
sospese tutte le concessioni per tavolini e ombrelloni
Brera, via libera all'isola pedonale
Ma i commercianti: «stop ai cantieri»
Da gennaio sette mesi di lavori. I negozianti: un disastro. Raccolta di firme. De Corato: pronti a rivedere i tempi
MILANO - Se isola pedonale dev'essere, non sarà una passeggiata. I vigili urbani si sono presentati dai negozianti di Brera il 24 dicembre, vigilia di Natale, portavano un avviso in dono: il cantiere aprirà il 15 gennaio e vi stravolgerà la vita per sette mesi, ecco le regole, preparatevi. Sono bastati tre giorni, è scoppiata una rivolta: «La situazione - si legge nella petizione di protesta - è gravissima». È Micaela Mainini, la titolare del bar Jamaica, a coordinare la raccolta di firme: «I lavori paralizzeranno il quartiere, il Comune vuole sospendere le licenze dei déhor, saremo costretti a dimezzare il personale!». Nell'ultimo tratto di via Brera, già chiuso al traffico, hanno firmato 13 esercenti su 13. Una lettera simile, per toni e contenuti, circola già in via Fiori Chiari: «Il programma del Comune è inaccettabile».
Il progetto prevede la pedonalizzazione fra via del Carmine e il bivio dei Fiori: «Verranno sostituiti tutti i masselli, sarà riqualificata la strada e creato un percorso ciclabile lungo l'itinerario via Monte di Pietà-Porta Nuova», spiegano da Palazzo Marino. I cantieri occuperanno l'area da gennaio a luglio: il carico e scarico delle merci e l'ingresso in auto dei residenti sarà consentito solo tra le ore 10 e le 14, i locali pubblici dovranno ritirare gazebo e tavolini dalle strade. «Le condizioni sono assurde - ribatte Mainini -. Il danno economico sarebbe enorme. Per tutti noi sarebbe la fine! Dico sul serio: chi riuscirà a pagare affitti e fornitori?».
Il nodo è sui déhor. Lo scorcio modaiolo e godereccio di via Brera, quello del Jamaica, sarà rivoltato dagli scavi a partire da marzo. Dunque: niente tavolini ai bar durante il Salone del mobile, per tutta la primavera, fino all'estate. «È una follia - attaccano i commercianti -. Abbiamo già chiesto il parere di un avvocato: la sospensione del plateatico viola la legge».
Venti giorni al cantiere, l'isola è in salita. «La pista ciclabile dobbiamo farla, non c'è alternativa (il Comune rischia di perdere i fondi ministeriali, ndr)», replica il vicesindaco Riccardo De Corato: «Ma assicuro la massima disponibilità a ridiscutere tempi e modi del cantiere, per ridurre al minimo i disagi. Convocherò i commercianti, la polizia locale e i dirigenti del settore Lavori pubblici».
Il Jamaica compie cent'anni nel 2011. Da qui è passato il secolo nobile di Milano: artisti, fotografi e letterati, Piero Manzoni e Lucio Fontana, Ugo Mulas, Luciano Bianciardi ed Emilio Tadini. «Sto organizzando mostre ed eventi di richiamo internazionale per celebrare l'anniversario», anticipa Mainini: «Ma se il Comune non fa un passo indietro, qui salta tutto! Sono anche pronta a chiudere il bar».
28 dicembre 2010


L'estate è finita da un pezzo ed effettivamente i lavori (frettolosi) alla Vigentina sono stati fatti.
Sul pavimento è stata stesa una vernice granulare di colore giallo che "copre" le precedenti mattonelle. Laddove mancava una mattonella è rimasto il buco, coperto di vernice.
I bagni non sono stati toccati, se non da qualche ritocco. Sono in condizioni appena accettabili.
L'aula dove si era verificato l'allagamento è stata ridipinta e le pareti ammalorate sono state stuccate. I bambini sono tornati nella loro classe.
Fine del discorso. La ASL da anni chiede di realizzare un locale immondezzaio, che non è stato realizzato nemmeno stavolta. Non ho capito dove mettono la spazzatura. L'ultima volta, a seguito dell'ultimo sopralluogo, la ASL aveva minacciato di togliere l'agibilità alla scuola, se avesse continuato a ignorare la loro raccomandazione, spero che lo facciano davvero.
