
Mentre si discute di come l'expo dovrà proporsi ecco una proposta concreta di progetto da realizzare in occasione dell'EXPO, così come l'ho descritto in un articolo per il Rile, il mensile di Muggiano (http://www.muggiano.it/RILE/Rile-main.htm)
Il progetto consiste in un percorso ciclabile di ben 170 km dal lago Maggiore (Sesto Calende) fino al lago di Como (Lecco) passando per il centro di Milano e in tre province (Varese, Milano e Lecco) lambendo alcuni dei luoghi attorno a cui si svolgerà l'Expo: la fiera di Rho, l'ex fiera di Milano, l'aeroporto Malpensa, il centro di Milano ed i Navigli solo per citare i più importanti. Il percorso individuato costeggia alcune delle più importanti aree d'acqua lombarde (il lago Maggiore e di Como, il Ticino, il Naviglio Grande, il Canale Scolmatore, il Naviglio Martesana e l'Adda) ed attraversa alcune delle più importanti aree naturali lombarde come il Parco del Ticino, il Parco Agricolo Sud ed il parco dell'Adda. Ad un primo approccio potrebbe sembrare che la realizzazione di un percorso di 170 km sia una bellissima occasione per la Lombardia, ma che il costo per concretizzare un progetto di ciclabile così ampio sia in realtà molto alto. Ma non è così. Infatti, il percorso da me studiato sfrutta piste ciclabili già esistenti e frequentatissime: dei 170 km del tragitto, ben 160 sono già ora perfettamente ciclabili, pur non collegati in modo ottimale. Quello che serve, come lo studio ha evidenziato, è la necessità di rendere questi tratti un unico tratto ciclabile completando i 10 km mancanti e creando le condizioni per cui il turista sia agevolato. Esempi di questi “aiuti” per il turista potrebbero essere un sito internet di riferimento chiaro, la messa in sicurezza dei tratti più problematici, un efficiente posizionamento di cartelli lungo il tragitto, aiuti alle numerose strutture agricole per integrare la propria attività con agriturismo o punti di ristoro e, soprattutto, delle norme volte a salvaguardare il valore ambientale delle aree attraversate. L'analisi della parte milanese mancante (denominata "pedalgronda": http://www.partecipami.it/?q=node/1897) è stata presentata al Comune di Milano già nel 2006 e dopo essere stata approvata dal Consiglio di Zona 7, è stata inviata all'Assessorato alla Mobilità di Milano. L’intero progetto è stato presentato in una conferenza stampa all'Urban Center insieme a consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione nel 2007. Nei mesi successivi ho lavorato perché il progetto fosse conosciuto dai siti internet specializzati sulle ciclabili (come ad esempio www.pisteciclabili.com), dai membri di Comune, Provincia e Regione e dal comitato scientifico che si occupa dell'Expo. Nessuno di chi si è interessato al progetto ha mai sollevato obiezioni tali che possano rendere il progetto non realizzabile. Ora sta a chi gestirà la manifestazione internazionale ed a chi governa il nostro territorio decidere se si vuole consegnare alla Lombardia ed a Milano un qualcosa di notevole valenza ambientale e turistica. In ogni caso il mio impegno, perché la proposta diventi realtà, continuerà. Chi volesse avere maggiori dettagli, conoscere meglio il progetto ed eventualmente scaricarlo può collegarsi all’indirizzo
http://www.piste-ciclabili.com/future/grande-gronda oppure a
www.cascinalinterno.it/grandegronda.htm o scrivere direttamente a pedalgronda@tiscali.it .


Expo Milano 2015 un’occasione da non mancare
Oramai son più di 20 anni che dalla città di Milano non emergono atleti eccellenti e, su questo, bisogna fare una riflessione.
Abbiamo una rete che valorizzi i talenti?, abbiamo impianti che consentano a chi ha talento di crescere agonisticamente ?
Le olimpiadi hanno dimostrato che, tra gli atleti italiani, laddove ci sono state attenzioni “pubbliche” abbiamo avuto grandi risultati, perché, i risultati vengono se ci si crede e si investe .
A Milano, oggi, mancano impianti di eccellenza, e chiediamo di utilizzare l’occasione dell’Esposizione Universale Milano Expo 2015, per far si che anche l’impiantistica sportiva sia protagonista del grande spolvero della città.
Le proposte che facciamo sono indirizzate a fornire elementi di riflessione sulle carenze e priorità negli interventi pubblici al fine di attrezzare Milano ad essere la grande vetrina mondiale cui si è candidata vittoriosamente.
