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Il Blog di Nadia Branca | www.partecipaMi.it
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Martedì, 23 Maggio, 2006 - 23:43

Sarpi: sconosciuto a destra

Secondo la candidata presidente del centrodestra in zona 1, Goren Monti di Forza Italia, in via paolo sarpi e limitrofe non vi sono problemi, tant'è che tutto dovrà rimenere così, commercio all'ingrosso compreso. La candidata non conosce il quartiere (e passi); ma non conosce neppure il commercio all'ingrosso, che albertini e c. hanno lasciato proliferare, dimenticandosi di fare il piano del commercio. anche il tavolo istituzionale, ottenuto dopo anni di battaglie e apparso a novembre 2005 (serviva per cercare soluzioni possibili e condivise, coinvolgendo la comunità cinese) si è riunito solo due volte (una presa in giro). E' chiaro che il commercio all'ingrosso non può stare nel quartiere sarpi. è altrettanto chiaro che dopo anni di far nulla (del centrodestra della moratti) occorre trovare modi e anche incentivi per disincentivare e spostare l'ingrosso e ricostruire la vivibilità del quartiere. solo per la candidata presidente di cui sopra, sarpi è uno sconosciuto.

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 23:19

Cementificazione e inquinamento.

Ricevo dal territorio.

Convivere con lo smog. Questo sembra il destino di Milano, che nello scorso inverno si è trovata ad affrontare livelli di inquinamento tra i più alti d'Europa. Secondo gli studi dell'Istituto dei tumori, è in atto una “strage invisibile� causata dall'inquinamento delle polveri sottili. In Italia, la Lombardia ha la più grande superficie urbanizzata in rapporto al territorio (10,4%). È quindi sacrosanto il diritto a respirare aria pulita, bene primario prodotto dalla fotosintesi, che migliora in modo naturale salvaguardando e ampliando le aree verdi; ma questo diritto viene violato, a volte ignorato e le rare oasi urbane di Milano, molto in fondo nella graduatoria verde europea, sono oggetto di appetiti immobiliari che solo le istituzioni hanno il potere di contrastare.
È questo il caso del Parco delle Cave, dove incombe il PII (Piano d’Intervento Integrato) sull'area di via P. Marchesi e via Taggia, deliberato lo scorso 23 febbraio a Palazzo Marino con l'opposizione della Lega Nord.
Occorre precisare che nella sede istituzionale territoriale del Consiglio di Zona 7 era già stato dato un parere favorevole senza l'indispensabile valutazione di progetti tridimensionali e modelli in rilievo che illustrassero l’impatto paesaggistico e ambientale del PII Marchesi/Taggia.
Occorre aggiungere anche che le Controdeduzioni del Comune di Milano, che respingono le Osservazioni prodotte dalle Associazioni del Parco e descrivono il PII di “indubbia riqualificazione urbanistica ed ambientale rispetto allo stato attuale caratterizzato dalla presenza di diversi capannoni industriali� non precisano che il suddetto PII sostituisce l’attuale ridotta volumetria dell’area industriale dismessa (poche migliaia di mc) con 112.000 mc concentrati in un’area in prossimità di un’oasi naturalistica, due zone lacustri, due antichi fontanili (Misericordia e Marcione) con palazzi alti 28,5 mt, larghi 22mt, una profondità di circa 70 mt - per oltre 1.200 residenti e circa 600/700 auto - per un fronte di oltre 350 mt con un enorme parcheggio centrale e circolazione continua, con relativo inquinamento, di centinaia di autovetture in una viabilistica molto contorta e angusta, che potrebbe causare futuri sfondamenti del parco.
Se è vero che verrà costruito un asilo a standard qualitativo, è altrettanto vero che verrà edificato un centro commerciale alto 23,5 mt, tanto quanto un palazzo di sette piani, anche se nel quartiere esiste già un altro supermercato.
Nelle Controdeduzioni del Comune di Milano il documento recita testualmente:
“Si ritiene, in conclusione, che l’intervento riguardante il presente Programma rappresenti un’adeguata risposta all’esigenza del territorio, in un contesto residenziale e a forte vocazione ambientale".
Viene spontaneo domandarsi come un complesso edificatorio con una volumetria tanto spropositata e con il massimo Indice di utilizzazione territoriale, possa essere un'oggettiva risposta all’esigenza di qualità del territorio, in un contesto a forte vocazione ambientale...
Una dozzina d'anni fa, un analogo progetto, in un'area meno incombente sul Parco, era stato contrastato e vinto.
Le differenze rispetto al caso odierno, sono tutte in aggravio: l'attuale cubatura è maggiore, l'area edificabile è più vasta, la vicinanza al Parco oggi è diventata contiguità, non semplice prossimità.
La logica vorrebbe che anche questo progetto seguisse le stesse sorti del passato, e invece si è insinuato nei gangli giusti, studiato e commercializzato per metà ad edilizia privata e per metà ad edilizia convenzionata, superando indenne, senza il doveroso coinvolgimento dell'opinione pubblica, tutti i passaggi burocratici...
Fatalmente, dovremo dimenticare per sempre il Parco delle Cave per cui abbiamo lottato e in cui abbiamo creduto: la colata di cemento che si ergerà a barriera di un quartiere, lascerà senza fiato la cittadinanza ignara che chiederà di organizzare petizioni e presidi... quando sarà ormai impossibile fermarlo.Naturalmente aumenterà esponenzialmente anche l’inquinamento…
Chi avrà il coraggio di fermare questo scempio?

