candidati, del Partito Umanista appunto, della lista Gaiardoni e dei Socialisti Liberaldemocratici.

 

Il tutto è reso ancora più grave dalla recidiva perchè già nel 1999 in Via Oglio era stato organizzato un simile incontro escludendo il candidato del Partito Umanista.

Infine, dato che la direttrice responsabile di Quattro è anche capolista al cdz della lista Ferrante, ci chiediamo anche quanto ci sia un conflitto di interessi in tutto ciò, poiché nello scorso numero avevano già dedicato una pagina a testa ai due candidati presenti stasera, citando solo il nome delle altre liste.


Un atteggiamento che ci potremmo quindi aspettare dalle destre, ma che ci stupisce da quella che si definisce una lista di sinistra che, ricordiamo, dovrebbe battersi per dare pari opportunità e difendere i diritti delle minoranze.

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 08:53

Via Valtellina e dintorni

La situazione venutasi a creare in via Valtellina e dintorni è divenuta del tutto insostenibile per gli abitanti del quartiere.
Questa frase non deve sembrare strumentale ai soli fini elettorali.
Questa affermazione, al contrario, è frutto di una conoscenza storica del problema.
Sin da prima del 1997, anno poi di apertura dell’Alcatraz, io e tutto il gruppo consiliare della ex-zona 7, allora Dergano-Bovisa, abbiamo contrastato tale progetto fino a bloccare i lavori e rinviare l’apertura stessa.
E’ stata cambiata la destinazione d’uso, prima adibita a ribalta e trasporti, senza considerare l’impatto che un locale del genere avrebbe portato.
Nessun amministratore di allora ha voluto considerare che non bastava cambiare l’utilizzo dello spazio senza considerare la mancanza delle infrastrutture circostanti a garanzia degli abitanti e senza considerare la densità di popolazione dell’area.
Non sono stati realizzati parcheggi, e tanto meno le strisce blu per i residenti, e a risposta del disagio della cittadinanza é stata autorizzata l’apertura di ulteriori locali.
Inoltre, essendo Presidente della P.A. CROCE VIOLA MILANO, che ha sede a poche decine di metri da via Valtellina, la prima cosa che mi viene in mente, anche perché realmente accaduto, che se un abitante ha bisogno di un soccorso immediato per l’equipaggio della lettiga raggiungere la destinazione indicata, è praticamente quasi impossibile e non sicuramente per colpa dell’equipaggio, ma per il caos che vige in tali vie.
Il traffico, la mancanza di parcheggi, “obbligano” in modo incivile, i frequentatori di questi locali a sostare davanti i carrai e a fianco alle discese per gli handicappati.
Ritengo che divertirsi sia giusto, ma ritengo anche che l’amministrazione debba avere dei seri piani considerando l’impatto ambientale che questi spazi possono avere sul territorio.
Ho iniziato la  battaglia anni fa in Consiglio di Zona, pur sapendo i limiti che questa Istituzione ha, ed intendo proseguire questa mia battaglia in luogo che qualche frutto lo può dare per gli abitanti di via Valtellina e per Milano.
Cambiare il governo della città per una politica sensata sul territorio  come il programma del candidato sindaco Ferrante propone è possibile.
Vi chiedo quindi di sostenere me in qualità di consigliere comunale e Ferrante come Sindaco.

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 08:51

Piazzale Maciachini per il benessere dei suoi abitanti

Gli di piazzale Maciachini e  vie dei dintorni, vivono tutti i giorni il disagio del traffico intenso, il pericolo dell’inquinamento atmosferico, il disturbo dei rumori, e una percezione di insicurezza.