A fianco dei nuovi interventi da definire su aree libere o su aree dismesse, esiste nella città di Milano un significativo patrimonio storico di impianti che necessitano di essere rifunzionalizzati e riqualificati.
a) Per alcuni di essi lo scarso valore architettonico delle strutture esistenti suggerisce un rifacimento completo con moderni criteri basati su un consapevole inserimento urbanistico nonché sulla messa a norma e sui più aggiornati criteri di progettazione anche in condizione di scarsità delle risorse e di territorio.
b) Per altri impianti la presenza di strutture preesistenti di alto valore storico architettonico impone una più attenta valutazione che sappia coordinare il necessario ammodernamento e la riqualificazione (anche in senso di redditività) con il recupero architettonico e la valorizzazione del bene tutelato (ricorre il caso per esempio per la piscina Romano, cosiddetta Ponzio, e per la piscina Cozzi). Sopratutto le strutture degli Anni Venti e Trenta realizzate nelle zone sub-centrali di Milano sono orami parte integrante del patrimonio storico e monumentale della città.
Nel caso delle piscine questo significa "non solo vasca", intendendo con ciò il potenziamento degli impianti con tutti quei servizi anche privati che consentono di aumentare le ore giornaliere di utilizzo implementando anche il mix di funzioni ammissibile (ristorante, bar, spa, negozi sportivi, spazio mostre, bookshop/biblioteche dedicate come per esempio potrebbe avvenire nel caso di Valvassori Peroni etc.).
Grande attenzione , in questo scenario, il recupero della “città dei navigli” come storicamente ed architettonicamente Milano è sempre stata.
La riedizione delle vie d’acqua e uno degli elementi caratterizzanti del progetto EXPO2015 cui vogliamo dare maggiore forza recuperando la cultura dell’acqua che sempre ha accompagnato lo sviluppo di Milano.
Come indirizzo politico generale sia nel primo che ne secondo caso, chiediamo che la realizzazione ex-novo e - soprattutto - che la ristrutturazione degli impianti venga effettuata con procedure che garantiscano la massima qualità architettonica e sportiva. Le leggi europee dei concorsi di architettura e anche di gara per gli appalti consentono di raggiungere una eccellente qualità, ma vengono puntualmente disattese nel nostro Paese
Diversi gli interventi:
1) creazione, ripristino impianti di eccellenza
2) recupero degli impianti di eccellenza presenti
3) valorizzazione dei grandi monumenti dello sport presenti
4) ammodernamento di quanto esistente
Creazione ripristino e recupero degli impianti di eccellenza
E’ desolante vedere che in città non sia stato costruito un nuovo Palazzetto dello Sport dopo la distruzione nel gennaio 1985 causa nevicata storica. Questo è il primo intervento da realizzare
Ristrutturazione/riqualificazione del velodromo Maspes-Vigorelli è un intervento da realizzare in contemporanea alla costruzione di un Palazzetto dello Sport.
Ristrutturazione/riapertura del Palazzetto del Ghiaccio, la cui recente chiusura ha comportato la cancellazione delle attività della squadra di Hockey milanese, i WISPERS.
Realizzazione della “Cittadella Dello Sport” nelle aree di nuova edificazione degli edifici realizzati per l’EXPO’ 2015 con la realizzazione degli impianti di cui Milano è gravemente carente, come ad esempio sarebbe importantissimo e architettonicamente di sicuro effetto, realizzare PISCINE OLIMPICHE FLOTTANTI nello spazio acquatico che si andrà a realizzare (esempi di tali strutture possiamo vederli nelle maggiori capitali europee, Parigi, Vienna, Londra).
Sarebbero elementi qualificanti della “città d’acqua” tema caratterizzante dell’EXPO 2015 .
Piscine coperte da strutture scorrevoli e riscaldate con impianti ad energia solare e/o teleriscaldamento.
Stessa soluzione chiediamo sia realizzata per tutte le piscine della città (copertura mobile, riscaldamento con pannelli solari) in modo da poterle usare 12 mesi su 12 e non solo 3 mesi estivi come avviene ora. Si pensi solo che questo settore è quello che più remunera oggi gli investimenti nel settore dello Sport a Milano.
E’ importante realizzare a Milano almeno una PISCINA OLIMPIONICA ed una PISCINA PER GLI SPORT ACQUATICI (tuffi, pallanuoto, nuoto sincronizzato ) realizzabili sia nell’area EXPO che in altre aree della città , come ad esempio se venisse ristrutturato l’impianto di via Scarioni dotato di una piscina “olimpica” usata solo d’estate perché scoperta.
Valorizzazione ammodernamento dell’esistente
Riteniamo sia molto importante valorizzare ed ammodernare gli impianti sportivi “storici” di Milano , impianti ereditati dall’inizio del secolo scorso ed ormai “fuori standard” come ad esempio la Piscina “Cozzi” con una vasca di 33,33 metri o come il citato velodromo Maspes-Vigorelli.
Sono edifici architettonicamente splendidi, monumenti di un grande passato creativo dell’architettura milanese, che abbisognano di restauri conservativi in accordo con la sopraintendenza delle belle arti, citiamo, appunto la piscina Cozzi , la piscina Caimi, la piscina Ponzio .
Ad esempio, per la piscina Ponzio, in accordo con la sopraintendenza alle belle arti, si potrebbe ricavare una piscina olimpica nell’area ora occupata da parte degli spogliatoi (vanno comunque ammodernati perché assolutamente inospitali oggi) lasciando intatto l’attuale “lago” di grandissime dimensioni e utilizzabile solo d’estate, attualmente sprovvisto di un moderno e adeguato impianto di depurazione delle acque.