Massimo de Rigo

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 13:46

Loro giocano alla guerra

 

 

Collisione in volo di due caccia militari ieri verso le 22,30 davanti alle coste della Sardegna, tra Muravera e San Vito. I due piloti sono riusciti a salvarsi grazie al seggiolino eiettabile.
Gli aerei dell'aeronautica italiana, due F-16, si sono scontrati mentre erano impegnati nell'esercitazione internazionale "Spring Slag 2006" nella base aerea di Decimomannu, nel cagliaritano. I piloti sono stati recuperati subito dopo l'incidente e stanno bene. Sono in corso gli accertamenti per scoprire le cause della collisione.

Loro giocano alla guerra, ma non lo fanno con i soldatini di piombo, di stagno o di plastica, come facevamo noi da bambini. Loro alla guerra giocano davvero. Non sono passati molti anni da quando la nostra Aeronautica militare, giocando alla guerra, massacrò un'intera scolaresca a Casalecchio di Reno. Ieri è andata meglio, e ci rallegriamo che i due piloti siano usciti vivi da un incidente che non doveva accadere. Ma tra le righe non possiamo non notare che un F16 costa, a secondo dell'allestimento, tra 500 milioni e un miliardo di Euro. Tra 1.000 e 2.000 miliardi di lire.

Ovvero, per capirci, ieri nel cielo della Sardegna il bilancio dello stato ha avuto un danno pari fino alla metà del costo del fantomatico ponte sullo stretto di Messina o pari allo stipendio annuale di 150.000 operai o comprare dosi di vaccino antitubercolosi per tutti i bambini del mondo e mi si scusi l'ingenuità. Ma loro preferiscono giocare alla guerra. E' ora di capire cosa vuol fare il neo-ministro Parisi. Un buon inizio sarebbe NON sostituire i due F16 distrutti ieri per giocare alla guerra.

