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.: Per una Cultura dell'Incontro
Inserito da Renzo Casali il Gio, 27/04/2006 - 10:19
La mia lista:
Rifondazione Comunista
Simbolo lista:
Per una Cultura dell'Incontro
Dove mi candido:
Consiglio comunale
Foto Candidato:
Per una Cultura dell'Incontro
Io in breve:
Renzo Casali. Fondatore della Comuna Baires, regista e scrittore.

“Mi presento come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista per il Consiglio Comunale perché desidero continuare a vivere a Milano”.

Cosa ho fatto finora nella vita:
Emigrato in Argentina da molto piccolo e ritornato in Italia nel 1974. A Buenos Aires ho creato il gruppo di teatro di ricerca "Comuna Baires", presente in Milano da 34 anni. Ho rappresentato la cultura di questa città in più di 40 paesi nel mondo. Per la nostra attività culturale abbiamo ricevuto il remio "Angelo 2005 per l'Integrazione"
Vi spiego perchè mi candido:
L’assenza di una politica culturale ha prodotto un preoccupante degrado, cui ha fatto eco un involgarimento del dibattito; spazi di incontro e di circolazione delle idee sono stati chiusi oppure obbligati a scomparire per mancanza di possibilità; Il Comune di Milano si è limitato a gestire istanze istituzionali disinteressandosi delle realtà locali e della richiesta di fruizione culturale dal basso; il disagio giovanile è in continuo aumento.
La qualità della vita è un ricordo lontano. Viviamo in una realtà multietnica senza che esista un’idea di come affrontare il tema dell’integrazione. La politica è importante ma non sufficiente.
Senza una Cultura dell’Incontro i veri problemi sono destinati a rimanere tali, e irrisolti.
Non è possibile immaginare una società che concepisce la cultura come uno strumento del mercato: economia di mercato non significa società di mercato.
La cultura è un diritto, così come la conoscenza, la diffusione delle idee, l’apprendimento e il libero confronto.

5 Proposte

Creazione di centri polivalenti pubblici accessibili a tutti: per la produzione culturale indipendente.

Socializzazione degli spazi pubblici: ogni persona ha il diritto ad esprimersi senza dover affittare un marciapiede o una piazza.

Centro polivalente multietnico: spazio per le culture di indigeni e immigrati, atto a creare situazioni di cooperazione, incontro e confronto.

La fabbrica dei Linguaggi: manifestazione annuale multietnica che coinvolga teatro, cinema, musica, poesia, arti plastiche, letteratura.

Abbattimento delle barriere burocratiche e finanziarie: per quelle realtà creative che oggi sono costrette a navigare nelle acque della indifferenza e della disperazione.

E-Mail Candidato:
filecchio@libero.it