.: Muoversi a Milano
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Inserito da il Inserito da Roberto Codazzi il Mer, 18/07/2007 - 08:14

Sul sito che raccoglie migliaia di petizioni on-line è apparsa una raccolta firme che riguarda direttamanete Cernusco e la Martesana, si tratta della richiesta di abbassare i costi dei mezzi pubblici a partire da ottobre, quando entrerà in vigore il ticket per l'accesso in auto a milano. Per sottoscrivere la petizione basta andare a questo indirizzo: http://www.petitiononline.com/atmgrati/, mentre per commentare l'iniziativa ci si può recare qui: http://blog.libero.it/KudaBlog/2974417.html o in questa discussione su www.partecipaMi.it, naturalmente :-). Si invita a garantire la massima diffusione dell'appello per poter raggiungere un numero importante di sosttoscrizioni.
Roberto Codazzi

Ecco il testo integrale della petizione:

a: Sindaco di Milano Letizia Moratti, Amministratore Delegato di ATM Elio Catania

il costo del biglietto della metropolitana di Milano nella tratta extra-urbana è troppo elevato.
Il biglietto per percorrere l'intera tratta urbana della metropolitana milanese è di un euro, ma basta uscire da Gobba per veder raddoppiato il costo del biglietto:
- a Vimodrone si paga 1,50 €
- a Cernusco (2 fermate oltre Gobba) si paga già 2,00 €
- a Sesto San Giovanni il costo è di 1,50 €
- a Gorgonzola il costo è di 2,35 €

ma se si vuole andare da Cernusco a Sesto allora si dovrà pagare 2,35 €
e se si vuole andare da Cernusco a Gobba (3 fermate) il costo è di 1,15 €

Le linee extra-urbane sono per la maggior parte in superficie e quindi necessitano meno spese di costruzione e manutenzione (non essendo in galleria).
Le fermate extra-urbane sono le più trascurate dove solo il 17,6% è dotato di ascensore (contro il 47,1% della tratta urbana), il 33,8% ha le scale mobili contro il 100% della rete urbana.
Sulla linea 2 le corse extra-urbane sono nettamente inferiori al numero di corse urbane poiché quasi la metà delle vetture si fermano a Gobba.
Non esiste il carnet da 10 biglietti per le tratte extra-urbane.
Ricordiamo inoltre che a seguito dell'introduzione dell'Euro il costo del biglietto è raddoppiato:
da 1000 lire a un euro, per la tratta urbana;
e da 1800 lire a 2 € per alcune tratte extra-urbane.

Da Ottobre entrerà in vigore il ticket per entrare in auto a Milano.

Chiediamo che in concomitanza con questo provvedimento si provveda anche a:
- ridurre il costo dei biglietti per le tratte extra-urbane in modo da invogliare le persone a prendere i mezzi pubblici. Attualmente, per una famiglia di 4 persone andare e tornare da Milano da una città dell'hinterland (Cernusco, per esempio) costa 16 €!
- aumentare il numero di corse sulle tratte extra-urbane.
- sistemare le stazioni ed abbattere le barriere architettoniche.
- la diminuzione delle tariffe dei parcheggi presso le stazioni.

ATM Milano ha vinto nel 2006 il premio Impresa Ambiente, ma se vuole davvero promuovere l'utilizzo del mezzo pubblico lo faccia in modo che sia economicamente equo per chi lo usa.
Il Comune di Milano e il Sindaco Letizia Moratti dimostri con i fatti che l'introduzione del ticket è una mossa per ridurre traffico e inquinamento e non solo per far cassa, si impegni nel permettere un più democratico uso dei mezzi pubblici.

Chiediamo, infine, che venga studiato seriamente il piani presentato da Dario Fo durante la campagna elettorale per le primarie del centrosinistra, dove si prevedeva la possibilità di rendere gratuito l'accesso e l'uso dei mezzi pubblici eliminando i costi di controllori, biglietti e tornelli e aumentando il valore della pubblicità 8con l'aumentare del volume degli utenti dei mezzi pubblici)

Sinceramente,

per firmare http://www.petitiononline.com/atmgrati/

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Inserito da il Inserito da Ester Anzalone il Ven, 16/03/2007 - 10:44

Quello di oggi è il terzo venerdì consecutivo che la linea 1 della metro di Milano presenta ritardi o è addirittura bloccata per delle ore.
Si pensa a potenziarla con nuove linee... e se invece gli sforzi fossero concentrati per rendere il servizio che attualmente offre efficiente e garantito per il milione di cittadini che ne usufruiscono ogni giorno? 
Secondo me è totalmente inadeguata a gestire qualsiasi imprevisto, a far fronte tempestivamente a qualsiasi problema si presenti.