 

 

Gennaro  Carotenuto 

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 13:00

Incontro pubblico con “Usciamo dal Silenzio�

Incontro pubblico con
“Usciamo dal Silenzio�
Elezioni Comune di Milano

Mercoledì 24 maggio ore 21.00
Società Umanitaria - Via Daverio 7, Milano

Un incontro felice tra il Partito Umanista e Usciamo dal Silenzio, movimento di donne nato il 29 novembre che ha portato in piazza a febbraio un fiume di donne e uomini per difendere la 194.
Usciamo dal Silenzio ha proposto un documento da far sottoscrivere ai candidati delle comunali di Milano. Il Partito Umanista lo sottoscrive senza nessuna difficoltà in quanto tutti i punti coincidono perfettamente con il proprio programma e i principi. Il partito infatti presenta una lista per il consiglio comunale a maggioranza femminile e due su tre candidati sindaci donna tra Milano, Roma e Torino. Nel programma inoltre propone di difendere la 194 e il diritto di scelta della donna, il registro delle unioni civili e l'intervento pubblico nell'assistenza sociale.
Valerio Colombo, candidato Sindaco afferma che “è una vergogna che una città che si vuole dare il nome di Capitale Europea carichi sulla metà femminile della popolazione tutto l'onere dell'assistenza sociale per quanto riguarda bambini, anziani e disabili, per non parlare delle discriminazioni sul lavoro e nella politica: è urgente che a Milano si inizi una vera politica di supporto alla questione femminile anche con interventi che riducano il livello di precarietà�.
Franca Banti, capolista del Partito Umanista alle elezioni comunali di Milano interverrà all'incontro illustrando le proposte della lista per rispondere alle richieste delle donne per un futuro più civile e vivibile della città.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Partito Umanista Milano
Claudia Comolli
Cell. 335 1851125 e-mail: ufficiostampa@pumilano.it
Franca Banti
cell. 3357792718 e-mail: segr.stampa@partitoumanista.it

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 12:56

Incontro pubblico con “Usciamo dal Silenzio�

Incontro pubblico con
“Usciamo dal Silenzio�
Elezioni Comune di Milano

Mercoledì 24 maggio ore 21.00
Società Umanitaria - Via Daverio 7, Milano

Un incontro felice tra il Partito Umanista e Usciamo dal Silenzio, movimento di donne nato il 29 novembre che ha portato in piazza a febbraio un fiume di donne e uomini per difendere la 194.
Usciamo dal Silenzio ha proposto un documento da far sottoscrivere ai candidati delle comunali di Milano. Il Partito Umanista lo sottoscrive senza nessuna difficoltà in quanto tutti i punti coincidono perfettamente con il proprio programma e i principi. Il partito infatti presenta una lista per il consiglio comunale a maggioranza femminile e due su tre candidati sindaci donna tra Milano, Roma e Torino. Nel programma inoltre propone di difendere la 194 e il diritto di scelta della donna, il registro delle unioni civili e l'intervento pubblico nell'assistenza sociale.
Valerio Colombo, candidato Sindaco afferma che “è una vergogna che una città che si vuole dare il nome di Capitale Europea carichi sulla metà femminile della popolazione tutto l'onere dell'assistenza sociale per quanto riguarda bambini, anziani e disabili, per non parlare delle discriminazioni sul lavoro e nella politica: è urgente che a Milano si inizi una vera politica di supporto alla questione femminile anche con interventi che riducano il livello di precarietà�.
Franca Banti, capolista del Partito Umanista alle elezioni comunali di Milano interverrà all'incontro illustrando le proposte della lista per rispondere alle richieste delle donne per un futuro più civile e vivibile della città.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Partito Umanista Milano
Claudia Comolli
Cell. 335 1851125 e-mail: ufficiostampa@pumilano.it
Franca Banti
cell. 3357792718 e-mail: segr.stampa@partitoumanista.it

