
Ho scritto un fax il 20 settembre scorso al nostro Presidente Signor PAOLO ZANICHELLI, (ah, tra l'altro attendo ancora risposta) sottoponendo un problema che a me pare piuttosto grave: la pericolosità della viabilità, parlo da pedone, non da automobilista, delle Via Comacchio, Polesine, Mincio, di piazzale Ferrara, di Piazza Angilberto II e perchè no, anche della via Oglio, sede degli Uffici Comunali e del Consiglio di Zona; possibile che nessuno abbia mai segnalato ad alcuno tale situazione di estrema pericolosità? perchè io che sono un pedone, ma come me centinaia di altri pedoni, compresi mia madre, settantaduenne e mia figlia che di anni non ne ha ancora 6, dobbiamo tutti avere paura ad attraversare la strada, in queste zone appena menzionate? e perchè io, cittadino devo sentirmi rispondere DAL COMANDO DEI VIGILI DI ZONA VIGENTINA, "ma lei ci chiama per questo? si rivolga al comando di piazza BECCARIA!!!" ma se non parlo con i vigili della mia zona, che dovrebbero tra le altre cose, conoscere molto bene i problemi di quartiere, io, cittadino, con chi devo parlare???
perchè io, cittadino, mi devo sentire abbandonato da chi invece dovrebbe sostenermi, aiutarmi ed ascoltarmi, e trovare un riscontro solo attraverso una associazione ONLUS che risponde al nome di AIVIS e che si occupa di sostenere le famiglie e le vittime degli incidenti della strada e sul lavoro, oltre a farsi carico di segnalare alle istituzioni, sempre più latenti, aggiungo, le zone a rischio per quanto riguarda la sicurezza stradale, affinchè trovino rimedi efficaci alla risoluzione dei problemi?
Oggi leggo, con grande piacere, sul sito di AIVIS, la lettera scritta dalla Dottoressa Barbarossa, su questo tema, parla proprio di noi!!!! ma dai!!!!! (ma anche di altre zone "a rischio") ed inviata al Signor Sindaco di Milano, a diversi assessorati, al Comando dei Vigili , e, udite....udite.....al Consiglio di Zona!!!!!!!
SIGNOR ZANICHELLI, C'è POSTA PER TE!!!!!!
Chissà se stavolta risponde??????


... in zona esiste un'associazione onlus che si occupa di sostegno telefonico ad anziani e a persone in difficolta'?
Si chiama A.R.A.S. gli angeli restano in ascolto e risponde allo 02 739 539 26
dalle 9,30 alle 12,30 dalle 16,30 alle 22,30.
Ci operano volontari che fanno di tutto per aiutare chi ha bisogno, anche solo di una parola.


Gent.le Dott.Casiraghi,
mi rivolgo ancora a lei in quanto abitando in zona Ponte Lambro, conosce bene le problematiche e il degrado del quartiere, tuttavia qualcosa sta cambiando, esistono anche degli aspetti positivi, come lei cita al Forum del “Corriere della Sera”, posso confermarlo…di fatti in questi anni ho avuto la fortuna di conoscerne: il Centro C.A.M. di Via Parea, qui, per chi non lo sapesse, si organizzano corsi di ogni genere, per lo più di pomeriggio ma anche di sera e le assicuro che la partecipazione è molto elevata, per questo motivo diverse persone rimangono in “lista d’attesa” con la speranza che si liberi qualche posto.
Si organizzano anche serate danzanti gratuite e aperte a tutti.
Finalmente un centro di aggregazione in una zona che ha bisogno di momenti di incontro e serenità!
Due giorni fa ho appreso una notizia spiacevole: a Gennaio inizieranno i lavori di ristrutturazione della struttura che verrà privatizzata, niente di male....se non fosse che tutt’ora non è stato previsto alcun luogo alternativo per continuare le nostre attività…quindi a Dicembre probabilmente finirà ogni cosa.
Non voglio aggiungere altro, di sicuro sono molto delusa e arrabbiata!
Saluti
C.Bassano


Riporto dalla discussione "La nuova Milano progettata dai milanesi" del "Forum Permanente sulla Città" questo post di Emanuela Villa (studentessa di architettura):
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Salve!
sono una studentessa di architettura, Milano la conosco da Pendolare, ovvero non la conosco! Per un corso che si occupa di insegnarci a fare progettazione partecipata dovremo analizzare il contratto di quartiere del quartiere Mazzini, capire se i cittadini sono stati interpellati in maniera efficace e soprattutto verificare che le loro richieste siano state ascoltate!
Sarei grata a tutti gli utenti del forum che conoscono il quartiere se potessero darmi qualche parere, qualche indicazione, giusto per avere un punto di partenza!
se vedrete degli studenti in giro a far foto per il quartiere e a parlare con le persone, saremo noi!
Buon lavoro a tutti e grazie!
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Le diamo una mano?
Oliverio


"Sono una cittadina residente nella zona quattro di Milano, in prossimità di Rogoredo - Santa Giulia e parlo in nome di un gruppo di "genitori".


