
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CANTIERI. SIMINI: “OGGI AL VIA LAVORI NEL SOTTOPASSO DI TONALE E A FEBBRAIO IN QUELLO DI FORLANINI - CORSICA”
Milano, 10 gennaio 2011 – “Dopo aver rimesso a nuovo il sottopasso di viale Brianza e Lunigiana, con i lavori che iniziano questa notte restituiremo decoro e pulizia anche a quello di via Tonale, in corrispondenza della stazione Centrale. L’intervento, concordato con la Sovrintendenza, durerà quattro mesi, lavorando di giorno e di notte per finire prima. Per rispettare le esigenze di mobilità dei cittadini, abbiamo programmato i lavori in modo tale che nel sottopasso la viabilità venga modificata solo in orari notturni, garantendone sempre la percorrenza per ogni senso di marcia”.
Lo annuncia l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. Il costo delle opere per il risanamento strutturale del sottopasso di via Tonale è di circa 900mila euro. I lavori inizieranno questa sera e termineranno a fine aprile 2011. Nel tunnel vi sono due carreggiate laterali per ogni senso di marcia, una carreggiata centrale a doppio senso di marcia riservata al trasporto pubblico e marciapiedi laterali. Durante le varie fasi delle lavorazioni verrà chiusa una sola carreggiata alla volta, esclusivamente in orario notturno. La percorrenza del sottopasso in entrambe le direzioni sarà, dunque, sempre garantita.
“Nel sottopasso di via Tonale – spiega Simini - siamo già intervenuti con il rifacimento e il potenziamento dell’impianto di illuminazione. Con questi lavori procederemo, invece, a un vero e proprio risanamento strutturale”.
“A febbraio apriranno invece i cantieri per la ristrutturazione del sottopasso Forlanini Corsica, dove - conclude Simini - si lavorerà 7 giorni su 7, per terminare l e opere in tempi record”.


Doppia rivoluzione, urbanistica e viabilistica, per gli interventi alla stazione
Centrale, via ai nuovi cantieri «Disagi per il traffico»
Parte la riqualificazione delle piazze laterali. I tassisti: serve l'ampliamento dei posteggi
Siamo alla rigenerazione ambientale del quartiere, operazione estetica e antidegrado che segue la trasformazione della Centrale da terminal ferroviario a centro polifunzionale e accompagna l'illuminazione scenografica della Stazione. Da programma: due anni di lavori. Una trama d'interventi concordata da Palazzo Marino con Fs, Atm e associazioni dei tassisti. «Iniziamo da piazza Luigi di Savoia», avvisa il vicesindaco Riccardo De Corato: «Le nuove pensiline consentiranno un utilizzo più agevole degli spazi riservati al carico-scarico dei passeggeri delle auto bianche». Una modifica necessaria, osservano i sindacati dei taxi, ma insufficiente: «L'utenza è aumentata dall'inaugurazione dei treni Frecciarossa - attacca Claudio Severgnini, presidente di Acai Taxi -. Abbiamo chiesto al Comune un consistente ampliamento dei posteggi, dobbiamo ridurre attese e disagi».
La seconda fase inizierà a marzo e ribalterà per un anno piazza Quattro Novembre e via Sammartini: il progetto di riqualificazione prevede «la completa ripavimentazione dell'area, la creazione di nuove aiuole e la sistemazione del verde pubblico, oltre a nuove soluzioni sulla viabilità». Così Fabio Battaggia, ad di Grandi Stazioni: «La Stazione si conferma sempre più non solo la principale porta d'ingresso alla città, ma uno dei luoghi più significativi per la vita dei milanesi».
La manutenzione straordinaria di piazza Duca d'Aosta è il capitolo finale, il più costoso e delicato dell'operazione Centrale. La gara d'appalto descrive un «desiderio di ordine e pulizia» sul fronte della Stazione: 560 giorni di cantieri dovranno ridefinire 16 mila metri quadri tra la piazza principale e l'esedra di via Vittor Pisani-Vitruvio. «Investiremo nel potenziamento e nella valorizzazione del patrimonio arboreo», anticipa l'assessore ai Lavori pubblici, Bruno Simini. Significa: piante, nuovo impianto di irrigazione ed eliminazione delle siepi ai bordi delle aiuole (motivi di sicurezza). I lavori scatteranno nel 2012, alla chiusura del cantiere di collegamento tra il metrò 2 e la Stazione. Ricorsi e burocrazia permettendo.