Il Piazzale e le vie limitrofe, vedono  l’incrociarsi del traffico privato e pubblico che spesso genera ingorghi e ristagno nell’atmosfera di sostanze inquinanti. La tramvia n° 4 (ironicamente chiamato il Bruco Verde)
genera rumori  molesti, percepibili da chi abita nel perimetro del piazzale.
Il  passaggio dei tir e autoarticolati aggrava ancor più sia l’inquinamento atmosferico, sia quello acustico. La cronica carenza di parcheggi, determina per i residenti, un ulteriore e gravoso disagio nella ricerca di una collocazione al proprio autoveicolo.
Il complesso di queste situazioni è da considerarsi ancor più grave vista la presenza di due scuole materne e di una scuola elementare frequentate da un numero considerevole di bambini nel perimetro della piazza.
Inoltre la scarsa visibilità di vigili urbani e delle forze dell’ordine abbandona i cittadini  alla percezione di una sostanziale insicurezza. Non ultima la tenue illuminazione serale e notturna impedisce di vivere, nelle ore meno trafficate, il sollievo di una passeggiata protetti almeno dalla reciproca attenzione dei cittadini e da lampioni che permettano di vedersi in faccia.
Che fare?
Io, in Comune, e gli eletti in C.D.Z. 9 nella lista dell’Ulivo si impegnano, come hanno fatto finora, a richiedere con forza e impegno interventi su  Piazzale Maciachini, considerando prevalenti i bisogni dei cittadini e la qualità della loro vita.
TRAFFICO, INQUINAMENTO & SOSTA  per la salvaguardia della salute
  • Verrà richiesto al Comune di  Milano di intervenire sulla deviazione del traffico pesante diretto verso le tangenziali, al fine di diminuire l’inquinamento;
  • di regolamentare, entro limiti orari, le operazioni di carico,  scarico e sosta dei veicoli commerciali.
  • di portare a termine rapidamente i lavori del parcheggio di interscambio ATM (via Valassina angolo viale marche) riservando una quota di posti auto ai residenti.
VIVIBILITÀ  & ARREDI URBANI  per restituire la piazza alla vita dei suoi abitanti
  • Si proporrà la riqualificazione e la manutenzione degli spazi verdi;
  • la creazione di arredi urbani rivolti ad anziani, bambini e genitori attraverso la piantumazione di nuovi alberi,  l’allestimento di nuove panchine e di un parco giochi sopra il parcheggio di interscambio;
  • Verrà sollecitata una più costante e accurata pulizia dei marciapiedi e degli spazi versi.
  • Si proporrà il coinvolgimento delle associazioni del volontariato per l’ambiente nella progettazione degli spazi attraverso lo strumento di un concorso 
  • Si coinvolgeranno le scuole, gli insegnanti e gli alunni nella creazione di una segnaletica per la salvaguardia del verde e per l’educazione alla pulizia degli spazi comuni.
SICUREZZA  & SOCIALITÀ  per ridare agli abitanti  fiducia e occasioni di incontro 
  • Verrà richiesto al Comune di  Milano di intervenire sull’illuminazione della piazza e delle vie laterali, al fine di garantire agli abitanti una maggiore sicurezza e utilizzo degli spazi verdi della piazza;
  • Verrà richiesto alle forze dell’ordine e alla polizia locale di predisporre un presidio stabile nella convergenza Maciachini / Imbonati , anche in forma di Guardiola della sicurezza.
Questi obiettivi saranno il tema conduttore degli interventi dei consiglieri eletti nella lista dell’Ulivo sia in zona e ancor di più in Comune, saranno perseguiti attraverso il coinvolgimento dei cittadini e per mezzo di un confronto tra le diverse forze politiche centrato sui progetti concreti che possano restituire benessere e qualità alla vita ai cittadini.
IL 28 E 29 MAGGIO 2006
ALLE ELEZIONI DEL CONSIGLIO
COMUNALE DI MILANO
Barra il simbolo dell’Ulivo e scrivi BRANCA
Sulla scheda AZZURRA

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 00:47

1 Festival della Canzone Lombarda

In atmosfera lombarda, con le vallette in costume della nostra terra, abbiamo varato il
“1 Festival della Canzone Lombarda�

Si è svolto mercoledì 10 maggio ’06 presso il Teatro Rosetum di Milano il “1^FESTIVAL della CANZONE LOMBARDA�.
La manifestazione, organizzata dal Centro Culturale Roberto Ronchi, ha ottenuto un ottimo successo di pubblico.
È stata di qualità grazie ai 18 concorrenti, tutti bravissimi, che hanno partecipato.
L’Associazione ringrazia il Coro 2000, la scuola milanese e la coordinatrice della Scuola Milanese Anna Maria Paganini Fumagalli che ha presentato il Festival con bravura.
Tutti i concorrenti hanno parlato attraverso il canto e la musica della nostra terra Lombarda.
L’Associazione ringrazia l’Assessore alla Cultura ed alle identità della Regione Lombardia Dott. Ettore Albertoni per il varo di questa manifestazione che si svolgerà regolarmente ogni anno.
A tutti i partecipanti è stata data una targa ricordo riproducente il Duomo di Milano, il logo dell’Associazione e la manifestazione.
Ha vinto il Cantante Gigi Pellegrini con un testo di L. Carcano e musica di C. Merli dal titolo “COME L’ERA BELL�
Qui di seguito il testo:

E tusscoss el cambia con l’andà dèl temp.
La se trasforma la città,
i cà vègg diventen monument che rèsten lì domà per rigordà
come l’era bèll Milan quand l’era anmò di milanes.
El savor dèl temp lontan, ormai sparii sòtta al talent
dèl progrèss in moviment,
se vòlta nanca indree per ben vardà i magagn
Giò pertèrra su la vèggia strada che la cambia la soa direzion.
Col progrèss che l’è mai quiètt, confus dent de sto rebelòtt,
sèmm content de podè vègh almen di bèi rigòrd.

El rigòrd de l’aria nètta, el profùmm d’ona michètta,
anmò calda, l’hann sfornada dal prestin su la contrada.
El progress d’allora l’era el sbarlus di lampedin
dent de l’ombra de la sera, per dispètt di vègg lumin.

