
la polemica dopo la trasmissione tv «Vieni via con me»
Osnato, consigliere Pdl: «Togliere la cittadinanza onoraria a Saviano»
E Madregan: ha insultato i lombardi e i disabili. Majorino: ora meriterebbe cittadinanza doppia
MILANO - «Credo che Roberto Saviano non meriti più la cittadinanza onoraria di Milano riconosciutagli dal consiglio comunale: invito il sindaco Letizia Moratti a ritirare quella delibera». Parla così il vice coordinatore cittadino del Pdl e consigliere comunale Marco Osnato, alla luce delle polemiche innescate dalle affermazioni televisive dello scrittore sui contatti tra 'ndrangheta e Lega Nord. «A me sembra incredibile che questa persona, tutelata dallo Stato, glorificata da tutti e tra l'altro ben pagata dalla tv pubblica - ha osservato Osnato - si permetta di offendere il ministro degli Interni Roberto Maroni che può essere accusato di tutto, ma non di non combattere con forza la criminalità organizzata». Per questo Osnato ritiene opportuno che il sindaco di Milano Letizia Moratti stralci la delibera che il Consiglio comunale di Milano votò a larga maggioranza il 6 maggio scorso per tributare la cittadinanza onoraria milanese all'autore di Gomorra. «Io credo che Saviano sia uscito non solo dal terreno delle regole dell'educazione -. ha concluso Osnato - ma anche dal suo ruolo di scrittore: per questo, a fronte di una richiesta peraltro strumentale avanzata a suo tempo dal centrosinistra e che ha ottenuto anche il mio voto, ritengo ora necessario un atto di riflessione e di ripensamento su una onorificenza che ritengo Saviano non meriti più».
MADREGAN: INSULTA I LOMBARDI - Sulla stessa linea il vice capogruppo del Pdl a palazzo Marino, Michele Mardegan: «Ho detto che ero contrario alla cittadinanza quando abbiamo votato la delibera e sono assolutamente favorevole oggi a che gli venga revocata: sia perché insulta i lombardi, sia perché insulta ancora più gravemente i più deboli e sofferenti, le famiglie con disabili gravi, dicendo che non meritano di vivere». «Le cose che ha detto Saviano sono inaccettabili - dice Mardegan - ma la colpa è di chi ha fatto di Saviano il pontefice d’Italia e gli consente di dire qualsiasi cosa e di insultare, non solo i lombardi ma, ancora più gravemente, i disabili gravi».
MAJORINO: RICHIESTA RIDICOLA E GRAVE - La richiesta avanzata dai due esponenti del Pdl viene definita "ridicola e grave" dal capogruppo del Pd in consiglio comunale Pierfrancesco Majorino. «Con l’approvazione della delibera in aula - dice Majorino - Saviano è già cittadino onorario di questa città. E oggi meriterebbe una cittadinanza onoraria doppia, per il lavoro di informazione che sta facendo sulla presenza della criminalità mafiosa sul nostro territorio. Saviano andrebbe ringraziato, non demonizzato».
Redazione online17 novembre 2010


Vorrei sensibilizzare commercianti e consumatori sulla profonda incivilta' solo italiana nel vietare l' accesso ai cani nelle attivita' commerciali.
Naturalmente i padroni devono gestire le bestiole in maniera civile e legale, salvo essere giustamente puniti.
Vedere cani legati all' esterno terrorizzati ed in balia di chiunque mi indigna e rattrista.
Negli Autogrill autostradali (altro regno della retrogradezza culturale) poi potrebbe rappresentare un grave pericolo in caso di una malaugurate fuga.
All estero come al solito tutto procede in maniera civile e non razzista come al contrario da noi. Ho recentemente constatato con gioia che la nuova Ikea di San Giuliano accoglie i piccoli amici, a differenza stranamente di altre.
Io personalmente non entro in questi posti gestiti da retrogradi medioevali, vorrei una legge almeno in Lombardia che abbattesse questa discriminazione da paese del terzo mondo.
Chi la pensa come me cominci a protestare coi gestori arretrati sottolineando la perdita in fatturato di coloro che li eviteranno metodicamente, almeno se colpiti nel portafoglio...
La protesta, se civile, fa progredire, non stiamo piu' in silenzio, diamo voce ai nostri fedeli compagni di vita!