Armando Stella
04 gennaio 2011


Nel mese di ottobre 2010 sono iniziati i lavori per la creazione della rete fognaria in un tratto di Via Porto Corsini.
Inevitabilmente, come noi residenti già avevamo previsto, sono sorte delle difficoltà tecniche (cavi dell'alta tensione interrati di cui il Comune evidentemente ignorava l'esistenza!) che hanno prima comportato la sospensione dei lavori e poi prolungato il termine degli stessi.
Fin qui però tutto bene, era doveroso e giusto compiere questa opera.
Il problema nasce dal modo in cui l'impresa Colosio Spa sta lavorando (o meglio, non sta lavorando)!
La zona del cantiere è praticamente abbandonata da quasi un mese e i tagli sull'asfalto fatti per saggiare il terreno si sono trasformati in enormi voragini che, al passaggio dei numerosissimi camion e autobus (che viaggiano ben oltre i limiti di velocità), causano delle vibrazioni tali da far tremare le abitazioni!
Insomma, un nuovo ennesimo problema su questa via di grande traffico da sempre dimenticata dall'amministrazione comunale!
Nel caso qualche persona del Comune di buon animo leggesse questa pagina, segnalo altre due cose...
L'asfalto del cavalcavia è ancora quello originario steso al momento della costruzione dello stesso; in pratica ha più di 25 anni e li dimostra tutti!
Completamente invaso da crepe, ormai ha perso totalmente le sue capacità di assorbimento delle vibrazioni e questo aumenta il problema evidenziato prima.
Nel momento in cui verrà rifatto (si spera) quello interessato dai lavori della fognatura, sarebbe cosa di buon senso rifare anche questo tratto, possibilmente con materiale fonoassorbente!
Inoltre segnalo anche qui che la corsia discendente del cavalcavia, quella che arriva da Via Chiese, è da anni interdetta al traffico privato con apposito divieto, che ovviamente nessuno rispetta!
Nonostante le numerosissime segnalazioni, il comando di Polizia della zona 9 (competente per Via Chiese) non è mai intervenuto e mai ha compiuto il proprio dovere nel farlo rispettare.
Ormai da parecchi mesi invece l'ATM ha piazzato finalmente il palo per piazzare le telecamere di controllo, solo che non ha potuto ultimare il lavoro perchè in attesa dell'autorizzazione formale da parte del Comune, probabilmente una semplice firma che però, sempre secondo ATM, arriverà in tempi lunghissimi!
Insomma, un minimo impegno da parte delle persone preposte potrebbe farci vivere tutti molto meglio... e invece, come al solito, niente!


la denuncia della cooperativa comin e del Pd milanese
«Rimosse le luminarie multietniche in via Padova, il Comune le rimetta»
C'era la scritta «Buone feste» in italiano e nelle altre lingue parlate dai residenti: protesta contro Cadeo
«NON CANCELLATE LE DIFFERENZE» - «Ebbene noi, sicuri di interpretare il pensiero di altre persone che vivono in via Padova e che ci hanno sollecitato a prendere posizione, riteniamo che le differenze non si possono cancellare staccando un interruttore - prosegue la nota-. Questo è infatti il significato che noi, come molti altri che vivono nel quartiere, abbiamo attribuito all’intervento dell’assessore. Un messaggio, se così fosse, che riteniamo inaccettabile e anche lesivo dell’immagine cosmopolita di cui Milano è sempre andata giustamente orgogliosa. Ci auguriamo che si tratti soltanto di un grande equivoco e per questo richiediamo, per smorzare all’origine ogni polemica, che le luminarie in tutte le lingue siano ripristinate quanto prima».
LA PROTESTA DEL PD - Roberto Cornelli, segretario Pd metropolitano, Marta Battioni, segreteria provinciale, e Daniela Pistillo, responsabile punto Pd di via Padova, in una nota a nome del Partito Democratico di Milano denunciano «lo spreco di denaro pubblico che si è reso necessario per l’installazione, la rimozione e poi di nuovo l’installazione della nuova luminaria. Ma anche l’ennesima occasione sprecata dall’amministrazione del centrodestra di aprire la nostra città alle culture del mondo, per coinvolgere tutte le comunità che a Milano lavorano e vivono. Insieme all’augurio multilingue si rimuove la vocazione milanese di internazionalità e ospitalità». «Milano non può diventare Adro - hanno affermato Pierfrancesco Maran e Maurizio Baruffi, consiglieri comunali del Pd -. Le feste sono un momento di unità e pensare che le scritte in lingua urtino la sensibilità di qualcuno è da cretini». «Sembra che la convivenza, alla quale tanti residenti italiani e stranieri del quartiere stanno lavorando - ha rincarato la dose Luciano Mulhbauer, coordinatore di Fds - dia fastidio e che si voglia creare a tutti i costi dei conflitti ed evocare paure anche dove non ci sono».