Simili interventi dobbiamo realizzarli anche per gli altri centri sportivi comunali come, ad esempio, il C.S. Forza e Coraggio, il C.S. Colombo ; il C.S. Cardellino, l’Arena, il C.S. Saini.
Punto dolente è la non disponibilità di impianti vocati agli sport di massa e popolari, anche in carenza di norme che liberalizzino gli sport popolari, quelli, per intendersi, in cui i cittadini realizzano un loro diritto di cittadinanza e cioè l’attività sportiva non professionistica ma parimenti a vocazione agonistica.
Da tempo avanziamo la proposta di ri-assegnare la gestione delle palestre scolastiche comunali al decentramento, adeguando le strutture con accessi dall’esterno in modo da renderle autonome funzionalmente. Questo garantirebbe una utilizzazione ottimale di questi impianti troppo spesso sottoutilizzati o per niente utilizzati dalla cittadinanza.
Attualmente, gli impianti comunali esistenti, hanno una gestione abbastanza problematica attraverso la società di servizi comunali MILANOSPORT s.p.a. cui non sono attribuiti i fondi necessari con il risultato che,da 20 anni, non ci sono opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Ulteriore conseguenza è che, per poter avere i fondi necessari alla sopravvivenza, MILANOSPORT è costretta a ridurre gli spazi per le associazioni sportive “di base” nucleo fondamentale della comunità sportiva e, non bastando, a dismettere grandi impianti che vengono poi appaltati a privati.
Pensiamo ad impianti in cui sia possibile cimentarsi negli sport di atletica leggera, calcio amatoriale, tennis, volley, basket, solo per citarne alcuni senza pretesa di completezza, la cui carenza è assolutamente eclatante ed imperdonabile per una città che si appresta ad ospitare un grande evento come l’EXPO 2015.
L’EXPO 2015 è una occasione troppo grande per non poterla utilizzare realizzando gli interventi strutturali necessari, nel settore dell’impiantistica sportiva, oggi, drammaticamente carente e non adeguato ad una grande città europea e, per l’appunto “universale” come Milano.
Nicola Licci – Portavoce del


Dal sito Web del Comune di Milano:
Firmato l'atto a Palazzo Marino
Expo, al via la società di gestione
Così, il Sindaco di Milano ha annunciato oggi, a palazzo Marino, la nascita formale di Expo 2015 SpA, la società che avrà il compito di gestire l’Esposizione Universale nel capoluogo lombardo.
A fianco del Sindaco, il presidente di Assolombarda, Diana Bracco che è stata confermata alla presidenza “così come indicato dal Ministero dell’Economia”, ha sottolineato la Moratti.
Le altre cariche saranno decise dall'Assemblea e dal CdA.
Le quote societarie sono state confermate nella misura del 40% al Ministero del Tesoro, 20% al Comune di Milano, 20% alla Regione Lombardia, 10% alla Provincia di Milano e 10% alla Camera di Commercio di Milano.
L’atto costitutivo, in cui sono già indicati i cinque membri del CdA, è stato firmato nel primo pomeriggio, a Palazzo Marino, alla presenza del notaio Filippo Zabban: in rappresentanza del Comune Letizia Moratti, per la Regione Roberto Formigoni, per la Provincia Antonino Princiotta, per il ministero dell’Economia Cuccurullo e per la Camera di Commercio Andrea Chevallard.
Il consiglio d'amministrazione di Expo 2015 SpA sarà così formato da: Angelo Provasoli (nominato dal Tesoro), Paolo Glisenti (Comune Milano), Paolo Alli (Regione Lombardia), Enrico Corali (Provincia di Milano) e Diana Bracco (Camera di Commercio).
Nella settimana dopo le festività di sant’Ambrogio è prevista la riunione del primo Consiglio di amministrazione e, ai sensi dello statuto – così come ha sottolineato il presidente Diana Bracco – verranno determinati i compensi dei membri oltre a procedere alla nomina dell'amministratore delegato. Per i primi giorni di gennaio, invece, sarà convocata l’Assemblea.
Per quanto riguarda il Consiglio Sindacale, Dario Fruscio è stato nominato presidente. Al suo fianco Marco Spadaccini e Beniamino Lo Presti.
Domani, a Parigi, il sindaco di Milano Letizia Moratti e il presidente della Regione Roberto Formigoni esporranno dettagliatamente ai 154 paesi membri del Bie dello stato di avanzamento dell’ Expo italiano.


Da Milano 2.0:
Expo 2015: in arrivo sei nuove stazioni ferroviarie. Ma per ora ci sono i soldi solo per tre
Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff alle 17:12 in Milano cronaca
Forse è la volta buona che la città di Milano si converte definitivamente al mezzo pubblico visto che ora come ora non si sono visti effetti significativi (foto IlGiornale). Entro il 2015 infatti saranno realizzate sei nuove stazioni: Canottieri, Tibaldi, Porta Romana, Forlanini, Zama e Dergano.