Il pavimento è difficile da lavare perché molto igroscopico. Va considerato che i bambini ci mangiano sopra, e se cade una macchia di cibo la macchia rimane anche dopo essere stata lavata. In compenso è talmente rugoso che i piccoli hanno spesso i pantaloni bucati quando arrivano a casa, perché sul ginocchio si crea un buco se i bambini ci gattonano o stanno comunque in ginocchio a giocare per terra con le costruzioni.
I bambini di cinque anni avrebbero dovuto cominciare a fare lezioni di inglese, ma le lezioni di inglese a tutt'oggi non sono ancora cominciate, in compenso le lezioni di religione sono cominciate invece da settembre. Quando si dice la priorità...
I bambini sono 27 per classe con due educatrici. Alcuni anni fa, lo ricordo, erano 24 per classe!! Ma forse dovremmo essere grati perché non hanno aumentato il numero dei bambini a 30?
Io non ho più voglia di continuare a protestare perché mio figlio fa l'ultimo anno di asilo, ma non sono l'unica mamma ad avere gettato la spugna: una mamma della nostra classe uscita da lì è andata al vicino istituto Cabrini. Le motivazioni: "Prezzi modici, servizio accurato", e poi (testuali parole) "lì fanno molta meno religione e più inglese". E con questo ho detto tutto, visto che si tratta di una scuola di suore...


Segnalo/riporto:
http://www.manifestopermilano.partecipami.it/infodiscs/view/282
--------------------------Adesso tocca a noi: il PGT e la zona 1
Lunedi 18 ottobre, si è svolto presso il circolo Arci Artemisia di via C.Simonetta, il nono e ultimo incontro dell’iniziativa di Informazione e ascolto sul PGT nelle zone del decntramento, promossa da Libertà e Giustizia, Legambiente, Arci e Acli e alla quale ha aderito anche Fondazione RCM.
L’incontro era dedicato in particolare alle ricadute del PGT in zona 1. Erano presenti 45 cittadini.
Stefano Pareglio di Libertà e Giustizia Emanuele ha coordinato i lavori della serata ricordando, in apertura l’obiettivo dell’iniziativa con particolare riferimento alla funzione informativa degli incontri (che, nelle zone, sono stati seguiti da circa 700 persone) e alla finalità di supportare i cittadini nella fase di presentazione delle osservazioni al Piano; l’inquadramento del PGT, sia dal punto di vista generale sia dal punto di vista delle principali ricadute nella zona è stato proposto da Paolo Galuzzi (Politecnico di Milano); Nella sua presentazione (vedi allegato) ha esordito ricordando che il PGT - in fase di approvazione -supera il vecchio Piano Regolatore Generale che risale alla seconda metà degli anni ’70 che era un piano di salvaguardia sulla funzione pubblica della città, caratteristica che gli derivava dal fatto che la sua costruzione era stata molto “partecipata” , capace di raccogliere, grazie soprattutto alla funzione, allora molto vivace, dei Consigli di Zona, molte delle istanze che venivano dalla città in quel periodo.
In realtà da allora, secondo il relatore, il piano è stato fortemente stravolto e snaturato da centinaia di varianti e di piani attuativi che lo hanno profondamente cambiato. Nel frattempo è stata emanata la legge regionale 12 e lo strumento (il PGT) con cui dobbiamo confrontarci oggi deriva da questo nuovo quadro normativo che prevede, a differenza di quanto accade in altre legislazioni regionali, lo scorporo del piano in tre distinti strumenti: Il Documento di Piano (che contiene la “strategia” e dura 5 anni) , il Piano delle Regole (che norma la città esistente) e il Piano dei Servizi (che riguarda la realizzazione e la gestione dei servizi pubblici e d’interesse pubblico). Il PGT di Milano è un documento che si presenta molto ponderoso in termini di volume di pagine e di tavole allegate, ma che per le parti effettivamente regolative e prescrittive si riduce a pochi elementi sparsi nei diversi documenti ma in gran parte rintracciabili nelle norme che accompagnano i tre segmenti del PGT.
Per quanto riguarda nuove importanti trasformazioni, il Piano mette in gioco alcune tipologie di aree che vanno degli scali ferroviari in via di dismissione (tra cui in zona 1, Cadorna), alle aree militari (caserme) , il carcere di san Vittore, ma anche le aree agricole del parco Sud che entrano nel meccanismo perequativo come generatrici di volumetrie (0,15 mq/mq), dando invece per acquisite e già trasformate le aree interessate dagli attuali cantieri (Porta Nuova, Santa Giulia).