23 novembre 2010


Segnalo/riporto:
http://www.manifestopermilano.partecipami.it/infodiscs/view/283
--------------------------Adesso tocca a noi: il PGT e la zona 2
Il 20 settembre, presso la casa della carità di via Brambilla si svolto il primo incontro dell’iniziativa di Informazione e ascolto sul PGT dedicato alla zona 2, iniziativa promossa da Libertà e Giustizia, Legambiente, Arci e Acli , alla quale ha aderito anche Fondazione RCM.
C'erano quaranta o più persone, tra cui, oltre a don Colmegna e a Franco Beccari, Damiano di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, consiglieri comunali, esperti e consiglieri di zona, rappresentanti di comitati e associazioni del quartiere, e cittadini interessati al tema.
Il dibattito è stato moderato da Franco Beccari di Legambiente, la presentazione tecnica è stata condotta da Pero Lembi ( Politecnico di Milano) è durata dai trenta/quaranta minuti con l'obiettivo di dare una informazione di massima su cosa sia il PGT e quali sono le principali declinazioni nella zona 2.
Il dibattito si è prolungato sino alle 23,45.Le slide sono state un supporto visivo alla presentazione. Dallo scorrere delle immagini sono emerse le carenze, l’indeterminatezza e la complessa nebulosità del piano che si possono riassumere su quattro punti salienti:
- questioni sociali, housing sociale: e’ stato sottolineato che l’indice uniforme di edificabilità presenta in realtà notevolissimi margini di indeterminatezza per effetto della potenziale applicazione di volumetrie perequative, solo quote di housing sociale inserite da endamenti dell’opposizione.
- perequazione: i principio della perequazione che crea artificiosamente diritti volumetrici nelle aree agricole (che in base alla LR 12 non possono essere edificabili) e non edificate del Parco sud (a fronte della cessione della proprietà al Comune) per poi renderli disponibili negli ambiti di trasformazione ma anche negli ambiti di rinnovamento urbano.
- consumo di suolo: edifici più alti e compatti per liberare suolo e restituirlo ad un uso pubblico, ma che possono anche essere proposti nel tessuto urbano consolidato.
- complessità della macchina che sarebbe necessaria per la gestione del PGT: Senza definire criteri ed indirizzi qualitativi si lascia alla fase attuativa degli interventi singoli, la determinazione, attraverso i piani attuativi, della natura esatta degli interventi, anche con la possibilità di derogare alle poche regole esistenti.
Per quanto riguarda le schede NIL ( Nuclei di Identità Locale) -analisi delle particelle di zona- pur rappresentando un’analisi, che si può dire approfondita per quanto riguarda la simbologia adottata e dati indicati, rivela una forte carenza nel individuare le reali necessità della popolazione della zona. Carente l’individuazione definitiva delle strutture nell’ambito socializzazione dei cittadini.
Dagli interventi di don Colmegna e seguenti, sono emerse molto domande sul come proporre e concretizzare le osservazioni.Don Colmegna ha proposto di fare una sorta di bigino contenente le questioni più rilevanti, i nodi più caldi (perequazione, ecc.).
Molti altri si chiedevano come fare osservazioni o come influire su questioni locali (della zona 2) che andavano:
- dal muretto da abbattere in piazza Costantino;
- ad un intervento di edilizia popolare (via Idro) già approvato e che non vorrebbero;
- alle problematiche del parco Trotter.
In generale le persone hanno evidenziato una chiara e profonda preparazione sulle questioni pratiche di zona, dimostrando di essere espressione di un quartiere socialmente ricco e vitale.