Ester Anzalone

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Gio, 08/03/2007 - 07:25

La mattanza da traffico in Italia (5000 morti/anno) continua ad essere a livelli intollerabili, bisogna intensificare i rimedi. In ambito urbano ci vogliono più interditori di velocità e "castellane" ben segnalate per gli attraversamenti pedonali, bisogna proteggere i ciclisti in apposite piste protette. Poi bisogna spingere con la Provincia di Milano affinchè le strade radiali che da Milano vanno in Provincia vengano tutte portate a standard di sicurezza con carreggiate a doppio senso di marcia con spartitraffico (Rivoltana, Cassanese, Paullese, Cerca, Binasca, Vigentina, Valtidone etc.), eliminando gli incroci a raso ed i semafori. Concludo che la città va ingentilita con più zone pedonali, con risagomatura delle strade e con la creazione di rotonde per eliminare i semafori e gli incroci a raso, rendendo più visibili e presidiati i passaggi pedonali sempre con la cosruzione delle dette "castellane". Queste misure insieme ad un maggiore sforzo educativo e repressivo, incluso un maggiore coinvolgimento delle famiglie e delle scuole (non solo di facciata) nel compito educativo, oggi troppo assenti ma nello stesso tempo prime vittime di questa tragedia, non sono più derogabili. L'indolenza cronica della Provincia di Milano, ingiustificata, va svegliata da Sindaco e Prefetto di Milano.

Vogliamo combattere per far cessare questa immane catastrofe?
Al TAVOLO MILANO intensifichiamo l'attenzione su questo problema.

Enrico Vigo

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Inserito da il Inserito da Carlo PortaMaffe il Mar, 16/01/2007 - 07:53
Al settore Traffico e mobilità del Comune di Milano devono aver assunto qualche funzionario col pallino dell'innovazione a tutti i costi. Dopo aver ridotto i tempi di attraversamento dei semafori pedonali a pochi secondi, insufficienti al passaggio in sicurezza di chi non è un centometrista, ecco la seconda novità. I semafori che prima erano perpendicolari al senso di marcia e quindi allineati con la strada che regolavano sono stati tutti ruotati di circa trenta gradi. Forse l'intento del geniale innovatore era di renderli più visibili agli automobilisti però... come sempre questi lavori non sono stati controllati e quindi la rotazione è differente a seconda di come l'ha pensata l'operaio installatore cosicchè in parecchi casi non si capisce quale senso di marcia abbia il verde e quale il rosso perchè la rotazione risulta di 45 gradi !! Immaginate intanto cosa può essere costata in termini di manodopera la rotazione delle migliaia di semafori presenti in città per poi contribuire a causare incidenti.
Quando le cose funzionano perchè non si lasciano così come stanno ?  Nella foto allegata rièresa all'incrocio Moscati/Sempione chi ha il verde ? Smile
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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Sab, 23/12/2006 - 08:46

Completati i lavori di attestamento della circolare 90/91 in sede protetta in ZAVATTARI, preoccupa la mancata ripresa dei lavori per i lotti successivi.

Oggi i mezzi di soccorso, i filobus 90/91, le moto, i taxi, possono muoversi agevolmente solo su una parte dell'anello circolare stradale protetto, con già enormi benefici palpabili, ed un effetto estetico gradevole di zone un tempo disordinate, abbandonate al dispregio di carcasse d'auto, fango e rifiuti.

Ma la città di Mlano aspetta il completamento per lotti funzionali, siano essi piccoli tratti o piccoli collegamenti aggiuntivi in attesa dei macro-progetti che coinvolgeranno ristrutturazioni urbane e riqualificazioni ingenti.

Possiamo sperare che si individuino le tratte (piccole o grandi) più celermente realizzabili?

Non cè peggio che fermarsi con i lavori per far sorgere i dubbio ai cittadini che il Comune sia amorfo, refrattario ai probemi dei milanesi, i tempi di una città sono sempre troppo dilatati e non sempre le giustificazoni reggono davvero ad una analisi razionale e rigorosa.

Anche porzioni di città aspettano una riqualificazione con l'occasione del rimodellamento urbano segue alla costruzione dell'anello stradale. Alberature e sistemazioni pedonali e viarie, per regolare meglio i flussi, e dare a Milano la dignità che merita in vista di EXPO-2015.