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 12:46

ECCO I MIEI IMPEGNI CONCRETI PER ANIMALI ED AMBIENTE

LORENZO CROCE
VIA ROMA 62
PREGNANA MILANESE
20010 PREGNANA
LETTERA APERTA ALLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE  MILANESE ED AGLI ANIMALISTI INDIPENDENTI.
MILANO: PATTI CHIARI PER UN IMPEGNO PRECISO A FAVORE DEGLI ANIMALI
Cara Amica
Caro Amico
Molti di voi saputo della mia candidatura nelle file del nuovo Psi mi hanno chiesto come mai la scelta di un animalista è caduta su una lista che stà nel centro destra ma soprattutto che fine ha fatot il progetto della lista Animalista-Ambientalista.
Premesso che il progetto non è affatto tramontato e che nei prossimi giorni passate le elezioni quasivlgia sia il risultato personale lavoreremo per la costruzione del movimento politico animalista prendendo contatto anche con il partito animalista europeo di roma, la scelta di non presentare nostre liste di di concentrare tutto nella mia candidatura nasce dal fatto cheil moltiplicarsi delle liste ha di fatto ridotto al lumicino le speranze di avere un'animalista indipendente in consiglio comunale se avessimo deciso di correre da soli o con la nostra lista.
La scelta dell'accordo tecnico, perchè solo di accordo tecnico si tratta, con il nuovo psi è strategica che ci permette di partire da un discetro numero di consensi ottenuti da quella lista e di lavorare per entrare in consiglio comunale sommando i nostri voti con quelli della lista socialista.
Spiegato il tecnicismo che stà alla base di questa scelta, ora vi invito a una riflessione concreta che vada oltre qualsiasi ostacolo e divisione del nostro essere movimentisti ed animalisti perchè è fondamentale per il movimento animalista milanese essere presente in consiglio comunale con almeno due espoenti, uno nel centro sinistra eletto dai verdi e uno nel centro destra con lo scopo chiaro e preciso di lavorare insieme a favore degli animali.
Io non mi nascondo le forti difficoltà, dovute anche alla scelta di non spendere una lira per la mia campagna elettorale di arrivare a far passare il messaggio della mia candidatura ed è per questo che mi serve una mano da voi, da tutti voi a far girare questa lettera.
Vi chiedo uno sforzo comune oltre gli steccati ideologici e politici nel sostenere la mia candidatura in maniera concreta. Il voto personale serve anche a dimostrare la forza di tutto il movimento animalista milanese non tutto schierato a sinistra, per entrare a palazzo Marino servono 700 voti .
Ovviamente il mio impegno sarà preciso e concreto lavorando innanzitutto per il bene degli animali ed è per questo che in maniera molto chiara mi impegno con voi fin da adesso a promuovere e lavorare su alcuni punti specifici programmatici sui quali chiedo oggi il vostro consenso e domani il vostro giudizio.
1 CREAZIONE ASSESSORATO UNICO ALL'AMBIENTE E DIRITTI ANIMALI
come punto fondamentale di qualsiasi attività di difesa degli animali e istituzionalizzazione della consulta delle associazioni animaliste
2 CREAZIONE UFFICIO DIRITTI ANIMALI
3 CREAZIONE DI UN PRONTO SOCCORO ED AMBULANZA PER ANIMALI FERITI
disponibile 24 ore al giorno
4 INCENTIVAZIONE ALLA STERILIZZAZIONE GRATUITA DI CANI E COLONIE FELINE
5 INTRODUZIONE DEL SERVIZIO DI GUARDIE ZOOFILE E RICONOSCIMENTO DEL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO ANIMALISTE
6 COSTRUZIONE DEL NUOVO GATTILE – CANILE COMUNALE E DEL CANILE SANITARIO tenendo  conto delle richieste avanzate dalle associazioni in merito alla qualità della vita animale ed in merito agli orari del servizio
7 DIFENSORE CIVICO DEGLI ANIMALI attraverso la figura di un avvocato da affiancare al garante della tutela degli animali
8 REALIZZAZIONE DEL CIMITERO PER ANIMALI
Su questi punti e su questi presupposti chiedo il vostro consenso elettorale. Per votarmi basta barrare il simbolo del nuovo psi e scrivere sulla scheda il nome CROCE o LUPI
Per qualsivoglia chiarimento chiamami pure al 3478883546
Saluti Animalisti
Lorenzo Croce
ellecroce@tiscali.it
3478883546
Martedì, 23 Maggio, 2006 - 12:43

COPPIE DI FATTO? MA E' GIA POSSIBILE REGISTRARLE NEI COMUNI.