Saranno le nuove fermate istituite sulla linea Certosa-Greco e la tormentata Milano Mortara. Tre stazioni sono già state finanziate, mentre per le altre si dovrà aspettare il 2015 e l'Expo (e i suoi fondi. Se arriveranno)
Entro il 2010 dovrebbero ultimare la stazione di Forlanini ed entro il 2012 quelle di Tibaldi e di Porta Romana.
L'ingegnere Vito Chinnici spiega nel dettaglio il progetto
"La realizzazione delle stazioni fa seguito alla richiesta della Regione Lombardia di integrare il sistema ferroviario con quello metropolitano. In sostanza si tratta di implementare la rete del passante. Per quanto riguarda l'ubicazione delle fermate la stazione di Canottieri, è stata pensata come intermedia tra quella di San Cristoforo e Romolo. La fermata di Tibaldi servirà l'Università Bocconi, mentre quella di Forlanini, collocata all'inizio del viale, all'altezza dei cosiddetti "tre ponti" fungerà da stazione di interscambio con l'aeroporto di Linate. Lo "stop" di Porta Romana permetterà il collegamento con la fermata della linea 3 della metropolitana Lodi, mentre Zama, all'Ortomercato, collegherà un quartiere poco servito dai mezzi pubblici. Infine creare una fermata del passante a Dergano, in via Imbonati, parallelamente alla costruzione della fermata delle linea 3, permetterà lo scambio con la rete del passante, appunto, servendo ancora di più il quartiere a nord di Milano"
La stazione di Forlanini dovrebbe costare 10 milioni di euro: un terzo sarà finanziato dal Comune di Milano e un terzo dalla Regione.
La stazione di Tibaldi costerebbe invece 5 milioni di euro e la stazione di Porta Romana infine costerebbe 16 milioni (compresa la costruzione del sottopasso per raggiungere la fermata Lodi del metrò)
Sempre per restare in tema una stazione ferroviaria finalmente è pronta: in occasione della Fiera dell'Artigianato sarà aperta la stazione del polo fieristico Rho-Pero (costata 80 milioni di euro)
Per poco però: infatti dopo la Fiera sarà chiusa di nuovo per il completamento dei lavori per l'Alta velocità e la stazione sarà pronta a maggio 2009.


Da ViviMilano - caso del giorno
http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2008/11_Novembre/21/caso.shtml
Il caso del giorno
Expo per un messaggio di nuova umanità
Non è facile continuare a credere nella trasformazione, nel miglioramento, in un Bel Paese così giovane, eppur tanto vecchio
Caro Schiavi, se all'incontro al Museo di Storia Contemporanea di mercoledì non ero l'unico under 30 presente in sala, gli altri si mascheravano benissimo. Non è facile continuare a credere nella trasformazione, nel miglioramento, in un Bel Paese così giovane, eppur tanto vecchio. Ho continuamente conferme dell'incapacità di una generazione che ormai dovrebbe lasciare spazio al ricambio di comprendere le trasformazioni in corso... Non è riproponendo Milano «città moderna», «capitale della modernità», che si può credere che questa città divenga un prototipo per il Paese, come forse era stato nel 1906. Difatti è proprio il termine «modernità» che coglie nel segno la profonda differenza tra le esposizioni del passato e la fiera del futuro: se nel 1906 la modernità era «futuro» (o meglio un futuro-presente, l'automobile esposta ne sembrerebbe la prova), oggi la modernità è «passata». Tra i molteplici esempi della «crisi della modernità» può essere citato il tempo. E così, come per il tempo che dall'accelerazione è arrivato all'istantaneità, anche la speranza di un'espansione senza limiti della scienza e del progresso mi sembra ormai inattuale. Ecco che la modernità entra in crisi quando viene a confrontarsi con i propri limiti. Ecco che da «progressisti» quasi ci vogliamo ad essere «conservatori», cioè a «salvare il salvabile», a tutelare l'ambiente e la differenza culturale, e quindi il cibo (uno dei più forti legami tra natura e cultura). Se Milano si riproponesse all'insegna della modernità non sarebbe pertanto al passo con i tempi. Che cosa viene dopo la modernità? A questa domanda si deve rispondere. Come cioè abbandonare l'espansione senza limiti, propria dell'ottimismo positivista, senza per questo perdere fiducia nel futuro; quali ideali e progetti saranno capaci di rinvigorire la «vitalità del sentimento»? Quali casse di risonanza vengono offerte a chi, sotto i 30 anni, sta oggi riflettendo sui problemi che forse domani minacceranno la dignità della vita?
Gregorio Taccola


Dal sito Web del Comune di Milano:
Spazio FMG, via Bergognone 27
In mostra la metamorfosi urbana di Milano
Già nel maggio 2007 la galleria aveva ospitato una mostra dedicata a quattro progetti di edifici verticali disegnati da architetti italiani a Milano.