   

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Mar, 12/12/2006 - 08:10
Riprendo questo argomento separatamente in quanto importante ed alcuni commenti "contro" emersi su vari forum (Es. VIVI MILANO del Corriere.it) non proprio azzeccati mi ci hanno costretto, anche se molti interventi sono anche a favore.
Tutto il centro di Milano e la fascia entro la cerchia de navigli al di fuori delle linee radiali non hanno collegamenti razionali, gli spostamenti inducono a complesse rotture di carico/trasbordi con mezzi pubblici vari di superficie, in certi casi molto articolati e dissuasivi dall’uso del mezzo pubblico.

Questo vale sia per i flussi centro-centro e periferia-centro, ovviamente con carichi numerici differenti. Una funzione importante, quindi, è quella di servire aree di pregio ad alta generazione di flusso oggi non servite dell’area centrale storica, con rottura di carico limitata a un cambio linea MM molto ben sostenibile dall’utenza in genere.
 
Ma subito dopo viene una funzione altrettanto importante: il decongestionamento delle linee in afflusso al centro, liberando in parte le tratte obbligate-inutili (risparmio di tempo), e per le tratte e stazioni critiche del centro /area downtown si realizza l’eliminazione di parte considerevole del crescente disagio da sovraffollamento (infatti le zone di attrazione del Centro sono molteplici: San Babila, Duomo, Cordusio, Brera, ma anche altre in una orbita ragionevolmente centrale.

Un anello circolare sarebbe anche in grado di decongestionare il centro e stimolare altri centri oggi minori, malserviti, più difficilmente frequentabili, urbanisticamente sgraziati, mettendo così le basi per un più ampio e massiccio allargamento dell’area DOWNTOWN di Milano.

Dopo la stagione non conclusa delle tratte radiali (estensioni in corso nei prossimi 5/10 anni e nuove linee stesso periodo temporale da realizzare senza esitazioni) è giunta l'ora di pensare in concomitanza lo studio e la realizzazione della tratta interlinee di un Metrò circolare, il cui attestamento va studiato con opportuni modelli di flusso uniti a piani urbanistici idonei, un mix di opportunità da studiare e ponderare nel disegnare il percorso.

Mi rendo conto che per spiegare tutto questo ci vogliono dei noiosissimi modelli di flusso che qui non si possono esporre, tuttavia credo che la questione sia abbastanza intuitiva e nota alle nostre autorità comunali.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Sab, 09/12/2006 - 18:17
Povera Milano. Ore 17:00 di sabato 09 dicembre 2006, piazza Duomo MM1-linea rossa, ressa gigantesca sulle scale in entrata alla stazione sotterranea (sotto la pioggia), ressa nell'androne all'entrata dove la gente passa col contagocce attraverso le obliteratrici elettroniche, ressa al marciapiede per salire sul treno (bisogna lasciarne passare qualcuno prima di poter salire schiacciati come acciughe in salamoia in un tanfo da letamaio indicibile).

Gli spazi, le rampe, e sale, i marciapiedi, sono troppo angusti ovunque, il treno arriva in Duomo già stracarico. Qualcosa cara ATM bisognerà pur studiare. Dulcis in fundo coda di 35 minuti al parcheggio Famagosta per pagare il parcheggio, dove non esistono più macchine automatiche per il pagamento della sosta.

Ma siamo a Milano o a Mogadiscio? Che fa ATM? Spera che la gente non vada in Metrò? La prossima volta sarà meglio usare l'auto e parcheggiare nel comodo parking sotterraneo di piazza Diaz infettando l'aria di Milano?

A quando la linea MM-0 metrò circolare per decongestionare la già supercritica MM1-rossa che da tempo nell'area centrale non regge più allo sforzo?

Al Sindaco Moratti ed ai vertici ATM vorrei dire che Milano non è per nulla preparata ad affrontare una riduzione delle auto in afflusso verso il centro, i mezzi pubblici messi a disposizione oggi (e peggio sarà tra 5 anni) non bastano, se non si pensa già al futuro e a decongestionare la linea MM1 rossa che con le nuove stazioni in costruzione e le nuove linee in costruzione si intaserà nell'area centrale in maniera tale da rendere il metrò inservibile e poco appetibile come mezzo di trasporto per molti giorni all'anno.