A queste domande gli organizzatori degli incontri hanno sottolineato lo scopo primo di questa iniziativa, e cioè di portare nelle zone di Milano il dibattito sul PGT, per informare e dare la possibilità ai partecipanti, come singole persone, associazioni, comitati di quartiere, di proporre osservazioni facendosi aiutare nella loro formulazione da realtà quali: PD, Rete Civica, Chiamamilano.
2-PGT Milano zona 2 - 20 se.pdf
--------------------------Nell'ambito di
--------------------------
"PGT: adesso tocca a noi" della sezione "PGT" di www.manifestopermilano.partecipaMi.it
Inviato da Damiano Di Simine l'11-09-2010 alle 20:45
Non c'è molto tempo per informarsi e per esprimere le proprie osservazioni, ma vorremmo che questo passaggio di critica e proposta non fosse liquidato in modo sbrigativo. Le nostre associazioni - ACLI, ARCI, Legambiente e Libertà e Giustizia - si sono assunte l'impegno di avviare e facilitare il confronto e l'approfondimento sul PGT, andando quartiere per quartiere per presentare il PGT e le trasformazioni previste, ascoltando ogni punto di vista, mobilitando le aspettative e i bisogni di chi opera nel territorio e nel tessuto sociale e culturale della città.
9 appuntamenti per 9 circoscrizioni
Zona 7 23/09/2010, ARCI OLMI via degli Ulivi, 2
Zona 4 27/09/2010 , ARCI CORVETTO, via dell'Oglio, 21
Zona 6 30/09/2010 ACLI BARONA via Boffalora, 110
Zona 3 04/10/2010 ACLI LAMBRATE via Conte Rosso, 5
Zona 8 08/10/2010 ACLI GALLARATESE via Ugo Betti 62
Zona 5 11/10/2010, ARCI BELLEZZA via Bellezza, 16/A
Zona 9 14/10/2010 LA FONDERIA, via Tahon di Ravel
Zona 1 18/10/2010 presso ARTEMISIA, via C. Simonetta, 16


Ho appena finito di vedere il documentario (di cui riporto il link qui sotto) e di ascoltare le parole delle maestre, delle mamme italiane e rom, del papà rom, dei volontari, del docente di sociologia dell'università Milano Bicocca.
Una maestra dice che 40 anni fa insegnava l'italiano ai bimbi del sud che conoscevano solo il siciliano o il calabrese, ora lo insegna ai bimbi rom: cosa c'è di diverso o di nuovo in questo? per lei nulla!
Spero che anche a voi possiate emozionarvi e riflettere nell'ascoltare e nel vedere le immagini: sono messaggi semplici e chiari, di buon senso.
Spero che questo messaggio possa giungere non solo al cuore, ma anche –e sempre più- alle menti di un numero sempre maggiore di persone desiderose di vivere in un acittà capace di accogliere e di accompagnare le persone emarginate e stigmatizzate in un doveroso -e voluto!- percorso di integrazione.
Di che cosa si tratta?
E' il documentario realizzato dalla Scuola Civica di Cinema di Milano, “Seminateci bene” , in finale al festival “L’anello debole” di Capodarco, sulla storia di Rubattino
http://www.premioanellodebole.it/SchedaVideo.aspx?id=399
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Lista civica "Uniti con Dario Fo per Milano"
Facebook: Antonella Fachin


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
ZONE. AL VIA LE CASTAGNATE IN CITTÀ. MORATTI E MASCARETTI: “VIVERE I QUARTIERI ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE E DELLO SVAGO”
Milano, 15 ottobre 2010 – Prendono il via domani, sabato 16 ottobre, le castagnate nelle nove zone delle Città. Un’iniziativa aperta a tutti i cittadini, organizzata dall’Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona, in collaborazione con le associazioni, i Consigli di Zona e le parrocchie presenti sul territorio.
“Milano festeggia l’autunno in allegria – ha detto il Sindaco Letizia Moratti - animando i quartieri creando momenti di aggregazione rivolti a tutti i cittadini. Un impegno dell’amministrazione per far vivere la città con appuntamenti che sappiano coniugare tradizione e svago, divertimento per i bambini e le loro famiglie e scoperta dei prodotti tipici della stagione autunnale e non dimenticare l’origine agricola della nostra città”.
Da domani a domenica 31 ottobre, nelle nove zone, si terranno 40 castagnate organizzate da 37 associazioni, grazie ai 23 quintali di castagne messi a disposizione dall’Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona.
