Negli ultimi anni lo scenario delle luminarie di Natale a Milano è stato molto scarso, lontanissimi dalle culture nord-europee o nordamericane . Oramai quest'anno a questa data tutto è organizzato, si può in extremis fare qualche integrazione e comunque programmare qualcosa di meglio per il futuro?
Premesso che non ho relamente idea della risposta; qualcuno è a conoscenza di chi sono le aree che dovrebbero essere utilizzate per l'EXPO?
I terreni saranno espropriati, acquistati, affittati oppure saranno scambiati con altro?
Se dovesse esserci la necessita' di una bonifica sarà a carico del vecchio proprietario oppure di chi rileverà le aree?
Il Comune di Milano gestirà la cosa direttamente oppure attraverso una società? e se si sarà costituita da enti pubblici oppure mista con il privato?
I comuni interessati, oltre Milano, saranno coinvolti nell'organizzazione?
Saranno potenziate le infrastrutture ed i mezzi di trasporto per raggiungere l'EXPO?
Queste domando non vogliono in alcun modo essere polemiche (non sono contrario a priori alla candidatura) ma credo che le risposte possano servire a dimostrare la trasparenza dell'operazione.
Grazie
In tempi di smog e affini dispiace vedere che opere trentennali non vengano prese di petto e l'anello circolare della 90/91 non proceda, ancora tante le porzioni di città da sistemare, siamo lontanissimi dal vedere in questo percorso i bus viaggiare ad una velocità commerciale decente, il costo abnorme del servizio è generato da una infrastruttura incompleta capace di offrire un servizio che non può che essere scadente, e anche l'utenza ne soffre. Che Comune di Milano ed ATM si sveglino dal torpore che da decenni infesta quest'opera complementare importante del trasporto in sede protetta, polivalente perchè serve anche la mobilità dei mezzi di soccorso e polizia e le moto. Sindaco Moratti, possiamo aspettarci un suo interessamento? Riusciremo entro il 2015 EXPO a vedere conclusa anche questa opera?
Grazie, Alessia
Può capitare ogni tanto che per motivi di salute per recarsi in ospedale o in un centro medico, gli anziani siano obbligati a prendere il taxi, una maledizione per chi ha pensioni traballanti e già a metà mese comincia ad allungare brodi e minestre per arrivare a fine mese. Il costo dei taxi a Milano è folle (i taxisti dicono di no perchè loro non lo prendono), non c'è verso di liberalizzare nulla le corporazioni fanno il diavolo a quattro per impedirlo, e ci riescono sempre. Allora mi chiedo se un Comune civile non possa anche in via sperimentale, distribuire dei buoni-taxi per anziani in taglio da euro 5 (in carta non falsificabile), due al mese per anziano over 70 anni. Non è molto, e lo si capisce perfettamente, ma è un segnale, anche se minuscolo, di rispetto nella direzione giusta. Il welfare ragionato deve farsi più strada, se ci saranno più risorse disponibili in futuro si potrà rimodulare l'intervento affinchè possa essere più efficace. La cosa può essere realizzata/integrata anche con fondi privati, con sponsorizzazioni (banche, assicurazioni, imprese) che facciano convergere in un fondo gestito dal Comune liberalità che siano anche fiscalmente detraibili. Anche questo è un modo per fare visibile solidarietà. Con un poco di italiana fantasia si può fare qualcosa di nuovo e di utile per i nostri anziani. Proviamoci.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
Enrico Vigo, Milano.
Piove e sono subito allagamenti ovunque, proprio non si riescono a tenere puliti i tombini e ad allargare gli scoli dell'acqua aumentando anche la capienza delle condotte di scarico?
Le pendenze di strade e piazze vanno bene?
I sottopassi sono tutti in ordine dal punto di vista idraulico?
Ed il Seveso?
I canali scolmatori sono sufficienti?.
Mi da l'impressione che Milano difetti anche in cultura idraulica. Che il clima tenda a tropicalizzarsi (piovaschi forti e concentrati in poche ore) dovrebbe essere un aspetto culturale assimilato, i rimedi anche nuovi vanno pianificati.