COMUNICATO STAMPA
I PACS? UN FINTO PROBLEMA.
NEI COMUNI DI FATTO E' GIA POSSIBILE REGISTRARE LE COPPIE DI FATTO.
Basterebbe leggere i regolamenti dell'anagrafe comunale, per scoprire che le coppie di fatto già a livello anagrafico possono essere registrate nei comuni e non solo possono anche avere lo stato di famiglia in comune.
Certo rispetto ai Pacs o ai vari progetti di riconoscimento delle coppie di fatto di cui sentiamo parlare oggi è un'altra cosa, ma non riesco a capire la discussione sulle competenze comunali in merito al riconoscimento di queste coppie non sposate e questo a prescindere che si tratti di coppie omosessuali o eterosessuali.
Il problema a livello comunale è amministrativo, si tratta di avere il riconoscimento del medesimo stato di famiglia, e al massimo di avere alcune possibilità per accedere alle graduatorie delle case popolari o per altre assegnazioni comunali in materia di famiglia o di tutela dei minori o di diritto scolastico o sociosanitario.
Alcuni comuni italiani hanno deciso di realizzare i cosi detti "registri delle affettività" dove le coppie non sposate possono iscriversi, una specie di registro delle unioni di fatto. Ma di per se questo registro non ha alcun valore, cosi come non hanno valore legale le unioni omosessuali o altre simili iniziative.
Se vogliamo davvero tutelare le coppie di fatto, nei diritti per quanto attiene le competenze della municipalità è sufficente applicare alla lettera le normative e le leggi esitenti.
Personalmente pur essendo assolutamente favorevole alla famiglia vera e propria basata sul matrimonio non ho nulla in contrario alle coppie di fatto, sono una realtà che esite su vasta scala e pone delle questioni importati quali il diritto alla casa o il diritto alla comune residenza.
Iniziamo da qui, con il pubblicizzare i diritti di anagrafe che sono acquisiti, spetterà poi al comune stabilire di dare alle coppie di fatto il diritto di prelazione per esempio nell'assegnazione delle case popolari o comunali anche se non vi sono figli a carico.
Personalmente propongo in maniera molto semplice l'applicazione del diritto di residenza comune e con questo attraverso le delibere di consiglio comunale il riconoscimento di quei diritti elementari che sono di riferimento delle comunità locali da allargare alle coppie di fatto.
Non è un primo passo verso i pacs è uno sminare una situazione di cui spesso si parla senza giusta cognizione di causa. Un comune non ha potere di riconoscere il diritto ai Pacs o di riconoscere le coppie di fatto. Se si potesse votare il quel senso io voterei contro.
Una municipalità ha però il dovere di sostenere in tutte le sue forme i diritti dei propri cittadini per quanto attiene le poche competenze dirette di un comune. Applichiamo queste e vedremo che senza troppo clamore molti dei problemi di cui oggi si parla spesso a sproposito sarebbero risolti e superati senza che nessuno si stracci le vesti.
LORENZO CROCE
candidato nuovo psi
elezioni comunali di milano 2006
per contatti 3478883546

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 11:47

mananza di democrazia

Lunedì sera in Via Oglio si è svolto un dibattito intervista tra i candidati presidente al consiglio di zona 4.

L’incontro iè uno dei tanti esempi di un’intenzionale disinformazione ai danni degli elettori perché sono stati invitati solo due dei cinque candidati presidenti al consiglio di zona 4.

 La redazione di Quattro, organizzatrice dell’evento, alla nostra richiesta di partecipazione, ha risposto che  il confronto è tra “i rappresentanti delle forzr[1] politiche presenti in consiglio di zona e in consiglio comunale”.

Risposta quantomeno discutibile perché già queste forze hanno spazi maggiori delle altre e forse la gente avrebbe più bisogno di sentire nuove proposte.

