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Inserito da Cittadino Anonimizzato a posteriori il 23 Dic 2009 - 00:06
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Non sono per nulla d 'accordo : se una città di pianura come Milano non è adatta alle biciclette , dobbiamo considerare la bici solo come un mezzo per appassionati che a me alle volte paiono un pò fanatici , vestiti come professionisti al giro d ' Italia ( o tour , o vuelta , ecc... ) pronti a fare lo Stelvio ( e magari poi a usare l 'auto in città , chissà ... ) ? La pianura padana per intero sarebbe l ' area più ciclabile d ' Italia e tra le prime in Europa e forse al mondo data la sua piattezza pressochè costante , o comunque in buona parte con pendii molto dolci . Io non uso il bikemi e anche la bici che avevo comprato forse a questo punto sarebbe quasi da rottamare : vado molto a piedi oppure coi mezzi ( sopratutto metropolitana ) e la macchina la uso molto poco , quasi mai di giorno . Oltre al problema di pedalare in sicurezza e relativo relax separati dalle auto , per quanto mi riguarda c ' è anche il problema del pavè , a cui immagino molti dei milanesi " veri " siano molto affezionati , e talvolta anche quello dei binari dei tram . Condivido abbastanza la scomodità di usare la bici in caso di maltempo , a meno che uno non sia coperto e impermeabilizzato a dovere . Ripropongo e aggiorno quanto segue : dotare le piste ciclabili attuali e future di coperture spioventi trasparenti con sopra pannelli solari semitrasparenti , fatte in modo tale da non trasformarsi in forni nei mesi caldi , dal design gradevole , con canaline di coinvogliamento delle acque piovane per poi raccoglierle da qualche parte , e , novità , apribili nelle belle giornate per godere appieno del contatto con l ' aria aperta , possibilmente senza impedire che la superficie pannellizzata sia esposta alla luce , cosa che per ora mi sfugge come potrebbe avvenire , ma forse con qualche incernieratura speciale e magari dotando entrambi i lati di queste coperture di pellicole solari la cosa potrebbe essere possibile .
Siccome per ora non ho mai visto una cosa simile , forse sarebbe il caso che una tale proposta se ritenuta valida da qualcuno , venisse sperimentata e poi semmai adottata in luoghi con una cultura e delle reti ciclabili ben più diffuse che in Italia , come Paesi Bassi Danimarca Germania : da noi sarebbe già un grande risultato per il momento se rendessero le città anche e sempre più a misura di bici e di pedoni , possibilmente estendendo anche i percorsi extraurbani " no oil " , come parte della via francigena ( percorso che i pellegrini nel medioevo facevano per arrivare a Roma mi pare dalla Francia ) . E comunque per me come ho già sostenuto altre volte le bici devono poter viaggiare senza limiti di orario sulle metropolitane destinando ad esse almeno un vagone per treno , per motivi di praticità direi il primo e/o l ' ultimo . Poi , nel 2050 quando forse io sarò già morto , Milano e hinterland forse avranno 20 linee di metrò ad alta capacità , piste ciclabili diffusissime , tunnel per veicoli come quelli che aveva iniziato a proporre la giunta Albertini e anche altri ( non solo il discusso Linate Rho ) , parcheggi per veicoli ( che allora saranno a emissioni zero ) sottoterra e in silos , molte più aree pedonalizzate , e tutti vivranno insieme felici e contenti ... |
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In risposta al messaggio di
Franco Giorgi inserito il 22 Dic 2009 - 14:42
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