I nuovi volumi messi in gioco dal piano sono riconducibili dunque innanzitutto agli ambiti di trasformazione dove si può applicare il meccanismo perequativo, meccanismo che vorrebbe garantire che la città possa crescere insieme nella parte privata e in quella pubblica (nei servizi) , con un indice di 0,65 a cui viene aggiunto 0,35 per la realizzazione di edilizia sociale. Questa quota di housing sociale , che tuttavia finora nei Piani integrati d’Intervento, è stata di fatto caratterizzata dalla prevalenza di un edilizia convenzionata che non ha garantito una reale accessibilità in termini di prezzo nemmeno alle fasce di reddito medie, grazie agli emendamenti introdotti nel dibattito in Consiglio comunale, è cresciuta introducendo anche una soglia minima dell0 0,15 di residenze in affitto sociale, per reagire alla quasi totale scomparsa dal mercato immobiliare dell’affitto sociale.
Complessivamente nei soli ambiti di trasformazione e ricordando che la validità del Documento di Piano è di soli 5 anni, si prevedono 12 milioni di mq di slp (indicativamente 39 ,milioni di mc) che è un dato eclatante rispetto ai poco più di 4 milioni di nuova edilizia che in città si sono realizzati negli ultimi quindici anni d’intensa attività edilizia. Per supportare queste trasformazioni il Piano prevede 5 linee metropolitane (compreso il prolungamento delel linee 2 e 3) con una copertura finanziaria bassissima e prevede anche altre arterie stradali tra cui la citata Interquartiere ed un tunnel interrato di 14 km, fortunatamente congelato dopo il dibattito consiliare ma in realtà solo rimandato al Piano urbano del traffico e che invece andrebbe, secondo il relatore, cancellato.
Su questo tema il relatore sottolinea anche che un limite del Piano è quello di non considerare la dimensione metropolitana della città, come invece avviene nelle grandi aree metropolitane europee (Parigi, Londra) in particolare per quanto riguarda il sistema dei trasporti e le ricadute che sul sistema dei servizi dovrebbero derivare dalla natura di principale polo attrattore che svolge Milano a scala metropolitana, regionale e sovra regionale. Tra le opere pubbliche e d’interesse pubblico che il PGT propone il relatore ha ricordato la passeggiata dei bastioni, il Ring dei Viali, che interessano l’area centrale e poi il Filo rosso, un percorso ciclo pedonale che unisce le aree di bordo della città ricucendole con le zone a parco, la Circle line, il west park nella zona ovest della città, la Green Way a sud, le Vie d’acqua e la viabilità interquartiere nella zona nord, progetto fieramente contrastato da diversi comitati.
Una delle proposte del piano di cui si parla di più è quella dei Raggi Verdi che sono sistemi lineari alberati radiali ciclo pedonali che dovrebbero connettere l’anello dei bastioni con le aree esterne e il sistema dei parchi di cintura; Questi percorsi in realtà spesso non possono appoggiarsi su tracciati favorevoli al transito di ciclisti e pedoni, ma devono invece farsi strada nel tessuto urbano consolidato e molto spesso vanno ad interessare zone molto congestionate e piene di ostacoli e vincoli.
Questa visione ‘ottimistica’ di come la città possa diventare più verde e più a misura di cittadino, si ritrova anche nella stima di quanto aumenterà il verde procapite dagli attuali 12 mq/abitanti, ai 18 che si raggiungerebbero con il verde già programmato, ai 30 mq del 2015 slavo che poi si scopre che, nel calcolo entra anche un ridisegno dei sistema dei viali e dei controviali dei bastioni, molto discutibile.
Per quanto riguarda la zona 1 il relatore ha ricordato che il centro storico delimitato dalla cerchia di bastioni, rappresenta il cuore medioevale e rinascimentale della città che ha visto le trasformazione del settecento e dell’ottocento, ma che ha anche visto i grandi sventramenti del novecento durante il fascismo e le distruzioni dovute ai bombardamenti e le ricostruzioni del dopoguerra. In questa zona le trasformazioni previste il progetto di copertura dei binari delle Ferrovie Nord Milano, c’è la trasformazione dell’area del carcere su cui non è chiaro quali funzioni (private o pubbliche) verranno inserite, poi c’è il comprensorio 22 Marzo-Carroccio di più ridotte dimensioni.