Il Comune ha una mappatura delle aree disagiate? Ha un piano poliennale d'intervento?
Signora Sindaco Letizia Moratti il 2015 è vicino, aggiungiamo il capitolo sistemazione idraulica per non fare brutte figure, se nel 2015 dovesse piovere sarebbero guai seri, Milano oggi affoga quando piove, vogliamo farlo sapere al mondo?
Guardacaso propro ieri lo svincolo Fiera era inagibile ...
Dobbiamo affidarci a Beppe Grillo?
http://www.corriere.it/vivimilano/politica/articoli/2007/08_Agosto/29/consiglio_comunale.shtml
Manfredi Palmeri ha inviato una lettera ai 60 consiglieri
Consiglio, l'Albertini bis batte la Moratti
Berlusconi il più assente. Commissioni riunite meno di una volta al mese. Nell'ultimo anno il sindaco presente in aula non più di 20 volte
Un anno di Consiglio comunale sotto l'egida di Letizia Moratti: 83 sedute d'aula per 530 votazioni. Il più assenteista, ma ormai è una banalità, è Silvio Berlusconi presente a sole due sedute. Seguito da due esponenti di An e da uno di FI: Giovanni Bozzetti (42 su 83), Stefano Di Martino (60) e Fabrizio Di Pasquale (62). Ma nell'elenco ufficiale manca il sessantunesimo consigliere: Letizia Moratti. Non ci sono dati ufficiali, ma secondo le cronache di quest'anno, la presenza del sindaco in aula non supera le 20 sedute. Il presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri ha inviato una lettera ai 60 consiglieri. Contiene presenze, votazioni e riunioni delle Commissioni consiglieri nel primo anno di vita del «governo» Moratti. L'unico paragone — a spanne — è quello con il primo anno del secondo mandato Albertini: meno sedute di Consiglio comunale, ma molte più votazioni. Come dire la nuova giunta sta producendo meno delibere rispetto all'era Albertini.
Sfogliando gli elenchi non mancano le sorprese. Partiamo dalle Commissioni. La Commissione Casa e Demanio si è riunita 11 volte in un anno, meno di una volta al mese. Bassissima densità anche per la Commissione Bilancio e Lavoro: 16. Record invece per la Commissione Sviluppo del Territorio: 61 sedute. Più difficile interpretare i dati sulle presenze e le votazioni. Ai posti bassi della classifica si ritrovano molti consiglieri dell'opposizione. Prendiamo le votazioni: la Lista Ferrante ha tre suoi esponenti agli ultimi posti. Peggio di loro hanno fatto solo Berlusconi, Bozzetti, Matteo Salvini capogruppo della Lega e De Pasquale. Milly Moratti, Carlo Montalbetti e Davide Corritore hanno partecipato a poco più della metà delle votazioni. Ci possono essere mille giustificazioni. A partire dalla decisione di uscire dall'aula per strategie dell'opposizione — per ben 5 volte l'opposizione non ha risposto all'appello facendo cadere il numero legale perché la maggioranza non si era presentata in aula.
Ma allora diventa difficile spiegare perché altri esponenti del centrosinistra hanno una presenza al voto molto più alta. Come l'ulivista Comotti, il verde Baruffi, l'inossidabile Basilio Rizzo e il margheritino Andrea Fanzago e la capogruppo ulivista Marilena Adamo. Ai posti alti della classifica troviamo chiaramente il presidente del Consiglio comunale Palmeri. Ha partecipato a tutte le sedute e a tutte le votazioni. Seguito a ruota dall'azzurro Gianfranco Baldassarre. Buone le presenze dei capigruppo di maggioranza. Primo quello di An, Carlo Fidanza, secondo Pasquale Salvatore(Udc), terzo un po' staccato Giulio Gallera. Ultimo, ma molto indietro, Matteo Salvini (Lega). «A settembre — conclude Palmeri — presenterò un documento ancora più dettagliato perché sono dati utili per fini interni e doverosi per la città».
29 agosto 2007