Chiedo al Consiglio, alla Giunta, all'Assessore ai Trasporti e al Sindaco di esercitare la loro funzione di vigilanza sull'ATM e di intervenire prontamente contro la sciamannata decisione dell'ATM di sopprimere la storica linea circolare 29/30.
Apprendo infatti con sconcerto dalla stampa di disservizi inaccettabili (ritardi, riduzione delle frequenze e introduzione di cambi surrettizi) relativi alla pretesa riorganizzazione delle linee 9, 19, 7 e alla soppressione della storica e utilissima 29/30. Tale riorganizzazine viene attribuita a cantieri M5.
Sono abbastanza vecchio per ricordare i lavori della M1 (che erano a cielo aperto e non con "talpa" !) e il fatto che allora la riorganizzazione della rete tranviaria veniva fatta con criteri ragionati, intelligenti e rispettosi delle necessita' dell'utenza. Non cosi' adesso.
Credo sia inutile ricordare a maggioranza e opposizione che l'anno prossimo si vota. I cittadini passeggeri della rete di superficie potranno ricordarsene. Quindi da una parte consiglio le opposizioni di iniziare una campagna in difesa della rete tranviaria, e dall'altra la maggioranza di esercitare, fino che e' in tempo, le sue funzioni di vigilanza e controllo sull'ATM e farla recedere da scelte insensate.


Morelli: giusto contenere i costi, ma le priorità vanno scelte politicamente
Comune, mancano 50 milioni
«Gli assessori rivedano i conti»
Beretta (Bilancio): Manterremo bonus bebè e contributi sugli affitti per le case popolari. Risparmi sulle spese
MILANO - Mancano ancora 50 milioni. L'assessore comunale al Bilancio, Giacomo Beretta, ha riunito ieri i suoi colleghi di giunta ai quali già nei giorni scorsi aveva anticipato con una lettera il messaggio: per far quadrare i conti del bilancio di previsione 2011, gli assessorati dovranno tutti insieme limare ancora le spese della parte corrente per recuperare, appunto, 50 milioni.
Beretta ha rispiegato che si ragiona a partire da quattro sezioni: c'è la fascia da titolo giuridico, cioè i contratti obbligatori. Ci sono poi i servizi che il Comune ritiene indispensabili, quelli aggiuntivi e quelli di sviluppo: è su questi ultimi che si dovrà abbattere la scure dei tagli. «Diciamo - corregge Beretta - che la situazione economica complessiva ci impone di rinviare a momenti meno difficili impegni e iniziative, per quanto interessanti e utili, che il Comune non giudica indispensabili per i cittadini».
Esempi non ne sono stati fatti, ma qualche idea starebbe già circolando: l'ampliamento delle luminarie natalizie piuttosto che i contributi alla settimana della Moda e alla settimana della Salute, ma anche il camper informativo che gira nelle zone e l'iniziativa «One dream, one city». Solo esempi, sia chiaro. Ma, come ha spiegato Beretta «preferiamo mantenere e, se possibile, incrementare le iniziative di sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso strumenti come il bonus bebè o il contributo sulle spese degli affitti per le case popolari». Questione di priorità, insomma.
Il preventivo 2011 conterrà una manovra da 240 milioni di euro: bisogna infatti recuperare 160 milioni di tagli ai trasferimenti statali e regionali e altri 80 milioni degli oneri di urbanizzazione che sono entrati in cassa ma che la Finanziaria impedisce di inserire nella voce della spesa corrente. Oltre ai tagli di 50 milioni cui dovranno collaborare tutti gli assessorati, Beretta conta di recuperare 190 milioni di euro di entrate recuperando dividendi dalle aziende partecipate. «Abbiamo già cominciato - insiste l'assessore - a ragionare con i vertici delle nostre società, per capire come e fino a quanto possono aiutarci, cercando di responsabilizzarli sulla situazione complessiva». Beretta non esclude poi di «insistere sulla strada dell'alienazione del patrimonio immobiliare».
Gli assessori hanno cominciato a ragionare con i vari dirigenti dei settori per valutare quali spese siano contenibili. L'assessore leghista Alessandro Morelli la mette sul politico: «È giusto contenere i costi. Ma sulla valutazione di quali siano le spese indispensabili e quali no, serve una discussione politica con sindaco e maggioranza». L'assessore all'Arredo Urbano, Maurizio Cadeo chiede di «non fasciarsi la festa»: «Se servono sacrifici va bene, purché funzioni la macchina comunale. Di certo però rinuncerò a qualche iniziativa e porterò alla Veneranda Fabbrica del Duomo, come promesso, un contributo di 500 mila euro».
Elisabetta Soglio09 novembre 2010


Inoltre ci sarebbe un risparmio economico ma, secondo me, su temi di questa importanza è secondario.
Modificate quell'articolo per consentire a più milanesi possibile di esprimersi. Per favore.


Tornato a casa stasera trovo su un palo della luce davanti al mio balcone al primo piano in via Pacini una enorme pubblicita' di una piscina che si sviluppa in altezza per un paio di metri.
La distanza dal balcone e' veramente minima, temo che qualcuno possa anche pensare di usare il supporto per salire ed entrare in casa.
Ho chiamato la societa' che affitta lo spazio che sostiene di avere l' autorizzazione del comune.
Com' e' possibile che si permettano simili brutture?
Cosa ci vuole a capire che le pubblicita' rovinano l' estetica della citta'?
Domani cerchero' di capire se sono state rispettate le distanze di legge e le regole del codice della strada visto che dal regolamento sembrerebbero non esserlo state per distanza dall' incrocio, dalle strisce pedonali e dal balcone.