Volevo invitare il consiglio di zona ad essere più presente nel quartiere per fare fronte al degrado sociale e intervenire almeno nelle situazioni di emergenza, ricordo che un tempo gli assistenti sociali monitoravano le situazioni familiari e le condizioni di vita, c'erano almeno segnalazioni dei casi problematici, e venivano proposti possibili interventi.
grazie per l'attenzione
Bruna Orlandi


Da mezzogiorno in avanti inizia un consumo di birra spaventoso che si concretizza verso sera in risse, persone accoltellate, bottiglie lanciate da tutte le parti, muri delle case trasformati in vespasiani a cielo aperto.
Il carosello continua fino alle 3 di notte con grandi schiamazzi e caroselli di auto. Non capisco perchè il comune di Milano non voglia imporre un minimo di decenza in uno dei corsi più importanti di Milano. Cosa fare la gente è esasperata e le alternative sembrano essere solo due:
1) lasciare la zona per andare più in centro
2) Lasciare la zona per andare fuori Milano (più praticabile).
Dunque il destino di Milano sarà di lasciare le periferie abbandonate nelle mani degli extracomunitari ??


Dal sito Web del Comune di Milano:
Mobilità sostenibile
Ecopass e il piano per Salute e l'Ambiente
Gli assessori Colli e Croci hanno presentato i nuovi provvedimenti ai presidenti dei nove Consigli di Zona
Il piano per la salute e per l’ambiente e l’Ecopass sono stati illustrati ai nove presidenti dei Consigli di zona dall’assessore alle Aree cittadine e ai Consigli di zona Ombretta Colli e dall’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci. Ai presidenti è stato distribuito del materiale che servirà loro per rispondere ai cittadini.
“E’ importante che all’interno della campagna di comunicazione relativa all’Ecopass i Consigli di zona ricoprano un ruolo di rilievo – ha detto l’assessore Colli -. Il messaggio che arriva alla cittadinanza deve essere chiaro e diretto e in questo senso le zone possono essere di grande aiuto”.
“I Consigli di zona sono la prima interfaccia tra l’Amministrazione e il cittadino – ha continuato l’assessore Colli – ed è importante che siano costantemente informati di quello che succede all’interno di Palazzo Marino. Durante l’incontro i singoli presidenti hanno rivolto perplessità e proposte sull’Ecopass, soffermandosi in modo particolare sul problema della regolamentazione della sosta, del potenziamento del trasporto pubblico e della viabilità all’interno della cerchia dei Bastioni”.
Nella prima parte dell’incontro, l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci ha esposto nei dettagli la delibera per l’introduzione della pollution charge, uno dei provvedimenti previsti dalla Giunta per la tutela della salute e dell’ambiente, approvata lo scorso 20 luglio e che dispone l’istituzione di una zona a traffico limitato, corrispondente all’area delle cerchia dei Bastioni a cui le auto potranno accedere pagando un contributo in base alle emissioni inquinanti prodotte. In seconda battuta è stato affrontato anche il tema della sosta regolamentata che costituisce un altro degli interventi destinato a coinvolgere tutte le Zone della città, sia in centro che in periferia.
“Questo incontro – ha spiegato l’assessore Croci – ci ha consentito di confrontarci più direttamente con le esigenze dei cittadini che attraverso i presidenti dei Consigli di zona ci fanno pervenire istanze e suggerimenti per migliorare i nostri interventi sul territorio in tema di mobilità. Per questo abbiamo dato garanzia che i problemi rilevati e le perplessità esposte a cui abbiamo già dato una prima risposta oggi, saranno oggetto di un approfondimento, anche tecnico, che sarà illustrato in incontri nei singoli Consigli di zona, in programma a partire dalla fine di ottobre” .
(24/09/2007)