L'esposizione, curata da Luca Molinari, e patrocinata dell’Assessorato allo Sviluppo del Territorio, mette in mostra il lento processo della metamorfosi urbana che conoscerà nei prossimi anni una progressiva accelerazione fino all’appuntamento dell’Expo 2015.
“I progetti qui presentati dagli architetti Cino Zucchi ed Alessandro Scandurra – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli - sono due tra i più significativi episodi di trasformazione urbana che la nostra città può oggi mostrare, due episodi che restituiscono e si interrogano su una nuova via milanese alla modernità, su una nuova forma di rapporto tra tradizione e innovazione. Un primo viaggio attraverso una Milano che cambia. Un viaggio per vivere in prima persona questi nuovi spazi urbani. Oggi, nell’avviare una nuova stagione, è assolutamente necessario essere nuovamente capaci di anticipare gli eventi con coraggio e dare così spazio a nuove avventure progettuali”.
“Milano sta cambiando sotto i nostri occhi – ha sottolineato Luca Molinari - ma facciamo ancora fatica ad accorgercene. Basta muoversi lungo le strade esterne e le tangenziali per contare decine di gru all’opera dove una volta erano i grandi insediamenti industriali della città, lasciando il posto a nuovi quartieri residenziali, uffici, parchi, edifici pubblici”.
Cino Zucchi è stato chiamato, insieme ad altri studi, a realizzare un nuovo quartiere residenziale nella vecchia area Alfa Romeo al Portello su masterplan di Gino Valle, dimostrando come sia possibile oggi progettare un insediamento abitativo dove la qualità degli alloggi si accompagna ad una grande attenzione al disegno dello spazio pubblico aperto a tutti.
Il nuovo quartiere generale della Zurigo Assicurazioni, disegnato da Alessandro Scandurra, all’interno della ex Carlo Erba area Maciachini, è un’altra, preziosa occasione che dimostra come sia possibile intervenire su di un vuoto industriale da recuperare, immaginando un inedito spazio pubblico in cui architettura e qualità ambientale si coniughino.
Per informazioni: Spazio FMG per l’Architettura via Bergognone 27 tel.02-89410320da martedì a sabato dalle ore 15:00 alle 20:00


Riporto un articolo apparso su ChiamaMilano di oggi 31 ottobre 2008.
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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M6: LEGGENDA METROPOLITANA?
La linea 6, prevista appositamente per l’Expo, è ferma da mesi allo studio di fattibilità
“La MM sta lavorando allo studio di fattibilità. La linea 6 potrebbe avanzare anche più rapidamente delle altre perché è stata inserita nel dossier Expo, ed è quindi considerata un’infrastruttura prioritaria per l’allestimento dell’esposizione”. Queste sono le ultime notizie sulla linea metropolitana 6, e risalgono allo scorso giugno.
Sono passati quattro mesi, il decreto Expo è stato faticosamente firmato, ma la M6 a che punto è?
In questo momento ancora nel limbo delle metropolitane, quel luogo sospeso tra le chiacchiere degli assessori e la curiosità dei cittadini dove lucidi e accessoriati vagoni attendono di percorrere nuovi binari su traiettorie sconosciute.
O anche no, perché ad esempio la M6 per la gran parte delle sue fermate non è che la già esistente linea rossa, che nel tratto Bisceglie-Pagano verrà riverniciata –forse d’azzurro– e rinominata: percorso singolare, ancora da definire.
Forse ci sarà un tunnel indipendente poco più a nord di quello della M1, con una fermata intermedia in zona XX Settembre, di cui non è ben chiara l’utilità. Poi, forse, una fermata intermedia alla Borsa (Piazza Affari), ma si tratta ancora di ipotesi.
La linea proseguirebbe lungo Corso Italia fino a Santa Sofia (interscambio con M4), Porta Ludovica e infine Castelbarco come primo capolinea.
Sta di fatto che un progetto ancora non c’è, meno che mai definitivo, il che rende le tempistiche di realizzazione poco prevedibili: nonostante un tratto di linea di fatto già esista, i lavori non saranno di facile realizzazione.
Bisognerà staccare il ramo Bisceglie senza interrompere il traffico su tutta la linea, e c’è sempre il pericolo –quasi certo, dato che si scaverà in pieno centro storico– di trovare reperti archeologici nel sottosuolo che dilaterebbero ulteriormente i tempi.
Ma allora cosa stanno aspettando?
MM dice di essere in attesa dell’incarico a proseguire da parte del Comune, e considerato che il decreto è arrivato a forza da poco più di una settimana e ancora non è stata fatta la suddivisione delle quote, l’incarico è ancora di là da venire.
Insomma non c’è il progetto, non ci sono i fondi, però tra 6 anni c’è l’Expo. Certo, nei progetti del 2009 compresi nel Piano Triennale delle opere pubbliche adottato dalla Giunta è previsto un investimento di circa due miliardi di euro per le opere connesse allo sviluppo delle metropolitane, ma è noto che i progetti vengono realizzati in funzione delle risorse disponibili.