“Le castagnate in Città – spiega l’assessore Mascaretti – realizzate con la partecipazione di 37 associazioni iscritte agli albi zonali, oratori e CAM – Centri di Aggregazione Multifunzionale, sono iniziative per coinvolgere e divertire i grandi e i bambini di tutti i quartieri e rendere l’atmosfera autunnale più piacevole e gioiosa. Vogliamo infatti promuovere una Milano sempre più attiva anche nelle periferie delle zone cittadine. Il coinvolgimento delle associazioni zonali e dei residenti, infatti, hanno un forte valore di presidio del territorio”.
il calendario dell’iniziativa


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
Giunta
Approvati due progetti di edilizia scolastica

Milano, 8 ottobre 2010 – Un nuovo edificio scolastico nel quartiere Adriano e un progetto di riqualificazione della scuola elementare di via Cittadini, 9: è quanto approvato, oggi, dalla Giunta. Lo annuncia il Sindaco Letizia Moratti, insieme con l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli e l’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Bruno Simini.
“Si tratta – ha dichiarato il Sindaco – di due progetti importanti, che nascono dall’ascolto. Un ascolto, rispetto a quelli che sono i bisogni più veri del territorio, che non deve mai venire meno per il buon governo della nostra Milano. Sono due progetti molto attesi dai cittadini, per un valore complessivo che supera i 16 milioni di euro. Milano è una città che ha tante esigenze e, quotidianamente, lavoriamo per dare risposte a tutte”.
Il progetto di via Adriano intende sopperire alla mancanza di una scuola media che riesca ad assorbire il considerevole aumento di abitanti delle zona. L’edificio accoglierà 18 classi e si articolerà in tre strutture: la prima ospiterà le aule; la seconda, di due piani, vedrà al piano terra gli uffici e la sala medica e al primo piano il personale scolastico; la terza, invece, ospiterà palestra e auditorium. Il costo complessivo dell’intera opera è pari a 8 milioni di euro.
Il secondo progetto interessa, invece, lo stabile di via Cittadini che ospita un asilo nido, una scuola materna, una elementare, un Centro per le famiglie, un Istituto tecnico e un Centro Cucina di Milano Ristorazione. L’intervento, il cui importo stimato ammonta a 10 milioni di euro già stanziati e finanziati, riguarda in particolare la scuola elementare. Una riqualificazione volta a risanare facciate, coperture e pavimentazione, a sostituire i serramenti, ad abbattere le barriere architettoniche incrementando i servizi per i disabili, alla progettazione di 15 aule, laboratori compresi, e di un ascensore. Inoltre l’intervento prevede il rifacimento della rete fognaria e della rete di smaltimento per le acque meteoriche, l’adeguamento dell’impianto elettrico, antincendio e termico e la predisposizione dell’impianto telefonico e antiintrusione.
“Ci siamo assunti l’impegno e dopo l’individuazione del terreno su cui edificare il nuovo edificio, oggi il passo più importante: approviamo l’investimento e il progetto per dare una nuova scuola media – ha detto l’assessore Moioli – alla città“.
“Quello che andremo ad attuare – ha commentato l’assessore Simini - sono due interventi radicali: una scuola completamente nuova con una biblioteca in via Adriano mentre per l’edificio fatiscente di via Cittadini è stato approvato il progetto definitivo di riqualificazione che partirà nel 2011”.



Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CASA. VERGA E MASCARETTI PRESENTANO “COMPRAR CASA SENZA RISCHI”: LE CONSULENZE DEI NOTAI ANCHE NEI CONSIGLI DI ZONA
Milano, 5 ottobre 2010 – Parte la quarta edizione di “Comprar casa senza rischi”, l’iniziativa di informazione al cittadino sui temi dell’acquisto della casa e del mutuo, promossa dal Consiglio Notarile di Milano in collaborazione con il Comune di Milano (Assessorato alla Casa e Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona).
L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Marino dall’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti, dall’assessore alla Casa Giovanni Verga, e dal Presidente del Consiglio Notarile di Milano Domenico de Stefano.
“Comprar casa senza rischi” edizione 2010 si articolerà in diversi momenti di incontro con i notai:
- 9 incontri aperti con i cittadini presso i Consigli di Zona della città, che si terranno in contemporanea mercoledì 27 ottobre dalle 18.30 alle 20.00
- oltre 1.000 appuntamenti di consulenza individuale della durata di 30 minuti negli studi dei notai di Milano e Lombardia fra il 2 novembre e il 1° dicembre
- uno sportello dei notai presso i Comuni di Busto Arsizio, Lodi, Monza e Varese, da novembre fino a giugno 2011.
