.: Discussione: Milano: vogliamo le ciclabili

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Giovanni Gronda

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Inserito da Giovanni Gronda il 7 Dic 2010 - 18:01
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E' difficile scrivere di biciclette oggi, giorno dei funerali di 7 ciclisti falciati dal n-simo pirata della strada, anche se lontano da Milano.
La questione è semplice: fino a che non si farà rispettare il codice della strada SENZA eccezioni e SENZA alcuna tolleranza, i morti ci saranno sempre e, si badi, questi accadimenti non sono rubricabili come "incidenti" perchè l'incidente è, per sua definizione, un fatto imprevisto.
A Milano se rispetti i 50 km/h sei praticamente immobile mentre tutti ti superano impuniti. E' un fatto imprevisto poi che stiri un bimbo a piedi o in bicicletta? Per me no.

Mi appello a Lei Comandante Mastrangelo: senza repressione con autovelox mobili e controlli, la gente continuerà ad andare forte e a investire i ciclisti e i pedoni.
I dati dicono che mentre i morti in incidente calano, non calano i morti tra pedoni e ciclisti. In Italia la probabilità di NON essere mai controllati per 3 anni è del 95%, in Germania del 75%, in Finlandia del 35%.

Ai familiari delle persone uccise in bicicletta dalle auto che non rispettavano il codice della strada va il mio pensiero.

Suggerisco a tutti la lettura di questo bell'articolo di repubblica e del comunicato FIAB sull'accaduto.

Pedalate in pace.
In risposta al messaggio di Giovanni Gronda inserito il 20 Dic 2009 - 14:40
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