Non c'è alternativa allo studio e alla realizzazione di una linea circolare col compito di decongestionare e servire i flussi centrali oggi malserviti e intasati nelle intersezioni di lienea. Parliamone presto, facciamo qualcosa, non possiamo percepire i problemi e lasciarli marcire come hanno fatto le passate disattente giunte comunali.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Mer, 29/11/2006 - 07:47

Sono molto preoccupato per la messa in secondo piano del metrò che dovrà raggiungere Linate e Pioltello insieme al prolungamento della MM3 Gialla fino a Paullo.

Nel giro di breve la città rischia la completa paralisi nelle direttrici EST e SUD-EST con la attivazione dei quartieri Santa Giulia e Montecity, incluse le attuali espansioni in corso a macchia di leopardo dei comuni confinanti in febbrile sviluppo urbanistico.

Qui stiamo parlando di decine di miglaia di nuovi spostamenti di persone in aree malservite dal mezzo pubblico che generano pendolarismo con auto privata.

Mi auguro che tra "TAVOLO MILANO", incontri con PRODI e DIPIETRO, con l'attivismo PENATI e FORMIGONI, il Sindaco Letizia MORATTI in cabina di regia sappia ripensare le priorità e non sacrificare queste zone della città oggi letteralmente sfasciate da punto di vista della mobilità delle persone.

Il tessuto urbano esistente delle Zone Est e SUD-EST Milano è un esempio classico di disordine ingovernato, di problemi mai risolti a Milano, con traffico da bidonville del terzo mondo (si pensi a Corso XXII Marzo), inquinamento al top, disservizi inenarrabili.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Mar, 21/11/2006 - 07:59

Va di moda la perversione tutta italiana delle enunciazioni teoriche senza un concreto volano con la realtà e la messa in cantiere delle opere legate alla centralità infrastrutturale di Malpensa. Tutto quello che s'è discusso per essere realizzato ha bisogno dai 5 ai 10 anni, oltre cioè tutti i mandati dei convenuti, Governo, Regione, Provincia, Comune. Allora è ovvio pensare (all'itaiana) ma chi glielo fa fare di rispettare gli impegni oltre la sceneggiata sul palcoscenico? Non esiste un filo morale che possa unire i due poli che si affannano ad annullarsi ed a scannarsi, spesso pretestuosamente, con scarsissimo senso dello Stato. Le opere discusse al Tavolo Milano sono attese da 20-30 anni, ed i politici di oggi più avezzi alla sceneggiata ed alle chiacchere riscuotono sempre meno fiducia da parte dei cittadini, arcistufi di chiedere (e mai avere) le stesse cose, stufi di stringere la cinghia per nulla o solo per salvare i grassi privilegi della nostra costosissima classe politica.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Sab, 04/11/2006 - 07:35

Il Ticket di ingresso a Milano mi convince poco, ma come tante altre angherie a cui oramai i nostri politici d'ogni colore, ordine e grado, ci hanno abituato, lo subiremo, tuttavia si rende necessario il ripristino di condizioni anche minime di giustizia sociale.

Perlomeno un contestuale allargamento delle zone pedonali permanenti, sia al centro città che nei cenri delle Zone periferiche (ex-comuni di cintura annessi).perchè ben sappiamo che chi oggi a chi viaggia con SUV da 80.000 Euro, parcheggiare sul marciapiede (parcheggio più comodo possibile) o pagare il ticket d'ingresso a Milano rappresenta una sciocchezza in termini economici, anzi la misura rischia di favorire ancora una volta le fasce alte di reddito ed essere ben accetta in quanto tutto sommato sfoltisce il traffico dei "peones" da Milano, i meschinetti che usano (per questoni di reddito) le utilitarie, dove l'aggravio delle spese inciderà pesantemente sul loro già magro bilancio famigliare.

Ingiustizia, quindi, profonda ingiustizia, che può essere bilanciata solo da un allargamento delle zone pedonali permanenti che il Comune di Mlano da troppi anni fatica a realizzare, incapace di perseguire la vera giustizia sociale che i cittadini milanesi si aspettano.

Più zone pedonali e nuovo verde boshivo al centro martoriato della città, dove l'assalto degli automezzi, non regolato a sufficienza (dove impazzeranno i SUV con i loro scarichi esagerati) mpoverisce la vivibilità e crea emergenze e minacce alla salute, sia dei residenti, sia di coloro che si recano a Milano ogni iorno per lavoro, vivenoci di fatto.

Mi auguro che il Sindaco Moratti non abbia in mente per Milano "una grande vetrina alla moda per SUV" mascherata da una macabra ed infingarda maschera .

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