La scelta della indifferenza funzionale – non definire a priori quali funzioni residenziali, commerciali, terziarie o produttive si insedieranno – è, secondo il relatore una delle criticità maggiori del piano e riguarda l’intera città e non solo gli ambiti di trasformazione, dove peraltro è clamoroso il caso dell’ATU di Porto di Mare dove si prevede che possano insediarsi indifferentemente o la cittadella giustizia o un complesso di impianti sportivi. L’obiettivo della densificazione (sviluppare la città in altezza liberando suolo) rappresenta un altro elemento molto discutibile del PGT, considerando che Milano è già molto densa e che il piano, pur introducendo alcuni criteri di priorità di sviluppo denso lungo le linee del servizio di trasporto pubblico, non preserva la città dalla crescita di edilizia densa in gran parte della città e certamente negli ATU.
Ma anche sul tessuto urbano preesistente il Piano permetterà ingenti trasformazioni (si stima per circa 30 milioni di mq di slp) e non da sufficienti regole ed indirizzi per intervenire sul patrimonio edilizio anche perché non vengono sufficientemente tutelati importanti conformazioni urbane, isolati ed edifici dell’800 e del ‘900 anche di grande qualità e valore e che potrebbero essere sfigurati da ristrutturazioni urbane che sono lasciate alla libera iniziativa che potrebbe sfruttare gli spazi residui per introdurre funzioni ed architetture totalmente estranee al disegno e al volto della città.
Nel dibattito che è seguito alla lunga relazione di Paolo Galluzzi, gli interventi hanno toccato soprattutto il tema dei margini che ora hanno i cittadini per poter incidere, attraverso il meccanismo delle osservazioni e la mobilitazione civile, per poter richiedere modifiche che possano influire sulla fase finale del dibattito consiliare che porterà alla sua approvazione definitiva che deve avvenire entro il 14 febbraio 2011. E’ stato osservato che è difficile per il cittadino non esperto poter intervenire su uno strumento così complesso perché non è facile individuare il bersaglio da inquadrare, ma è stato anche sottolineato che il lavoro delle associazioni e delle organizzazioni che hanno fin qui supportato il percorso informativo e partecipativo, continuerà anche in rete per facilitare al massimo la presentazione delle osservazioni.
Zona 1(L).pdf
--------------------------Nell'ambito di
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"PGT: adesso tocca a noi" della sezione "PGT" di www.manifestopermilano.partecipaMi.it
Inviato da Damiano Di Simine l'11-09-2010 alle 20:45
Non c'è molto tempo per informarsi e per esprimere le proprie osservazioni, ma vorremmo che questo passaggio di critica e proposta non fosse liquidato in modo sbrigativo. Le nostre associazioni - ACLI, ARCI, Legambiente e Libertà e Giustizia - si sono assunte l'impegno di avviare e facilitare il confronto e l'approfondimento sul PGT, andando quartiere per quartiere per presentare il PGT e le trasformazioni previste, ascoltando ogni punto di vista, mobilitando le aspettative e i bisogni di chi opera nel territorio e nel tessuto sociale e culturale della città.
9 appuntamenti per 9 circoscrizioni
Zona 7 23/09/2010, ARCI OLMI via degli Ulivi, 2
Zona 4 27/09/2010 , ARCI CORVETTO, via dell'Oglio, 21
Zona 6 30/09/2010 ACLI BARONA via Boffalora, 110
Zona 3 04/10/2010 ACLI LAMBRATE via Conte Rosso, 5
Zona 8 08/10/2010 ACLI GALLARATESE via Ugo Betti 62
Zona 5 11/10/2010, ARCI BELLEZZA via Bellezza, 16/A
Zona 9 14/10/2010 LA FONDERIA, via Tahon di Ravel
Zona 1 18/10/2010 presso ARTEMISIA, via C. Simonetta, 16


Ho appena finito di vedere il documentario (di cui riporto il link qui sotto) e di ascoltare le parole delle maestre, delle mamme italiane e rom, del papà rom, dei volontari, del docente di sociologia dell'università Milano Bicocca.
Una maestra 40 anni fa insegnava l'italiano ai bimbi del sud che conoscevano solo il siciliano o il calabrese, ora lo insegna ai bimbi rom: cosa c'è di diverso o di nuovo in questo?
Spero che anche a voi possiate emozionarvi e riflettere nell'ascoltare e nel vedere le immagini: sono messaggi semplici e chiari, di buon senso.
