
Bisogna far fronte all'ondata di pendolarismo su mezzo pubblico prossima ventura, in una situazione di non governo dei cantieri, dai quali l'Amministrazione Comunale di Milano è lontana anni luce, come cultura e come interesse sia politico che amministrativo.
Inoltre abbiamo situazioni infrastrutturali al collasso, talune in fase di upgrading (es. innesto urbano Paullese) altre invece sono nei cassetti della burocrazia come l'asse di collegamento di Via Chiodi- Milano Zona 6 verso Buccinasco, dove qualche centinaio di metri di nuova strada potrebbero velocizzare i trasferimenti con mezzo pubblico ed eliminare le strozzature di collegamento improprie (es. Via Martinelli Zona 6 - con i suoi dissuasori di velocità).
Ma il Comune di Milano ripetutamente sollecitato dal Consiglio di Zona 6 è latitante da anni, noncurante degli enormi disagi del pendolarismo e dei cittadini residenti. Anche i mezzi pubblici devono avere collegamenti degni di tale nome ed essere rapidi nell'offrire un servizio ai cittadini ed avere una elevata velocità commerciale per costare di meno ai contribuenti.
Infrastrutture, quindi, da realizzare a macchia di leopardo per salvaguardare i transiti dei mezzi pubblici sulle arterie principali di collegamento.
Poi abbiamo un altro problema, il traffico che si riverserà sulle tangenziali milanesi, un disastro annunciato e prevedibile se non si richiede agli azionisti (Provincia-Penati) di fare presto a migliorare gli accessi e le corsie di decelerazione oggi troppo corte, studiate per volumi di traffico di molto inferiori già a quelli di oggi. Poi ci sono le nuove USCITE/ENTRATE delle Tangenziali di prossima apertura, come quello di Rozzano Via dei Missaglia sulla T.-Ovest di cui sono ignoti i tempi di realizzazione; e poi quanti altri sono ancora nel libro dei sogni?
Come si sta preparando la Concessionaria della Milano-Serravalle Tangenziali all'evento ed al prossimo prevedibile incremento di traffico?
Come intendono governare la questione Comune e Provincia di Milano?
E Regione Lombardia che aiuto può dare?
A che punto è la Tang. Est Esterna?
Soffriranno i cittadini ed i pendolari o saremo messi in grado di capire che a Milano la musica sta cambiando?


Sono appena tornata da Londra con due bimbe una di 4 anni e mezzo e una di poco più di 2 e sono incinta per la terza volta. A Londra ho preso la sana abitudine di usare la macchina il meno possibile, proprio come vorrebbe il nostro sindaco, e quindi cammino molto e tento di prendere i mezzi pubblici.
Per me usare i mezzi pubblici significa inquinare meno, insegnare ai bambini ad inquinare meno e invogliarli a camminare di più. Insomma tutto quello i nostri politici vorrebbero che noi facessimo, ma quanto mi costa a Milano essere una “cittadina” modello?
Mia figlia di 4 anni e mezzo, alta 104 centimetri, paga intero senza abbonamento. l’ATM mi ha gentilmente risposto che anche per lei, pur non essendo iscritta alla scuola dell'obbligo, e’ disponibile l’abbonamento che comunque e’ più caro di quello per gli anziani. Sui mezzi che mi consentono di entrare con il passeggino devo pagare il biglietto per il passeggino, vale a dire mia figlia di 2 anni paga il biglietto intero. Aggiungete il mio e 1 corsa mi costa quasi 3 Euro, 6 andata e ritorno. Vorrei segnalare che sui tram devo chiudere il passeggino (“per questioni di sicurezza” dice il regolamento) quindi con due bambine per mano il passeggino chiuso come lo tengo per salire e scendere? Ma soprattutto che rischio sono per gli altri passeggeri con una in braccio, una per mano ed il passeggino chiuso?
Non ci vuole molto a capire che Milano ha ben poco interesse per genitori e bambini, visto che siamo talmente pochi che i nostri voti sono irrilevanti, ma ciò non toglie che sia fortemente ingiusto “tassare” (una imposta indiretta, tra l’altro) chi ha figli e per di più vorrebbe agire nell’interesse della città.
Ho deciso di scrivervi per lanciare un appello alla Signora Moratti e al consiglio comunale affinché a Milano i bambini in età prescolare ed il loro passeggini possano viaggiare gratis sui mezzi pubblici. Come accade a Roma (fino ai 10 anni), a Helsinki (dove adulto che accompagna bambino non paga), a Bruxelles (gratis fino a 6 anni e poi abbonamento gratuito fino ai 12 se accompagnati da adulto pagante), a Zurigo (gratis fino a 6 anni), a Parigi (ridotto fino ai 10 anni), in Germania (gratis fino ai 6 anni, meta’ prezzo fino ai 14), a Londra (gratis fino ai 5 anni), in Lussemburgo (gratis fino ai 6 anni) e i passeggini non pagano da nessuna parte.
Non credo che sarebbe una grossa perdita per l’ATM, visto che con le attuali regole sono pochissimi coloro che viaggiano con i bambini sui mezzi pubblici.
Anche se per ora resisto mi chiedo ogni giorno quando cederò e comincerò ad usare la macchina? Visto che da un punto di vista economico mi conviene moltissimo cosi’ come da un punto di vista della comodità?
Lo so che siamo pochissimi genitori a votare perché ci sono pochi bambini a Milano ma non trattateci cosi male!!!!!
Un saluto ed un ringraziamento per la vostra attenzione
Elena Sisti
PS siamo in moltissimi ad essere d'accordo sul forum di Vivimilano sia quello generale sia quello dei bambini ci sono moltissime risposte alle mie prime lettere e moltissimi messaggi di solidarieta'.


