.: Il Blog di Alessandro Rizzo
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Tagli e non trasparenza nei piani aziendali di ATM
L'altra sera ho impiegato un'ora, dico un'ora, per fare il tragitto della metropolitana da Porta Genova a Piazza Abbiategrasso. Qual'è la causa di questo assurdo lasso di tempo di viaggio per due fermate comodamente vicine? I treni che passavano erano tutti indirizzati verso Assago Forum, saltando corse che, invece, avrebbero dovuto portare gli utenti verso la fermata, da me tanto agognata, di Piazza Abbiategrasso. Il motivo di questo disagio? La giunta Brichetto/Moratti ha celebrato come un trionfo del progresso l'apertura delle nuove fermate di Assago Forum, mentre ancora sono allo stadio di progetto preliminare la realizzazione e il completamento delle linee 4 e 5 della metropolitana, mentre ha mantenuto in dotazione gli stessi treni e lo stesso personale, non comprendo come non sia possibile porre in tutte le linee il pilota automatico come nelle altre città europee e italiane, vedi da ultimo Torino. Quindi è assolutamente chiaro, matematica permettendo, che il servizio diventa maggiormente inefficiente e che si registrino maggiori ritardi. Questo è per dire come ATM sia ormai un'azienda sul collasso, con un dirigente, Elio Catania, che tante ricompense onerose elargisce al proprio organico, nominando segretarie e autisti come funzionari, senza esserlo ma percependo lo stesso livello di stipendio. Tutto questo in un'economia di personale che vede prepensionamenti per una buona parte dell'organico, nonchè la non indiizione di nuovi bandi per l'assunzione di nuovo personale. Tutto questo senza avere, parlo come consigliere di zona uscente autore di numerose interrogazioni, la chiarezza del piano aziendale, nonchè del bilancio, con voci di spesa e di investimenti che l'azienda è intenzionata a fare. Tutto questo, infine, dopo aver rischiato come azienda, unica ad avere partecipato, non si capisce in che modo, al bando che il Comune aveva indetto, sullo scadere della convenzione triennale di atm, per affidare la gestione delle linee di trasporto pubblico urbano, di essere soggetta a sanzioni in quanto non adempiente, e ancora non lo è, gli impegni di rinnovamento e di rilancio del servizio presi all'atto dell'accettazione della convenzione, il cui contenuto a noi è ancora ignoto. Dico questo in quanto si apprende sempre da fonti mediatiche di stampa, Repubblica di Milano, che il personale addetto a soccorrere le vetture in transito aventi alcuni danneggiamenti o problemi tecnici è stato ridimensionato, tanto da vedere le vetture guaste essere trasportate nei centri di assistenza ATM (Via Leoncavallo, viale molise, etc...): l'operazione per rimettere di nuovo le vetture in moto richiede almeno 3 ore di tempo, con ritardi vari sulle linee interessate e disagi per l'utenza. Così come si legge sempre sull'articolo si Repubblica che i "carrelli", le vetture degli anni 20 non sono state ancora dotate di aria condizionata, durante l'estate per gli utenti e soprattutto per i guidatori, che pilotano le vetture dentro gabbiotti alquanto angusti, ci sono temperature tropicali che toccano i 48 gradi, e non hanno sistemi di accesso per persone con disabilità o per gli anziani, tanto che spesso vediamo questi ultimi rassegnarsi a non prendere il mezzo. E' questo normale in una città che si definisce europea? Ma dove sono gli ammodernamenti del servizio promessi e non mantenuti da ATM nella fase di accoglimento della convenzione per la gestione della rete dei trasporti pubblici nei prossimi anni? Ma quanto ammonta il personale oggi in dotazione e a quali funzioni il personale è adibito? Infine: si può avere chiarezza sulla gestione dell'azienda, avere un quadro tecnico specifico delle politiche di investimento del piano aziendale, deve esserci essendo ATM un'azienda? Perchè non c'è trasparenza, domando al signor Elio Catania, dirigente amministrativo dell'azienda, ma anche all'amministrazione uscente, l'assessore ai trasporti e alla mobilità, il vicesindaco Decorato, e al sindaco stesso che avrebbero dovuto, essendo il Comune parte interessata, dato che è appaltante il servizio ed è soggetto preposto a prendere con l'azienda disposizioni adeguate e utili a migliorare il trasporto cittadino, con punti da inserire o integrare nelle convenzioni? Perchè non è ancora dato sapere l'impegno che ATM ha assunto, i punti della convenzione, dell'appalto, al momento dell'assunzione dell'incarico? Intanto si deve solamente registrare il fatto che la qualità e la sicurezza dei trasporti pubblici è diminuita nettamente, con disagi per l'utenza e con forti pericoli a cui potrebbero incorrere gli autisti e il personale stesso.
Alessandro Rizzo
Candidato Lista Civica Milly Moratti per Pisapia
Consiglio di Zona 4 Milano