Spero che questo messaggio possa giungere non solo al cuore, ma anche –e sempre più- alle menti di un numero sempre maggiore di persone desiderose di vivere in un acittà capace di accogliere e di accompagnare le persone emarginate e stigmatizzate in un doveroso -e voluto!- percorso di integrazione.
Di che cosa si tratta?
E' il documentario realizzato dalla Scuola Civica di Cinema di Milano, “Seminateci bene” , in finale al festival “L’anello debole” di Capodarco, sulla storia di Rubattino
http://www.premioanellodebole.it/SchedaVideo.aspx?id=399
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Lista civica "Uniti con Dario Fo per Milano"
Facebook: Antonella Fachin


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
ZONE. AL VIA LE CASTAGNATE IN CITTÀ. MORATTI E MASCARETTI: “VIVERE I QUARTIERI ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE E DELLO SVAGO”
Milano, 15 ottobre 2010 – Prendono il via domani, sabato 16 ottobre, le castagnate nelle nove zone delle Città. Un’iniziativa aperta a tutti i cittadini, organizzata dall’Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona, in collaborazione con le associazioni, i Consigli di Zona e le parrocchie presenti sul territorio.
“Milano festeggia l’autunno in allegria – ha detto il Sindaco Letizia Moratti - animando i quartieri creando momenti di aggregazione rivolti a tutti i cittadini. Un impegno dell’amministrazione per far vivere la città con appuntamenti che sappiano coniugare tradizione e svago, divertimento per i bambini e le loro famiglie e scoperta dei prodotti tipici della stagione autunnale e non dimenticare l’origine agricola della nostra città”.
Da domani a domenica 31 ottobre, nelle nove zone, si terranno 40 castagnate organizzate da 37 associazioni, grazie ai 23 quintali di castagne messi a disposizione dall’Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona.
“Le castagnate in Città – spiega l’assessore Mascaretti – realizzate con la partecipazione di 37 associazioni iscritte agli albi zonali, oratori e CAM – Centri di Aggregazione Multifunzionale, sono iniziative per coinvolgere e divertire i grandi e i bambini di tutti i quartieri e rendere l’atmosfera autunnale più piacevole e gioiosa. Vogliamo infatti promuovere una Milano sempre più attiva anche nelle periferie delle zone cittadine. Il coinvolgimento delle associazioni zonali e dei residenti, infatti, hanno un forte valore di presidio del territorio”.
In allegato il calendario dell’iniziativa


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CASA. VERGA E MASCARETTI PRESENTANO “COMPRAR CASA SENZA RISCHI”: LE CONSULENZE DEI NOTAI ANCHE NEI CONSIGLI DI ZONA
Milano, 5 ottobre 2010 – Parte la quarta edizione di “Comprar casa senza rischi”, l’iniziativa di informazione al cittadino sui temi dell’acquisto della casa e del mutuo, promossa dal Consiglio Notarile di Milano in collaborazione con il Comune di Milano (Assessorato alla Casa e Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona).
L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Marino dall’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti, dall’assessore alla Casa Giovanni Verga, e dal Presidente del Consiglio Notarile di Milano Domenico de Stefano.
“Comprar casa senza rischi” edizione 2010 si articolerà in diversi momenti di incontro con i notai:
- 9 incontri aperti con i cittadini presso i Consigli di Zona della città, che si terranno in contemporanea mercoledì 27 ottobre dalle 18.30 alle 20.00
- oltre 1.000 appuntamenti di consulenza individuale della durata di 30 minuti negli studi dei notai di Milano e Lombardia fra il 2 novembre e il 1° dicembre
- uno sportello dei notai presso i Comuni di Busto Arsizio, Lodi, Monza e Varese, da novembre fino a giugno 2011.
Quest’anno per la prima volta i cittadini potranno ricevere, oltre alla consulenza personalizzata del notaio, un check-up gratuito della casa, che comprende la visura catastale dell’immobile e tutti i consigli e indicazioni su come muoversi per regolarizzare eventuali anomalie o difformità. E’ infatti in vigore dal 1° luglio l’obbligo per il venditore di un immobile di dichiarare la conformità tra stato di fatto e risultanze catastali.
I cittadini potranno in questo modo verificare con l’assistenza del notaio eventuali situazioni di difformità e ricevere consigli e indicazioni sul da farsi.