Intanto Atm, i cui problemi ultimamente riguardano tutto tranne che le nuove linee metropolitane, fa sapere che della M6 non sa assolutamente niente, perché Atm, fanno sapere dagli uffici dell’Azienda dei trasporti milanesi “è solo un gestore, non costruisce le metropolitane, e se le costruisse le farebbe certo meglio di come le fanno adesso.”
Nel limbo delle metropolitane, tra i ‘non so’, i ‘forse’, i ‘ma’ e le fermate immaginarie, la linea 6 ha un posto in prima fila.
Antiniska Pozzi


Dal sito Web del Comune di Milano:
Tavolo Lombardia
Moratti: "Un importante passo in avanti verso l'Expo"
Milano, 30 ottobre 2008 – Un passo importante verso un Expo che ha bisogno di essere supportato da un sistema di infrastrutture condiviso, senza perdere di vista il rispetto dei tempi. “Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti. Le opere essenziali e connesse a Expo, contenute nel dossier di candidatura, rappresentano un obbligo internazionale anche dal punto di vista del finanziamento” ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti al termine della prima riunione del Tavolo Lombardia per Expo 2015 che si è tenuta oggi pomeriggio presso la sede della Regione convocata dal Governatore della Regione Roberto Formigoni. Hanno partecipato il Presidente della Provincia, Filippo Penati, il Presidente di Atm, Elio Catania, il sottosegretario alle infrastrutture, Roberto Castelli, Claudio De Albertis per la Camera di Commercio, gli assessori comunali, Edoardo Croci e Carlo Masseroli, gli assessori regionali, Davide Boni e Raffaele Cattaneo. Presenti anche il presidente di Unioncamere Lombardia e della provincia di Bergamo, Francesco Bettoni, Leonardo Caironi, presidente Upl e il sottosegretario all'economia Luigi Casero.
“È un impegno – ha continuato il Sindaco Moratti – che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha riconfermato questa settimana nell'incontro che abbiamo avuto con il Presidente e il Segretario generale del Bie. Certamente anche le opere necessarie sono pienamente condivise, e anche se non rappresentano un obbligo internazionale ci auguriamo che possano essere inserite in questa programmazione che riguarda in modo più ampio Expo e la nostra Regione”.
“Il lavoro fatto – ha proseguito il Sindaco –è un lavoro importante, frutto di mesi di incontri. I successivi approfondimenti tecnici e politici avranno l'obiettivo di tenere sotto controllo la tempistica e i finanziamenti, con la possibilità di avere una banca dati sia sui finanziamenti sia sulla tempistica alla quale possano accedere tutte le istituzioni interessate".
“Il cronoprogramma dei lavori è stringente – ha concluso Letizia Moratti – è dunque importante avere questo controllo per rispettare i tempi. L’accordo quadro che è stato trovato amplia e snellisce le procedure, nell'ambito della legislazione vigente senza ricorrere a strumenti straordinari. Significa coinvolgimento del territorio, ma anche strumenti per interventi rapidi”.

http://www.teknemedia.net/magazine/dettail.html?mId=5698
Milano 2015: primo apputamento per l'Expo al campus Bicocca
Autore: Comunicato Stampa
data: 29.10.2008
OTTOBRE 2008 - PARTE L'EXPO
A BICOCCA IL PRIMO APPUNTAMENTO CON L'INNOVAZIONE
5-6-7 Novembre - Campus Bicocca, Milano
I Edizione L'EXPO 2015 è una occasione irripetibile per stimolare l'innovazione e per creare infrastrutture tecnologiche permanenti sul territorio milanese e lombardo. L'ICT sarà sia uno strumento primario a supporto della macchina organizzativa sia un fattore di innovazione per i cittadini e il tessuto produttivo. A tal fine nasce il primo appuntamento sulle tecnologie innovative per l'Expo e per i Grandi Eventi in generale. Innovexpo 2015, organizzato da Wireless in collaborazione con l'Università Bicocca, è l'esclusivo momento di incontro tra aziende, istituzioni e i media per confrontarsi, analizzare e comunicare al grande pubblico le innovazioni e i benefici di Expo 2015.