Ma la roeuda la taccaa girà a ona velocità che fa impression
e i scopèrt se mètten’dree a scappà vèrs on traguard
d’on’altra dimension,
tutta fada su i misur d’on mond smanios de novità.
Ma gh’è on moster subit pront, faa de cement e de catramm,
Tant el spera de sarà Milan in d’ona gabbia, come ‘na preson,
tutta insèma ai monument e ai cà, domà, per esaltà l’astrusità
e per ben imbottiglià quell che nun gh’emm anmò de bèll.
sta gran smania dèl progress…. Per nun a l’è regrèss!

L’era bell Milan quand l’era anmò di milanes.

Traduzione

COME ERA BELLO

E tutto cambia con l’andare del tempo,
si trasforma la città.
Le vecchie case diventano monumenti che restano lì solo
per ricordare
Come era bella Milano quando era ancora dei milanesi.
Il sapore del tempo lontano, ormai sparito sotto al talento
del progresso in movimento, non si volta neanche indietro
per ben guardare
gli errori giù per terra sulla vecchia strada che cambia la
sua direzione.
Col progresso che non è mai quieto, confuso in questa confusione,
siamo contenti di poter avere almeno dei bei ricordi.

Il ricordo dell’aria pulita, il profumo del pane,
ancora caldo, l’hanno sfornato dal panettiere sulla contrada.
Il progresso di allora era il luccichio delle lampadine
nell’ombra della sera, per dispetto ai vecchi lumini.

Ma la ruota ha iniziato a girare a una velocità che fa impressione
e le scoperte stanno scappando verso un traguardo di un’altra
dimensione,
tutta fatta su misura di un mondo voglioso di novità.
Ma c’è un mostro subito pronto, fatto di cemento e di catrame,
che spera di chiudere Milano in una gabbia, come una prigione,
tutto insieme ai monumenti e alle case, solo per esaltare l’estrosità
e per ben imbottigliare quello che abbiamo ancora di bello.
Questa gran voglia del progresso …. per noi è regresso!

Era bello Milano quando era ancora dei milanesi.

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 00:39

parco delle cave: Polmone per la città.

DIFENDERE L'AMBIENTE

Difendere il nostro territorio (quello della Zona 7 è di particolare pregio) dalle varie espressioni della violenza ambientale: spaccio di droga, discariche abusive, usi incongrui, cementificazioni stravolgenti.

L'ultima battaglia, contro le cementificazioni stravolgenti, è in corso per contrastare il Piano Integrato di Intervento Pompeo Marchesi Taggia, di cui la cittadinanza non è stata informata.
- Non è un Piano Integrato di Intervento come tanti altri: è una spropositata cemetificazione (112.000 mc) a venticinque metri dall'oasi naturalistica del Parco delle Cave, contro le attuali poche migliaia di mc dell'area dismessa presa a pretesto per la variante del Piano Regolatore.
- Sono 4 corpi enormi per altezza e larghezza: viaggiano su un altezza quasi costante di mt 28.5 (altezza standard di una casa di 9 piani) per il resto a 25 mt (altezza standard di una casa di 8 piani) con l'aggravante di una sezione di ben 22 mt (in orizzontale, una casa di sette piani: più del doppio di un normale palazzo nel quartiere) per 4 enormi corpi su un fronte complessivo di oltre 300 mt, inframmezzato da un enorme parcheggio centrale di 6.000mq con 600-700 auto in movimento a pochi metri dalle aree più preziose che caratterizzano il Parco (il simbolo del Comitato di Salvaguardia è realizzato da una foto del 1994 dell'oasi naturalistica della Cava Casati su cui oggi incombe il Piano Integrato di Intervento Pompeo Marchesi Taggia).
- Nelle sedi istituzionali dell'iter burocratico (Consiglio di Zona 7 - Giunta e Consiglio comunale, ecc) non sono mai stati mostrati gli ALZATI TRIDIMENSIONALI in relazione al territorio su cui si sviluppa e questo significa non aver valutato tutti gli aspetti della cementificazione.
- Il rischio concreto è un irreversibile “effetto emulazione� di tutte le aree industriali adiacenti (non prossime come questa) a essere riconvertite in fantastici appartamenti vicini al parco.
- L'approvazione di questo PII sta già scatenando un ribaltamento degli equilibri nel parco: anche le aree agresti medievale di Cascina Linterno, sono state recentemente escluse, dal Parco delle Cave, in una delibera della Zona 7.

Lunedì, 22 Maggio, 2006 - 23:56

bastioni sotto tiro

albertini voleva fare della cerchia dei bastioni una via di scorrimento veloce (ci sono cento -contati- attraversamenti pedonali, ma per lui non fa nulla); la moratti pensa di fare una autostrada sotterranea (ma dove si esce, dentro le case?). la prima idea è stata abbandonata, la seconda seguirà la stessa fine, probabilmente: ma allora, perchè dirle e sprecar soldi per studiarle? circa l'aumento dei mezzi pubblici e la riduzione delle auto in centro, nulla. forse verrà loro in mente di fare una sopraelevata, sui bastioni (e spero di non avergli dato un'idea). 

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