“E’ proprio perché ci troviamo in un momento di crisi che è ancora più alto il rischio di chi compra casa di imbattersi in situazioni non sempre limpide - ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga. - I rapporti con gli interlocutori non sempre sono trasparenti e per questo le consulenze dei notai sono importanti. Si tratta, ormai, di una consuetudine: anche quest’anno i cittadini milanesi possono affidarsi a Comprare casa senza rischi”.
“Sempre vicina al cittadino - ha detto l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti - la nostra Amministrazione ritiene che questo strumento di orientamento e consulenza gratuita sia importante per andare incontro a chi si accinge a effettuare un passo importante come l’acquisto della casa. Questa è un’altra importante iniziativa al servizio dei milanesi, per rendere più accessibile l’incontro con i notai, anche attraverso i nove Consigli di Zona.”
Secondo Domenico de Stefano, Presidente del Consiglio Notarile di Milano “nonostante la situazione non certo florida del mercato immobiliare, l’interesse dei cittadini quando si parla di casa e di tutela della proprietà è sempre molto alto: ogni anno cerchiamo di rispondere alle loro richieste ed esigenze più urgenti. Per questo abbiamo deciso di erogare un servizio di check-up catastale gratuito, fornendo il nostro contributo anche all’attività dell’Agenzia del Territorio, con cui i notai collaborano quotidianamente per l’aggiornamento dei registri immobiliari”.
A partire da oggi è possibile visitare il sito www.comprarcasasenzarischi.it per prenotare un appuntamento in studio scegliendo fra oltre 200 notai di Milano, Lodi, Monza, Busto Arsizio e Varese e ricevere le informazioni sull’iniziativa. Sarà inoltre possibile calcolare il costo dell’atto di acquisto e scaricare sei guide di taglio divulgativo dedicate ai temi acquisto casa e mutuo elaborate dal Consiglio Nazionale del Notariato: Mutuo informato, Prezzo-valore, La garanzia preliminare, Vivere in condominio, Acquisto in costruzione e Acquisto certificato.
Mercoledì 27 ottobre ore 18.30 – 20.00
Incontri aperti - ingresso gratuito - presso i Consigli di Zona di Milano
• zona 1 via Larga 12
• zona 2 viale Zara 100
• zona 3 via Valvassori Peroni 56
• zona 4 via Oglio 18
• zona 5 viale Tibaldi 41
• zona 6 viale Legioni Romane 54
• zona 7 via Anselmo da Baggio 55
• zona 8 via Quarenghi 21
• zona 9 via Guerzoni 38


Chiedo cortesemente a qualcuno , se c'è e soprattutto sia più competente della sottoscritta, che mi possa spiegare quali sono i lavori di ammodernamento della sede tranviaria di Coni Zugna ... .Ho patito, come molti altri, i disagi del caso, ma le migliorie non le ho notate.......
Grazie
Cordialmente
Foschini Rita


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
Piazze della Salute
L'ambulatorio medico va nei quartieri
Il Sindaco Moratti e l'assessore Landi: "Tre mesi di visite e controlli gratuiti per tutte le nove Zone della città". Obiettivo: introdurre e diffondere la cultura della prevenzione

Milano, 9 settembre 2010 – “Milano ha a cuore la salute di chi la abita e dell’intero Paese. Lo conferma la presenza sul territorio dei migliori centri all’avanguardia nella ricerca, nella cura e nella prevenzione. Piazze della Salute è uno dei tanti risultati dell’investimento e dell’impegno di questa Amministrazione per il benessere dei milanesi. Una rete straordinaria fatta di passione e professionalità. Un’iniziativa che nasce per sensibilizzare la città sui grandi temi della salute, della buona sanità, dei corretti stili di vita, del benessere psicofisico e della cura di sé", ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti a proposito dell’iniziativa Piazze della Salute, presentata in piazza Scala e realizzata dal Comune di Milano – Assessorato alla Salute, in collaborazione con aziende ospedaliere, enti, associazioni, fondazioni, ordini professionali, farmacie comunali del Gruppo Admenta e quelle private di Federfarma e con il patrocinio della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi e di Farmindustria.
“La prevenzione - ha aggiunto il Sindaco - non può decollare se non si mettono a disposizione dei cittadini strumenti concreti e accessibili: occorrono servizi di screening, test e attività di counselling che raggiungano tutte le zone della città. Piazze della Salute è anche l’occasione per incontrare e far conoscere questo patrimonio umano che fa crescere una Milano sempre più vicina alle persone".