Quest’anno per la prima volta i cittadini potranno ricevere, oltre alla consulenza personalizzata del notaio, un check-up gratuito della casa, che comprende la visura catastale dell’immobile e tutti i consigli e indicazioni su come muoversi per regolarizzare eventuali anomalie o difformità. E’ infatti in vigore dal 1° luglio l’obbligo per il venditore di un immobile di dichiarare la conformità tra stato di fatto e risultanze catastali.
I cittadini potranno in questo modo verificare con l’assistenza del notaio eventuali situazioni di difformità e ricevere consigli e indicazioni sul da farsi.
“E’ proprio perché ci troviamo in un momento di crisi che è ancora più alto il rischio di chi compra casa di imbattersi in situazioni non sempre limpide - ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga. - I rapporti con gli interlocutori non sempre sono trasparenti e per questo le consulenze dei notai sono importanti. Si tratta, ormai, di una consuetudine: anche quest’anno i cittadini milanesi possono affidarsi a Comprare casa senza rischi”.
“Sempre vicina al cittadino - ha detto l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti - la nostra Amministrazione ritiene che questo strumento di orientamento e consulenza gratuita sia importante per andare incontro a chi si accinge a effettuare un passo importante come l’acquisto della casa. Questa è un’altra importante iniziativa al servizio dei milanesi, per rendere più accessibile l’incontro con i notai, anche attraverso i nove Consigli di Zona.”
Secondo Domenico de Stefano, Presidente del Consiglio Notarile di Milano “nonostante la situazione non certo florida del mercato immobiliare, l’interesse dei cittadini quando si parla di casa e di tutela della proprietà è sempre molto alto: ogni anno cerchiamo di rispondere alle loro richieste ed esigenze più urgenti. Per questo abbiamo deciso di erogare un servizio di check-up catastale gratuito, fornendo il nostro contributo anche all’attività dell’Agenzia del Territorio, con cui i notai collaborano quotidianamente per l’aggiornamento dei registri immobiliari”.
A partire da oggi è possibile visitare il sito www.comprarcasasenzarischi.it per prenotare un appuntamento in studio scegliendo fra oltre 200 notai di Milano, Lodi, Monza, Busto Arsizio e Varese e ricevere le informazioni sull’iniziativa. Sarà inoltre possibile calcolare il costo dell’atto di acquisto e scaricare sei guide di taglio divulgativo dedicate ai temi acquisto casa e mutuo elaborate dal Consiglio Nazionale del Notariato: Mutuo informato, Prezzo-valore, La garanzia preliminare, Vivere in condominio, Acquisto in costruzione e Acquisto certificato.
Mercoledì 27 ottobre ore 18.30 – 20.00
Incontri aperti - ingresso gratuito - presso i Consigli di Zona di Milano
• zona 1 via Larga 12
• zona 2 viale Zara 100
• zona 3 via Valvassori Peroni 56
• zona 4 via Oglio 18
• zona 5 viale Tibaldi 41
• zona 6 viale Legioni Romane 54
• zona 7 via Anselmo da Baggio 55
• zona 8 via Quarenghi 21
• zona 9 via Guerzoni 38


L'AD Battaggia: sarà un'opera d'arte. Oggi apre il Motta Caffè Bar
Firme e ristoranti, così rinasce la Centrale
Quasi cento negozi, da Feltrinelli a Zara. Nuova segnaletica e falchi addestrati contro i piccioni
MILANO - E stavolta, con l'arruolamento del tonno, dei gamberi e dei falchi, forse ci siamo: ci sono tutti. Dopo proteste, giornate bestiali, cantieri, racconti di gente sperduta nel labirinto, nemmeno un bar, anzi solo uno che ne approfittava sparando prezzi osceni per osceni cibi, ecco, dopo tutto la stazione Centrale è pronta. La riqualificazione è quasi finita. Quarantotto negozi già aperti, ed entro Natale saranno 94; individuate quattro zone per realizzarci altrettante sale d'aspetto, sale richieste, pretese, desiderate dai passeggeri; nascerà uno spazio dove si concentreranno i punti per noleggiare un'auto anziché cercarli sparsi a destra e sinistra, spesso