Inoltre uno dei due candidati è rappresentante della rosa nel pugno, gruppo non presente alle scorse elezioni comunali e quindi neanche in Consiglio Comunale.

In realtà ciò serve a non dare spazio agli altri 3 candidati, del Partito Umanista appunto, della lista Gaiardoni e dei Socialisti Liberaldemocratici.

 

Il tutto è reso ancora più grave dalla recidiva perchè già nel 1999 in Via Oglio era stato organizzato un simile incontro escludendo il candidato del Partito Umanista.

Infine, dato che la direttrice responsabile di Quattro è anche capolista al cdz della lista Ferrante, ci chiediamo anche quanto ci sia un conflitto di interessi in tutto ciò, poiché nello scorso numero avevano già dedicato una pagina a testa ai due candidati presenti stasera, citando solo il nome delle altre liste.


Un atteggiamento che ci potremmo quindi aspettare dalle destre, ma che ci stupisce da quella che si definisce una lista di sinistra che, ricordiamo, dovrebbe battersi per dare pari opportunità e difendere i diritti delle minoranze.

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 08:53

Via Valtellina e dintorni

La situazione venutasi a creare in via Valtellina e dintorni è divenuta del tutto insostenibile per gli abitanti del quartiere.
Questa frase non deve sembrare strumentale ai soli fini elettorali.
Questa affermazione, al contrario, è frutto di una conoscenza storica del problema.
Sin da prima del 1997, anno poi di apertura dell’Alcatraz, io e tutto il gruppo consiliare della ex-zona 7, allora Dergano-Bovisa, abbiamo contrastato tale progetto fino a bloccare i lavori e rinviare l’apertura stessa.
E’ stata cambiata la destinazione d’uso, prima adibita a ribalta e trasporti, senza considerare l’impatto che un locale del genere avrebbe portato.
Nessun amministratore di allora ha voluto considerare che non bastava cambiare l’utilizzo dello spazio senza considerare la mancanza delle infrastrutture circostanti a garanzia degli abitanti e senza considerare la densità di popolazione dell’area.
Non sono stati realizzati parcheggi, e tanto meno le strisce blu per i residenti, e a risposta del disagio della cittadinanza é stata autorizzata l’apertura di ulteriori locali.
Inoltre, essendo Presidente della P.A. CROCE VIOLA MILANO, che ha sede a poche decine di metri da via Valtellina, la prima cosa che mi viene in mente, anche perché realmente accaduto, che se un abitante ha bisogno di un soccorso immediato per l’equipaggio della lettiga raggiungere la destinazione indicata, è praticamente quasi impossibile e non sicuramente per colpa dell’equipaggio, ma per il caos che vige in tali vie.
Il traffico, la mancanza di parcheggi, “obbligano” in modo incivile, i frequentatori di questi locali a sostare davanti i carrai e a fianco alle discese per gli handicappati.
Ritengo che divertirsi sia giusto, ma ritengo anche che l’amministrazione debba avere dei seri piani considerando l’impatto ambientale che questi spazi possono avere sul territorio.
Ho iniziato la  battaglia anni fa in Consiglio di Zona, pur sapendo i limiti che questa Istituzione ha, ed intendo proseguire questa mia battaglia in luogo che qualche frutto lo può dare per gli abitanti di via Valtellina e per Milano.
Cambiare il governo della città per una politica sensata sul territorio  come il programma del candidato sindaco Ferrante propone è possibile.
Vi chiedo quindi di sostenere me in qualità di consigliere comunale e Ferrante come Sindaco.

Martedì, 23 Maggio, 2006 - 08:51

Piazzale Maciachini per il benessere dei suoi abitanti

Gli di piazzale Maciachini e  vie dei dintorni, vivono tutti i giorni il disagio del traffico intenso, il pericolo dell’inquinamento atmosferico, il disturbo dei rumori, e una percezione di insicurezza.