“Con Piazze della Salute – ha dichiarato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna - vogliamo fornire un servizio medico di alta qualità a titolo totalmente gratuito, per contribuire a diffondere la cultura della prevenzione, incidere su un significativo risparmio in termini di cure mediche, soprattutto in tempo di crisi economica, puntando sulla diagnosi tempestiva, l’attenzione a patologie con ottima prognosi se precocemente diagnosticate, la didattica dell’attenzione per imparare ad ascoltare e individuare quei piccoli cambiamenti del nostro corpo che sono spie fondamentali per capire se qualcosa non va e recarsi dunque da uno specialista. Nel pianificare la mappa delle Piazze della Salute abbiamo dedicato una particolare sensibilità ai quartieri disagiati di Milano. I dati ci dicono che anche nella nostra città la crisi economica colpisce pesantemente il ceto medio, le famiglie, i nuclei familiari con un solo genitore, i giovani precari o disoccupati. Quando si è costretti a tagliare le spese di casa, sono gli esami clinici, e più in generale la spesa per la salute, a subire il colpo di accetta. È in crescita, infatti, il numero delle famiglie che, su base nazionale, si impoveriscono a causa delle spese sanitarie".
“L’eccellenza della sanità milanese - ha concluso Landi di Chiavenna – e la generosità della classe medica universitaria e ospedaliera consentono al Comune di Milano, attraverso questo progetto, di offrire ai cittadini un percorso di attenzione alla propria salute per conoscere meglio il proprio corpo e la propria psiche".
Unità mobile. Dal 10 settembre al 12 dicembre Milano sarà la capitale della prevenzione, degli stili di vita e della cultura del benessere. Saranno offerti gratuitamente ai cittadini una serie di test e controlli medici che saranno effettuati a bordo di un camion attrezzato ad ambulatorio. L’iniziativa, unica in Italia, raggiungerà con un’unità mobile i milanesi e i numerosissimi city-user nelle tre piazze principali di tutte le nove zone della città, con particolare riguardo a quelle più disagiate. Regalati anni di vita in salute è lo slogan di questo nuovo progetto. Contemporaneamente i vari enti coinvolti realizzeranno, nelle loro sedi, giornate di prevenzione a tema, ognuna secondo le proprie specificità e il proprio campo di azione.


Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
INFESTAZIONE RATTI. FIRMATA OGGI DAL SINDACO L’ORDINANZA PER RIPRISTINARE LE ADEGUATE CONDIZIONI SANITARIE
Milano, 27 agosto 2010 – A seguito di un sopralluogo effettuato dagli operatori del Servizio di Igiene Pubblica dell’Asl, che ha riscontrato la presenza di una colonia di topi in un giardino privato di via Madonnina, il Sindaco Letizia Moratti ha firmato un’ordinanza perché si possano ripristinare, al più presto, adeguate condizione igienico-sanitarie e, allo stesso tempo, evitare che si possano creare situazioni di pericolo per la salute pubblica.
L’ambito territoriale interessa le seguenti vie: Madonnina 23, San Carpoforo e Formentini.
I provvedimenti previsti dall’ordinanza riguardano, da una parte, la pulizia dell’area interessata con una regolamentata gestione dei rifiuti urbani, attraverso la raccolta differenziata, dall’altra una derattizzazione prolungata e periodica insieme alla potatura degli alberi da frutta, tra le cause della proliferazione della colonia.
In allegato l’ordinanza firmata dal Sindaco e la tabella


Mi domandavo.....ho un negozio in via castelfidardo angolo san marco, un angolo delizioso della vecchia milano a pochi metri dalle chiuse di leonardo. La zona e' stata abbandonata, poca pulizia, pochi controlli sul vagabondaggio (siamo pieni di zingari che stazionano al pronto soccorso fatebenefratelli), esclusi anche se limitrofi da brera nonostante locali e negozi storici ma ricercati di continuo per girare spot cinematografici, (nel corso di dieci giorni due set) ...a settembre la moda...e nonostante ripeto il quartiere sia delizioso, siamo stati tagliati fuori...perche'? Eppure pare che la zona interessi ma il comune non fa nulla per migliorarla anzi la sta lasciando andare, con la conseguenza che i gestori di locali lavorano poco e anche i negozi e c'e' una parvenza visiva di abbandono. Cosa si puo' fare?