Durante una seduta dedicata al tempo pieno e al sostegno
In consiglio si parla di alunni disabili e la maggioranza se ne va
Patrizia Quartieri (Prc): «Stornare i soldi del buono libri». Genitori pronti a ricorsi al Tar e class action
MILANO - Il Pdl lascia l’aula di palazzo Marino per protesta contro il dibattito sulla situazione delle scuole milanesi voluto dall’opposizione. Restano in aula Pasquale Salvatore dell’Udc, Barbara Ciabò di Fli, Franco De Angelis e Giancarlo Pagliarini del Gruppo Misto, oltre che Barbara Bianchi Bonomi del Pdl come scelta personale. È quanto accaduto lunedì nella seduta del consiglio comunale di Milano dedicata al tempo pieno e al problema dei bambini diversamente abili rimasti senza sostegno. Assente il sindaco Moratti ma assenti anche gli assessori. Presenti invece una cinquantina fra insegnanti e genitori.
L'USCITA - Dopo l'intervento di Patrizia Quartieri, indipendente del Prc, che applaudita dal pubblico ha presentato una mozione sul tema, e del dirigente scolastico regionale Giuseppe Colosio, che ha fatto il punto sulla organizzazione del tempo pieno a Milano e in Lombardia, ha preso la parola il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera, per annunciare la decisione della maggioranza di lasciare l’aula: «La maggioranza non partecipa al dibattito. Per noi questa discussione è un gravissimo errore, visto che si sta parlando di cose non di nostra competenza. Se l’oppozione vuole cantarsela e suonarsela da sola, e con clac fra il pubblico, vada avanti da sola». E una quindicina di consiglieri hanno lasciato l'assemblea.
LE COMPETENZE - «Non è vero che l'argomento non è di competenza del comune di Milano - afferma il giorno dopo un'agguerrita Patrizia Quartieri - Altrimenti non si spiegherebbe come mai siano stati stanziati dal Comune 3 milioni e 700mila euro nel 2010 per dare aiuto con assistenti educativi ai 1.678 casi di bambini che hanno bisogno del sostegno nelle scuole milanesi». «Surreale, rincara Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio Comunale - che non ci fossero nè sindaco nè assessori: il Comune ha eccome competenza in materia di scuola, soprattutto per quanto riguarda alunni disabili ed edilizia scolastica. E dire che lunedì a Palazzo Marino era presente anche il ministro Gelmini...»
LA SITUAZIONE - Il problema nasce dal fatto che, rispetto allo scorso anno allorquando il comune ha speso 3 milioni e 500mila euro per i 1.524 casi di bambini diversamente abili, quest'anno ci sono 154 casi in più di bambini con disabilità, come da trend nazionale. E allora come si fa? «Si potrebbe stornare una parte dei quasi 5 milioni di euro che si spendono per il buono libri nelle scuole medie - risponde l'ex insegnante Patrizia Quartieri - che viene dato indiscriminatamente a tutti senza considerare il reddito. Duecento euro in prima media per tutti, per chi è figlio di un operaio e chi è figlio di un manager».
I GENITORI PROTESTANO - Tutto questo accade mentre in città monta la protesta dei genitori di bimbi ancora attesa d'insegnante al sostegno o di assistenza educativa: «Faccio parte del gruppo Glh dell'Istituto Cavalieri di via Ariberto - racconta una mamma, Rossella - Con un gruppo di genitori abbiamo deciso di fare una diffida al provveditorato e ci stiamo informando come fare per ricorrere al Tar visto che alle elementari hanno nominato 3 insegnanti e mezzo di sostegno per sette bambini disabili di cui quattro gravi (che quindi avrebbero bisogno del rapporto 1:1, ndr) e tre medi (in due avrebbero bisogno di 8 ore ciascuno, e 1 di 12 ore). Intanto - prosegue - stiamo cercando di entrare in contatto con i genitori di altre scuole in vista di una class action». Sul piede di guerra anche 34 mamme e papà della primaria «Ferrante Aporti» che hanno diffidato il provveditore di Milano: «Ci hanno dato 7 cattedre e mezzo al posto delle 15 richieste». Le famiglie della scuola dell’Infanzia di via S. Elembardo, costituitisi in comitato, hanno scritto alle varie istituzioni raccontando i loro disagi: «In caso di assenza di un’insegnante viene attivata “l’emergenza”, ovvero, la classe viene smistata nelle altre due. Questo, comporta la formazione di gruppi di bambini che raggiungono le 39 unità con un solo insegnante. Due sezioni della scuola hanno subito la riduzione del 50% delle ore di sostegno su un bambino, a favore di un altro appena inserito. È questo il servizio che il Comune di Milano è in grado di offrire ai suoi cittadini?»
Nino Luca
19 ottobre 2010




Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
NOMINE SOCIETÀ PARTECIPATE. APPELLO DI PALMERI PER ELEZIONE SAGGI COMUNE:
“SONO PASSATI MESI, SERVE SOLUZIONE IN TEMPI RAPIDI”
Milano, 6 ottobre 2010 – Un appello a “trovare in tempi rapidi una soluzione per l’elezione di due nuovi Saggi” nella Commissione incaricata di valutare l’idoneità dei candidati a rappresentare il Comune di Milano in società, enti e aziende partecipate, è stato rivolto dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri all’Assemblea di Palazzo Marino in vista della seduta di domani, giovedì 7 ottobre, che ha in programma la quinta votazione.
“Rinnovo un vivo appello ai consiglieri e ai Gruppi consiliari – ha detto il Presidente Palmeri – a trovare un’intesa, intensificando ogni sforzo e favorendo la più ampia partecipazione al voto, affinché le prossime elezioni si possano tenere senza ulteriori rinvii e vadano a buon fine: il Consiglio deve far fronte a questo suo diritto-dovere, per consentire alla Commissione di svolgere, senza soluzione di continuità e nel plenum, le sue essenziali e delicate funzioni”.
L’attuale delibera di surroga è stata iscritta nel programma dei lavori di tutte le 11 sedute di Consiglio dallo scorso 7 settembre, e vi sono già state quattro votazioni senza esito. Il precedente provvedimento, per la sola sostituzione di Presutti, era stato calendarizzato ben 76 volte, dal 5 marzo 2009 al 28 luglio 2010, con tre elezioni infruttuose prima del necessario ritiro, lo scorso 3 settembre, per accorpare entrambe le surroghe.
“Nel pieno rispetto delle prerogative e delle scelte del Consiglio, e ringraziando chi lavora per una soluzione positiva – ha proseguito Palmeri – c’è l’assoluta necessità di procedere alla surroga di Gianni Maria Chiarva (dimissionario il 3 settembre 2010) ed Ennio Presutti (deceduto il 31 agosto 2008), integrando così la Commissione di cinque esperti che resterà in carica fino allo scioglimento del Consiglio stesso”.
“Se l’Aula è pronta e disponibile, possiamo decidere di sospendere l’esame degli emendamenti alla delibera Arcimboldi, dato il numero particolarmente elevato”, ha aggiunto Palmeri.
La Commissione di cinque esperti era stata istituita dal Consiglio comunale il 17 luglio 2006: oltre a Chiarva e Presutti, erano stati eletti Enzo Balboni, Federico Guasti e Laura Hoesch.
Manfredi Palmeri ha ricordato che “la normativa nazionale e, in particolare, il Testo unico per gli Enti locali, attribuisce proprio al Consiglio la definizione degli indirizzi per le nomine dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni. Il nostro Statuto (articolo 57) disciplina quindi la materia, prevedendo l’istituzione della Commissione di cinque esperti eletta a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta di 3/5 (37 consiglieri), con il compito di esaminare le candidature, vagliandone i requisiti, e di indicare i nominativi ritenuti idonei”.


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CONSIGLIO COMUNALE. PALMERI RICEVE DIMISSIONI DA VICEPRESIDENTE CORRITORE: “GIOVEDÌ ELEZIONE SOSTITUTO”
Milano, 28 settembre 2010 – Con una lettera al Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, il consigliere Davide Corritore ha formalizzato le proprie dimissioni dall’Ufficio di Presidenza di Palazzo Marino, preannunciate in Aula nella seduta di giovedì 23 settembre.
Il Presidente Palmeri ha ringraziato Corritore per “l’impegno e il lavoro svolto al servizio e nell’interesse dell’istituzione e della città in oltre quattro anni”, e ha comunicato che “la delibera di surroga è già iscritta nel programma dei lavori del Consiglio comunale di giovedì 30”.
“Il nuovo componente dell’Ufficio di Presidenza – ha precisato Palmeri – dovrà essere scelto, attraverso l’elezione in Aula, tra i consiglieri di opposizione. Da Regolamento, la carica è incompatibile con quelle di Sindaco, Presidente e vice Presidente di Commissione consiliare, Capogruppo”.
L’Ufficio di Presidenza, insediatosi il 6 luglio 2006, è attualmente così composto: Presidente Manfredi Palmeri, vice Presidenti Andrea Fanzago (in rappresentanza dell’opposizione), Stefano Di Martino e Claudio Santarelli (in rappresentanza della maggioranza).