senza trovarli. E ancora, hanno aperto e apriranno tanti marchi, la Feltrinelli, Sloggi, Zara, Bershka e anche - qui torniamo all'inizio - il marchio Wok, ossia cibo asiatico, sushi e sashimi. Infine, sarà risolta l'invasione dei piccioni. I falconieri giungeranno di notte, a treni fermi, e lanceranno nell'aria i falchi, questi gireranno per segnare il territorio, per far capire a tutti gli altri volatili che è zona vietata, che sarà meglio non avvicinarsi, soprattutto non sporcare. Fabio Battaggia è l'amministratore delegato di Grandi Stazioni, la società che gestisce lo scalo. In primavera Battaggia aveva promesso al Corriere: «Stiamo lavorando, bisogna avere pazienza, faremo modifiche, vedrete che la Centrale cambierà volto». Ora, di lamentele ne restano, per carità. I bagni a pagamento, nessuna panchina sulle banchine vicino ai binari, le macchinette automatiche dei biglietti, per esempio. Vediamo un po', Battaggia. I bagni a pagamento? «Facciamo pagare un servizio. Se non si pagasse, questi luoghi forse diventerebbero dei ricoveri di fortuna, nessuno li userebbe più». Le panchine? «Non c'è lo spazio adeguato, sulle banchine». Le macchinette, le maledette macchinette che una su due non va mai? «Non dipendono da noi». Dipende da Grandi Stazioni, questo sì, il deposito dei bagagli, affidato a una cooperativa: ma si sta studiando se e come modificare, per potenziarlo, il servizio. Mettere degli armadietti? «Impossibile per questioni di anti-terrorismo».
Fabio Battaggia è l'amministratore delegato di Grandi Stazioni, la società che gestisce lo scalo. In primavera Battaggia aveva promesso al Corriere: «Stiamo lavorando, bisogna avere pazienza, faremo modifiche, vedrete che la Centrale cambierà volto». Ora, di lamentele ne restano, per carità. I bagni a pagamento, nessuna panchina sulle banchine vicino ai binari, le macchinette automatiche dei biglietti, per esempio. Vediamo un po', Battaggia. I bagni a pagamento? «Facciamo pagare un servizio. Se non si pagasse, questi luoghi forse diventerebbero dei ricoveri di fortuna, nessuno li userebbe più». Le panchine? «Non c'è lo spazio adeguato, sulle banchine». Le macchinette, le maledette macchinette che una su due non va mai? «Non dipendono da noi». Dipende da Grandi Stazioni, questo sì, il deposito dei bagagli, affidato a una cooperativa: ma si sta studiando se e come modificare, per potenziarlo, il servizio. Mettere degli armadietti? «Impossibile per questioni di anti-terrorismo».
Con il dottor Battaggia facciamo un giro in questa nuova stazione. I cantieri, gli operai, i quattro piani della Feltrinelli che in alto avrà anche una fontanella originale restaurata, le 418 sedute totali sparse sui tre livelli della stazione, i totem per la segnaletica che più avanti saranno rimossi, la segnaletica sarà soltanto o verticale, in alto, o sul pavimento. Ci sono nuovi tabelloni con gli orari. Forse ci sarà un nuovo punto di informazioni: ce n'è uno della Provincia, ma basta? Qualche passeggero al riguardo ha commentato: «Servirebbe qualcosa di più internazionale. Più personale, più guide, più informazioni, più aiuto. Pensando anche all'Expo».
Alla fine, abbiamo detto, i negozi saranno 94. La Centrale rischia di diventare un enorme centro commerciale? Battaggia, dal terrazzino di uno dei nuovi bar della stazione, indica lo spazio davanti, invita a guardare di sopra, le grandi enormi tettoie in ferro, la spettacolare arcata, e dice: «Molti sostengono che sia quella di Firenze la vera stazione-opera d'arte d'Italia. Ma questa di Milano, davvero, come bellezza, forse è ineguagliabile». Bellezza antica. C'è tanta storia, in Centrale. Difatti capita anche che si vada avanti tornando indietro. Viene inaugurato oggi il Motta caffè bar, avrà l'ingresso in piazza Luigi di Savoia, vicino al parcheggio dei taxi, è stato costruito reinterpretando lo storico locale del 1928.
Andrea Galli
04 ottobre 2010