Fra le numerose tematiche in agenda segnaliamo:
· Parco progetti Expo dei territori
· I grandi eventi e la competizione tra città e territori
· Digital City and EXPO - Milano e Expo 2015
· Tecnologie a servizio della Festivalization industry e dell'organizzazione di eventi
· Turismo 2.0, beni culturali e grandi eventi
· Dieta mediale digitale - Tracce analogiche La dieta mediale digitale degli universitari milanesi
· Osservatorio TPL 2015
· Web bullismo - Nuove tecnologie per le nuove generazioni
· Innovability, Venture Capital, Business Angels e Spin Off
· E-ticketing - Sistemi intelligenti di pagamento e di accesso
· Emerging LB advertising - Geomarketing e localizzazione nel Mobile Advertising, mobile shopping
· Infomobility for infrastructures - I servizi di infomobilità al servizio dei cittadini
· Bambini & computer - Bambini in Rete
I più importanti rappresentanti delle istituzioni e i key players animeranno le conferenze tra singoli interventi e tavole rotonde tematiche:
Alessandra Aiello,Associato e Tax & Innovation Consultant - ALMA Consulting
Cesare Andrisano, Responsabile scientifico - Assotravel
Monica Baez, CEIBAL Project, Ministero dell'Istruzione dell'Uruguay
Antonio Battro, Capo Dipartimento Educazion OLPC Project World, Harvard University
Juan Alberto Belloch Julbe, Sindaco - Saragozza
Vincenzo Bloise, Responsabile Sviluppo Sistemi, Trenitalia
Augusto Cagnardi, Amministratore Delegato - Gregotti Associati International
Mirco Cantelli, Direttore Strategia Aziendal, ATAF Firenze
Pier Capra, Head Office - ALA Luxury Limousine Association
Ferruccio Ceccarelli, Direttore Ricerca e Innovazione-Regione Lombardia
Emilio Cera, Direttore Sistemi -Atac Roma
Roberto Cerruti, Direttore Sistemi Informativi, ACTV Venezia
Mario Citelli, Amministratore delegato -Aria
Claudio Claroni, Presidente, Club Italia
Giulia Cogoli, Direttrice- Festival della mente
Camilla De Micheli, AMA - Agenzia Milanese Mobilità e Ambiente
Alessandro Del Fanti, Giornalista
Alberto D'Ottavi, docente di Nuovi Media, NABA
Maria Luisa Eboli, Professore Associato, Università Cattolica di Roma
Angelo Failla, Direttore, Fondazione IBM Italia, Roma
Mirella Ferrari, Docente Scienza del Turismo e Comunità Locale - Università Bicocca
Paolo Ferri, Professore Associato Teoria e tecnica dei Nuovi Media - Università Milano Bicocca
Luca Fois, Presidente - Design Partners e Zona Tortona
Giovanni Foti, Direttore - 5T
Paolo Frignani, Professore Ordinario, Università di Ferrara
Renato Galliano, Direttore - Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli
Valentina Garzia, Facoltà di Scienze della Formazione - Università di Milano Bicocca
Daniela Gasparini, Amministratore delegato- Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli
Jacques Gautray, Direttore Regionale Aggiunto - OSEO (Ente pubblico francese a sostegno dell'innovazione)
Simone Gragnani, Partner LeM e Direttore EditorialeClickmobility.it
Federico Isenburg, Muoversi
Silvia Kanizsa, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Università Milano Bicocca
Josef Lageder, General Manager People Access,Skidata
Giampiero Lotito, giornalista e imprenditore, Revamping
Geer Lovink , Docente di Nuovi Media - Hogeschool van Amsterdam e University of Amsterdam
Carlo Lungaro, Direttore Generale, Comune di San Donato Milanese
Susanna Mantovani, Pro-rettore, Università degli studi Milano Bicocca
Ezio Marra, Coordinatore- Scienze del Turismo, Università Bicocca
Tomaso Marzotto Caotorta, Segretario Generale - IBAN
Stefano Merlo, Coordinatore del Progetto il Bambino Autore
Francesco Micheli, Presidente - Associazione per il Festival Internazionale della Musica di Milano
Willam Mitchell, Professore - MIT e Responsabile Milla Digitale
Stefano Musumeci, Account Manager, SMS.it - associato Mobile Monday
Enrico Pagliarini, Conduttore 2024 -Radio 24radio
Angelo Paris, Mananging Director - Comitato di Pianificazione Expo - Milano 2015
Vittorio Pasteris, docente e giornalista web, Università degli Studi di Torino, La stampa
Angelo Perrino, Direttore - Affaritaliani.it
Francèsc Pedro, Responsabile OCSE progetto New millennium Learners, OECD CERI
Marc Prensky, Consulente, autore del volume Mamma non rompere, sto studiando
Franco Punzi, Presidente -Associazione Italiana Festival
Beniamino Quintieri, Commissario - Expo Shangai 2010
Daniela Razzari, ICS Basiglio (MI)
Massimo Riva, Full professor Italianistica, Brown University Provvidence Rhode Ilsand
Andrea Rossetti, Professore Associato Informatica giuridica, Università Milano Bicocca
Alessandro Rossi, Presidente- ADIT(Associazione per la divulgazione tecnologica)
Maria Pia Roussignaud, Giornalista, Media 2000
Carlo Sangalli, Presidente - Camera di commercio Milano
Fulvio Sarzana di S. Ippolito, Avvocato - Studio Legale Limone, Sarzana & Di Minco
Sergio Saviori Direttore Editoriale - Edumond
Giuseppe Serazzi, Professore - Politecnico di Milano per PNICUBE (Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition)
Massimo Simone, Club Italia
Enrico Sponza, Vicepresidente, Movincom
Antonio Tobolini, CEO, Simplicissimus Book Farm
Francesco Tofoni, Amministratore Delegato, ATM
Umberto Torelli, Giornalista - Corriere della Sera
Giorgio Valle, Professore Ordinario - Scienze dell'informazione Università degli Studi Milano
Andrea Pozzali, Nicola Cavalli, Elisabetta Costa, Carlo Milani, Membri Osservatorio Nuovo Media, Università Milano Bicocca
Rappresentante Consorzio Belle Dolomiti
Rappresentante Giove CALL FOR 2015 GALLERY! 20 idee hi-tech innovative per il 2015. In occasione dell'evento sarà realizzata una mostra con 20 idee innovative utili per i visitatori, da adesso al 2015. La partecipazione è gratuita sino ad esaurimento posti nella Gallery. Ultimi posti disponibili
L'ingresso alle sessioni conferenza e all'area espositiva è gratuito, previa registrazione. Realizzato in collaborazione con
www.innovexpo2015.com


Da www.governo.it:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Comunicati/dettaglio.asp?d=40730
Expo 2015: Berlusconi firma decreto organizzativo
Il Presidente del Consiglio dei Ministri , Silvio Berlusconi, ha firmato ieri sera, prima di partire per Pechino dove parteciperà al Vertice dell’ASEM, il proprio Decreto con il quale si procede all’istituzione degli organismi per la gestione delle attività connesse allo svolgimento del ‘grande evento’ EXPO Milano 2015.