Sta correndo la costruzione del grande complesso Santa Giulia, ma le infrastrutture stradali tutt'attorno sono tutt'ora semi-fatiscenti.
Una particolare menzione merita la travagliatissima Strada Paullese, la cui messa in sicurezza da Peschiera Borromeo fino a Paullo tarda a venire, dopo gli innumerevoli intoppi, mentre la sua pericolosità inalterata miete incidenti senza sosta.
I Semafori di San Donato con i loro incroci a raso sono la dannazione di migliaia di utenti in transito, bisogna che il Comune di Milano si prenda la briga di chiedere alla Provincia di Milano e al Comune di San Donato a che punto sono gli studi per cancellare queste assurde inefficenze che creano un tragitto di fatto impercorribile per molte ore della giornata.
C'è poi il problema dei lavori in corso che procedono con lentezza esasperante, quelli dello scavalco della Tangenziale Est fino a Piazzale Bologna. Le auto in uscita dalla città per la Paullese non hanno ancora un tragitto razionale da percorrere, con tutti i guasti ed i disagi che questo comporta.
Questi sono argomenti da Area Vasta, quei problemi che l'Area Metropolitana di Milano ancora inesistente dal punto di vista amministrativo (per questa ragione ne paghiamo le conseguenze), dovrebbe governare, ma che nella sostanza esiste ed è una entità di fatto ingovernata, ed il Comune di Milano ha il sacrosanto diritto/dovere morale di farsi parte diligente e di intervenire per stimolare chi di competenza a correggere le inefficienze nell'interesse generale dei cittadini milanesi.
Possiamo sperare in una accelerazione dei lavori in tutte le tratte della Paullese per avere una città con collegamenti stradali di maggiore funzionalità e decoro?
Possiamo contare su un interessamento permanente del Comune di Milano per monitorare cosa accade alle porte della città, affinchè il peso del Comune faccia da stimolo per la rimozione delle gravi inefficene che i cittadini subiscono nei loro spostamenti?
Santa Giulia cresce, il problema ogi già gravissimo potrebbe esplodere fragorosamente se nel frattempo non ci si rimbocca le maniche a soluzionare i problemi.


Non esiste alcuna valida alternativa allo stop dei mezzi privati che arrivano da fuori Milano e che intasano la città così massicciamente.
Se si vuole risolvere il problema e riportare l'ordine in città bisogna bloccare il traffico che arriva dall'esterno e se poi i comuni limitrofi faranno lo stesso nei confronti dei milanesi, bene tanto di guadagnato, anche per i milanesi che respireranno ancora meglio.