Il Piazzale e le vie limitrofe, vedono  l’incrociarsi del traffico privato e pubblico che spesso genera ingorghi e ristagno nell’atmosfera di sostanze inquinanti. La tramvia n° 4 (ironicamente chiamato il Bruco Verde)
genera rumori  molesti, percepibili da chi abita nel perimetro del piazzale.
Il  passaggio dei tir e autoarticolati aggrava ancor più sia l’inquinamento atmosferico, sia quello acustico. La cronica carenza di parcheggi, determina per i residenti, un ulteriore e gravoso disagio nella ricerca di una collocazione al proprio autoveicolo.
Il complesso di queste situazioni è da considerarsi ancor più grave vista la presenza di due scuole materne e di una scuola elementare frequentate da un numero considerevole di bambini nel perimetro della piazza.
Inoltre la scarsa visibilità di vigili urbani e delle forze dell’ordine abbandona i cittadini  alla percezione di una sostanziale insicurezza. Non ultima la tenue illuminazione serale e notturna impedisce di vivere, nelle ore meno trafficate, il sollievo di una passeggiata protetti almeno dalla reciproca attenzione dei cittadini e da lampioni che permettano di vedersi in faccia.
Che fare?
Io, in Comune, e gli eletti in C.D.Z. 9 nella lista dell’Ulivo si impegnano, come hanno fatto finora, a richiedere con forza e impegno interventi su  Piazzale Maciachini, considerando prevalenti i bisogni dei cittadini e la qualità della loro vita.
TRAFFICO, INQUINAMENTO & SOSTA  per la salvaguardia della salute
  • Verrà richiesto al Comune di  Milano di intervenire sulla deviazione del traffico pesante diretto verso le tangenziali, al fine di diminuire l’inquinamento;
  • di regolamentare, entro limiti orari, le operazioni di carico,  scarico e sosta dei veicoli commerciali.
  • di portare a termine rapidamente i lavori del parcheggio di interscambio ATM (via Valassina angolo viale marche) riservando una quota di posti auto ai residenti.
VIVIBILITÀ  & ARREDI URBANI  per restituire la piazza alla vita dei suoi abitanti
  • Si proporrà la riqualificazione e la manutenzione degli spazi verdi;
  • la creazione di arredi urbani rivolti ad anziani, bambini e genitori attraverso la piantumazione di nuovi alberi,  l’allestimento di nuove panchine e di un parco giochi sopra il parcheggio di interscambio;
  • Verrà sollecitata una più costante e accurata pulizia dei marciapiedi e degli spazi versi.
  • Si proporrà il coinvolgimento delle associazioni del volontariato per l’ambiente nella progettazione degli spazi attraverso lo strumento di un concorso 
  • Si coinvolgeranno le scuole, gli insegnanti e gli alunni nella creazione di una segnaletica per la salvaguardia del verde e per l’educazione alla pulizia degli spazi comuni.
SICUREZZA  & SOCIALITÀ  per ridare agli abitanti  fiducia e occasioni di incontro 
  • Verrà richiesto al Comune di  Milano di intervenire sull’illuminazione della piazza e delle vie laterali, al fine di garantire agli abitanti una maggiore sicurezza e utilizzo degli spazi verdi della piazza;
  • Verrà richiesto alle forze dell’ordine e alla polizia locale di predisporre un presidio stabile nella convergenza Maciachini / Imbonati , anche in forma di Guardiola della sicurezza.
Questi obiettivi saranno il tema conduttore degli interventi dei consiglieri eletti nella lista dell’Ulivo sia in zona e ancor di più in Comune, saranno perseguiti attraverso il coinvolgimento dei cittadini e per mezzo di un confronto tra le diverse forze politiche centrato sui progetti concreti che possano restituire benessere e qualità alla vita ai cittadini.
IL 28 E 29 MAGGIO 2006
ALLE ELEZIONI DEL CONSIGLIO
COMUNALE DI MILANO
Barra il simbolo dell’Ulivo e scrivi BRANCA
Sulla scheda AZZURRA

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