Il Decreto, definito dopo aver sentito il Presidente della Regione Lombardia, il Presidente della Provincia di Milano e il Sindaco di Milano, è in corso di registrazione presso l’ufficio di Bilancio della Presidenza del Consiglio e verrà poi trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione prevista dalla Legge.
La firma di ieri sera attua pienamente l’impegno preso dal Presidente Berlusconi con il Bureau International des Expositions (BIE) di dare completezza all’organizzazione dell’Expo Milano 2015 entro la fine del corrente mese di ottobre.
Da ViviMilano:
Definita la governance della società che gestirà l'evento del 2015
Expo, Berlusconi firma il decreto
Proprio ieri il presidente del Bie aveva posto al governo il termine ultimo del 2 dicembre. Spunta una nuova struttura, il Coem
MILANO - Il decreto che definisce la governance della società che gestirà l’Expo 2015 è stato firmato ieri sera dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. In queste ore il testo è stato inviato ufficialmente ai soci. La gestione della società sarà affidata alla Soge (società di gestione) formata da un cda con cinque membri. Spunta a sorpresa anche una nuova struttura, il Coem, un comitato di coordinamento presieduto dal commissario straordinario Letizia Moratti e che dovrebbe essere aperto all'apporto del mondo dell'industria e della società civile. Proprio ieri il presidente del Bie, Jean Pierre Lafon, aveva posto al governo il termine ultimo del 2 dicembre, data dell’assemblea dei 154 paesi del Bureau.
Da Milano 2.0:
Il decreto Expo è arrivato: Silvio Berlusconi lo ha firmato ieri sera. Nulla trapela sulle nomine ufficiali, ma almeno si può partire
Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff alle 15:38 in Milano cronaca
Quasi un parto: sette mesi di attesa ma alla fine il decreto Expo è arrivato. Ieri sera il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lo ha firmato.
Si è litigato mesi sul ruolo di Paolo Glisenti, poi si è data la precedenza ad Alitalia e alla crisi economica e in ultimo le dichiarazioni di disinteresse del ministro dell'Economia Giulio Tremonti avevano fatto pensare al peggio. Il Bie proprio ieri aveva dato come termine ultimo il 2 dicembre.
Roberto Formigoni lo aveva preannunciato stamattina
"La grande attesa ha avuto un esito positivo. In queste settimane ho sempre detto che dopo le grandi questioni internazionali, Berlusconi avrebbe trovato il tempo per una questione importantissima come l'Expo"
In queste ore stanno registrando il documento che poi sarà inviato agli enti locali, alla Camera di Commercio e alla Fiera di Milano.
A questo punto la domanda sorge spontanea: chi ha vinto?
Il Corriere riporta che la gestione della società sarà affidata alla Soge (società di gestione) formata da un cda con cinque membri.
Ma c'è anche una nuova struttura, il Coem, un comitato di coordinamento presieduto dal commissario straordinario Letizia Moratti e "che dovrebbe essere aperto all'apporto del mondo dell'industria e della società civile".
Ancora nessuna delucidazione su chi saranno di preciso i membri del cda. Come avevamo preannunciato le ultime indiscrezioni davano
Paolo Glisenti ad nel cda, gli altri quattro posti si dividono tra i due posti del Tesoro (che si pensa spettino uno a Diana Bracco, Presidente di Assolombarda e l'altro alla Lega o An). Il terzo posto potrebbe essere per la Regione (forse Luigi Roth, Presidente uscente della Fondazione Fiera). Resta il dubbio sull'assegnazione dell'ultimo posto (la Provincia?).
Si chiudono così mesi e mesi di litigi, bisticci, ripicche, voci grosse e parole alle spalle. Quindi adesso si parte verso il grande traguardo del 2015.
Si spera senza ulteriori intoppi.