Ovviamente il titolo è una provocazione ma, a ben pensarci, la proposta che è stata da poco approvata a Berlino risolverebbe il problema di tanti giovani e adulti rei di frequentare discoteche e altri locali notturni che concludono la loro attività quando le metropolitane hanno già concluso le proprie corse.
Prolungare gli orari notturni dei mezzi pubblici avrebbe come conseguenze positive:
- Evitare che molti giovani si mettano alla guida dopo aver bevuto un bicchiere di troppo
- Rendere Milano una città più appeitibile ai turisti anche per la propria vita notturna, per ora limtiata alle zone dei navigli e di corso como
- Rendere le zone della città più sicure proprio perchè solcate dal popolo della notte
- Facilitare la vita di tanti ragazzi con la spada di damocle della chiusura della metro a mezzanotte (più qualche cenerentola che ahimè può perdere la scarpetta)
Tra le indicazioni contrarie ci sarebbe meno lavoro per i tassisti e maggiori oneri per l'Atm.
Ma la stessa politica di Atm di prolungare alle 2 di notte le corse del sabato è apprezzabile ma, personalmente, spero in futuro si possa fare di più.
Salvatore Loschiavo, candidato al consiglio comunale per l'Ulivo




Cari amici di comunalimilano2006,
giovedì 4 maggio abbiamo inaugurato la M4, Linea Circolare delle Università.
Un progetto molto importante, che si rifà ad una delle parole chiave di VivereMilano: "ottimizzazione".
Rispetto agli attuali progetti per la linea 4 e 5 proposti da tutti indistintamente, proponiamo un modo per far risparmiare un miliardo di euro a tutti noi, dando al contempo a Milano il doppio dei chilometri di nuove linee metropolitane.
Nell'articolo sul blog potete trovare il video dell'inaugurazione e le foto dell'evento, oltre che i dettagli del progetto.
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Cosa proponiamo ? Costruire il doppio dei chilometri di metropolitana, spendendo la metà dei soldi, in metà del tempo, arrecando meno disagi ai cittadini: si può !
Come ? Ottimizzando l’esistente, privilegiando il servizio rispetto all’infrastruttura. Usando i tanti binari poco usati già esistenti a Milano.
Quali linee proponiamo ?
M4 – Arancione – Linea Circolare delle Università
M5 – Azzurra – Linea dei cieli. Malpensa-Linate.
M6 – Noce – Linea degli artigiani. Moda-Brianza
Perché si può ? Milano ha tante tratte ferroviarie poco usate, e sempre meno ne avrà a partire dal 2007, con la riorganizzazione operata da Trenitalia, che concentrerà il traffico di lunga distanza sulle stazioni di Rho, Pioltello e Rogoredo.
Perché i lavori costano meno, durano meno e arrecano meno disagi ? Perché gran parte dei binari sono già pronti: bisogna solo creare le stazioni, comprare i treni, allocare fondi per il servizio, costruire le barriere antirumore per i residenti. Le nuove stazioni e i percorsi in superficie sono anche un’opportunità per creare nuovi spazi vivibili per la città e nuovi segni urbani.
E la linea 4 e 5 proposta da B. Ferrante e L. Moratti ?
Così come sono state progettate sono risorse mal investite per la città. A una distanza variabile fra i 300 e i 500 metri dai percorsi da loro previsti ci sono i binari già esistenti che VivereMilano propone. Guardare le cartine per credere.
Maggiori dettagli su http://www.vivere.milano.it




Vorrei iniziare una discussione seria sui box e sulle soste regolamentate a Milano, segnalando le criticità riguardo ad alcune scelte di costruzione di box interrati (non tanto come danno ambientale, fuori discussione, ma come scelta operativa riguardo al problema del traffico).
Inizio segnalando una criticità:
Credo che il futuro sindaco dovrebbe bloccare la costruzione di nuovi box in P.za Cardinal Ferrari - P.za San Calimero.
La nostra zona infatti, conosciuta dagli immobiliaristi come "il quadrilatero delle cliniche", soffre già della mancanza endemica di parcheggi per residenti e non (soprattutto chi viene a trovare i parenti ricoverati in Madonnina, Capitanio, Policlinico, Città di Milano), persone spesso a scarsa mobilità e che non hanno la possibilità di pagarsi un taxi o una ambulanza privata.
Sottrarre alla sosta regolamentata l'intero slargo (stimo 40 posti auto) per realizzare box privati di dubbia utilità, potrebbe portare al collasso del sistema dei parcheggi su strada della zona, non tralasciano il disagio che creerebbero i lavori in corso, già partiti in ritardo (si accede infatti, oltre che ad abitazioni private, anche all'Archivio Storico Diocesano, alla Basilica di S. Calimero e all'Università Statale).