Si riapre la querelle circa la liceità di questo campo nomadi. Pur essendo tra i sette campi comunali attrezzati, non partecipa al "patto di legalità" sottoscritto ad esempio dai rom di via Triboniano i quali hanno dichiarato di avere un lavoro e di non avere precedenti penali. In via Bonfadini è stato accertato che vivono una quantità di persone superiore alla capienza dedite per lo più a furti d'auto, di rame, sfruttamento della prostituzione, traffico di stupefacenti, racket dell'accattonaggio e quant'altro. Come dire: una cloaca di illegalità.
A questo punto, direi che non c'è da fare molto altro se non un intervento di sgombero, l'identificazione dei "residenti" e l'assunzione di provvedimenti immediati circa la messa in sicurezza dell'area.
Una città che si sta candidando per l'Expo 2015 non può e non deve presentarsi con porti franchi per la legalità e con aree dismesse, notoriamente fonte di degrado.
Spero di poter leggere nei prossimi giorni di una seria assunzione di responsabilità con conseguenti provvedimenti volti a migliorare nella sostanza il volto della nostra città.
Antonio Marino
Componente Commissioni Istruttorie
Consiglio di Zona 4


La piscina Caimi è chiusa anche quest'anno. Sembrava essere una situazione ad interim, ma si è evidenziata ugualmente prolungata come nelle scorse estati. La motivazione di questo stato di inaccessibilità per la cittadinanza a una struttura pubblica, in un contesto, quale quello di Milano, dove le strutture sportive disponibili per l'universalità dell'utenza diventano sempre minori, in quanto sempre più care, è da riscontrarsi nelle affermazioni del direttore di Milano Sport, la società a cui è stata appaltata la gestione dello spazio della piscina di Via Caimi. Si legge in una sua dichiarazione che i costi per la fornitura dell'acqua erano troppo elevati, insostenibili viste le condizioni economiche a cui si ascrive l'accordo di cessione della gestione del Comune, e che la società era costretta attingere dalla falda per alimentare le vasche, arrecando pregiudizio alla necessaria manutenzione di una temperatura abbastanza elevata dell'acqua. Si legge, poi, che il Teatro Parenti utilizzerà parte del solarium della piscina per portare avanti i propri lavori di ampliamento e di ristrutturazione complessiva. Ebbene diverse sono le considerazioni che mi vengono da fare a caldo, in base a quanto accade in Via Caimi:
- il progetto del Teatro Franco Parenti non è stato, nè in via esecutiva, nè in via definitiva, analizzato e discusso da parte del Consiglio di Zona, almeno fino a oggi e nella consiliatura presente: si vorrebbe avere maggiori informazioni circa l'entità del progetto, i lavori del medesimo, la collocazione degli spazi interessati e, quanto meno, cercare di evitare che ci sia un'espansione della struttura teatrale, struttura assolutamente e certamente da difendere e tutelare in quanto ottimo luogo di elargizione di un'offerta culturale adeguata e di buona qualità, che possa arrecare pregiudizio e danni (si parla di vibrazioni nel terreno che potrebbero mettere in pericolo la complessiva struttura della piscina) alla struttura della piscina medesima;
- chiedere le motivazioni al settore sport del Comune di Milano della chiusura nei mesi estivi della piscina, unico ristoro e luogo di aggregazione per nuclei familiari che non abbandonano la città, angariata dall'afa e dal caldo agostano del nostro capoluogo meneghino, costretti, in questi ultimi due anni, a ritornare a casa alla vista dei cancelli chiusi della struttura sportiva;
- proporre delle soluzioni all'insensata e insostenibile situazione, quali l'apertura della struttura, la modifica del progetto in itinere di sristrutturazione e ampliamento del Teatro, affinchè non arrechi danno alla piscina, la modifica delle condizioni economiche dell'accordo di cessione di gestione, la convenzione tra Milano Sport e il Comune di Milano, in merito ai finanziamenti per coprire le spese di approvigionamento dell'acqua necessaria e funzionale al funzionamento della piscina.
Proporrò nel prossimo consiglio di zona una riunione congiunta di commissione SPORT ed EDILIZIA, per cercare di trattare in modo puntuale e giusto la questione, che sta diventando un caso odioso e insostenibile per diverse centinaia di persone, bambine e bambini, genitori e cittadini, lesi in un diritto, quale quello del libero accesso incondizionato alla struttura sportiva pubblica, dato il permanere della situazione inspiegabile. Credo che occorra non ripetere la terza edizione di un disagio di tale entità, almeno preparandoci per il prossimo anno.
Un cordiale saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
